le sfide

Crisi dei chip, così colpisce e trasforma l’industria dell’auto ed elettronica

Con il Covid-19 e la crescita di domanda di chip, le forniture sono insufficienti. Ma il fenomeno ha conseguenze di lungo termine.
La perdita del ruolo centrale di Intel, che fino a ieri aveva segnato il sentiero di sviluppo del settore, e l’ascesa di TSMC sono segnali di un mercato che è più competitivo di qualche anno fa

Pubblicato il 12 Feb 2021

Mario Dal Co

Economista e manager, già direttore dell’Agenzia per l’innovazione

chip - Chips Act

La morsa del chip si abbatte sull’industria elettronica e delle auto. Il covid-19 ha devastato le catene di fornitura globali, già sotto stress dall’aumento della domanda di prodotti tecnologici (anche questa conseguenza della pandemia). La conseguenza di breve periodo, che caratterizzerà i prossimi sei mesi almeno, sarà una ridotta disponibilità di alcuni prodotti, come smartphone e automobili.

Ma le conseguenze più importanti sono apprezzabili nel lungo periodo: il mercato uscirà cambiato da questa crisi.

Già il settore ha reagito, alle ultime evoluzioni, con acquisizioni importanti e nuove acquisizioni, forse a ritmo meno sostenuto, ci saranno anche nel 2021.

Un settore in forte crescita, insomma, e in cui le posizioni delle aziende si stanno modificando rapidamente, anche perché l’offerta rimane insufficiente rispetto alla domanda e quindi i prezzi, al momento, non calano.

Profitti e quotazioni: chi sale e chi scende

I profitti del settore crescono e così le quotazioni, con l’eccezione di chi rimane indietro nell’innovazione, come Intel.

Nel solo mese di gennaio di quest’anno Taiwan Semiconductor Manufacturing (TSMC) registra un aumento delle quotazioni del 25% e prevede di investire 25 miliardi di dollari in nuovi impianti.

La partita dei semiconduttori si gioca anche tra settori utilizzatori, con quelli maturi che devono fare la fila dietro quelli più innovativi, mentre le aziende produttrici si combattono senza risparmio di colpi sul piano degli investimenti e dell’innovazione, con gli investitori che osservano con attenzione le loro mosse, valutano le loro prospettive, misurano le loro capacità di crescita interna con i prodotti ed esterna con le acquisizioni.

La perdita del ruolo centrale da parte di Intel, che aveva fino a ieri segnato il sentiero di sviluppo di tutto il settore, è un segno che i grandi movimenti in corso, sull’innovazione di prodotto, sulle acquisizioni, sugli investimenti, stanno creando un mercato più competitivo di qualche anno fa, pur rimanendo oligopolistico.

Last but not least, il presidente cinese Xi Jinping intende sviluppare le nuove tecnologie 5G, AI, IOT come priorità per garantire alla Cina una voce autorevole nello stabilire gli standard internazionali di mercato e non: è la fine definitiva del modello che vedeva la Cina come follower.

Il successo della taiwanese TSMC rappresenta un punto focale dell’attenzione geostrategica della Cina, che si vuole emancipare dal dominio tecnologico americano in questo settore e che considera Taiwan parte della Grande Cina. Forse anche per questo motivo TMSC creerà il più avanzato impianto di produzione in Arizona.

La sfida sui semiconduttori è appena iniziata.

La competizione passa dai microchip anche nel settore automobilistico

Rimangono indietro le forniture dei chip a minor valore aggiunto, quelli prodotti con tecnologie più mature che hanno valori unitari inferiori: e così mancano i processori più semplici, quelli delle auto, causando perdite di produzione, di fatturato e di profitti, con poche eccezioni. Ciò colpisce il settore automobilistico, dopo un anno già frenato dal primo lockdown e dalle successive restrizioni nei viaggi e nella mobilità in generale.

General Motors annuncia che chiuderà temporaneamente fino a metà marzo, tre stabilimenti (Fairfax nel Kansas, CAMI in Ontario, San Luis Potosì in Messico) per carenza di dispositivi, costringendo l’azienda a produrre alcuni modelli senza la componente elettronica che verrà installata successivamente, quando disponibile.

La Ford annuncia che il suo primo trimestre del 2021 vedrà un taglio fino al 20% della produzione a causa della scarsità di microchip.

Volkswagen aveva già annunciato il rischio di carenza di semiconduttori a dicembre dello scorso anno.

Le previsioni nel settore auto

Le previsioni sono che fino al terzo trimestre 2021 vi sarà scarsa disponibilità.

In una singola auto ormai ci sono tra i 50 e i 150 microchip e l’arresto delle linee di montaggio provoca un impatto negativo indiretto ancora maggiore sulla catena dei fornitori.

Se manca un chip da 1 dollaro, che è il valore normale per le applicazioni nell’auto, si blocca la vendita di un’auto che ne vale 40.000 (Stephen Sanghi, responsabile automotive della Microchip Technology).

Inoltre, produttori come Renesas, NXP, Infineon-Cypress, che coprono circa l’80% della produzione per il settore auto, si avvalgono della TSMC, a causa dell’elevato costo degli stabilimenti di produzione, e quell’azienda è impegnata oltre le sue capacità nella produzione su licenza dei processori ad alto valore aggiunto. In questo modo le strozzature si accentuano e si concentrano.

Nel primo lockdown l’industria dell’auto aveva ridotto la produzione e quindi la domanda di semiconduttori; ma nel frattempo era cresciuta quella di microchip di fascia alta, per smartphone, consolle di gioco, computer e workstation grafiche, chip per intelligenza artificiale nei data center. Così, al momento in cui, dopo il primo lockdown, è ripresa la domanda di auto, i produttori di microchip erano al limite dell’utilizzo della capacità produttiva per i chip ad alto valore aggiunto, senza capacità disponibile per il settore dell’auto, che è rimasto indietro.

Non tutti i produttori di auto si trovano nelle stesse condizioni, Grazie da una pianificazione puntuale delle esigenze produttive ed una riorganizzazione della supply chain dopo lo tsunami del 2011, la Toyota dispone di uno stock di microchip adeguato, che le garantisce 4 mesi autonomia e le ha fatto riguadagnare nel 2020 il primo posto come produttore mondiale, davanti a Volkswagen, con profitti in crescita alla fine dell’anno.

Toyota non è sola, altri produttori giapponesi come Honda e Nissan si trovano in condizioni meno drammatiche dei concorrenti americani ed europei, in ragione di una politica di approvvigionamenti di microchip più accurata, sfruttando anche le opportunità di riduzione dei costi offerte dal marketing on line.

Anche per l’auto, parte significativa della competizione passa per i microchip.

La corsa per i chip ad alto valore aggiunto

La scelta di privilegiare, in un momento di mercato dominato dall’offerta (ossia con quantità limitate dalla capacità produttiva usata al limite) le produzioni ad alto valore unitario è tipica di un mercato oligopolistico in rapida evoluzione tecnologica.

TSMC, che su licenza produce larga parte dei chip Qualcomm e di Nvidia, a fine anno dichiarava che solo il 3% del suo fatturato veniva dal settore auto, contro il 51% dagli smartphone e il 31% dai chip per computazione ad alto livello.

Gli ultimi chip delle playstation prodotti da Nvidia costano centinaia di dollari ciascuna, contro i centesimi del chip mediamente applicato nell’auto. La stessa tecnologia per la produzione dei chip per auto è rimasta indietro, perché i nuovi investimenti sono stati effettuati sui chip a maggior valore aggiunto.

Anche l’iPhone subisce la crisi

Se la crisi maggiore colpisce i produttori di auto, l’insufficienza dell’offerta non risparmia completamente i microchip ad alto valore aggiunto, come quelli per iPhone. In particolare, l’iPhone 12 potrebbe subire rallentamenti dovuti alla scarsa produzione dei microchip. E questo nonostante Apple abbia un enorme potere contrattuale, in grado di condizionare le scelte dei fornitori, con clausole di esclusiva e di priorità.

AMD, che compete con Intel sui processori per i PC, non nega che la condizione di scarsità caratterizzerà l’intero 2021.

Se si stima che la perdita dell’industria dell’auto, dovuta alla mancanza di microchip, possa raggiungere i 60 miliardi di dollari, quella del settore ad alto valore aggiunto per smartphone, processori per AI, graphic CPU e playstation non viene ancora quantificato da nessun osservatore, in ragione del maggior potere contrattuale che questa industria ha nei confronti dei produttori di semiconduttori.

A novembre 2020 Apple ha lanciato 3 nuovi Mac dotati di un processore disegnato in casa e realizzato da TSMC, il chip M1: un miglioramento rispetto ai precedenti Intel sia per velocità che per consumo energetico (durata delle batterie).

Un nuovo panorama competitivo

Le prospettive di Intel si fanno più oscure; il suo predominio è in crisi e l’azienda, che pur rimane un colosso da 70 miliardi fatturato, decide a inizio 2021 di cambiare CEO, affidandosi a Pat Gelsinger, che era stato capo delle tecnologie di Intel prima di divenire CEO del gigante del software VMWare.

A lui gli azionisti chiedono di rincorrere Nvidia, AMD, TMSC. Quest’ultima sta costruendo in Arizona uno stabilimento per produrre chip con tecnologie a 5 nanometri e progetta quelle a 3 nanometri, mentre Intel, che ha faticato nel passaggio da 14 a 10 nanometri, deve ora annunciare che slitterà la data di entrata in produzione dei chip a 7 nanometri, prevista per fine 2021.

La congiuntura tecnologica e di mercato dell’industria dei microchip ha beneficiato in termini di ricavi, profitti e quotazioni quelle aziende che si sono manifestate più dinamiche e che cercano, anche con acquisizioni, di posizionarsi meglio per le nuove sfide che incombono sul settore.

L’andamento in Borsa

Se il titolo Intel nei due anni più recenti ha guadagnato solo il 26%, l’indice di settore Philadelfia (PHLX Semiconductor – ^SOX) è cresciuto del 170%, del 400% quello di AMD del 400% e del 300% quello di Nvidia.

Per cinque tra le maggiori aziende mondiali l’ultimo anno ha portato risultati assai diversificati in termini di quotazioni, come si vede dalla figura che segue.

L’enorme liquidità, immessa nel sistema finanziario dalle banche centrali per effetto delle politiche monetarie reflattive, non ha creato effetti inflazionistici sui prezzi al consumo: essa, almeno per ora, rimane nelle banche.

Ciò significa che lo spazio per investimenti speculativi sui titoli è molto elevato.

Ma è condivisibile il giudizio, secondo cui le borse stanno perpetuando valutazioni legate all’ondata di ottimismo, in parte ingiustificato, creata dalla disponibilità dei vaccini.

Forse ciò influirà anche sulle valutazioni borsistiche delle blue chip del settore dei semiconduttori, ma è certo che non si tornerà ad un mercato guidato da un solo fornitore.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati