politica industriale

L’Unione europea spinge sull’industria dei microchip: il futuro, tra rischi e ambizione

Per smarcarsi dai produttori esteri di microchip, l’Ue ha avviato un ambizioso piano che punta, entro il 2030, a raddoppiare la produzione di microchip, aumentando così la propria autonomia nel settore digitale. Obiettivi, rischi e vantaggi geopolitici di una strategia ambiziosa quanto costosa

Pubblicato il 21 Lug 2021

Lorenzo Damiano

Analista Hermes Bay

Federico Ferronetti

Analista Hermes Bay

Matteo Taraborelli

analista Hermes Bay

chip - Chips Act

L’avvento del Covid-19 ha generato una crisi economica senza precedenti che non ha risparmiato settori strategici che, a distanza di oltre un anno dall’inizio della epidemia, sono ormai visti come una delle chiavi fondamentali non solo per rimettere in moto l’economia, bensì anche per il consolidamento di competenze oggi imprescindibili.

Tra questi settori, quello dei microchip è andato incontro a un blocco globale durante la crisi del coronavirus causando, in un effetto domino, problemi a tutti i settori a esso connessi, da quello automobilistico fino a quello degli elettrodomestici. In un contesto nel quale il commercio internazionale è stato ostacolato delle restrizioni sugli spostamenti, si è rafforzata la convinzione e la necessità di non dover più dipendere dai grandi produttori di microchip, Stati Uniti e Cina in primo luogo seguiti da Taiwan, ma piuttosto di acquisire le abilità e il know-how per permettere a questa industria di fiorire.

Crisi dei semiconduttori, all’Europa non basta potenziare la ricerca: ecco perché

Questo è proprio il percorso intrapreso dell’Unione Europea, attualmente produttrice di circa il 10% dei microchip a livello mondiale. Tale percentuale è ritenuta insufficiente e indice di una marcata dipendenza dai produttori esteri. Proprio per tale ragione, l’Ue ha avviato un ambizioso piano nell’ambito della strategia industriale europea che ha come obiettivo, entro il 2030, di raddoppiare la produzione di microchip, aumentando così la propria autonomia nel settore digitale.

Il piano d’azione della Commissione e il ruolo dell’Italia

La Commissione ha proposto un piano d’azione che si muova lungo 3 direttrici:

  • Partenariati internazionali diversificati;
  • Alleanze industriali per attrarre partner, investitori privati e creare occupazione e lavoro per start-up e PMI;
  • Monitoraggio delle dipendenze strategiche per individuare ecosistemi sensibili per cui si è fortemente dipendenti da fonti estere.

Il piano europeo è stato affidato al Commissario per il Mercato Interno, Thierry Breton, e l’Italia appare interessata a interpretare un ruolo fondamentale nel progetto. Ciò sembra trovare conferma anche nella sua recente visita a Roma durante la quale ha incontrato il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, per discutere dell’argomento.

Dal momento che la creazione di nuove fabbriche per la produzione di microchip richiederà lo stanziamento di miliardi di euro, i finanziamenti governativi saranno fondamentali e già 22 dei 27 governi degli Stati membri sembrano pronti ad apportare il proprio contributo. Proprio per tale ragione, anche il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) prevede l’erogazione di somme rilevanti per l’apertura di nuovi impianti, come ad esempio la cifra di 750 milioni di euro per la realizzazione di una fabbrica di microchip nella provincia di Catania.

La richiesta di fondi pubblici è stata avanzata anche dall’Amministratore Delegato di Intel, Pat Gelsinger, durante la sua visita in Europa che l’ha portato a incontrare, tra gli altri, proprio il Commissario Breton. Per l’azienda statunitense intenzionata a rendere competitiva la produzione di chip anche nel vecchio continente sarebbero necessari circa 8 miliardi di dollari.

Oltre agli investimenti governativi, il piano esorta tutte le grandi aziende europee produttrici di semiconduttori a collaborare tra loro, con l’obiettivo di creare un’alleanza che possa recare benefici all’intero apparato industriale europeo, tanto da considerare come valore aggiunto l’assistenza di ricercatori e aziende appartenenti ad altri settori quali quello automobilistico e delle telecomunicazioni. Se realizzata, una collaborazione multisettoriale del genere sarebbe molto promettente: intere industrie fondamentali, dal data processing fino all’intelligenza artificiale, godrebbero di risvolti positivi seguendo il progetto di un’Unione Europea sempre più interconnessa e slegata dalle dipendenze delle grandi potenze tecnologiche straniere.

Un piano troppo ambizioso (e costoso)?

Il progetto in questione è ambizioso quanto costoso poiché, è bene sottolinearlo, oltre al raddoppio della produzione prevede lo sviluppo di capacità volte alla creazione di microchip di ultima generazione fino a raggiungere i due nanometri. Tale capacità rappresenterebbe uno sviluppo non ancora raggiunto dagli esperti taiwanesi e sudcoreani. Anche per tale ragione, che si somma alla necessità di apportare una sostanziale evoluzione della tecnologia attualmente disponibile negli Stati membri, i costi saranno elevatissimi. Risulta pertanto evidente che il piano europeo presenti un livello di rischio proporzionale agli obiettivi di elevato livello che intende perseguire e al breve lasso di tempo per raggiungerli. Anche se l’Unione Europea riuscisse nell’intento di avviare la produzione di microchip di nuova generazione, i massicci investimenti richiesti comporterebbero, verosimilmente, prezzi molto elevati per questi nuovi prodotti, rischiando di incrinare il rapporto costi/benefici per l’Unione stessa.

Se l’aspetto economico non è esente da rischi, è opportuno sottolineare i vantaggi geopolitici che un simile progetto potrebbe produrre. È infatti ragionevole supporre che i conflitti commerciali attualmente in corso tra Stati Uniti e Cina, due dei maggiori produttori mondiali di semiconduttori, continueranno soprattutto per quanto riguarda il settore tecnologico. In tale scenario, cercare di raggiungere l’autonomia nella produzione di circuiti integrati porterebbe a una maggiore resilienza dell’Unione Europea rispetto a eventuali ripercussioni di tali conflitti. Inoltre, ma non meno importante, Bruxelles diverrebbe un partner disponibile e affidabile nel settore di mercato dei microchip. Anche gli aspetti geopolitici non risultano però esenti da rischi, rappresentati in particolare modo dai tentativi di diversi attori, e specialmente della Cina, di avere accesso alle tecnologie avanzate di Stati all’avanguardia nel settore delle tecnologie.

Conclusioni

Tra economia e politica, sono molte le questioni che accompagneranno la rivoluzione nel settore dei semiconduttori. L’Unione Europea non dovrà perdere di vista il proprio obiettivo fondamentale, ovvero il raggiungimento della già menzionata sovranità digitale, alla quale si andrà ad aggiungere un’autonomia strategica che sarà fonte di resilienza tecnologica. Infatti, se è senz’altro vero che lo scambio di tecnologie tra Unione Europea e Stati Uniti porterebbe benefici a entrambi gli attori, è vero anche che una componente di rivalità economica tra i due alleati è destinata a persistere, e un’Unione Europea all’avanguardia nel settore tecnologico sarà competitiva, magari anche in grado di imporsi come leader nel settore. Fattore determinante sarà il tempo: mentre i giganti asiatici dei circuiti integrati continuano la loro corsa, l’Europa dovrà dimostrare una coesione e una visione condivisa tra tutti gli Stati membri. Solo in tale modo sarà in grado di portare a compimento uno dei piani più ambiziosi del progetto europeo.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2