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Scuola e Sanità connesse, ecco i bandi: i traguardi della Gigabit Society entro il 2026

I bandi “Scuole connesse” e “Sanità connessa” riguardano più di 12 mila strutture sanitarie e circa 10 mila sedi scolastiche con fondi pari a circa 570 milioni di euro. La posta in gioco, i criteri di aggiudicazione

Pubblicato il 04 Feb 2022

crisi telco

Il 28 gennaio 2022 è andata in onda la seconda puntata della stagione dei grandi bandi per l’attuazione della Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga, a completamento degli interventi realizzati in passato.

I bandi “Scuole connesse” e “Sanità connessa” rientrano nell’ambito della missione 1 del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza e riguardano più di 12 mila strutture sanitarie e circa 10 mila sedi scolastiche. Le offerte andranno presentate entro il 15 marzo 2022.

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I bandi rientrano nella strategia complessiva sulle infrastrutture di nuova generazione che si pone l’ambizioso obiettivo di disporre entro il 2026 di infrastrutture all’avanguardia in tutto il Paese e per i diversi possibili soggetti, dai cittadini, alle imprese, fino alle istituzioni.

Nell’era della Gigabit Society è chiaro come il minimo sindacale siano i collegamenti ad “almeno 1 Gbit/s” e “simmetrici” per abilitare la trasformazione digitale di scuole e strutture sanitarie. L’oggetto del finanziamento riguarda la fornitura di servizi di connettività Internet a banda ultralarga, compresa la fornitura e posa in opera della rete di accesso e di servizi di gestione e manutenzione. Per affrontare l’annoso problema dell’”ultimo metro”, che si è spesso rivelato bloccante nelle scuole, il bando include anche la fornitura e posa in opera di apparati di utente e del cablaggio interno alla scuola, fino agli apparati d’utente.

I servizi di connettività andranno garantiti per i successivi cinque (Sanità) o sei anni (Scuole). Tutto dovrà accadere il 30 giugno 2026 e il calcio di inizio è previsto a metà anno.

La posta in palio

Complessivamente, i fondi disponibili sono pari a circa 570 milioni di euro, di cui i 2/3 per la sanità e il rimanente 1/3 per le scuole. Visto che il finanziamento deve anche coprire l’erogazione pluriennale dei servizi di connettività, l’importo viene suddiviso tra la componente di fornitura e quella di servizio. La prima rappresenta il 53% del totale per il progetto Sanità e il 65% per quello Scuole. Alle singole componenti della catena tecnologica vengono associati dei prezzi di riferimento, che tengono anche conto della tipologia di sede per la rete di accesso.

In entrambi i casi i lotti sono otto e gli stessi, con il chiaro intento di garantire una dimensione relativamente omogenea. I raggruppamenti vanno dai classici Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta (1) e Friuli-Venezia Giulia, Veneto con le provincie di Trento e Bolzano (3), fino al raggruppamento Emilia-Romagna, Marche e Umbria (4), quelli di Toscana e Lazio (5) Abruzzo, Basilicata, Molise e Puglia (6), fino al lotto (7) di Campania e Calabria. Il lotto (8) raggruppa le isole Sicilia e Sardegna, mentre la Lombardia costituisce un lotto a sé stante (2).

Nel bando della Sanità i valori variano da 42 milioni di euro del lotto Lombardia ai circa 58 milioni di quello per la Toscana e il Lazio e il singolo collegamento vale circa 32 mila euro, tra fornitura e servizi. Nel caso invece del bando Scuola i valori passano da circa 13 milioni di euro per il lotto Emilia-Romagna, Marche e Umbria ai 46 milioni di Campania e Calabria, con un valore medio per scuola pari a circa 19 mila euro.

Come nel precedente bando, i vincitori saranno almeno due visto che il numero massimo di lotti aggiudicabili allo stesso soggetto è di quattro. Vinca il migliore o meglio due.

Criteri di aggiudicazione

La struttura è speculare nei due bandi e la partecipazione è riservata agli operatori di comunicazione. Il vincolo associato alla capacità economica finanziaria, che ha portato ad un’integrazione del bando 1 Giga, è definito in base al fatturato degli ultimi tre esercizi. In altri termini, per partecipare al lotto più grande del bando Sanità è sufficiente avere un fatturato annuo medio di circa 19 milioni di euro, mentre per la partecipazione a tutti i lotti la soglia si alza a poco più 70 milioni di euro. I valori sono sostanzialmente la metà per il bando Scuole.

Riguardo ai criteri di aggiudicazione viene confermato il mix 75%-25% tra la componente tecnica e quella economica, con il chiaro intento di privilegiare gli aspetti prestazionali.

All’interno della componente tecnica spicca il peso (10 punti) associato agli elementi previsti dalla recente legge 108/2021 in materia di pari opportunità e inclusione lavorativa.

Le specificità dei singoli bandi

Ci sono invece delle specificità proprie dei singoli bandi. Nel bando Scuole, gli 11 punti associati all’estensione delle annualità dei servizi di connettività e dei contratti d’uso sono di fatto riferibili a uno sconto, portando la componente economica complessiva a 36 punti. È però sempre interessante approfondire anche i criteri di assegnazione dei singoli punteggi. In questo caso, 20 dei punti tecnici verranno attribuiti sulla base delle valutazioni dei singoli commissari (migliorie degli aspetti tecnologici sulle CPE, dei servizi di connettività, nonché l’organizzazione di progetto). I restanti punteggi tecnici (34) verranno assegnati in base a formule quantitative legate al miglioramento della banda minima garantita, al numero di scuole dotate di WiFi e a quelle con ridondanza.

Per quanto riguarda il bando Sanità, l’estensione delle annualità e dei diritti d’uso vale 10 punti e quindi il peso economico complessivo arriva al 35%. La valutazione lasciata all’esame dei singoli commissari si limita agli aspetti legati ai servizi aggiuntivi di sicurezza e all’organizzazione del progetto (13 punti), mentre gli altri aspetti sono meramente quantitativi e riferiti all’incremento della banda garantita (secondo le varie tipologie di sedi), alla velocità massima, agli aspetti di gestione e manutenzione, nonché alle sedi con WiFi.

Vincitori e vinti

Tutti gli operatori che si rivolgono alla clientela business e alla pubblica amministrazione in particolare sono pronti naturalmente a dare battaglia per l’aggiudicazione di una fetta della torta e assisteremo sicuramente a raggruppamenti per sfruttare specifici posizionamenti territoriali e raggiungere la massa critica sufficiente. Rispetto al bando 1 Giga, la concorrenza si prospetta molto più intensa e la recente esperienza dei bandi per le scuole dimostra come possa affermarsi anche un outsider locale. Tra l’altro l’omogeneità di lotti dei due bandi si presta alla ricerca di sinergie tra i due progetti.

In sintesi, i due bandi rimangono nel solco della strategia definita anche per il bando precedente, con una particolare sensibilità al piano di realizzazione, che richiede una programmazione delle attivazioni su base trimestrale, ma verosimilmente con minori complessità vista la portata dell’intervento. Allo stesso tempo l’articolazione delle penali mira a tenere sotto controllo le diverse fasi del processo e a fornire indicazioni chiare riguardo al rischio associato all’inadempienza riguardo ai tempi, ma anche al livello di servizio. La penale di 1.000 euro per ogni giorno di ritardo rispetto alla data prevista dal piano di attivazione rende bene il punto. Non solo la minaccia del bastone però e vale la pena di chiudere questo breve racconto con il “premio accelerazione” giornaliero pari allo 0,4 per mille dell’importo dell’accordo quadro, fino al massimo dell’1% del valore totale. Una cifra non dirompente, ma un segnale.

Arrivederci alla prossima puntata sui finanziamenti a sostegno delle reti 5G.

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