l'analisi

Formazione PA, Mochi: “La direttiva è un buon inizio, ora cominciamo davvero”

La volontà politica di investire sulle competenze attraverso un’adeguata formazione del personale c’è ed è stata chiaramente espressa dalla direttiva emanata dal ministro Zangrillo; le risorse economiche anche, le esperienze di successo non mancano: è ora di cominciare a lavorare sul serio insieme, pubblico e privato

Pubblicato il 18 Apr 2023

ITS - fondo repubblica digitale

Lo scorso 24 marzo il Ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha emanato una direttiva il cui titolo è già un ambizioso programma di lavoro: “Pianificazione della formazione e sviluppo delle competenze funzionali alla transizione digitale, ecologica e amministrativa promosse dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

Il documento, diretto a tutte le amministrazioni centrali e locali e agli enti pubblici, è stato firmato in occasione del lancio del nuovo portale della formazione Syllabus. Il Ministro in questa occasione ha dichiarato che “Qualsiasi organizzazione, per essere al passo con i tempi e rispondere ai mutamenti culturali e tecnologici della società, deve investire sulle competenze attraverso un’adeguata formazione del personale. Fare formazione non significa solo dotare i nostri dipendenti delle conoscenze e degli strumenti informatici adeguati. Vuol dire, innanzitutto, garantire un processo di aggiornamento continuo, capace di mettere il personale nelle condizioni di affrontare al meglio le complesse sfide dell’innovazione, in modo che la macchina amministrativa possa continuare a guidare il Paese verso la crescita e lo sviluppo”.

Innovare la PA con una formazione mirata: approccio “glocal” e altri fattori per il successo

Competenze e formazione: perché la direttiva Zangrillo è un buon inizio

Sono parole del tutto condivisibili, ma purtroppo non sono novità: tutti i Ministri che si sono succeduti a Palazzo Vidoni, almeno negli ultimi vent’anni, hanno dichiarato di voler aprire una “nuova stagione” di formazione per i dipendenti pubblici. Ricordiamo, ultimo in ordine di tempo, il piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano della pubblica amministrazione “Ri-formare la PA. Persone qualificate per qualificare il Paese” adottato dal Ministro Brunetta nel gennaio 2022. Piano che lo stesso Ministro Zangrillo cita. Un ottimo piano, che ha prodotto però nel 2022 risultati molto al di sotto delle aspettative. Ora si riparte con un nuovo Governo e, soprattutto, avendo finalmente a disposizione quel portale della formazione che potrebbe essere, almeno in potenza, un hub formativo, un vero e proprio market place in grado di selezionare i migliori corsi di formazione, elementari e avanzati, offerti da soggetti pubblici e privati; di validarli e, dopo un assesment delle competenze, di metterli a disposizione di tutti i tre milioni e duecentomila dipendenti pubblici.

Ma torniamo alla Direttiva Zangrillo e al perché è, a mio parere, un buon inizio, ma richiede ancora un cambio di prospettiva non banale.

Il documento parte esplicitando perché un rinnovato impegno sulla formazione è quantomai necessario proprio ora. Tre i motivi principali sotto gli occhi di tutti: la partenza di una nuova stagione di reclutamenti; l’accresciuta velocità dei processi di trasformazione tecnologica e di innovazione soprattutto digitale; gli obiettivi che ci siamo impegnati a raggiungere con il PNRR. E’ per questo che la formazione è ora centrale sia per i dipendenti che hanno il diritto-dovere di aggiornare le proprie conoscenze e di aggiungere nuove competenze, sia per le amministrazioni che devono vedere la formazione non come una spesa, ma come un investimento.

Il tema dell’accoglienza e della formazione iniziale dei neoassunti

La direttiva fa anche un esplicito riferimento ad un tema che a noi di FPA è così caro tanto da dedicargli l’apertura del prossimo FORUM PA 2023 il 16 maggio, quello dell’accoglienza e della formazione iniziale dei neoassunti, mettendo anche in evidenza la necessità di attivare un processo di mentoring a supporto dell’apprendimento. Un’altra notazione importante riguarda la necessità di dedicare una sempre maggiore attenzione al tema della formazione internazionale e a quella relativa alla gestione dei finanziamenti europei, date anche le note carenze strutturali, delle amministrazioni pubbliche, in fase di progettazione ed attuazione dei programmi e degli obiettivi promossi dall’UE.

Il “ciclo di gestione” della formazione

Un paragrafo della direttiva è poi dedicato al “ciclo di gestione” della formazione, in particolare si sottolinea che la formazione deve essere coordinata e integrata con gli obiettivi programmatici e strategici di performance dell’amministrazione, trovando una piena integrazione nel ciclo della performance e con le politiche di reclutamento, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane. Musica per le nostre orecchie! Non manca nel documento, una volta tanto scritto in un italiano comprensibile e non in burocratese, neanche un’analisi, mutuata dal testo del PNRR, che mette in luce le carenze che sono state le principali cause della ridotta efficacia delle politiche di formazione sinora attuate.

In sostanza si denuncia l’inadeguatezza di molte amministrazioni nella loro funzione di buoni datori di lavoro. Infatti, è mancata una gestione delle persone e dei ruoli per competenze, riducendo così spesso la pianificazione a mera sostituzione del personale andato in pensione.

E’ mancata poi la capacità di progettare la propria organizzazione proiettandola nel futuro e quindi rendendola adeguata alle mutate esigenze dei cittadini e delle imprese. Infine, non si è puntato abbastanza sulla motivazione dei dipendenti, valorizzando sufficientemente il loro apporto e rendendoli partecipi degli obiettivi strategici delle organizzazioni. E’ chiaro che un datore di lavoro che non è attento alle competenze, che non è lungimirante e che non riesce a motivare le persone che con lui collaborano non ha molto futuro.

Il cambio di passo necessario

E’ su questa base che la direttiva propone un deciso cambio di passo, delineando tutto il ciclo della formazione, dall’analisi dei fabbisogni sino alla valutazione dell’impatto in uscita, con la convinzione che la formazione possa essere “una leva strategica per rafforzare e sviluppare il senso e il valore pubblico del lavoro nella pubblica amministrazione da parte dei propri dipendenti”.

Ce la faremo quindi? Sarà questa la volta buona per raggiungere quegli obiettivi che da anni sono nei programmi di tutti i ministri che si sono succeduti a palazzo Vidoni? Io credo che siamo sulla buona strada, ma che manchi ancora un aspetto. Leggendo sia il primo programma, per altro apprezzabile, del Ministro Brunetta, sia l’attuale direttiva e le conseguenti dichiarazioni politiche, potrebbe sembrare che tutta la formazione per le persone che lavorano nella PA debba essere fornita in proprio dal Dipartimento della Funzione Pubblica o dalle strutture che da esso dipendono, come la SNA o il FormezPA. Il programma sembra dimenticare che esistono in Italia molte aziende altamente specializzate nel costruire ed erogare formazione proprio al mondo pubblico.

Io credo che non sia compito di un Dipartimento di staff, come sono tutti quelli della Presidenza del Consiglio dei ministri, quello di elaborare ed erogare corsi, né sia compito delle strutture che ad esso afferiscono. Credo che il loro impegno e la loro guida sarebbe molto più utile ed efficace se fosse rivolta a identificare, lavorando assieme alla community dei direttori del personale delle tante amministrazioni italiane, i percorsi formativi, a costruire strumenti di assesment delle competenze, a certificare la qualità dei corsi che le amministrazioni potrebbero comprare all’interno di cataloghi validati, a essere stringenti nel verificare che sia rispettato l’obbligo di valutare l’outcome della formazione.

Un outcome che non è dato, e qui mi permetto di correggere la direttiva, dagli indicatori che essa propone, ossia dal gap tra il livello di conoscenze/competenze “in entrata” e quello “in uscita” o dallo sviluppo delle conoscenze a livello individuale e/o di gruppo e men che meno dalla percentuale di dipendenti che hanno realizzato un piano di sviluppo individuale: questi sono ancora output, ma piuttosto dalla maggiore qualità delle performance dell’intera organizzazione, raggiunta dopo le attività di formazione. Dalla sua maggiore capacità di rispondere efficacemente ai bisogni dei cittadini e delle imprese, migliorando la loro qualità della vita e le loro capabilities. E’ solo per questo fine che si spendono i soldi dei contribuenti. E’ qui che deve concentrarsi lo sforzo e la competenza del Dipartimento, nel progettare, nell’orientare, nel certificare e nel valutare.

Conclusioni

E’ questo anche il senso di avere un hub importante e ben fatto come quello che è stato realizzato con la piattaforma Syllabus. Un hub che potrà esplicare tutta la sua potenzialità solo se diventerà un vero marketplace di formazione di alta qualità, che sia coerente con la strategia di Governo e che sia fornita da soggetti pubblici e privati in una sana concorrenza.

La volontà politica c’è ed è stata chiaramente espressa, le risorse economiche anche, le esperienze di successo non mancano: è ora di cominciare a lavorare sul serio insieme, pubblico e privato, se vogliamo raggiungere l’obiettivo che già il Ministro Brunetta prometteva un anno e mezzo fa: formare tutti gli oltre tre milioni di dipendenti pubblici, perché diventino protagonisti attivi del loro lavoro e quindi dello sviluppo equo e sostenibile del Paese.

Noi di FPA ci crediamo e dedichiamo alla crescita delle persone e alla loro formazione tutto il nostro impegno, tanto da aver scelto come claim del prossimo FORUM PA 2023 (Roma 16-18 maggio) uno slogan che non ammette dubbi “Ripartiamo dalle persone – Per una PA al centro delle nuove sfide”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3