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Bando PNRR: come integrare i numeri civici georeferenziati



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Nuovo bando PNRR da 56 milioni per la georeferenziazione dei numeri civici italiani. I Comuni possono richiedere contributi forfettari per verificare, aggiornare e integrare i dati presenti in ANNCSU

Pubblicato il 9 giu 2025

Patrizia Saggini

avvocata, esperta di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione

Andrea Tironi

Project Manager – Digital Transformation



Trasformazione digitale nella PA Numeri civici georeferenziati

Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale ha pubblicato un nuovo Avviso per la misura 1.3.1, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’obiettivo di supportare i Comuni italiani nell’inserimento e aggiornamento dei dati georeferenziati dei numeri civici all’interno dell’Archivio Nazionale dei Numeri Civici e delle Strade Urbane (ANNCSU).
Questa iniziativa mira a migliorare la qualità e l’accessibilità dei dati territoriali, fondamentali per la pianificazione urbana, la gestione dei servizi pubblici e la sicurezza.

Cos’è l’Archivio Nazionale dei Numeri Civici e delle Strade Urbane (ANNCSU) e la normativa di riferimento

ANNCSU è una banca dati di interesse nazionale (contenuta nell’art. 60 del CAD), è realizzata dall’Istat e dall’Agenzia delle Entrate, ed è un archivio informatizzato contenente gli stradari (elenco delle denominazioni delle aree di circolazione) ed i numeri civici di tutti i Comuni italiani, da questi ultimi certificati; ha l’obiettivo di essere la base dati di riferimento per la localizzazione di cittadini ed imprese nei vari adempimenti amministrativi (censimento, cambio di residenza, ecc.).

La normativa di riferimento è contenuta nel DPCM del 2016, in cui si trovano le regole per il popolamento e la gestione, e le successive regole tecniche (e tutto il materiale pubblicato nella pagina dedicata).

Nel Dicembre 2024 è stato pubblicato un documento che contiene un aggiornamento delle specifiche tecniche, tenuto conto anche del Regolamento di Esecuzione (UE) 2023/138 della Commissione del 21 dicembre 2022, che stabilisce un elenco di specifiche serie di dati di elevato valore e le relative modalità di pubblicazione e riutilizzo, tra cui – appunto – gli indirizzi, classificati dai seguenti attributi:

  • Identificatore unico;
  • geometria;
  • localizzatore di indirizzo (ad esempio numero civico);
  • passaggio (via);
  • nome;
  • unità amministrative (ad esempio comune, provincia, paese);
  • descrittore postale (ad esempio codice postale);
  • data dell’ultimo aggiornamento.

La Direttiva sopra richiamata ha introdotto il concetto di “serie di dati di elevato valore”, così definiti poiché il loro “riutilizzo è associato a importanti benefici per la società, l’ambiente e l’economia…”, la Commissione europea ha poi individuato nell’ambito delle sei categorie tematiche previste dalla Direttiva, diverse serie di dati di valore particolarmente elevato e le relative modalità di pubblicazione e riutilizzo, tra cui, nella categoria tematica “dati geospaziali” figura anche la serie di dati relativa agli indirizzi.

Proprio per questo, è emersa la necessità di aggiornare le Specifiche tecniche dal momento che l’infrastruttura dell’ANNCSU non prevede nell’ambito dei relativi servizi, sia la fornitura di alcuni “attributi chiave” – quali l’identificatore unico e la geometria (coordinate dell’indirizzo) che, invece, devono essere campi presenti obbligatoriamente in base al Regolamento – sia la modalità di fornitura in formato aperto (open data).

I Comuni italiani, titolari della gestione della toponomastica, hanno completato il popolamento dell’ANNCSU tra il 2022 e il 2023 (ad oggi risultano ancora 3 Comuni che non hanno concluso le attività), e solo pochi Comuni hanno conferito le coordinate geografiche.

Obiettivi dell’avviso

L’Avviso 1.3.1 si propone di:

  • Consentire ai Comuni di verificare, aggiornare e integrare i dati relativi ai numeri civici presenti in ANNCSU
  • Promuovere l’adozione della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) per la trasmissione e l’interoperabilità dei dati tra le pubbliche amministrazioni
  • Garantire la georeferenziazione accurata dei numeri civici, migliorando l’efficienza dei servizi pubblici e la qualità delle informazioni territoriali

Dotazione finanziaria e beneficiari

L’Avviso mette a disposizione una dotazione finanziaria complessiva di 56 milioni di euro, destinata esclusivamente ai Comuni italiani. Il contributo è erogato in forma di “lump sum” (contributo forfettario) e varia in base al numero dei civici da verificare (il numero a cui fare riferimento è pubblicato sul sito di ANNCSU, per ciascuna Regione di riferimento):

Ogni Comune può presentare una sola candidatura.

Attività finanziabili

Le attività ammissibili al finanziamento includono:

  • Verifica e Validazione dei Dati: controllo e aggiornamento dei numeri civici già presenti in ANNCSU;
  • Georeferenziazione: inserimento delle coordinate geografiche (latitudine e longitudine) per ogni numero civico, utilizzando sistemi GIS o attraverso rilievi sul campo; rispetto a questo punto, ci si augura che il Bando rappresenti un’occasione per i Comuni di dotarsi di un SIT – Sistema Geografico Territoriale, soprattutto per quelli di piccola dimensione, approfittando eventualmente della gestione associata.
  • Integrazione con PDND: sviluppo o adeguamento di software per l’interoperabilità con la Piattaforma Digitale Nazionale Dati, utilizzando le API messe a disposizione tramite gli e-services pubblicati.
    Infatti, il DPCM del 2016 prevede all’art. 7 che “A decorrere dalla data di attivazione dell’Anncsu il comune utilizza nell’ambito delle attività di competenza esclusivamente i dati presenti nell’Anncsu.” Ciò significa che da ora in poi tutte le Pubbliche Amministrazioni debbono utilizzare i dati della toponomastica solo attraverso l’utilizzo degli e-services disponibili su PDND.
  • Onboarding alla PDND: registrazione e configurazione del Comune sulla PDND per la trasmissione dei dati;
  • Convalida finale: verifica e approvazione dei dati trasmessi, assicurando la loro correttezza e completezza.

Tempistiche

AttivitàScadenza
Presentazione domandaEntro il 15 luglio (prima finestra) o il 15 settembre (chiusura avviso)
Contrattualizzazione fornitoreEntro 60 giorni dal decreto di ammissione al finanziamento
Convalida lista civiciEntro 60 giorni dalla stipula del contratto
Completamento di tutte le attività (avviate dopo il 1° Dicembre 2024)Entro 31 marzo 2026

Modalità di partecipazione

I Comuni interessati devono

  • Registrarsi sulla Piattaforma PA Digitale 2026: accedere al sito padigitale2026.gov.it utilizzando le credenziali SPID o CIE del legale rappresentante
  • Compilare la domanda: inserire le informazioni richieste, scaricare il modulo PDF, firmarlo digitalmente e ricaricarlo sulla piattaforma
  • Richiedere il CUP: dopo l’ammissione al finanziamento, ottenere il Codice Unico di Progetto (CUP) entro 5 giorni e inserirlo nella piattaforma

Obblighi del comune

I Comuni beneficiari devono

  • Rispettare le normative del PNRR, inclusi i principi di non arrecare danno significativo all’ambiente (DNSH), parità di genere e inclusione sociale;
  • Garantire la trasparenza e la tracciabilità delle attività svolte;
  • Monitorare e rendicontare l’avanzamento del progetto, conservando tutta la documentazione necessaria , in un fascicolo dedicato da mandare in conservazione;
  • Collaborare con gli enti di controllo e rispettare le scadenze previste.

Conclusioni

Il problema della mancanza delle coordinate geografiche dei civici era già stato posto nel 2024, collegato all’esecuzione degli interventi di stesura della fibra ottica per l’attuazione della Strategia Nazionale BUL e del “Piano 1 Giga”: infatti, è stato rilevato che “nell’attività di rilevazione sul campo (walk-in), i civici realmente esistenti erano circa la metà rispetto a quelli messi a gara. Non solo. Si è anche scoperto che in realtà ci sono altri civici (non presenti nel data base iniziale) adiacenti, fatto che rende ancora più confusa la situazione.”

Quindi ben venga questo ultimo Bando PNRR che ci si augura dia una spinta definitiva al completamento della banca dati, visto che ad oggi solo il 4% circa dei dati sono geolocalizzati.

L’Avviso 1.3.1 rappresenta, infatti, un’importante opportunità per i Comuni italiani di migliorare la qualità dei dati territoriali e di avanzare nel processo di digitalizzazione. La georeferenziazione accurata dei numeri civici è fondamentale per una pianificazione urbana efficiente, la gestione dei servizi pubblici e la sicurezza dei cittadini.

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