Trasformazione digitale

Liste elettorali nell’ANPR: scadenze per i Comuni e prossimi sviluppi



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I Comuni devono completare il subentro dei dati elettorali dei Comuni nell’ANPR entro la fine dell’anno. L’obiettivo è fornire più servizi digitali ai cittadini, tra cui il controllo del proprio status elettorale e la certificazione del diritto di voto

Pubblicato il 26 ott 2023

Patrizia Saggini

avvocata, esperta di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione



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Flat 3d isometric businessman hand putting voting paper into ballot box that come out from laptop monitor. Online voting and election concept.

Prosegue il processo di integrazione dei dati delle liste elettorali in ANPR, come indicato dall’art. 62 comma 3 del CAD, la cui procedura è contenuta nel decreto 17 ottobre 2022 del Ministro dell’Interno, che definisce le attività per l’adeguamento e l’evoluzione delle caratteristiche tecniche della piattaforma di funzionamento dell’ANPR al fine della sua integrazione con le liste elettorali.

Obienttivi della misura

Si tratta di una misura che, da un lato, mira a snellire la burocrazia e, dall’altro, vuole accelerare il subentro dei dati elettorali dei Comuni nell’ANPR, che dovrà essere completato entro la fine dell’anno.

Il servizio è entrato a regime dallo scorso primo dicembre 2022: una volta che i comuni avranno completato telematicamente il primo inserimento dei dati, i cittadini potranno dunque utilizzare i servizi in ANPR anche per la consultazione della propria posizione elettorale, per il rilascio in modalità digitale della certificazione relativa al godimento dell’elettorato attivo e per eventuali richieste di rettifica.

Sempre attraverso i servizi online di ANPR, i cittadini UE residenti in Italia potranno fare domanda per l’iscrizione nelle liste aggiunte, per poter partecipare alle elezioni amministrative del Comune ove sono residenti, e alle elezioni europee.

Come richiedere i fondi

Il Dipartimento per la trasformazione digitale, grazie alle risorse del Fondo Complementare del PNRR, ha messo a disposizione un contributo economico per effettuare il trasferimento dei dati nell’Anagrafe Nazionale, per garantire il rispetto della scadenza prevista dal Decreto del 2022. Il Bando è consultabile sul sito del Dipartimento.

I nuovi finanziamenti possono essere richiesti a partire dal 3 agosto: la somma complessiva è di 22.037.762,80 euro ed è valida anche per integrare i dati relativi all’iscrizione nelle liste di sezione.

Per richiedere i fondi i Comuni dovranno accedere alla web app di ANPR e seguire il percorso “Richiesta contributo liste elettorali”.

Gli importi, definiti in maniera forfettaria, risultano attribuiti in base alla fascia di appartenenza dell’amministrazione, stabilita in funzione della popolazione residente, e hanno la natura di “contributo lump sum”, come tutti gli altri bandi PNRR in tema di digitale, con la differenza che l’assegnazione è successiva all’attività svolta (a differenza con gli altri bandi, in cui la somma viene assegnata prima del compimento delle attività previste).

Queste sono le fasce di riferimento stabilite per ogni Comune:

  • Fino a 500 abitanti: € 1.683,60 (Fascia 1);
  • Tra 501 e 5.000 abitanti: € 2.806,00 (Fascia 2);
  • Tra 5.001 e 20.000 abitanti: € 3.928,40 (Fascia 3);
  • Tra 20.001 e 50.000 abitanti: € 6.173,20 (Fascia 4);
  • Tra 50.001 e 100.000 abitanti: € 8.979,20 (Fascia 5);
  • Tra 100.001 e 250.000 abitanti: € 12.346,40 (Fascia 6);
  • Superiore ai 250.000 abitanti: € 16.836,00 (Fascia 7).

Secondo i dati resi noti in un webinar di metà ottobre dai referenti del DTD e di SOGEI, sono oltre 3.000 i comuni che hanno inviato i dati elettorali per la loro integrazione all’interno dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), la banca dati digitale che consente ai cittadini di avere sempre un filo diretto con i servizi del proprio Comune.

Tra i comuni che hanno già aderito sono oltre 1.600 quelli che hanno fatto richiesta del contributo previsto, più di 1.000 hanno già avuto la convalida dei dati, e quindi il contributo sarà erogato a brevissimo.

Il numero totale di adesioni resta ancora molto basso, ma oltre il 70% dei Comuni non registra anomalie di doppie iscrizioni e il dato è in netto miglioramento rispetto a qualche settimana fa.

Attività necessarie per richiedere il contributo

Al fine di garantire il finanziamento, è necessario:

  • Risolvere le discrepanze dei dati presenti nell’ANPR legate alla “doppia iscrizione“, individuabili nella sezione “Utilità e notifiche – download file” dell’Applicazione Web ANPR;
  • Integrare i Web Services resi disponibili per l’acquisizione e l’aggiornamento puntuale della posizione elettorale dei propri cittadini;
  • Trasmettere all’ANPR i dati elettorali di tutti i cittadini di propria competenza, come specificato nell’Allegato 1 del decreto del Ministro dell’Interno datato 17 ottobre 2022.

Se durante il caricamento massivo dei dati sono presenti anomalie da doppia iscrizione, queste possono essere risolte anche dopo il primo caricamento, a cura dell’ufficiale di anagrafe.

Le attività dovranno essere svolte entro il primo Dicembre 2023.

Funzionalità del nuovo sistema

Il servizio consente al comune di rilasciare un certificato relativamente al godimento dell’elettorato attivo per un cittadino iscritto in ANPR. Il servizio viene erogato al comune in modalità web service ovvero attraverso una web application, secondo le modalità tecniche di richiesta e rilascio dei certificati descritte nel decreto del Ministro dell’interno del 3 novembre 2021, che contiene le «Modalità di richiesta e rilascio dei certificati anagrafici in modalità telematica attraverso l’Anagrafe nazionale popolazione residente».

I certificati disponibili sono i seguenti:

  • certificato di iscrizione nelle liste elettorali;
  • certificato di godimento dei diritti politici.

La lista dei certificati disponibili e i relativi modelli sono pubblicati sul sito web di ANPR.

Il comune può rilasciare i certificati ai cittadini a prescindere dal comune di residenza dell’elettore, ai fini di garantire e agevolare l’esercizio dell’elettorato attivo e dell’elettorato passivo costituzionalmente tutelati.

I servizi di estrazione consentono all’ufficiale elettorale di estrarre i dati di ANPR necessari allo svolgimento delle funzioni e dei compiti previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 1967, n. 223, dal decreto del Presidente della Repubblica 30

marzo 1957, n. 361, dal decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533 e dal decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570, anche al fine di rilasciare i certificati ai cittadini a prescindere dal comune di residenza dell’elettore.

I possibili prossimi sviluppi

Vediamo ora quali potrebbero essere i prossimi step.

Referendum online

Le normative sopra richiamate riguardano solo le elezioni (politiche, amministrative, europee), ma non viene citata la normativa che riguarda invece il referendum abrogativo (Art. 27 e ss. della L. 25 maggio 1970, n. 352), nella parte in cui il Comitato promotore deve controllare l’iscrizione alle liste elettorali dei cittadini che hanno firmato la richiesta di referendum; al momento, questo controllo avviene in modo manuale, con evidente perdita di tempo degli attori interessati (Comitato Promotore e Uffici Elettorali dei Comuni).

Questo perchè è in fase di test la piattaforma per i Referendum, di cui alla legge 30 dicembre 2020, n. 178, che ne prevedeva l’entrata in funzione dal primo gennaio 2022.

La Piattaforma non solo ha il vantaggio di evitare la raccolta di firma cartacea – sostituita dall’accesso con le credenziali di identità digitale – ma a regime avrà anche il vantaggio del collegamento con i dati ANPR di iscrizione delle liste elettorali, in modo che il controllo dell’iscrizione del firmatario sia fatta in tempo reale.

Integrazione con APP IO

Una volta che sarà effettivo il collegamento automatico e quindi la verifica in tempo reale dell’iscrizione o meno del firmatario alle liste elettorali, i motivi che richiederanno il rilascio del certificato di iscrizione alle liste elettorali saranno molti meno, e quasi mai saranno collegati ad una necessità della persona, quanto piuttosto ad una verifica d’ufficio.

Quindi in prospettiva, risulta molto più interessante la possibilità di usufruire del servizio non solo da web – tramite il portale ANPR – ma anche tramite il punto di accesso telematico di cui all’art. 64-bis del CAD, sia in fase di richiesta e sia al momento del download.

Possibile sostituzione della tessera elettorale

La tessera elettorale è stata introdotta dal DPR 299/2000, ed ha sostituito le normative precedenti che prevedevano la consegna manuale – in occasione di ogni consultazione elettorale – dei certificati che permettevano l’esercizio del diritto di voto.

La tessera deve essere “notificata” alla persona ogni volta che cambia residenza, perché conseguentemente cambia anche il seggio presso cui recarsi per il voto; quindi, pur con il vantaggio che la tessera si può utilizzare per 10 consultazioni elettorali, rimane comunque una parte consistente di operazioni di back office a carico degli uffici elettorali dei Comuni.

L’art. 8 del DPR 299/2000 prevedeva già l’adozione, in via sperimentale, della tessera elettorale su supporto informatico, utilizzando la carta di identità elettronica, eventualmente con alcuni progetti di sperimentazione, poi validati dal Ministero dell’Interno.

In realtà, la tessera elettorale potrebbe essere resa disponibile anche in un altro modo: collegando da un lato l’istituzione del “punto unico telematico di accesso” costituito dall’App IO, e dall’altro lato i dati elettorali presenti in ANPR, va da sè che ci potrebbe essere la possibilità di “eliminare” la tessera elettorale, sostituendola con una comunicazione su App IO, in occasione di ciascuna elezione.

Quindi – utilizzando il supporto della CIE e anche l’app IO – si potrebbe avere una completa digitalizzazione della tessera elettorale, approfittando del fatto che la presenza del dato dell’iscrizione nelle liste elettorali nella CIE dovrebbe tutelare anche le persone in condizioni di “digital divide”, visti gli attuali dati di diffusione del documento elettronico (circa 40 Milioni).

Conclusioni

In conclusione, è di tutta evidenza che la “centralizzazione” dei dati è il volano giusto per dare più servizi digitali ai cittadini, semplificando anche il lavoro degli operatori di back office dei Comuni e di tutte le istituzioni coinvolte.

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