post-verità

Le Big Tech frenano nella lotta alle fake news: ecco i rischi per le nostre democrazie

Frena l’impegno delle Big Tech contro la post-verità. L’inattesa retromarcia produce gravi ripercussioni a lungo termine. Ecco quali sono gli impatti della polarizzazione verso il lato oscuro della Rete, a partire dalla tenuta dei sistemi democratici

Pubblicato il 27 Mar 2023

Angelo Alù

studioso di processi di innovazione tecnologica e digitale

Disinformazione online: i pericoli del rallentamento della lotta alle fake news

La disinformazione online rappresenta il lato oscuro della Rete, ma le Big tech, impegnate nei tagli del personale, stanno ora sottovalutando il fenomeno.

Bisogna invece che non si spengano i fari sulle possibili cause che danno luogo all’incremento esponenziale di fake news, cercando efficaci soluzioni in grado di fronteggiare le insidie dell’avvento dell’era della post verità.

L’aumento della polarizzazione verso contenuti tossici può infatti mettere a rischio le potenzialità divulgative offerte da Internet.

In un processo involutivo dello spazio virtuale, si assiste così all’amplificazione della condivisione di contenuti “accattivanti”, “estremistici” o “sensazionalisti”, meglio indicizzabili grazie alla tecnica del clickbait. L’obiettivo è quello di catturare l’attenzione degli utenti, massimizzando i proventi pubblicitari generati. Ma i rischi sono enormi e in gioco sono le democrazie.

Meta to cut 10,000 jobs in second round of layoffs

Meta to cut 10,000 jobs in second round of layoffs

Guarda questo video su YouTube

Disinformazione online: ipotesi di un cambio di rotta

Sono noti, almeno in linea di massima, i principali effetti collaterali provocati dai circuiti comunicativi della Rete. Ma, per riconoscere e contrastare simili insidie, è la concreta adozione di misure adeguate, costanti, efficaci e tempestive, come fattore variabile troppo spesso carente, lacunoso e oscillante nel tempo. In teoria ne abbiamo consapevolezza, ma li trascuriamo.

Secondo il New York Times, in una prima fase, i colossi del web hanno prolungato l’impegno di combattere la circolazione “tossica” di notizie false. Talvolta, hanno perfino rimpiazzato le autorità preposte a ciò, tappando falle a livello istituzionale. Invece, adesso non sembrano più ritenere così importante la lotta alla disinformazione, nonostante la dilagante diffusione di fake news veicolate in Rete. Il problema è preoccupante e su scala planetaria. Ecco perché.

Per sconfiggere la disinformazione bisogna aumentare le competenze

La spending review delle Big tech colpisce il monitoraggio delle fake news

In controtendenza rispetto alle strategie espansionistiche di fabbisogno dimensionale e occupazionale, giustificate da uno balzo del fatturato per soddisfare l’impennata della domanda di mercato IT registrata in pandemia, lo scenario è mutato.

Le Big tech adesso abbracciano la spending review. Hanno assunto politiche di riduzione dei propri organici. Ma le aziende tecnologiche sono state più propense a sacrificare soprattutto il personale incaricato di monitorare e tenere sotto controllo la disinformazione.

Secondo il NyT, la scure del licenziamento si abbatte sull’organico di Alphabet, la capofila di Google. Per esempio, la contrazione di circa 12 mila dipendenti in servizio provoca un ridimensionamento del team di esperti reclutati per contrastare proprio la disinformazione.

Le azioni intraprese dal gigante californiano di Mountain View fanno scuola. Risponderebbero infatti alla medesima ratio gli annunciati esuberi del personale assunto da Twitter, rispetto alle esigenze produttive dell’attuale governance aziendale sotto la guida di Elon Musk. Nel frattempo Mark Zuckerberg, impegnato negli sforzi finanziari per implementare le funzionalità applicative della piattaforma Metaverso, sta razionalizzando le voci di spesa sui costi del personale.

Da un lato c’è la legittima scelta imprenditoriale legata alla momentanea congiuntura negativa del settore IT che sta costringendo gran parte delle Big Tech ad effettuare tagli alle spese, per frenare le ingenti perdite economiche di profitto. Ma, dall’altro, sullo sfondo si agita qualcosa di più profondo e complesso, da valutare per comprendere appieno le ragioni di queste decisioni.

I casi giudiziari aprono uno squarcio sulla sfida in atto

iamo in attesa di vagliare l’impatto applicativo dell’imminente esito giudiziario dei casi “Gonzales contro Google” e “Twitter contro Taamneh”. Da questi casi, a seconda dell’orientamento interpretativo formalizzato dalla Corte Suprema, potrebbe scaturire un aggravamento del regime di responsabilità a carico dei gestori delle piattaforme sociali, quando vengono condivise fake news.

Intanto stupisce che possa accadere un improvviso cambio di rotta rispetto allo sforzo profuso dai colossi del web, nel recente passato, per contrastare la disinformazione online.

Le Big Tech si sono molto attivate su questo versante, costituendo team di fact-checker e perfezionando, altresì, un sistema di rilevazione degli account falsi, integrato dal Temporal Interaction EmbeddingS (TIES). Contestualmente al progetto Supporting Independent Voices (si veda, su tutti, per esempio, Facebook).

Alle azioni concrete realizzate nel corso del tempo, si aggiungono, inoltre, svariati documenti programmatici con la formalizzazione di orientamenti virtuosi e comportamenti operativi improntati alla salvaguardia dell’ambiente virtuale. Il white paper (Online Content Regulation) o la prassi “soft” di apposite linee guida adottate, per affrontare la piaga digitale del flusso comunicativo inquinato da fake news, costituiscono un segno tangibile del prioritario obiettivo perseguito.

ChatGPT, la disinformazione andrà fuori controllo? Ecco i rischi

Il cambiamento di approccio nella disinformazione online: perché ora

Ci si interroga perché avvenga ora un diverso approccio, in una fase di massima allerta. Infatti la crescita esponenziale della disinformazione, che prolifera anche a causa dei possibili effetti collaterali prodotti dal sofisticato perfezionamento delle tecnologie IA, alza il livello del pericolo. A testimoniarlo è il rischio crescente di testi falsi e/o fuorvianti immessi online.

Fin da ora le criticità sono già configurabili in astratto. Ma, allo stato attuale, non è possibile identificare con precisione quali saranno le dirette implicazioni del progressivo affievolimento della lotta alla disinformazione. Sul piano fattuale, si osserva la denuncia del New York Times di un possibile disimpegno da parte delle Big Tech.

Il supporto dei colossi digitali nel contrastare la disinformazione online si è rivelata fondamentale. Ha avuto l’innegabile merito di avere minimizzato, in qualche modo, i rischi provocati dal flusso comunicativo “contaminato” su larga scala.

Ma il disimpegno potrebbe aggravare le insidie digitali. I contenuti tossici immessi online potrebbero dunque raggiungere livelli ancora più pericolosi. E potrebbero provocare ripercussioni destabilizzanti, ancora non del tutto immaginabili sul grado di lesività dei potenziali fattori dannosi. Potrebbero arrivare a pregiudicare la sfera individuale delle persone, sino a minare integralmente la fiducia collettiva dell’opinione pubblica, compromettendo perfino la tenuta dei sistemi democratici.

Conclusioni

Nonostante le insidie prospettate, sono ancora in fase embrionale i primi timidi tentativi di regolamentazione della materia sul versante politico-istituzionale.

La Commissione europea, per esempio, ha recentemente pubblicato la bozza base del Codice di condotta rafforzato UE sulla disinformazione, firmato dalle principali piattaforme sociali e da vari inserzionisti del settore pubblicitario. Il Codice, però, si limita alla mera enunciazione teorica di principi generali, privi di vincolatività giuridica.

Allo stato iniziale di una una lunga e articolata procedura di approvazione si trova, altresì, la proposta di regolamento europeo: l’European Media Freedom Act. Destinata ad entrare in vigore a distanza di tempo, potrebbe vedere gli effetti applicativi, in tutto o in parte, vanificati dalla rapidità dell’innovazione tecnologica.

In attesa che si concluda il relativo iter istituzionale necessario per l’adozione definitiva del testo ufficiale, infatti, le tecnologie diventano sempre più sofisticate. E i rischi dovuti alla disinformazione online aumentano. I pericoli sono enormi, soprattutto perché in gioco è proprio la tenuta della democrazia.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4