la strategia

Etica e intelligenza artificiale: ora la Ue vada oltre le linee guida

Le linee guida espresse dalla Commissione europea sottolineano la necessità di creare una strategia europea per garantire l’etica delle intelligenze artificiali fondata su un approccio umano centrico. Ora servono però interventi normativi coordinati a livello europeo e nazionale per evitare divergenze applicative nella Ue

Pubblicato il 06 Nov 2019

Valentina Brecevich

Avvocato, Privacy specialist certificata 11697:2017, Segretario Assodata

Marco Martorana

avvocato, studio legale Martorana, Presidente Assodata, DPO Certificato UNI 11697:2017

Lucas Pinelli

Studio legale Martorana – Vice President for Marketing, ELSA Belgium

intelligenza artificiale pregiudizio

Il settore dell’Intelligenza Artificiale è territorio di ampie sfide ma anche di interrogativi legati alle diverse ripercussioni sui diritti e le libertà delle persone.

Pertanto le linee guida della Commissione europea per un’intelligenza artificiale affidabile, aggiornate a settembre da uno studio del centro studi del Parlamento europeo, presentano delle concrete prospettive per garantire lo sviluppo di sistemi di AI leciti ed etici, in una prospettiva che potremo definire come “umano centrica” basata su principi e valori europei.

Per garantire un’armonizzazione coerente delle linee guida e evitare divergenze applicative all’interno dell’Ue servono però interventi normativi coordinati a livello europeo e nazionale.

Intelligenza artificiale: tra benefici, criticità ed etica

Il tema inerente allo sviluppo e della regolamentazione dell’intelligenza artificiale presenta infatti implicazioni della massima rilevanza, avendo ripercussioni nei più svariati settori, da quello economico, a quello ambientale, sanitario e sociale.

In particolare nel settore della sanità, ad oggi esistono sistemi di apprendimento automatizzato basati sulle immagini che permettono di individuare con più esattezza diverse patologie in fase precoce così da permettere di intervenire tempestivamente aumentando le probabilità di successo della terapia

Nel settore automobilistico, l’IA è sempre più presente nella progettazione e sviluppo di veicoli autonomi che siano in grado di implementare le prestazioni delle macchine mediante interconnessione con infrastrutture, semafori e in generale al network delle smart city per finalità connesse ad una più agevole gestione della guida.

Ma anche nel settore giuridico, abbiamo assistito negli ultimi anni alla diffusione dell’IA attraverso lo sviluppo di quei meccanismi di cosiddetta“giustizia predittiva”. Si tratterebbe di sistemi che mediante il ricorso ad algoritmi (e quindi attraverso l’elaborazione di contenuti decisionali, testi di sentenze, decreti, atti del giudice in genere e banche dati giurisprudenziali) saranno in grado di “predire” l’orientamento del ragionamento del Giudice.[1]

Se da un lato i benefici di questi sistemi basati sull’intelligenza artificiale sono evidenti, dall’altro non sono mancate critiche connesse ai rischi legati alla protezione dei dati personali e alle ripercussioni sui rischi per i diritti e le libertà degli interessati, con particolare riferimento ai casi in cui i sistemi di IA ricorrano a processi decisionali automatizzati. Non da meno diverse criticità sono state sollevate sotto il profilo etico del funzionamento delle nuove tecnologie, con particolare attenzione ai possibili “condizionamenti” esterni anche connessi a profili di incompletezza nella progettazione o a modelli di governance inadatti che potrebbero portare a discriminazioni dirette o indirette dell’individuo.

La dimensione etica: la salvaguardia della dignità umana e principio di non discriminazione

Il tema dell’intelligenza artificiale non può prescindere anche dalla disamina dei profili etici connessi al funzionamento di algoritmi riferibili a procedimenti decisionali automatizzati. “Le intelligenze artificiali del futuro” riporta il Post,“saranno costruite in modo da raggiungere uno specifico obiettivo e potrà darsi che nel portare a termine il loro compito si trovino davanti a una scelta, anche piccola: per avere la sicurezza che non commettano errori, i loro programmatori dovranno prendere in considerazioni tutte le possibili implicazioni di una data scelta in un dato contesto e così prevedere possibili casi in cui le macchine potrebbero comportarsi in modo sbagliato dal punto di vista etico”[2].

Celebre caso nella filmografia americana che espone in modo chiaro le possibili applicazioni di tale risvolto operativo dei sistemi di IA è la vicenda rappresentata nel film “Io robot”, 2014 diretto da Alex Proyas, ove un robot che potendo salvare solo una persona da un auto che stava affondando in un lago, sceglie di salvare una persona adulta, anziché una bambina, in ragione di un calcolo probabilistico generato dall’algoritmo che lo aveva programmato, che aveva assegnato alla possibilità di riuscita del salvataggio della ragazzina una probabilità più bassa.

Al fianco di tali implicazioni, una preoccupazione importante riguarda le possibili ripercussioni sulla dignità umana e sul principio di non-discriminazione. Si pensi a quando, nel 2015 il sistema di riconoscimento immagini di Google riconosceva alcune persone di colore catalogandole come “gorilla”, oppure al funzionamento di alcuni processi applicati nelle aziende inerenti alla fase di selezione del personale. Nel caso specifico di alcuni istituti scolastici era stato rilevato che le scuole impiegavano più donne che uomini. In ragione di ciò l’algoritmo sviluppava “rapidamente una preferenza per le candidate donne, e, se anche si rendessero i curricula neutrali dal punto di vista del genere, ciò non risolverebbe il problema. L’algoritmo individuerebbe infatti rapidamente altri modi per spiegare perché i curriculum femminili vengono selezionati più spesso, magari prediligendo determinati hobby femminili e assegnando meno punti ai curriculum che elencano passatempi tradizionalmente maschili.”[3]

Sulla base di queste considerazioni si rivela essenziale collocare l’intelligenza artificiale in una dimensione etica, che non possa prescindere dal rispetto dei diritti fondamentali delle persone, mirando a rafforzare le loro capacità e non anche a sostituirsi agli stessi.

Prospettive di sviluppo per un’intelligenza artificiale affidabile

In questo contesto quindi, la prospettiva avanzata dalle linee guida espresse dalla Commissione nella comunicazione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni[4] sottolinea la necessità di creare una strategia europea per garantire l’etica delle intelligenze artificiali fondata su un approccio umano centrico.

Secondo la definizione che ne viene data nelle linee guida, tale approccio “è volto a garantire che i valori umani rivestano un ruolo centrale nelle modalità di sviluppo, distribuzione, utilizzo e monitoraggio dei sistemi di IA, garantendo il rispetto dei diritti fondamentali, tra cui quelli sanciti nei trattati dell’Unione europea e nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, accomunati dal riferimento a un fondamento condiviso radicato nel rispetto della dignità umana, nei quali l’essere umano gode di uno status morale unico e inalienabile. Ciò implica anche il rispetto dell’ambiente naturale e di altri esseri viventi che fanno parte dell’ecosistema umano e un approccio sostenibile che consenta alle generazioni future di prosperare.”[5]

Così, nelle Proposte per una strategia italiana per l‘intelligenza elaborate dal Gruppo di Esperti MISE sull’intelligenza artificiale si può leggere che :

“L’antropocentrismo della strategia italiana deve riflettersi in politiche adeguate finalizzate all’uomo in quanto persona, lavoratore, cittadino, consumatore e utente. Tale approccio si riflette nelle politiche sociali, nel contrasto alle diseguaglianze e alle discriminazioni, nelle politiche in tema di istruzione e formazione, nella modernizzazione della PA, nel finanziamento alla ricerca e nella legislazione a protezione del consumatore e dell’utente, sia offline che online.”[6]

Un’intelligenza artificiale complementare – piuttosto che sostitutiva – all’intelligenza umana permetterebbe di garantire il rispetto dei valori fondamentali e dei principi.

Così, orientamenti elaborati dal gruppo di esperti ad alto livello sull’IA[7] hanno messo in luce che per ottenere una IA affidabile sarebbero necessari tre presupposti: 

  • l’IA dovrebbe rispettare la legge,
  • dovrebbe osservare i principi etici e
  • dovrebbe dimostrare robustezza.

Per riscontrare il rispetto di questi tre parametri, sono stati individuate sette presupposti valutativi che potremmo definire una “check list di controllo” che richiede il soddisfacimento dei seguenti requisiti:

  • intervento e sorveglianza umani, che assicurino un utilizzo dei sistemi di IA conforme ai diritti umani fondamentali garantendo pertanto la sorveglianza umana finalizzata a mettere al centro di ogni sistema il benessere dell’utente
  • robustezza tecnica e sicurezza, da intendere come sicurezza e affidabilità degli algoritmi e come resilienza dei sistemi contro possibili operazioni illecite
  • riservatezza e governance dei dati, che richiede pertanto un approccio di data protection fin dalla progettazione dei sistemi IA
  • trasparenza, garantendo la tracciabilità dei sistemi e la capacità di dimostrare il funzionamento del processo decisionale dell’algoritmo
  • diversità, non discriminazione ed equità, evitando che gli algoritmi possano essere inficiati da condizionamenti storici involontari, incompletezza e modelli di governance inadatti
  • benessere sociale e ambientale, considerando pertanto l’impatto sull’ambiente e sull’assetto sociale, incoraggiando l’utilizzo dell’IA laddove il suo utilizzo possa favorire uno sviluppo sostenibile
  • accountability, attraverso una continua verificabilità interna o esterna dei sistemi, con particolare riferimento a quelli che impattano su diritti fondamentali, individuando, analizzando e riducendone al minimo i possibili impatti negativi

Il passo successivo: uniformità normativa

Tuttavia la ricerca effettuata per il conto del Parlamento europeo evidenzia la mancata chiarezza nelle formulazioni delle linee guida. Thomas Metzinger, membro del gruppo di esperti della Commissione sull’intelligenza artificiale, ha avvertito che “le linee guida sono minimaliste, volutamente vaghe e non prendono in considerazione i rischi a lungo termine”.[8] Una criticità emersa è anche la mancanza di gerarchia tra i principi che avrebbe permesso alle istituzioni europee di personalizzare il loro approccio politico.

Un altro aspetto da considerare è la natura non vincolante delle linee guida e l’inesistenza di un controllo della loro attuazione, creando quindi pochi incentivi alla concreta applicazione di questi principi etici. Così, la mancanza di supervisione normativa solleva la questione del conferimento di poteri agli enti pubblici o alle autorità per monitorare l’applicazione delle linee guida etiche dell’UE.

In ultimo ma non per ultimo vi è da considerare la possibile frammentazione del panorama europeo in materia di intelligenza artificiale. Diversi Stati membri infatti hanno già messo in atto legislazioni nazionali relativi a principi etici dell’intelligenza artificiale in parallelo alle iniziative europee. Tale frammentazione potrebbe ostacolare la creazione di servizi europei di IA.

Conclusioni

Attraverso il contributo reso dalla Commissione e dal Parlamento europeo, l’Unione europea ha fatto emergere la stringente necessità di elaborare orientamenti etici in materia di IA. Lo sviluppo dell’IA prescindendo dall’applicazione di questi principi rischia di tradursi nel definitivo asservimento dei diritti e delle libertà dell’individuo al dirompente sviluppo della tecnologia, e non anche il contrario.

Per tale motivo tra i progetti della Commissione troviamo lo sviluppo di una serie di reti di centri di eccellenza per la ricerca sull’IA, la creazione di reti di poli dell’innovazione digitale incentrati sull’IA per le attività produttive e sui big data; l’avvio di discussioni preparatorie per sviluppare e attuare un modello per la condivisione dei dati e per utilizzare al meglio gli spazi di dati comuni, in particolare nei settori dei trasporti, dell’assistenza sanitaria e della produzione industriale[9].

A ciò si aggiunga che il tema dell’intelligenza artificiale subisce una forte compenetrazione con i principi di data protection di cui al GDPR 679/2016. Pertanto, alla luce della diretta applicabilità in tutti gli Stati membri della fonte regolamentare, e della uniformità legislativa garantita in materia di protezione dati anche grazie all’ingente lavoro interpretativo svolto dall’EDPB (european data protection board), si rivelano essenziali, oltre a orientamenti comuni, anche veri e propri interventi normativi anche in materia di IA coordinati a livello europeo e nazionale per garantire un’armonizzazione coerente delle linee guida innanzi richiamate ed evitare pertanto possibili divergenze applicative all’interno dell’UE.

_______________________________________________________________________

  1. C. Castelli D. Piana, “Giustizia predittiva. La qualità della giustizia in due tempi”, Questione giustizia – Fascicolo 4/2018, http://questionegiustizia.it/rivista/2018/4/giustizia-predittiva-la-qualita-della-giustizia-in-due-tempi_589.php.
  2. L’etica dell’intelligenza artificiale, Il Post, 12 aprile 2017
  3. Massimo Valeri, “Decisioni automatizzate, quale difesa da chi ci discrimina via algoritmi”, Agenda Digitale, https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/privacy/decisioni-automatizzate-quale-difesa-da-chi-ci-discrimina-via-algoritmi/.
  4. Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, COM(2019), “Creare fiducia nell’intelligenza artificiale antropocentrica”, https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52019DC0168&from=EN, p. 6.
  5. Nathalie Smuha, “Orientamenti etici per un’IA affidabile”, Gruppo di esperti ad alto livello sull’intelligenza artificiale, p. 46.
  6. Gruppo di Esperti MISE sull’intelligenza artificiale, Proposte per una strategia italiana per l‘intelligenza artificiale, https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/Proposte-per-una-strategia-italiana-2019.pdf, p. 79.
  7. Ci si riferisce al lavoro svolto di concerto tra il Gruppo europeo sull’etica nelle scienze e nelle nuove tecnologie (GEE) e dall’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (FRA)
  8. Tambiama Madiega, “EU guidelines on ethics in artificial intelligence: Context and implementation”, EPRS | European Parliamentary Research Service, https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/BRIE/2019/640163/EPRS_BRI(2019)640163_EN.pdf, pp. 5-6.
  9. Gruppo di Esperti MISE sull’intelligenza artificiale, Proposte per una strategia italiana per l‘intelligenza artificiale, https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/Proposte-per-una-strategia-italiana-2019.pdf

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati