scenari post emergenza

Il 5G nell’Italia del post-covid: ecco perché è un’occasione unica di rilancio

Velocizzare il roll-out delle reti 5G in questa fase appare strategico per molteplici ragioni: tecniche, economiche e sociali. Non a caso, l’accelerazione delle infrastrutturazioni 5G è una delle più importanti iniziative per il rilancio Italia 2020-2022 contenute nel piano Colao. Ecco perché

Pubblicato il 16 Giu 2020

Lorenzo Principali

direttore Area Digitale di I-Com

5g

L’ha scritto anche il capo della task force per il covid 19 Vittorio Colao nel suo piano presentato al premier nei giorni scorsi: il 5G è un’importante opportunità di rilancio per l’economia italiana, in particolare per la sua capacità di gestire le operazioni a distanza e di abilitare nuovi servizi e nuove applicazioni avanzate proprie dell’Internet of Things.

Un’occasione che non può essere mancata, soprattutto a seguito dell’emergenza determinata dalla diffusione del Covid-19 in cui si sta manifestando ancora più fortemente l’irrinunciabilità di proseguire – e se possibile velocizzare – il roll-out delle reti di nuova generazione.

L’importanza delle reti tlc nell’era post covid-19

La crisi della mobilità (oltre che sanitaria e sociale) determinata dalla diffusione del Covid-19 ha mostrato in maniera ancor più evidente l’importanza di avere una rete tlc dotata di grande capacità di trasmissione, resilienza e capillarità. Infatti, la permanenza forzata dei cittadini nelle proprie abitazioni ha avuto effetti notevoli sul sistema nazionale di telecomunicazione, determinando un sensibile aumento del traffico dati per l’incremento sia della fruizione dei contenuti di streaming video, sia dell’utilizzo di piattaforme videoludiche, oltre che per il massiccio ricorso da parte delle aziende allo smart working e alla formazione a distanza per gli studenti.

Tutti questi elementi hanno messo alla prova la resilienza delle reti di telecomunicazione italiane e hanno richiesto agli operatori di utilizzare specifiche strategie di gestione del traffico. Secondo quanto dichiarato dagli operatori, i volumi di dati su rete mobile sono cresciuti dal 20 fino a oltre il 30%, e sulla rete fissa dal 40 al 60%.

All’aumento del traffico, il Governo ha risposto chiedendo alle aziende del settore di adoperarsi in urgenza per potenziare le infrastrutture e far fronte all’emergenza (articolo 82 del decreto cosiddetto Cura Italia). Proprio grazie all’intervento degli operatori, sia infrastrutturale che relativo alle strategie di gestione e ottimizzazione del traffico, la rete nazionale è riuscita a superare la fase di sovraccarico senza recare disagi all’utenza.

Il 5G per la ripresa economica

In questo contesto, velocizzare il roll-out delle reti 5G appare strategico per molteplici ragioni: tecniche, economiche e sociali. Non a caso, l’accelerazione delle infrastrutturazioni 5G è una delle più importanti iniziative per il rilancio Italia 2020-2022 contenute nel piano consegnato al governo dal team guidato da Vittorio Colao, che sul punto ha proposto testualmente di “adeguare i livelli di emissione elettromagnetica in Italia ai valori europei, oggi circa 3 volte più alti e radicalmente inferiori ai livelli di soglia di rischio”.

Il nuovo standard consente di aumentare velocità e latenza delle reti, gestendo fino a 1 milione di dispositivi per km2, potenziando la gestione delle attività in remoto e abilitando la nascita di una serie di servizi capaci di portare importanti benefici. Per quanto concerne l’impatto economico, la Commissione europea ha stimato una crescita aggiuntiva fino a 113 miliardi di euro l’anno già nel 2025, di cui 62 da automotive, trasporti, sanità, reti energetiche e ulteriori 51 da soluzioni smart cities, aree extraurbane e digitalizzazione intelligente di abitazioni e posti di lavoro. A livello sociale, la crescente necessità di svolgere le attività lavorative quotidiane in luoghi diversi e di poter gestire le linee di produzione riducendo l’intervento umano “in presenza”, unita all’opportunità di controllare da remoto situazioni relative, ad esempio, allo stato di salute dei pazienti, insieme alla necessità di evitare assembramenti e di assicurare una mobilità intelligente, accrescono l’importanza di accelerare sul fronte dell’infrastrutturazione delle reti. Si tratta di un’occasione da non mancare, soprattutto nell’attuale situazione di emergenza economico-sociale determinata dalla diffusione del Covid-19, che ha mostrato ancora più fortemente l’irrinunciabilità di proseguire – e, se possibile, velocizzare – il roll-out delle reti di nuova generazione. A tal fine, è importante eliminare o ridurre le barriere e i colli di bottiglia che potrebbero rallentarne l’implementazione, come una stretta sugli investimenti determinata da una congiuntura economica negativa, gli stringenti vincoli normativi vigenti in Italia (emissioni 10 volte inferiori rispetto agli altri Paesi europei, e 3 volte inferiori nelle zone ad alta presenza umana, che di fatto richiedono un numero superiore di antenne) e la crescente diffusione delle proteste anti 5G, che talvolta sembrano trovare opportunisticamente l’appoggio anche di taluni enti locali.

Il 5G e la sicurezza nazionale

Proprio la strategicità del 5G, che accentrerà sempre più sulle nuove reti gran parte delle attività economico-sociali, sta parallelamente alimentando il dibattito sulla sicurezza nazionale, in particolare relativa alla sicurezza delle informazioni e all’utilizzo di componentistica proveniente dagli operatori extraeuropei, soprattutto cinesi. In questo contesto, l’introduzione del principio di discriminazione geografica ex-ante è dovuta prevalentemente a ragioni geopolitiche, provenienti dall’amministrazione Trump e dalla Five Eyes alliance (che comprende le agenzie di intelligence di Australia, Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito e degli stessi Stati Uniti). La stessa preoccupazione è stata evidenziata anche dall’ultima relazione del Copasir, con particolare riferimento alle attività di installazione, configurazione e mantenimento delle infrastrutture delle reti 5G di provenienza cinese.

Tuttavia, il Governo e lo stesso Copasir hanno evidenziato come un’eventuale limitazione ex ante della presenza di vendor 5G extraeuropei nel mercato nazionale non sarebbe coerente con i principi economici e commerciali di un’economia occidentale.

Inoltre, la necessità di assicurare la sicurezza di tutti gli anelli della catena (e non solamente delle infrastrutture di rete) e le ristrette dimensioni del mercato dell’offerta costituiscono elementi da tenere in forte considerazione.

Profili tecnici relativi alla sicurezza cibernetica

A livello tecnico, la crescente interdipendenza tra i sistemi It e i frequenti aggiornamenti di hardware e software fanno sì che la sicurezza dipenda da tutti gli attori della catena (in proposito il Nist parla di Cyber Supply Chain Risk Management). Un’ulteriore criticità è costituita dall’allargamento del perimetro di attacco, nel contesto di un ecosistema che diviene sempre più onnicomprensivo fino a coinvolgere milioni di terminali, sensori e device capaci talvolta di agire nel mondo fisico (Massive IoT).

Per tali ragioni, la garanzia della sicurezza non può essere limitata alla discriminazione geografica, ma deve necessariamente includere un risk assessment basato su parametri oggettivi, cioè connessi alle caratteristiche della nuova tecnologia. A livello nazionale, il risk assessment è stato elaborato dal Comparto intelligence – di concerto con il ministero dello Sviluppo economico, con l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e con il supporto degli operatori assegnatari di frequenze – individuando 3 strumenti principali:

  • l’estensione del golden power alla notifica dei contratti per l’acquisizione di beni e servizi connessi alle reti 5G conclusi con fornitori extraeuropei,
  • il perimetro di sicurezza nazionale cibernetica (circoscrivendo un’area di protezione rafforzata degli asset ICT strategici, in sinergia interistituzionale e pubblico- privato)
  • la costituzione del Computer Security Incident Response Team-CSIRT italiano (istituito presso il DIS e affiancato al punto di contatto unico NIS e al Nucleo per la Sicurezza Cibernetica-NSC).

È in fase di sviluppo il CVCN (Centro di Valutazione e Certificazione Nazionale), la struttura che dovrà fare test e verifiche in attuazione alla legge sul perimetro di sicurezza cibernetica.

Il mercato delle infrastrutture 5G

Queste tematiche si intersecano anche con le dinamiche di mercato, che nel caso delle apparecchiature di rete 5G risulta attualmente ridotto a 4/5 operatori, due europei (Ericsson e Nokia), due cinesi (Huawei e Zte) e la sudcoreana Samsung. Secondo GSMA (che rappresenta oltre 1000 operatori di rete mobile a livello mondiale) nel 2018 il mercato globale delle apparecchiature di rete (non solo 5G) era guidato da Ericsson e Nokia, con una quota complessiva di circa il 45%, e dal duo Huawei e Zte, attestate insieme ad oltre il 40%, seguite da Samsung, intorno al 5%. Valori simili venivano riscontrati anche nel mercato europeo.

Pur non essendo disponibili dati univoci sul mercato delle sole apparecchiature 5G, dai comunicati ufficiali degli operatori emergono simili rapporti di forza, con Huawei che avrebbe concluso il maggiore numero di contratti di fornitura (91, di cui 47 in Europa), seguito da Ericsson (81 contratti globali con 35 operatori e 25 reti già attive), Nokia (67 accordi con 40 operatori e 19 network attivi) e Zte (oltre 60 contratti sottoscritti).

StatoOperatoreVendor 4GVendor 5G
FranciaBouygues TelecomEricsson/HuaweiEricsson + in talks with Huawei
Free MobileNokiaNokia
OrangeEricsson/NokiaEricsson/Nokia
SFRNokia/HuaweiNokia + in talks with Huawei
GermaniaDeutsche Telekom (T-Mobile)Ericsson/HuaweiEricsson/Huawei
Telefónica Germany (O2)Nokia/HuaweiNokia/Huawei
VodafoneEricsson/HuaweiEricsson/Huawei
SpagnaOrange EspagneEricsson/HuaweiEricsson/Huawei/ZTE
Telefónica (Movistar)Ericsson/NokiaEricsson/Nokia /Huawei
Vodafone EspañaEricsson/HuaweiEricsson/Huawei
YoigoEricssonEricsson
Regno Unito3 – ThreeNokia/HuaweiNokia/Huawei
BT Group (EE)Ericsson/HuaweiEricsson/Huawei
Telefónica (O2)Ericsson/NokiaEricsson/Nokia
VodafoneEricsson/HuaweiEricsson/Huawei

Concentrando lo sguardo sulle dinamiche in atto nei maggiori mercati europei, si osserva come in Germania tutti gli operatori abbiano rinnovato gli stessi accordi multi-vendor con i fornitori già attivi sulla rete 4G (il deal tra D-Telekom e Huawei risulta in stand-by). Un discorso simile per la Spagna, in cui due operatori (Orange e Telefonica), oltre a rinnovare con i vendor 4G, hanno allargato il proprio parco fornitori (rispettivamente a ZTE e Huawei). Anche in Gran Bretagna, dove la recente normativa fa tendere tutti gli operatori verso la diversificazione (è previsto un cap del 35% sulle reti di accesso e il divieto per gli High risk vendor di fornire componentistica per la rete core), si osserva il rinnovo multi-vendor con gli stessi operatori già fornitori nel 4G. In Francia, allo stato attuale, tutti gli operatori hanno rinnovato gli accordi con i fornitori 4G europei ed hanno espresso la volontà di fare lo stesso con quelli cinesi.

In generale, si osserva come il mercato europeo si mantenga ristretto a 4 fornitori, le posizioni siano direttamente collegate alla compatibilità delle apparecchiature e il principio di discriminazione geografica venga percepito dagli operatori come una limitazione rispetto alla conclusione degli accordi.

Per monitorare l’evoluzione del mercato e delle misure intraprese, e per studiare possibili soluzioni che salvaguardino lo sviluppo di questa tecnologia in Italia, l’Istituto per la Competitività (I-Com) ha costituito l’Osservatorio sulla sicurezza del 5G. Un tavolo permanente di lavoro e di confronto tra esperti e rappresentanti delle istituzioni, delle università e del mondo produttivo che condurrà all’approfondimento di queste tematiche e alla pubblicazione, dopo l’estate, di un rapporto in materia.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati