strategie

Semiconduttori, Usa e Ue a confronto: scenari e frizioni di un Risiko sempre più complesso

Il mercato dei semiconduttori è molto interconnesso e trasversale e tocca gli interessi di decine di Paesi: per questo è al centro delle strategie geopolitiche mondiali. Gli Usa e la Ue sembrano pronti a collaborare per contrastare la corazzata asiatica, ma non tutti sono d’accordo su questa strategia

Pubblicato il 20 Ott 2021

Stefano Sartorio

Public affair analyst

chip - Chips Act

L’industria dei semiconduttori, lo abbiamo ormai ben compreso[1], è unica nel suo genere. Un’unicità dovuta, principalmente, al fatto che nella loro produzione è coinvolto il 60% dei paesi e la frammentazione della catena produttiva negli anni ha creato una forte interdipendenza interstatale che oggi coinvolge per la maggiore: USA, Taiwan, Corea del Sud, Giappone, Europa e Cina.

Brevemente, e per dare un’idea della complessità dell’industria, negli Stati Uniti viene realizzato il design dei chip grazie alle migliori tecnologie EDA (Electronic Design Automation software) presenti nel paese. Il Giappone produce e vende i materiali chimici necessari per la produzione. La vera e propria creazione del chip avviene nelle fonderie (foundries) in Asia, dove la Cina e l’estremo oriente contano per il 73% del mercato di questo segmento. I chip più tecnologicamente sofisticati però vengono prodotti per il 92% a Taiwan e per l’8% in Corea del Sud. Infine, i test vengono svolti per la maggior parte nel sud-est asiatico, visti i bassi costi del lavoro.

Perché passa dai chip la nuova politica industriale mondiale

Tutti i Paesi stanno pertanto cercando di non perdere (o riguadagnare) terreno. Ma, proprio in virtù del fatto che il mercato dei semiconduttori è molto interconnesso e trasversale e tocca gli interessi di decine di paesi, trovare la quadra non è facile: lo dimostrano le frizioni legate all’annunciata collaborazione Ue-Usa nel contesto dell’istituzione del Consiglio Ue-Usa per il commercio e la tecnologia (Trade and Technology Council). La Francia teme infatti conflitti di interesse e, scottata dal “caso” AUKUS, pone l’accento sulle possibili ripercussioni della rinnovata sinergia transatlantica sull’autonomia europea nel settore dei semiconduttori[2].

Ma andiamo per gradi.

La strategia USA

A giugno 2020 viene approvato dal Senato e dalla Camera statunitense il CHIP (Creating Helpful Incentives to Produce Semiconductors for America) Act. Una legge con lo scopo di fornire aiuti governativi e incentivi per aumentare la produzione domestica di semiconduttori. Lo scorso 8 giugno invece viene approvato dal Senato degli Stati Unti l’Innovation and Competition Act (USICA) che tra gli obiettivi primari vuole provvedere a stanziare circa 52 miliardi di dollari in favore di uno sviluppo della produzione domestica di semiconduttori.

Il CHIP Act inizia in questo modo e suggerisce molto chiaramente che l’intenzione del Congresso americano, e delle associazioni di categoria, sia di rendere gli Stati Uniti un polo all’interno produzione mondiale di semiconduttori:

“Ripristinare la leadership americana nella produzione di semiconduttori aumentando gli incentivi federali per consentire la ricerca e lo sviluppo avanzati, assicurare la catena di approvvigionamento e garantire la sicurezza nazionale a lungo termine e la competitività economica”.

Secondo quando previsto dall’ordinamento americano, questo autunno l’USICA dovrà essere discusso alla Camera prima di essere definitivamente implementato.

La strategia dell’amministrazione Biden per controbilanciare le azioni cinesi sul tema dell’industria dei semiconduttori è triplice:

  • Innanzitutto, la necessità è quella di sfruttare il più possibile l’influenza americana sui punti nodali della supply chain (vedi i paesi indicati precedentemente) per impedire la diffusione delle tecnologie cinesi il più possibile.
  • Garantire un controllo multilaterale all’esportazione dei semiconduttori, soprattutto se diretti verso paesi strategicamente rivali (continuando almeno in parte sulla traiettoria disegnata dal precedente Presidente).
  • Aumentare le risorse dedicate al rafforzamento dell’industria domestica, oltre che ad incrementare gli investimenti in ricerca e sviluppo (vedi USICA Act).

La visione di Biden, soprattutto in merito alle intese bilaterali e multilaterali in contrasto alla Cina, non sarà certamente scontata dato il formidabile potenziale di mercato del Dragone insieme alla sua significativa influenza geopolitica. La Corea del Sud, per esempio, è un produttore molto importante che però persegue un atto di bilanciamento tra Stati Uniti e Cina.

Ma gli Stati Uniti si sono già mossi all’interno del teatro asiatico anche per cercare di garantire una maggior tutela della propria supply chain di semiconduttori che passano attraverso l’oceano Indiano e l’oceano Pacifico. All’interno del recente incontro del Quadrilateral Dialogue (QUAD) tra Giappone, India, Australia e USA si è proprio parlato di semiconduttori. Al termine dell’incontro, tenutosi il 24 settembre, i membri del QUAD hanno rilasciato dichiarazioni specificando il loro obiettivo di lanciare un’iniziativa congiunta per mappare la capacità, identificare le vulnerabilità e rafforzare la sicurezza della catena di approvvigionamento per i semiconduttori e i loro componenti.

Le paure del Giappone

Il possibile rafforzamento dell’industria di semiconduttori americana impensierisce non poco il Giappone, il quale teme che il piano di stimolo e investimento per possa danneggiare la propria economia. Lo scenario prospettato dal Governo nipponico è che il paese possa così perdere totalmente la propria competitività entro il 2030. In questo senso, si teme che la produzione dei semiconduttori che avviene oggi in Giappone possa spostarsi all’estero, magari più vicino al cliente futuro (agli Stati Uniti).

La Toyota ha a sua volta dichiarato (ad agosto) la necessaria diminuzione della produzione di automobili per i 40% da settembre, sottolineando la mancanza di semiconduttori a causa della crisi Covid. La crisi di chip e semiconduttori ha perfino spinto il gigante automobilistico giapponese a rivedere la sua strategia di gestione del magazzino, denominata “just in time” (la quale prevede l’incameramento del materiale necessario alla produzione in esatta corrispondenza con il fabbisogno industriale del momento, con l’obiettivo di non creare riserve di magazzino), in favore di un accantonamento dei componenti elettronici maggiore (quindi in previsione di futuri fabbisogni).

La variabile Cina e Taiwan

Un’ulteriore variabile è quella legata alla Cina e a Taiwan. Oltre alla ricerca cinese della stabilità e della sicurezza nella produzione dei semiconduttori, vi sono anche gli interessi legati alla riunificazione dell’isola che ospita la Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. la quale è in grado di produrre i chip tra i più sofisticati al mondo (sotto i 7 nanometri). A sua volta la Cina procede nella produzione di semiconduttori “in house”, che a seconda delle statistiche quest’anno ammontano a 203 miliardi di pezzi (nei primi 7 mesi dell’anno, il 47% dell’anno precedente). D’altronde, all’interno del quattordicesimo Piano Quinquennale (2021-26), la crescita dell’industria dei semiconduttori è identificata come una priorità strategica nazionale. La stessa spinta propulsiva che ha fatto temere il cosiddetto “Sputnik moment”, in parallelo allo stesso momento storico che rappresentava la competizione tecnologico tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica.

L’Unione europea

L’Unione europea, che relativamente all’industria dei chip si trova maggiormente in difficoltà rispetto agli Stati Uniti e la Cina, ha recentemente illustrato anche il suo personale “Chips Act”. Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione europea, in un discorso datato 15 settembre, ha annunciato infatti che l’ottenimento di una maggiore autonomia nell’approvvigionamento e nella produzione di semiconduttori è oggi una parte integrante della strategia europea per il digitale.

Semiconduttori, la Ue punta in alto: strategie e nodi da sciogliere

Secondo quanto riporta il Commissario europeo per il Mercato Interno, Thierry Breton (uomo francese), la strategia europea a riguardo si comporrà di tre capisaldi:

  1. Supportare con decisione la ricerca europea legata ai semiconduttori, costruendo su quanto già fatto da parte dei centri di ricerca in Belgio, in Germania ed in Francia;
  2. La determinazione di un piano europeo che supporti una maggiore produzione di chip, cosi come anche una maggiore resilienza della supply chain europea. Il piano è quello di produrre chip di ultima generazione (2nm a scendere).
  3. Prevedere un framework di cooperazione internazionale per diversificare la catena di approvvigionamento europea.

L’istituzione del Trade and Technology Council

Il 15 giugno 2021 la Casa Bianca ha rilasciato una dichiarazione congiunta denominata “Verso una rinnovata partnership transatlantica” la quale rilancia la collaborazione tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti d’America successivamente al mandato del Presidente Trump. L’incontro si è tenuto a Bruxelles e tra i suoi principali punti degni di nota si evidenzia l’istituzione del Consiglio Ue-Usa per il commercio e la tecnologia (Trade and Technology Council). La proposta di istituzione del TTC risale a prima del summit di giugno ed in particolare al 2 dicembre 2020, in una comunicazione congiunta dell’Alto Rappresentante dell’unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, in vista del Consiglio europeo tenutosi pochi giorni dopo. È chiaro che il tema dei semiconduttori non può che essere primario all’interno di questo forum internazionale.

Andando avanti veloce, il TTC si è tenuto a Pittsburgh, Pennsylvania, il 29 ed il 30 settembre. L’obiettivo? Il tentativo di coordinare (non unificare), in un dialogo costante, le strategie dei due lati dell’Atlantico in merito alle sfide tecnologiche del futuro. Tecnologia e commercio sono i temi chiave. Per l’Ue hanno partecipato Margrethe Vestager (commissario alla concorrenza) e Valdis Dombrovskis (commissario al commercio). Per gli Stati Uniti, invece, segretario di Stato Antony Blinken, la segretaria al Commercio Gina Raimondo e la rappresentante per il Commercio Katherine Tai, come consigliere al commercio internazionale.

Al netto delle crescenti difficoltà previste nella partecipazione dei delegati europei al summit, in particolare relativamente all’iniziale contrarietà francese dovuta in primis a quanto avvenuto con l’AUKUS, le parti hanno dialogato anche in merito alla crisi dei semiconduttori. In linea con le strategie menzionate, a fianco della necessità percepita di trovare un efficace metodo di coordinamento sul tema, i funzionari hanno altresì espresso preoccupazioni relativamente ad un’escalation (da evitare) in quella che è stata definita una “gara di sovvenzioni”. Inoltre, è stata sottolineata l’importanza in merito alle politiche di controllo delle esportazioni di microchip che non dovranno danneggiare le industrie dei due continenti.

Crisi dei semiconduttori, all’Europa non basta potenziare la ricerca: ecco perché

L’opposizione della Francia

La Francia si dimostra particolarmente attiva all’interno della questione TTC. In particolare, relativamente ai semiconduttori. Come riporta Politico, il paese ha posto delle resistenze in merito a determinate enunciazioni relative ai microchip all’interno della bozza della dichiarazione comune dei 27 paesi europei per il TTC. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, l’obiettivo francese sarebbe stato quello di posporre l’incontro inizialmente e poi di influenzare l’agenda dello stesso chiedendo di concentrarsi su questioni di breve termine in merito alla supply chain dei semiconduttori. Al centro della spinta di Parigi sembra esserci l’obiettivo di mettere il francese Thierry Breton, commissario per il mercato interno dell’Ue, al controllo delle discussioni transatlantiche sui semiconduttori, temporeggiando nel frattempo per garantire una maggiore capacità di produzione di microchip tra i paesi Ue.

Un’ulteriore punto di riflessione sembra essere relativo a due piani industriali in possibile contrasto. Quello europeo (a guida francese) e quello americano. Il già citato Thierry Breton, il quale sta sviluppando lo European Chips Act, è infatti stato tra i più critici recentemente rispetto alle relazioni transatlantiche. “Some believe it’s time to pause and reset our EU-US relations”, scriveva su Linkedin una settimana prima dell’incontro a Pittsburgh. Nel piano europeo, infatti, oltre ad un iniziale obiettivo di acquisire maggiori semiconduttori dai produttori internazionali, si punterebbe ad una concreta diversificazione della supply chain in collaborazione con partner come gli USA. Inoltre, come definito precedentemente, questa strategia dovrebbe considerare anche un aumento della produzione, ricerca e sviluppo interna europea. Il rischio paventato quindi è una corsa ai sussidi statali (nel caso europeo si parla di una cifra molto vicina a quella dei 52 miliardi impiegati dagli USA) che possano incidere sulla concorrenza reciproca.

Conclusioni

La dichiarazione congiunta, rilasciata al termine della prima giornata di dialoghi, identifica le varie aree di cooperazione tra gli Usa e l’Ue. In merito ai semiconduttori, si legge che l’Unione europea e gli Stati Uniti “riaffermano il loro impegno a costruire una partnership per il riequilibrio delle catene di approvvigionamento globale di semiconduttori” e sottolineano “l’importanza di lavorare insieme per identificare le lacune nella catena del valore dei semiconduttori e rafforzare i nostri ecosistemi nazionali di semiconduttori”. Oggi, quindi, l’attenzione viene diretta verso la compatibilità delle due politiche industriali a confronto, oltre che alle relazioni con i paesi al di fuori di questa intesa (come la Cina) sui quali certamente questa possibile intesa transatlantica avrà un discreto effetto di lungo termine.

Note

  1. https://www.ispionline.it/en/pubblicazione/semiconductors-key-intermediate-goods-international-trade-30709
  2. https://www.reuters.com/technology/eu-backs-us-tech-trade-declaration-after-french-concerns-2021-09-29/

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2