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Informazione geografica, i profili professionali UNINFO: quali sono e a che servono

Ecco i cinque profili individuati dal gruppo di lavoro UNINFO e la loro applicabilità negli appalti pubblici ICT, per favorire la trasformazione digitale

Pubblicato il 19 Apr 2018

Sergio Farruggia

vice presidente Associazione Stati Generali dell’Innovazione

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Nella precedente parte di questo articolo, è stata descritta l’impostazione metodologica adottata dal Gruppo di Lavoro UNINFOProfili professionali relativi all’informazione geografica“, per individuare e definire i principali profili professionali del professionista IG.

Seguendo tale approccio concettuale e utilizzando la metodologia basata sul sistema European e-Competence Framework (e-CF), il Gruppo di Lavoro UNINFO ha articolato le competenze del Professionista IG attraverso l’individuazione dei seguenti cinque profili professionali:

I cinque profili professionali del professionista dell’informazione geografica

GeoData Analyst: esperto di processi, metodologie e tecnologie di acquisizione e di manipolazione di dati geospaziali; si occupa di analizzare i dati di natura spaziale per fornire al management le informazioni utili a disegnare strategie e prendere decisioni, nonché per produrre informazione e nuova conoscenza atta a concretizzare attività di problem solving.

Geographic Information Manager:  figura professionale inserita negli organismi di governance di un’organizzazione, per sostenere e governare l’uso consapevole dei dati geografici e delle tecnologie disponibili per la loro raccolta, gestione e condivisione; il suo impegno si concentra principalmente su questioni relative alla capacità di trarre beneficio dai dati territoriali (abilitazione spaziale), sia in termini di disponibilità di tali informazioni che di competenze richieste per il loro utilizzo e la loro valorizzazione.

Geographic Information Officer: responsabile della gestione delle attività, delle persone e delle risorse complessive della struttura del Geographic Information System di una organizzazione, nonché del contesto più ampio delle Spatial Data Infrastructure.

Geographic Information Technician/Specialist: esperto nelle più comuni elaborazioni delle informazioni geografiche; affianca gli specialisti dei vari settori (urbanisti, analisti, geologi, ecc.), le amministrazioni pubbliche o le imprese nella elaborazione, gestione, aggiornamento e utilizzo dei sistemi informativi geografici anche nel contesto più ampio dell Spatial Data Infrastructure.

Geographic Knowledge Enabler: figura professionale esperta di alfabetizzazione spaziale (spatial literacy), di metodologie per lo sviluppo del pensiero spaziale (spatial thinking) e di competenze geo-digitali all’interno di un’organizzazione orientata ad un uso consapevole dei dati geografici, sia in termini di disponibilità che di capacità di fruizione.

La proposta di norma stilata dal Gruppo di Lavoro ha seguito l’iter di approvazione prevista dal regolamento UNI (approvazione della commissione UNINFO, consultazione pubblica e successiva accettazione o rigetto motivato degli emendamenti ricevuti): la versione definitiva è prossima alla pubblicazione. Essa arricchirà la collezione di norme UNI prodotte a partire dal 2011 sotto il coordinamento della commissione tecnica “Attività professionali non regolamentate”. Anche I professionisti che operano nel settore dell’Informazione Geografica avranno quindi a disposizione uno strumento che definisce i principi e i criteri generali che disciplinano l’esercizio dell’attività professionale, richiesti per “l’autoregolamentazione volontaria” che la legge n.° 4/2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” prevede (v. articolo 6), in applicazione al principio di sinergia tra legislazione e normazione tecnica. Altro punto di novità per il professionista della Geographic Information, anche non iscritto ad alcuna associazione, riguarda la possibilità ottenere la certificazione di conformità alla norma tecnica UNI, rilasciata da un organismo di certificazione accreditato dall’ente unico nazionale di accreditamento.

I profili IG e appalti pubblici ICT

Un altro aspetto qualificante di questa nuova norma riguarda la possibilità di fare riferimento e utilizzare i profili professionali del professionista IG, all’interno degli appalti pubblici di servizi ICT, come previsto per altri profili ICT già normati (v. Linee Guida AgID in materia).

Tale risultato non può che essere considerato una prima tappa del percorso verso una matura consapevolezza da parte del Sistema Paese del ruolo dei professionisti IG e dell’importanza delle competenze geospaziali quale fattore chiave dell’innovazione digitale, come dimostrano gli studi internazionali riguardanti l’industria geospaziale.

Occorrerà in generale diffondere la disponibilità di questa nuova norma e promuoverne l’utilizzo. È quanto mai opportuno a questo riguardo affrontare i prossimi passi in maniera sempre sistemica, acquisendo il quadro attuale della domanda-offerta riguardante il lavoro, l’occupazione, le professioni e la formazione del settore dell’Informazione Geografica. Tale contesto sarà di riferimento per seguire e comprendere il processo evolutivo futuro dei profili eCF: servirà per recepire nuove istanze, intervenire su aspetti applicativi dimostratisi critici, varcando i confini “geospaziali”, perché i driver di questa industria sono il Cloud, i Big Data, l’Intelligenza Artificiale, l’Internet delle Cose, l’Augmented Reality (AR) / Virtual Reality (VR) e l’automazione; perché le analisi di mercato a livello globale sono concordi nel ritenere il mercato geospaziale in continua crescita e le tecnologie geospaziali sempre più integrate con i processi IT e applicate ai processi aziendali, rivestendo un ruolo ampio e rilevante nella quarta rivoluzione industriale.

Dovendo contare per tale attività su competenze qualificate e strumenti di indagine consolidate, potrà essere appropriato fare riferimento al Sistema Informativo integrato sulle professioni, promosso congiuntamente dall’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (già ISFOL) e ISTAT, e ai ricercatori che ne curano lo sviluppo.

In sintonia con lo scenario descritto e con la prospettiva di mettere ulteriormente a frutto l’esperienza acquisita, l’Assemblea dei Soci UNINFO in data 19 aprile ha deliberato, su proposta del Consiglio Direttivo, di ammettere in qualità di Socio Onorario Stati Generali dell’Innovazione come primo passo verso uno specifico protocollo di collaborazione tra i due organismi, per promuovere normative sempre aggiornate e corrispondenti ai rapidi cambiamenti imposti dalla rivoluzione digitale.

Per quanto illustrato in questo articolo, risulta più che plausibile avviare tale cooperazione prendendo spunto proprio dal kow-how maturato nell’ambito della produzione di questa prima norma per il professionista IG e, perché no, ricordandoci –come hanno appreso i partecipanti della Notte della Geografia– che “tutti pratichiamo la geografia e siamo un po’ geografi, anche se in modo inconsapevole”.

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