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Ricorso per bonus 600 euro Inps non pagato, ecco come fare: scadenza 20 giugno

C’è tempo fino al 20 giugno per presentare ricorso contro un eventuale rigetto della domanda per ricevere il bonus 600 euro Inps, la misura prevista a marzo 2020 per sostenere i lavoratori autonomi a causa dell’emergenza sanitaria da coronavirus

Pubblicato il 08 Giu 2020

Nicoletta Pisanu

Giornalista professionista, redazione AgendaDigitale.eu

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In attesa del bonus 1000 euro, qualcuno ancora non ha ricevuto il bonus 600 euro Inps: si può fare ricorso fino al 20 giugno 2020. Lo ha comunicato lo stesso Istituto previdenziale con il messaggio numero 2263 del primo giugno. Ecco come fare per presentare il ricorso.

Rigetto domanda bonus 600 euro Inps, i motivi

Inps ha ribadito i motivi per l’esclusione dal beneficio:

  • Essere titolari a marzo 2020 di pensione;
  • Percepire reddito di cittadinanza a marzo 2020;
  • Essere lavoratori dipendenti;
  • Non essere iscritti alle gestioni autonome;
  • Nel caso si fosse un lavoratore dello spettacolo, non avere i requisiti reddituali;
  • Non essere lavoratore stagionale o appartenente al settore turistico;
  • Nel caso di lavoratore stagionale del turismo, non aver concluso involontariamente il rapporto professionale;
  • Nel caso di lavoratori agricoli a tempo determinato, non avere svolto almeno cinquanta giornate lavorative nel 2019.

Inps nel suo messaggio ha comunicato che a giugno, conclusa la prima fase di gestione delle richieste per la misura economica, sono state rese pubbliche le motivazioni delle domande respinte perché non hanno superato le verifiche relative ai requisiti necessari. Inps ha precisato nel messaggio che “l’Istituto ha proceduto con tempestività alla verifica dei requisiti e alla erogazione delle indennità per le posizioni che avessero superato tutti i controlli automatizzati”. Inps ha sottolineato che al professionista o al patronato cui si è rivolto è permesso “proporre un’istanza di riesame, che permetta all’Inps di verificare le risultanze dei controlli automatici ed il rispetto dei requisiti di appartenenza a ciascuna categoria”. Tuttavia, contestazioni di alto valore probatorio non possono essere soggette al ricorso amministrativo, ma tramite procedure giudiziarie. Inps in autotutela può svolgere un riesame amministrativo per verificare eventuali errori o mancato aggiornamento delle informazioni contenute nelle banche dati.

Ricorso bonus non pagato, ecco come fare

Entro il 20 giugno (cioè venti giorni dalla pubblicazione del messaggio, avvenuta il primo giugno) è possibile produrre un supplemento di istruttoria e procedere al ricorso. Per farlo, l’utente dovrà inviare i documenti richiesti da Inps attraverso il link denominato “Esiti” che si trova nella sezione del portale istituzionale dove è stata presentata la richiesta per il bonus 600 euro. Qui si trovano pubblicati sia i motivi di rigetto della propria domanda, c’è anche la funzione per inviare i documenti per il ricorso.

Ricorso tramite email

Una seconda modalità per presentare ricorso è quella di inviare i documenti alla Struttura territoriale di competenza Inps all’indirizzo riesamebonus600.nomesede@inps.it, al posto di “nomesede” ovviamente andrà indicata la struttura territoriale Inps di riferimento.

Il caso degli operai agricoli

Se gli operai agricoli non hanno ricevuto il bonus 600 euro Inps, è stato inviato loro un preavviso di rigetto della domanda per permettere ai lavoratori di segnalare i dati per il riesame. Questo in particolare è stato fatto per permettere al lavoratore di indicare l’eventuale tardivo invio delle denunce di manodopera 2019 da parte del datore di lavoro, un motivo di esclusione dalla misucra economica straordinaria.

Tuttavia se il datore di lavoro inviasse tardivamente la denuncia di manodopera entro aprile 2020, potrebbe non essere requisito sufficiente per l’accoglimento della richiesta di riesame. Inps spiega infatti che “per gli operai agricoli le giornate trasmesse con i DMAG tardivi devono essere inserite, previa apposita istruttoria da parte della Struttura competente alla gestione contributiva, negli elenchi nominativi di variazione. Considerato che la verifica dei dati contenuti nei DMAG tardivi può richiedere un’istruttoria rafforzata, che può richiedere tempi anche molto lunghi, ai fini del supplemento di istruttoria di cui trattasi sono considerate le sole giornate dell’anno 2019 risultanti nel primo elenco di variazione 2020 pubblicato dal primo giugno 2020”. 

Riesame d’ufficio per lavoratori turismo

Inps ha comunicato che intanto sono stati svolti riesami d’ufficio, come il riesame centralizzato delle domande dei lavoratori stagionali e del settore turistico “per i quali l’esito negativo è stato determinato dalla carenza del requisito della qualifica di stagionale nelle denunce mensili Uniemens”. Ora Inps terrà conto anche della comunicazione obbligatoria Unilav, inviata dal datore di lavoro quando si inizia il rapporto professionale. Inps ha spiegato che terrà conto delle Unilav inviate per rettifica entro il 23 febbraio 2020.

Riesame d’ufficio per destinatari assegno di invalidità

Un ulteriore riesame d’ufficio svolto da Inps è relativo ai titolari di assegno ordinario di invalidità la cui domanda per il bonus sia stata respinta. Infatti, con il Decreto Rilancio, è stata ampliata la possibilità di ottenere il bonus 600 euro Inps anche a questa categoria di persone.

Cosa succede se non si rispetta il termine

Se non si invia la richiesta di verifica entro il 20 giugno, la domanda per il bonus 600 euro Inps si considera rigettata definitivamente.

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