Con il Comune di Milano abbiamo da subito aderito alla Settimana dell’Amministrazione Aperta promossa dal 4 al 11 marzo prossimo. Il nostro contributo, che si aggiunge ai molti eventi divulgativi e di dibattito promossi dall’inizio del mandato, è rivolto alla cultura degli open data proprio nel giorno in cui i dati aperti diventano protagonisti a livello mondiale.
Open data e trasparenza sono due temi complementari da declinare e sviluppare in sinergia, insieme alla partecipazione, che completa le mie deleghe: liberare i dati senza far leva sulla trasparenza e sulla crescita economica rischia di dar vita a portali ricchi di dataset inutilizzati, rischia di non generare quella dinamicità che invece costituisce uno degli effetti auspicati dalla pubblicazione dei dati. La partecipazione dei cittadini alla vita della comunità urbana e alle decisioni istituzionali è il fine ultimo di questo sforzo, che senza informazione e conoscenza non può essere efficacemente perseguito.
Innegabile quanti passi avanti siano stati compiuti in Italia nell’ultimo triennio. Si registra non solo un incremento dei dataset pubblicati, ma anche della loro qualità e dello scambio di buone pratiche della PA italiana. La condivisione delle esperienze tra le diverse Amministrazioni è un elemento chiave per poter migliorare la confrontabilità e l’usabilità dei dati e creare standard grazie al lavoro diffuso di molti enti. I momenti di confronto sono molti. Uno di questi è il network #comuninnovano, un circuito fluido quanto spontaneo di amministratori che si è già riunito 5 volte in modo itinerante negli ultimi mesi attivando sinergie in ottica peer to peer sui temi della semplificazione, partecipazione, open data e trasformazione digitale dei Comuni.
Di opendata se ne discute anche sul forum online NetworkOT11/OT2 dove tra i diversi obiettivi dell’agenda digitale europea viene spesso affrontato il capitolo relativo ai dati aperti. Abbiamo oggi delle linee guida condivise e una regia nazionale e internazionale grazie all’iniziativa e all’impegno sul fronte dell’Open Government Partnership con Open.gov.it, che confermano ancora una volta la direzione intrapresa.
Alla quantità dei dataset rilasciati dovremo abbinare la qualità degli stessi, un primo vero indicatore per valutare le iniziative in tema di dati aperti. Più i dati rilasciati vengono riutilizzati più acquisteranno valore e nel contempo saranno in grado di generarne. Come amministratori potremo valutare l’efficacia degli strumenti messi a disposizione valutando cosa i nostri portali sono in grado di produrre: nuove iniziative economiche, startup, app di servizio, mock up, progetti dal contenuto innovativo finanziati in sede di bandi europei.
La seconda metrica è quella legata alla trasparenza che va interpretata non come iniziativa dell’amministrazione ma come somma di due diversi diritti di cittadinanza: il diritto di trovare sui siti delle amministrazioni informazioni e dati sul funzionamento e sulla vista delle stesse e il diritto di accedere a quelle informazioni e dati che le amministrazioni producono e gestiscono nella loro attività ordinaria.
Non è quindi sufficiente un portale open data per assicurare questi due diritti ai cittadini: per quanto possa essere ben fatto e costantemente alimentato non potrà mai considerarsi esaustivo. Standard adottati in modo uniforme a livello nazionale, regole per definire le strutture dei dati, rilascio dei dati per i principali settori di interesse, aggiornamento, garanzia del diritto di accesso ma anche dialogo tra cittadini e amministrazioni: ecco tutti gli ingredienti che rivelano la relazione naturale quanto necessaria tra open data e diritto all’accesso.
La qualità produce trasparenza. La trasparenza produce qualità. Per noi la Settimana dell’Amministrazione aperta è la settimana dell’Amministrazione trasparente: open data e diritto all’accesso, dati aperti e FOIA per dare alle nostre città una nuova chance di sviluppo e crescita. Per restituire ai cittadini il valore dei territori.
Gli open data come la trasparenza sono dei mezzi alleati per dare agilità e rilancio alle nostre città.
Da qui il primo appuntamento, promosso per il 4 marzo in occasione dell’Open Data Day, per supportare la cultura dei dati aperti, e aderire a quello che è a tutti gli effetti un movimento internazionale oltre che un’iniziativa rivolta ai cittadini, ai portatori di interesse, alle community OD e ai lavoratori. Le informazioni per partecipare su https://www.eventbrite.it/e/biglietti-4x4open-32357403866 e sulla mappa degli eventi globali http://opendataday.org/