Casi interessanti di uso business degli Open Data si registrano nel settore dei trasporti, pubblici e privati, con esempi virtuosi provenienti da ogni parte del mondo, dalla Nuova Zelanda agli Stati Uniti, passando per il Regno Unito.
È di stanza a Birmingham Parkopedia, una piccola compagnia basata sull’Open Data, che utilizza dati in tempo reale forniti dalle autorità locali per aiutare i guidatori a trovare parcheggi gratuiti. L’idea è venuta nel 2007 a Eugene Tsyrklevich, oggi CEO di Parkopedia, dopo un’estenuante e infruttuosa ricerca di un parcheggio a San Francisco, dove si trovava per la Web 2.0 Conference. Prima del lancio ufficiale, avvenuto nel febbraio 2008, Tsyrklevich ha creato un “data team” incaricato di individuare tutti gli open data disponibili sui parcheggi in ogni parte del mondo. Dove non si trovavano dati aperti disponibili, il team ha cercato altrimenti le informazioni, anche recandosi fisicamente a mappare il territorio. Oggi Parkopedia è diventata la principale risorsa mondiale di informazioni sui parcheggi, fornendo informazioni su oltre 38 milioni di posti in più di 6 mila città di 52 paesi diversi.

Parkopedia ha dimostrato di saper utilizzare le informazioni disponibili e di sapersi trovare quelle che non erano “open”. L’app Parkopedia è nata nel 2010, in seguito alla partnership realizzata con la compagnia di assicurazioni britannica AA, oltre a quella gratuita è disponibile una versione Premium a 1,99 $. Gli sviluppi successivi di Parkopedia sono passati attraverso partnership strette con case automobilistiche, da Toyota ad Audi, da BMW a Jaguar, per far entrare Parkopedia a bordo dei veicoli, e con provider di navigatori satellitari, quali Garmin, per inserire le informazioni sui parcheggi tra quelle a disposizione degli automobilisti.

L’azienda fa riferimento ai dati aperti rilasciati da diverse Agenzie Federali, su tutte il Dipartimento dei Trasporti e il Dipartimento del Commercio, come risulta dal portale OpenData500. “Gli Open Data aiutano l’azienda ad esempio ad individuare le sedi dei grandi eventi o le aree più frequentate delle città, dove le persone avranno maggiore necessità di trovare parcheggio”, spiega Beth Noveck, direttrice di The GovLab e fondatrice di OpenData500.
Sempre in tema di trasporto, pubblico in questo caso, anch’essa inserita nell’elenco di OpenData500, va menzionata Embark, che sviluppa applicazioni mobile per il trasporto di massa. L’app fornisce informazioni estremamente precise sull’orario di arrivo e partenza dei treni, usando dove possibile informazioni in real-time o dove non disponibili, cercando nelle liste degli orari. Embark raccoglie dati sul sistema dei trasporti tanto dai portali Federali, quanto da fonti locali e dai dataset rilasciati dalle diverse città americane coperte dal servizio. La disponibilità di numerose informazioni sul tema, rilasciate con una buona frequenza e con costanti aggiornamenti, permette agli utenti di Embark di pianificare i propri spostamenti, senza margine di errore sulle tempistiche.
Nel 2013 Apple ha acquisito Embark e nel recente sistema operativo iOS 9 ha integrato le informazioni sul trasporto pubblico nelle sue Mappe.
Infine un caso particolare ci porta dall’altra parte del mondo, in Nuova Zelanda. Si tratta dell’applicazione per smartphone Pocket Ranger, che fornisce agli utenti tutte le informazioni di cui hanno bisogno per affrontare una delle escursioni più popolari del paese, il Tongariro Alpine Crossing: descrizione dei percorsi e dell’ambiente circostante, punti di interesse, storie, immagini, mappe, informazioni sulla sicurezza e servizi locali disponibili lungo il cammino.

L’impatto generato è ben esemplificato dal caso di Pocket Ranger: l’app – che può fare affidamento su dati aggiornati e ben strutturati – ha aumentato la sicurezza degli escursionisti. Attraverso un semplice QR reader permette di ottenere informazioni senza dover installare una segnaletica invasiva nel paesaggio, e si sono ridotti i costi per pubblicare informazioni sul Tongariro Alpine Crossing, poiché viaggiano tutte attraverso l’app. Pocket Ranger è distribuita gratuitamente, viene finanziata dalle imprese locali, che pagano per avere i propri servizi inclusi nell’app; inoltre Project Tongariro possiede la proprietà intellettuale per il modello dell’applicazione, che può essere acquistato ad una frazione del prezzo di sviluppo e applicato ad eventuali altri sentieri o parchi nazionali.
Insomma, grazie alla politica open data del Governo Neozelandese, avviata con lungimiranza già nel 2007, e alla disponibilità di dati strutturati e aggiornati, nella piccola città di Turangi si è creato un nuovo modello di business, che soddisfa tutti gli attori coinvolti sul territorio, innalzando al contempo il servizio turistico offerto agli escursionisti.