AGENDA DIGITALE EUROPEA

Competenze digitali, la lezione della Danimarca per l’Italia

Nonostante vanti delle performance elevatissime rispetto ai parametri dell’Agenda Digitale Europea, i segnali di stagnazione preoccupano. E per reagire la strategia di crescita punta sullo sviluppo delle competenze

Pubblicato il 23 Apr 2014

europa-131217172207

Rispetto ai parametri dell’Agenda Digitale Europea la Danimarca si posiziona sempre nelle prime posizioni. Svetta in maniera consistente nell’utilizzo di Internet da parte della popolazione, anche sui servizi di egovernment e nell’ecommerce, e delle imprese, con un’alta percentuale delle PMI che vende online.

La digitalizzazione delle imprese è molto evoluta: la gran parte delle imprese ha una qualche forma di digitalizzazione e ben il 64% può mostrare un impatto del digitale estensivo e profondo sul business.

La copertura in banda larga è tra le più alte d’Europa (il 73% della popolazione per le connessioni oltre i 30Mbps) e la penetrazione su mobile è tra le più elevate (oltre l’81%). L’unico punto debole è la divaricazione netta tra copertura e sottoscrizioni di connessioni in banda superiore ai 30Mbps (21%). Si direbbe che l’uso di Internet dei danesi si sta consolidando sulla base di una rete sostanzialmente a 10 Mbps. Questo può anche andar bene in una logica di servizi ai cittadini e di mercato interno, ma certamente costituisce un ostacolo alle ambizioni di esportazione da parte delle imprese.

La Danimarca, dopo il passaggio critico del 2008, in cui tutti i parametri economici sono stati in discesa, si sta lentamente riprendendo e nel 2012 il reddito pro-capite è ritornato al secondo posto tra quelli dei Paesi Europei. Ma questo non è valutato sufficiente dal governo danese per la crescita del Paese, anche per via di un tasso di esportazione che rimane tra i più bassi nell’area dei paesi avanzati europei, e le politiche dell’innovazione puntano ad affrontare queste debolezze.

Più in dettaglio, alcuni numeri sono utili per sottolineare lo stato evoluto della Danimarca sui parametri dell’Agenda Digitale Europea e nei confronti degli altri Paesi:

  • rispetto alla connessione in Banda Larga, le sottoscrizioni su connessioni con velocità superiore a 10 Mbps sono tra le più alte (82% contro il 62% della media europea – l’Italia è al 13%) mentre per quanto riguarda i 30 Mbps, a fronte di una copertura elevata (73% contro una media europea del 54% ed un target del 100% nel 2020), si riscontra una bassa percentuale di sottoscrizioni (21%) che diventa ancora più evidente per i 100 Mbps (1,4%, in media europea, ma molto lontano dall’obiettivo europeo del 50% di sottoscrizioni entro il 2020);
  • rispetto all’e-commerce, il dato delle PMI che vendono online è superiore alla media UE (26% contro 13%), ma non elevato abbastanza da rendere sicuro il raggiungimento dell’obiettivo UE (33% nel 2015). Discorso diverso per l’uso dell’e-commerce da parte della popolazione, che nell’Internet Banking raggiunge l’80% (la media UE è del 42%);
  • in generale l’utilizzo delle tecnologie digitali da parte dei cittadini è tra i più elevati in Europa (la Danimarca è in questo sempre ai vertici internazionali), sia nel semplice utilizzo di Internet (solo il 3,5% della popolazione non lo ha mai utilizzato e il 91% lo usa regolarmente, rispetto ad una media UE del 72%), sia nell’utilizzo dei servizi di e-government (85% contro una media UE del 41%).

Strategia e governance

La governance ruota sostanzialmente intorno al ruolo dell’Agenzia per la Digitalizzazione, istituita nel 2011 nell’ambito del Ministero delle Finanze. L’Agenzia coordina le politiche di digitalizzazione della Danimarca ed è responsabile dell’implementazione della digitalizzazione nel settore pubblico. Naturalmente tutte le componenti del settore pubblico, dalle Regioni agli ospedali, ai municipi, alle scuole, hanno una responsabilità congiunta per assicurare che i danesi acquisiscano la necessaria consapevolezza digitale e che sia realizzata la vision di un settore pubblico digitale. Il settore privato, così come il settore finanziario e l’industria ICT, è partner chiave in questo percorso. Responsabile dell’Agenzia è Lars Frelle-Petersen, che ricopre anche il ruolo di Digital Champion per la Danimarca.

Un organo di notevole rilevanza per sostenere l’attuazione delle iniziative digitali in ambito di egovernment è il “Project Office interministeriale “(MPK) che svolge un ruolo di supporto alla pianificazione, al risk management e al monitoraggio dei progetti e dei programmi IT, che sono coordinati dal “Consiglio Danese per i progetti IT”, ma anche di guida e tutoring soprattutto nel caso di progetti IT di grandi dimensioni.

Questi soggetti, insieme ai Ministeri e alle amministrazioni regionali e locali, seguono gli indirizzi stabiliti dalla strategia danese sull’innovazione digitale, che è articolata su alcuni focus: l’egovernment, il welfare digitale, la crescita digitale, l’open data, l’open government, la sicurezza e gli standard IT. Un approfondimento particolare meritano i primi quattro focus.

La strategia per l’egovernment (2011-2015) è basata su tre percorsi principali:

  • “non più moduli o lettere stampate”, quindi il percorso della digitalizzazione delle comunicazioni della pubblica;
  • “un nuovo welfare digitale”, percorso che è stato poi ulteriormente articolato in una strategia specifica, focalizzata soprattutto sull’area della Sanità e della Scuola;
  • “soluzioni digitali per una più vicina collaborazione del settore pubblico”, con un’enfasi specifica al coordinamento delle iniziative e alla collaborazione tra le amministrazioni centrali, regionali, locali. Un percorso che si può definire di affermazione dei concetti principali di knowledge management.

La strategia per il “Digital Welfare” (2013-2020) promossa da governo e istituzioni locali e regionali, ha lo scopo di accelerare l’suo dell’ICT e delle tecnologie del welfare nei servizi pubblici di frontoffice. La strategia affronta in modo specifico le soluzioni digitali nell’area della salute, della cura degli anziani, dei servizi sociali e dell’education.

La strategia di innovazione per l’Open Data si focalizza sull’utilizzo dei dati grezzi da parte del settore privato per lo sviluppo di prodotti e servizi digitali, analisi, visualizzazioni e per il “data journalism”.

Il documento di politiche per la crescita digitale mette in evidenza i punti di forza dell’economia digitale danese (che si classifica all’ottavo posto nel Network Readiness Index 2013 del World Economic Forum, pur perdendo 4 posizioni dal 2012) e anche le sue debolezze, che si concretizzano in un arretramento su più fronti. In particolare, la Danimarca non riesce a ottenere risultati significativi sul fronte dell’export e delle PMI, e soffre di una generale stagnazione nella produttività e nell’estensione delle sottoscrizioni delle connessioni in banda larga. Questi fattori hanno determinato l’avvio di un piano di azione specifico per il miglioramento della copertura della Banda Larga fissa e mobile, in cui il settore pubblico ha una funzione di supporto e spinta dal punto di vista del coordinamento, della condivisione dei dati, delle norme, della cultura.

In generale il non progredire sui risultati già ottenuti è considerato un problema per un Paese che ha guadagnato l’appellativo di Paese “più felice” del mondo (stando ai sei parametri di valutazione del “World Happiness Report 2013”: reddito pro-capite, aspettativa di vita, avere qualcuno su cui contare, libertà percepita nelle scelte di vita, libertà dalla corruzione, generosità). E questo si riscontra nel rallentamento nella crescita digitale, a livello di infrastrutture, a livello di digitalizzazione delle imprese, e anche sull’area delle competenze, dove le rilevazioni PISA dell’OCSE restituiscono un quadro in cui gli studenti danesi hanno una performance poco sopra la media (la Danimarca raggiunge in totale il ventiduesimo posto sui 65 Paesi analizzati dall’OCSE) e in peggioramento rispetto alle rilevazioni precedenti. Posizione che sembra anche derivata dalla bassa attenzione verso la valorizzazione del merito individuale.

La nuova sfida sulle competenze

L’analisi di queste performance in declino o in stagnazione, la difficoltà dell’industria danese ad uscire fuori dai confini nazionali, hanno spinto il governo danese nel corso del 2013 alla costituzione di un “team per la crescita” con focus su ICT e politiche digitali, in modo da identificare gli indirizzi principali per la crescita digitale del Paese. A gennaio 2014, questo team ha concluso i suoi lavori proponendo 10 raccomandazioni, che danno anche una misura delle aree di miglioramento che in Danimarca vengono valutate fondamentali:

  1. definire una strategia nazionale per lo sviluppo delle competenze digitali (da aggiornare con continuità) dentro l’intero sistema educativo, così da supportare la trasformazione digitale della Danimarca. Uno sviluppo che va oltre l’uso del digitale verso competenze per la creazione di prodotti e servizi;
  2. accelerare l’uso di risorse e strumenti nel sistema educativo e rafforzare le opportunità per l’export;
  3. promuovere un’alleanza nazionale per incrementare la digitalizzazione e l’automazione delle PMI;
  4. considerare l’accesso e l’uso dei dati di business un driver per la crescita;
  5. incrementare l’attività di ricerca in ICT per incrementare la crescita per PMI e grandi imprese;
  6. rafforzare le condizioni per la crescita delle imprese digitali, migliorando l’accesso al capitale di rischio, costituendo delle task force di supporto alle imprese, aprendo tavoli di collaborazione pubblico-privato;
  7. far sì che il settore pubblico supporti le possibilità dell’era digitale, adeguando prima di tutto le normative;
  8. far sì che il procurement pubblico promuova le vendite di soluzioni ICT innovative con potenziale per l’export;
  9. far sì che tutti i cittadini danesi abbiano accesso alla banda larga veloce, migliorando i servizi e allo stesso tempo creando dei fondi di garanzia;
  10. rafforzare la sicurezza in rete per supportare la crescita del digitale in Danimarca.

Non è un caso che, commentando queste raccomandazioni, il Ministro per la Scienza, l’Innovazione e l’Alta Educazione Morten Østergaard sottolineava “l’importanza di stabilire condizioni adeguate per la formazione dei laureati danesi così come per lo sviluppo di nuova conoscenza e ricerca per porci tra i Paesi leader nelle nuove soluzioni digitali.” Il tema delle competenze digitali, e soprattutto di quelle IT specialistiche, è il vero nodo della crescita digitale. Non solo in Danimarca.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2