la sperimentrazione

La telemedicina per l’assistenza nelle aree rurali di Taranto: i vantaggi



Indirizzo copiato

Il progetto di telemedicina nelle aree rurali di Taranto si basa su un modello organizzativo che vede una stretta collaborazione tra servizi sanitari, enti locali e aziende tecnologiche. Nonostante le sfide, i risultati sono incoraggianti

Pubblicato il 24 gen 2024

Cosima Farilla

Referente Aziendale Telemedicina ASL Taranto

Giovanni Gorgoni

Direttore Programmazione e Controllo e Coordinatore Trasformazione Digitale della ASL 2 Abruzzo



Sinergia fra umanizzazione delle cure e tecnologia: le sfide da vincere in telemedicina

Quello della telemedicina per la Puglia è un percorso cominciato da qualche anno e proseguito con la leva acceleratrice della passata pandemia. Si può datare al 2017 il primo tentativo di sistema regionale con il progetto HLCM (Health Life Cycle Management) co-finanziato con i contratti di programma europei e avente come obiettivo la realizzazione di una infrastruttura ICT di gestione del paziente complesso con i principi di Population Health Management e le tecnologie dell’IoT.

L’anno successivo la cordata industriale di HLCM si allarga a 16 partner pubblici e privati per partecipare a un bando di innovazione e ricerca del MIUR completando quell’infrastruttura tecnologica con il modello clinico-operativo di chronic disease management del Care Puglia (format ufficiale regionale di gestione delle cronicità): nasce Talisman che è già stato ospitato in un articolo di Agenda Digitale di qualche anno fa.

La pandemia ha poi accelerato l’istituzione a maggio 2020 di COReHealth, la centrale operativa di telemedicina delle cronicità e delle reti cliniche di AReSS Puglia che alla data attuale, in produzione per il tumore del seno, abilita digitalmente il percorso di cura di oltre 13.000 pazienti oncologici.

Proprio su questa esperienza non più sperimentale la ASL Taranto ha richiesto nell’estate del 2022 la possibilità di aprire una linea sperimentale per i cittadini residenti in aree rurali remote.

L’implementazione della telemedicina nelle aree rurali di Taranto

La ASL Taranto è l’azienda sanitaria territoriale di riferimento dell’omonima provincia di 560mila residenti. La rete di offerta pubblica si articola su un ospedale di secondo livello, due di primo livello, un ospedale di base, un presidio di post-acuzie, due presidi territoriali di assistenza e sei distretti socio-sanitari. La popolazione over 65 rappresenta quasi un quarto di quella totale.

La Direzione aziendale ha manifestato l’esigenza di intraprendere un percorso di sanità digitalmente assistita per le aree rurali nell’estate del 2022 facendo richiesta ad AReSS Puglia di attivazione di una linea di servizio apposita sulla piattaforma e sulla centrale operativa di COReHealth.

L’esigenza di avviare un pilota sperimentale di telemedicina per le aree rurali remote è emersa con tutta la sua urgenza durante la pandemia, quando preesistenti disagi legati alle distanze dai più vicini centri sanitari hanno dimostrato di poter diventare rischi di salute.

Naturalmente non è un’esigenza della sola provincia di Taranto ma è una criticità che riguarda quasi il 22% dell’intera popolazione italiana, percentuale che, tradotta in cifre, rivela le difficoltà quotidiane di oltre 13 milioni di italiani, che troveranno forse una risposta parziale nelle nuove strutture sanitarie previste dal Decreto Ministeriale 77 (case della comunità, centrali operative territoriali e ospedali di comunità), rimanendo presumibilmente ancora alta la porzione di cittadini esclusi per il futuro dalla tempestività e dalla prossimità assistenziale.

La criticità si fa più acuta se si considera poi che la popolazione residente in aree remote ha un’età media decisamente più alta a causa del tasso di spopolamento per l’esodo delle generazioni più giovani verso le aree urbane e intermedie: nel periodo 2015-2020 la popolazione delle aree urbane è cresciuta dello 0,4% annuo contro una diminuzione dello 0,1% annuo nelle aree rurali. E l’età più alta – si sa – aggiunge alle difficoltà di mobilità anche una consistente prevalenza di malattie croniche e di diminuzione della autosufficienza.

I vantaggi della telemedicina nell’assistenza sanitaria rurale

La telemedicina da questo punto di vista è apparsa la soluzione maestra per avvicinare i servizi sanitari a quelle fasce più deboli di cittadini nella gestione delle malattie croniche, nella salute mentale, nella cura dei tumori e nel followup post-acuto dopo la dimissione ospedaliera, assicurando comunque la migliore qualità dell’assistenza possibile.

Il progetto è così partito con l’idea molto ambiziosa di:

  • garantire equità di accesso ai servizi socio-sanitari
  • favorire lo sviluppo ICT nelle aree montane e rurali
  • mitigare i disagi sociali dovuti all’isolamento tecnico-digitale
  • incentivare interventi integrati di ecosistema tra enti
  • riorganizzare, adattandoli, i priocessi soio-sanitari in zone circoscritte
  • riorganizzare i servizi mobili di emergenza

I punti di maggior forza del progetto sono quelli derivanti dall’architettura logico-operativa ereditata dalla piattaforma COReHealth, a sua volta ereditata da “Care Puglia” che è il modello di presa in carico delle cronicità adottato da Regione Puglia a fine 2018: la possibilità di allestire un team multidisciplinare di cura flessibile che condivide e gestisce un patient journey personalizzato derivato da PDTA (percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali) basati su evidenze scientifiche; l’impiego di tecniche di population health management per individuare e classificare le coorti di pazienti per cronicità e fragilità.

Del team fa parte a pieno titolo il paziente o il suo care-giver e il patient journey combina servizi clinici necessariamente in presenza, servizi clinici in telemedicina (telemonitoraggio, teleassistenza, teleconsulto e televisita) e servizi o atti complementari come questionari, diari di bordo e messaggistica informale in ambiente protetto.

L’approccio seguito è fortemente “patient-centered”, più che in altri contesti già praticati da COReHealth, perché non si può applicare un PDTA di patologia prevalente ma occorre combinarne diversi e adattarli alle specifiche ed eterogenee condizioni del paziente.

Per la conduzione del progetto è stato costituito un gruppo di lavoro comprendente medici di direzione sanitaria aziendale, medici specialisti distrettuali, medici di famiglia, un infermiere, un educatore e un assistente sociale.

Il primo step è stata l’analisi delle criticità di assistenza sanitaria nei distretti socio-sanitari dovute principalmente al ridotto numero di medici di famiglia, per rilevare quali fossero le aree e la tipologia di pazienti con maggior bisogno assistenziale allo scopo di finalizzare l’intervento. Dei sei distretti territoriali della ASL due in particolare presentavano le caratteristiche di maggiore deprivazione assistenziale, con specifico interessamento delle aree rurali di Martina Franca, Ginosa e Laterza tra le più difficili da raggiungere per una assistenza continuativa dei pazienti cronici.

Sono stati poi i medici di famiglia a individuare 30 assistiti idonei al reclutamento informandoli preventivamente del progetto di telemedicina, con scolarità elementare o diploma superiore, al 78% ex agricoltori da sempre residenti in aree agricole.

Gli assistiti individuati erano tutti portatori di comuni patologie croniche quali diabete, BPCO e cardiopatie, con disomogenei livelli di fragilità e comorbilità associate alla patologia prevalente e in ogni caso con ridotta autonomia funzionale (impossibilità di raggiungere il MMG se non accompagnati).

Il gruppo operativo aziendale ha condotto sopralluoghi a domicilio non solo per l’informazione e l’orientamento preliminari ma anche per verificare l’idoneità ICT del domicilio per connettività, la autonomia digitale dell’assistito o la presenza di caregiver di supporto.

Il modello organizzativo del progetto di telemedicina rurale

Il modello organizzativo impiegato per implementare l’abilitazione digitale del percorso assistenziale ha visto AReSS Puglia nel ruolo di “service provider” tecnologico e la ASL Taranto nel ruolo di erogatore clinico.

AReSS ha messo a disposizione:

  • la piattaforma di telemedicina COReHealth con i relativi servizi di continuità ed help desk tecnico con la dashboard di business intelligence;
  • le attività di cybersecurity e tutela della privacy;
  • il kit integrato dei dispositivi di telemonitoraggio che includono tablet, bilancia impedenziometrica, sfigmomanometro, glucometro, device multiparametrico cardiologico e device multiparametrico emodinamico

Decisamente più articolata e complessa l’attività dispiegata dal gruppo operativo e della control room della ASL Taranto:

  • il medico di famiglia definisce il piano di cura del paziente inclusivo di atti clinici e atti complementari, monitora i parametri inviati dall’assistito, esegue le sessioni di teleassistenza e televisita necessari e gestisce il piano assistenziale aggiornandolo di volta in volta e integrandolo delle necessarie ricette eletroniche;
  • i medici dello staff distrettuale monitorano i trend dei parametri clinici con segnalazione degli alert al medico di famiglia e mantengono con il paziente tutte le relazioni necessarie per emergenze cliniche o tecnologiche a domicilio;
  • l’infermiere  gestisce la parte  informativa sull’utilizzo dei dispositivi di rilevazione parametrica e sulla app oltre a supportare e formare il paziente all’autogestione;
  • l’educatore  e l’assistente sociale valutano  gli aspetti e le esigenze socio-assistenziale  dell’assistito.

I risultati provvisori della sperimentazione della telemedicina a Taranto

Nei primi dieci mesi di sperimentazione sono state condotte 68 sessioni di control room sull’intero gruppo di assistiti, oltre 192 televisite, 45 teleconsulti collegiali, 9 teleconsulti psicologici e 1.669 rilevazioni in telemonitoraggio.

I primi parziali risultati hanno mostrato sugli assistiti seguiti:

  • riduzione dei tempi di ospedalizzazione
  • riduzione degli accessi inappropriati in pronto soccorso e riduzione del relativo costo
  • riduzione dei ricoveri inappropriati e del relativo costo
  • riduzione dei tempi di attesa ambulatoriali

Tuttavia, a fronte di questi primi incoraggianti esiti vanno registrate alcune criticità la cui valutazione diventa preziosa per l’ulteriore perfezionamento di quello che è un reale percorso di trasformazione digitale:

  • frammentazione e diversità di contesti sul territorio
  • analfabetismo informatico e non adeguata informatizzazione (assenza di copertura telefonica o dati, dispositivi non user-friendly, ecc.)
  • resistenza al cambiamento culturale
  • necessità di formazione e addestramento continuo dei professionisti sanitari su processi inediti e in continua taratura sulla base del feedback dell’assistito e dell’evoluzione delle tecnologie impiegate
  • necessità di comunicazione efficace del nuovo modo di fare sanità che implica partecipazione attiva e in molti casi paritaria del paziente

Nessun allarme di sorta rispetto alle problematiche emerse che replicano le stesse analogie di altre sperimentazioni di trasformazione digitale e che paradossalmente indicano che la strada intrapresa è quella giusta: “going digital” solo se il progetto migliora l’esperienza utente, introdurre processi nuovi anziché solo elementi digitali all’interno di processi preesistenti, cambiare il modello di erogazione dirigendosi sempre più verso un paradigma di “platform thinking” in cui integrare molteplici ruoli della salute e connettere tecnologie e luoghi attraverso cui passa un patient journey.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3