Il distanziamento sociale ha offerto a tutti di poter assistere alla Relazione Annuale del Garante per la protezione dei dati personali, presentata al Parlamento dal Presidente Soro.
Grandi temi toccati e molta attenzione alle nuove tecnologie, al loro impatto sui diritti e le libertà delle persone. Non solo Immuni, ma molta biometria, riconoscimento facciale, fascicolo sanitario elettronico, lotta all’evasione fiscale, profilazione e marketing, rapporti con la Cina e con gli OTT, tra i tanti temi passati in rassegna.
Se solo la politica, i media, il legislatore e la gente comune prestassero un po’ di ascolto, in queste occasioni, e ove possibile leggessero e studiassero i tanti provvedimenti del Garante, il nostro mondo sarebbe migliore.
Una grande prova di generosità del Presidente Soro e dei membri del Collegio del Garante, Iannini, Bianchi Clerici e Califano e del Segretario generale Busia, tecnicamente scaduti più di un anno fa e che sono rimasti al loro posto in questo clima di continue emergenze che non hanno permesso alle istituzioni democratiche di pensare a un adeguato rinnovo dell’Autorità.
Sarebbe il tempo di cambiare le regole e di dare al Presidente della Repubblica Mattarella, su proposta del Presidente del Consiglio e sentiti i Presidenti di Camera e Senato, la scelta del nuovo Collegio, provando cosi a porre nella giusta dimensione il rinnovo di un’Autorità che per materia oggetto di tutela e competenza delle sue donne e dei suoi uomini che vi lavorano è la più importante tra tutte.