stato dell'arte

Processo Civile Telematico, il punto: che si può fare e cosa resta

Il Processo Civile Telematico ha scelto una obbligatorietà graduale, ancora incompleta. Mancano all’appello non solo gli atti introduttivi, ma anche il deposito telematico nei procedimenti presso i Giudici di Pace, la Corte di Cassazione, alcuni Tribunali con competenze speciali per i quali a breve si attendono sviluppi

Pubblicato il 19 Ott 2018

Valentina Carollo

avvocato e presidente Centro Studi Processo Telematico

Maurizio Reale

avvocato Centro Studi Processo Telematico

Giustizia digitale

Il Processo Civile Telematico, dopo sperimentazioni, entrate in vigore differite, provvedimenti autorizzativi solo per alcuni Tribunali, è diventato obbligatorio nei confronti di tutti i procedimenti per decreto ingiuntivo e per i nuovi procedimenti instaurati in primo grado presso i Tribunali e per le parti già costituite il 30 giugno 2014. Dalla stessa data è diventato obbligatorio anche per i processi in corso, dal 31 marzo 2015 per le iscrizioni a ruolo dei procedimenti esecutivi mobiliari, immobiliari e presso terzi. Infine, il 30 giugno 2015, è diventato obbligatorio per tutti gli atti delle parti costituite avanti le Corti di Appello.

Processo Civile Telematico, cosa manca ancora

Il civile ha scelto una obbligatorietà graduale, quindi, ma ancora incompleta. Mancano all’appello non solo gli atti introduttivi (oggi facoltativamente depositati in telematico), che determinano la compresenza di un fascicolo cartaceo e telematico, ma anche il deposito telematico nei procedimenti presso i Giudici di Pace, la Corte di Cassazione, alcuni Tribunali con competenze speciali (es. minorenni), per i quali a breve si attendono importanti sviluppi.

Il riferimento normativo è l’articolo 16-bis, comma 1, del Dl 179/2012 (a più riprese aggiornato), in base al quale «a decorrere dal 30 giugno 2014 nei procedimenti civili, contenziosi o di volontaria giurisdizione, innanzi al tribunale, il deposito degli atti processuali e dei documenti da parte dei difensori delle parti precedentemente costituite ha luogo esclusivamente con modalità telematiche, nel rispetto della normativa anche regolamentare concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici». In parole semplici, c’è l’obbligo telematico per tutti gli atti di parte e per i provvedimenti giudiziari. Come detto, dal 30 giugno 2015 l’obbligo è esteso anche ai processi di appello.

Il successivo comma 1-bis riguarda invece gli atti per i quali è ancora in vigore il doppio regime, e che quindi possono essere depositati telematicamente pur essendo ancora prevista la forma cartacea. «Nell’ambito dei procedimenti civili, contenziosi e di volontaria giurisdizione innanzi ai tribunali e, a decorrere dal 30 giugno 2015, innanzi alle corti di appello e’ sempre ammesso il deposito telematico di ogni atto diverso da quelli previsti dal comma 1 e dei documenti che si offrono in comunicazione, da parte del difensore o del dipendente di cui si avvale la pubblica amministrazione per stare in giudizio personalmente, con le modalità previste dalla normativa anche regolamentare concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici». Si tratta degli atti introduttivi e quelli in cui le parti si costituiscono in giudizio.

Per quanto riguarda i giudici di pace, nel luglio scorso il ministero ha annunciato la partenza del progetto “Estensione del Processo Civile Telematico ai Giudici di Pace”, che ha l’obiettivo di integrare i servizi informativi della giustizia civile (attualmente non c’è interoperabilità) e di estendere l’uso delle notifiche e delle comunicazioni di cancelleria in via telematica agli uffici dei Giudici di Pace.

Processo Civile Telematico, le fonti

Le fonti del Processo Telematico ruotano perlopiù attorno a previsioni contenute in Decreti Legge. In particolare nel D.L. n. 18 ottobre 2012 n. 179, convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221, ma anche nel Decreto legge n. 193 del 29 dicembre 2009, convertito con modificazioni dalla L. 22 febbraio 2010, n. 24.

La regolamentazione generale è contenuta nel Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) che fa salve le disposizioni sul processo telematico in diverse disposizioni, nel regolamento eIDAS, al quale il CAD rimanda, e in disposizioni del Codice di procedura Civile.

Lo schema normativo è tipico del processo telematico: normativa primaria, normativa secondaria (che ritroviamo nel Decreto Ministeriale n. 44 del 21 febbraio 2011 – regole tecniche) e normativa regolamentare.

Il Processo Civile Telematico viene regolamentato nel dettaglio da specifiche tecniche, ovvero dal Provvedimento del Direttore DGSIA del 16 aprile 2014 e successive modifiche.

Ma ciò non basta: ad integrare le disposizioni si trova anche una circolare, persino in una versione “consolidata” a seguito di modifiche ed integrazioni, del 23 ottobre 2015.

Per le notifiche a mezzo PEC, invece, la normativa di riferimento è la Legge n. 53 del 1994, integrata dalle disposizioni regolamentari sopra richiamate. Ecco un utile grafico della Fondazione Italiana per l’innovazione forense.

Autorità ed infrastrutture

Il Processo Civile Telematico dipende dal Ministero della Giustizia e la sua realizzazione pratica è demandata alla sua Direzione generale dei sistemi informativi automatizzati – DGSIA.

Il sistema del Processo Civile Telematico si basa su due sistemi: il SICID, Sistema Informatico Contenzioso Civile Distrettuale, e il SIECIC, Sistema informativo per le esecuzioni Civili Individuali e Concorsuali.

Software per il Processo Civile Telematico

L’avvocato, il consulente tecnico e i vari attori del processo che vogliono depositare un atto telematico devono utilizzare un software “imbustatore”, che crea una c.d. “busta telematica” con formato *.enc (encripted) che viene inviata all’Ufficio Giudiziario in modalità sicura. Il Ministero mette a disposizione di chiunque sul proprio sito le specifiche tecniche di interfaccia e le modifiche in modo che il mercato possa fornire il necessario software per il deposito.

Per creare gli atti del processo telematico è necessario un redattore atti (suite di office, open office, etc), una casella di Posta elettronica Certificata e una firma digitale.

Per tutti i collegamenti con il fascicolo processuale, è necessario infine avere un Punto di Accesso (PDA), tramite iscrizione online. L’elenco di tutti i PDA disponibili è presente sul portale della giustizia telematica del ministero.

Formati e firme digitali

Gli atti nel PCT sono in formato PDF “nativo digitale” cioè la trasformazione in PDF di un file di testo. Tuttavia, in molti casi ancora troviamo scansioni di atti (ad esempio nelle procedure esecutive o le citazioni notificate tradizionalmente se depositate in tale modalità).

Per i documenti allegati sono ammessi i formati pdf, txt, rtf, xml, gif, jpg, tiff, eml, msg, anche nei formati compressi zip, rar, arj.

Dopo alcuni anni di esclusivo utilizzo di firme CAdES-BES, il Processo Civile Telematico ammette, dal 16 aprile 2014 con la pubblicazione delle nuove specifiche tecniche, anche firme PAdES-BES.

Deposito Atti

Nel Processo Civile Telematico il deposito telematico si effettua esclusivamente tramite PEC agli indirizzi PEC dedicati degli Uffici Giudiziari utilizzando un software apposito fornito dal mercato delle software house.

Il deposito si perfeziona con il ricevimento della ricevuta di avvenuta consegna delle PEC, rimanendo condizionato nella definitiva accettazione dal positivo superamento dei controlli automatici operato dai sistemi e dall’accettazione materiale del deposito da parte della cancelleria.

Notifiche via PEC e registri

Le notifiche a mezzo PEC nel Processo Civile sono regolate dalla Legge n. 53 del 1994 e da alcune fonti richiamate (D.L. 179/12, convertito con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221, che rimanda a sua volta alla normativa tecnica).

Le notifiche a mezzo PEC nel processo civile sono effettuate a indirizzi estratti dai Pubblici elenchi di cui all’art. 16 ter del D.L. 179/2012, convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221: INIPEC, Registro PP.AA., ReGIndE e Registro imprese.

Attestazioni di conformità

Il Processo Civile Telematico disciplina diverse ipotesi di attestazioni di conformità: per le copie di atti estratte o depositate nel fascicolo telematico (attestazione nel medesimo file o in file separato con descrizione dell’atto e nome del file); per le copie di atti estratte dal fascicolo o copie informatiche di atti analogici utilizzate ai fini della notifica a mezzo PEC (attestazione in relata di notifica con descrizione dell’atto e nome del file); attestazione della procura (con firma digitale); attestazioni delle copie informatiche degli atti relativi alle esecuzioni – titolo, precetto e pignoramento (medesimo file o file separato con descrizione atto e nome del file).

Lo stato dell’arte del Processo civile telematico

Gli ultimi dati forniti dal ministero sono aggiornati a maggio 2018. In un anno (giugno 2017-maggio 2018) sono stati depositati 8milioni 498mila 832 atti, di cui: 399mila 095 ricorsi per decreto ingiuntivo, 6milioni 361mila 410 atti endo-procedimentali, e 1 milione 738mila 327 atti introduttivi e di costituzione. La media mensile è salita dell’1%, a quota 708mila 172 depositi telematici.

Gli avvocati iscritti al Registro Generale degli Indirizzi Elettronici sono 255mila 402. I provvedimenti telematici depositati dai magistrati sono stati 4 milioni 811mila 161, di cui 1 miliione 486mila 704 verbali di udienza, 379mila 280 decreti ingiuntivi, 308mila 748 sentenze. La media mensile è salita (anno su anno) del 9%, a quota 400mila 930.

Interessante il dato sui decreto ingiuntivi telematici depositati dai magistrati rispetto alla media dei 12 mesi precedenti all’obbligatorietà: i tempi più veloci a Torino (ci vogliono mediamente 18 giorni), che però in termini relativi registra un progresso inferiore agli altri (8%), evidentemente perché le performance erano già milgiori prima dell’obbligo. Il miglioramento più evidente, invece, a Napoli e Roma. Ecco la tabella:

*Questo articolo fa parte della raccolta “Processo Telematico. Facciamo il punto. I cinque processi telematici a confronto

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3