economia dell'innovazione

Startup, Carnovale: “La delega resti al ministro, ecco perché è necessario”

La delega alle startup – allargata al loro ecosistema in senso ampio – deve essere trattenuta dal ministro Patuanelli, che deve dotarsi di uno staff e di consiglieri davvero preparati sullo scenario. E siano pronti a correggere urgentemente gli errori dei Governi precedenti. Vediamo perché

Pubblicato il 18 Set 2019

Gianmarco Carnovale

Serial tech-entrepreneur

startup_570631681

Con la nomina dei Viceministri e Sottosegretari, si chiude la fase progettuale del Governo Conte II e si passa alla fase operativa. Ma non sono ancora chiare le assegnazioni di alcune deleghe in area MiSE non menzionate in queste ore, e l’interesse va concentrato soprattutto su quelle per le startup e l’economia dell’innovazione.

È cosa nota sia nei corridoi che tra la stampa che fino a mezz’ora prima dell’approvazione finale della lista delle nomine di sottogoverno ci fosse per certo l’incarico a Luca Carabetta come sottosegretario allo Sviluppo economico e con probabile delega proprio a questo ambito. Il giovane ingegnere piemontese è egli stesso founder di startup tecnologiche, aveva seguito le norme sulla materia da quando nella scorsa legislatura era ancora assistente parlamentare del M5s e – dall’avvio di questa legislatura – da deputato e vice presidente della Commssione Attività produttive della Camera presidiava con molta attenzione il tema, tanto da averne assunto il ruolo informale di centro di competenza per il proprio partito. E proprio per il merito e la competenza riconosciuti gli stava arrivando la nomina per presidiare un argomento sul quale la competenza è fondamentale, perché l’ecosistema startup è basato su paradigmi molto differenti da quelli dell’impresa tradizionale e non conoscendoli è facile inciampare sulle pressioni distorsive di alcuni stakeholder privati che non lavorano tanto per l’apertura e crescita del settore quanto per il tenerlo piccolo purché sotto il proprio controllo. Purtroppo, la nomina di Carabetta è caduta all’ultimo momento sotto la falce delle quote rosa, principio giusto ma che andrebbe applicato nella composizione all’ingresso dei partiti e non al momento di effettuare nomine che andrebbero stabilite prediligendo il puro e semplice merito a prescindere da “quote” di qualsiasi tipo.

Perché per le startup ci vuole un ministro

Ad ogni modo la situazione oggi è questa, e se non c’è più un titolare della delega con una competenza forte e libera da condizionamenti come quella di Carabetta, diventa quanto mai opportuno che la stessa rimanga in capo al ministro, Stefano Patuanelli, per una serie di ragioni che vado a spiegare.

Le verticalità industriali

Innanzitutto, c’è il punto delle verticalità industriali, che sono tutte impattate dal tema delle startup e del venture investing: energia e telecomunicazioni, già solo per rimanere nell’ambito di due deleghe distinte che verranno tenute in mano da un Viceministro ed un Sottosegretario allo Sviluppo Economico, sono entrambe declinazioni del macrosettore di interesse.

Il green new deal

Poi c’è il punto del Green New Deal, così centrale nel programma di Governo, che anch’esso vedrà enorme campo di attuazione nell’ambito delle startup, dato che è più ragionevole aspettarsi maggiore impatto da nuove iniziative imprenditoriali intorno a questo campo che non da imprese esistenti che per definizione si muovono con lentezza perché ancorate ad investimenti e schemi precedenti. Questi temi, tutti affrontati nel MiSE insieme agli investimenti locali ed alla attrazione degli stessi, devono essere tutti subordinati alle politiche in funzione delle startup affinché queste divengano davvero rilevanti quanto meritano nella dimensione del paese. E per subordinare e coordinare questi temi, raccordandoli anche alle attività di ICE ed Invitalia, che sono le due agenzie con attività di competenza e sotto la regia strategica del MiSE, non c’è altra carica se non quella del Ministro per garantire questo ampio punto di osservazione.

Le sinergie col ministero per l’Innovazione

Ma non solo: uscendo dall’area di diretta competenza del MiSE c’è impatto diretto su startup e venture per quanto attiene Turismo ed Arte e Cultura, su Trasporti e Infrastrutture, su Agricoltura, su Ricerca e Scuola, nonché sulla fondamentale direttrice degli Esteri sia per rivedere le norme sull’attrazione di talenti che per quanto attiene allo sviluppo internazionale. Infine, forte è il contatto con le attività del neonato Ministero per l’Innovazione, che si occupa di trasformazione digitale della macchina della Pubblica Amministrazione, sistema di grande impatto sia per la capacità di determinare vita e morte delle imprese attraverso la burocrazia, sia perché bisogna risolvere il nodo del public procurement verso le startup – storico elemento di forza, questo, degli Stati Uniti quanto di debolezza degli stati dell’Unione Europea.

Un tema di natura trasversale

Il tema delle startup e del venture investing è, quindi, per propria natura trasversale a molti Ministeri e già da tempo sostenevo che fosse necessaria una delega incastonata nella Presidenza del Consiglio per poterlo sviluppare al meglio raggruppando tutte le aree di interesse.
Purtroppo, l’Italia è sempre lenta a recepire ciò che serve, quindi quest’anno – dopo dieci anni dalla richiesta di un Ministro per l’Innovazione da parte di tutto l’ecosistema italiano del digitale – si è finalmente arrivati al Ministro per l’Innovazione (cioè per la trasformazione digitale dello Stato) distaccandolo da quello della Funzione Pubblica. Magari tra altri dieci anni si istituirà il Ministro per l’Economia e Società dell’Innovazione (cioè speculare al primo ma per il privato) distaccandolo dallo Sviluppo Economico, chissà.

Nell’attesa, tutte le ragioni sopra elencate richiedono con certezza che il portatore dell’argomento nel Governo non possa essere altro che un ministro: solo i ministri difatti, e non i sottosegretari, partecipano con il Presidente del Consiglio alle riunioni di Consiglio dei ministri che è il luogo di condivisione e concertazione ed in cui si determinano le politiche di indirizzo generale. Solo un ministro può quindi agevolmente accordarsi da pari a pari con altri Ministri per attività intrinsecamente multistakeholder da coordinare o su cui definire tavoli congiunti che abbiano ambizione di giungere ad un risultato, mentre giammai questo potrebbe succedere se il tema fosse contemporaneamente complesso ed ostico e delegato ad una gerarchia inferiore – come appunto le deleghe di un sottosegretario – richiedendo quindi di convincere prima di tutto il proprio Ministro a concedere parte del prezioso e limitato tempo del proprio ufficio legislativo (i sottosegretari non ne dispongono) e poi a spendersi personalmente per accordarsi con altri Ministri su di un argomento che non è nemmeno strettamente proprio. Fantascienza, difatti non capita nella realtà.

Tutte le urgenze da affrontare

Oggi poi ci sono delle vere urgenze: si deve nominare il CDA del Fondo Nazionale Innovazione – e non solo Presidente e amministratore delegato – e si deve nominare il nuovo AD di Invitalia. In più bisogna definire delle nuove linee di azione per ITA/ICE su questo ambito, disegnandone di più efficaci. Le figure che vanno inserite in tutti questi ambiti, pur se alcuni si occupano anche di molto altro, devono essere libere da condizionamenti, pressate dal ministro competente e soprattutto dotate di reale competenza internazionale nel settore specifico e non in settori contigui. Non si devono più vedere cariche apicali di un fondo di Venture Capital pubblico, in un paese drammaticamente scoperto negli investimenti early stage, decidere di posizionarsi solo su investimenti growth stage perché per carriera arrivano dal Private Equity e sono a digiuno di Venture Investing.

Allo stesso modo c’è bisogno di un ruolo politico forte nel portare la delega sul tema per affrontare e vincere le resistenze degli ambienti finanziari sostenute da Banca d’Italia e da alcuni dirigenti del MEF che iniziano a diventare individualmente responsabili della debolezza di alcune misure che tengono ben saldo il posizionamento dell’Italia in coda alle classifiche internazionali.

A questo punto è quindi fondamentale che la delega alle startup – allargata al loro ecosistema in senso ampio – venga trattenuta dal ministro Patuanelli, auspicando che quest’ultimo si doti di uno staff e di consiglieri che siano davvero preparati sullo scenario e anche sugli errori dei Governi precedenti da correggere urgentemente (e sono fin troppi, dal 2012 ad oggi), conoscendo davvero bene le pratiche internazionali ed i fattori di successo delle filiere del venture business e degli ecosistemi startup di luoghi come Regno Unito, Francia ed Israele.

Non c’è più tempo per reinventare la ruota e nemmeno per fare marchette a nicchie e operatori di riferimento come accaduto troppo a lungo: ora è tempo di recuperare il gap con i paesi che ci precedono, completando l’eccellente lavoro già iniziato da Di Maio nell’anno passato, che era andato energicamente in questo senso pur limitandosi ai meri aspetti di investimento.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati