Competenze digitali

“Crea la tua impronta digitale”: cosa prevede il curricolo per l’educazione alla rete

“Crea la tua impronta digitale” è il curricolo che offre ai diversi livelli di istruzione, dalla scuola dell’infanzia ai vari indirizzi di scuola superiore, percorsi di educazione alla cittadinanza digitale. Gli obiettivi, com’è stato progettato, i link per scaricarlo e applicarlo

Pubblicato il 27 Set 2022

Pietro Alviti

Docente - Liceo Scientifico e Linguistico di Ceccano (Fr)

Concetta Senese

dirigente scolastico, Liceo Scientifico e linguistico di Ceccano

scuola digitale - pagamento contributi scolastici

Cosa fare a scuola con un bambino abituato più agli schermi degli smartphone che a disegnare? O con un ragazzo che naviga liberamente per ore sulla rete, da solo nella sua stanza, senza che i genitori dicano nulla? O con giovani le cui uniche fonti di informazione sono i social media? In un mondo in cui tutti siamo connessi sin da bambini, può la scuola essere assente, far finta che il mondo non sia cambiato o deve, invece, assumere il ruolo fondamentale che gli compete nella formazione del cittadino per l’Europa del XXI secolo?

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Sono domande ineludibili, la cui risposta sembra ormai chiara: l’istituzione scolastica deve abitare gli spazi digitali, poiché i ragazzi che la frequentano vivono quegli stessi spazi e, pertanto, il Sistema Nazionale di Istruzione non può tirarsi indietro.

La necessità e i requisiti di un curricolo digitale

È possibile, in altre parole, insegnare a scuola la fruizione e l’uso consapevole di strumenti e processi di comunicazione, soprattutto in riferimento alle dinamiche sociali e comportamentali online? E, se è possibile, c’è un’età particolare in cui far acquisire queste competenze o si tratta davvero di un ambiente, un linguaggio in cui tutti noi siamo immersi, e che ci accompagna in tutte le età della vita?

Ecco allora la necessità di un curricolo digitale, che:

  • sia innanzitutto verticale, riguardi perciò ogni ordine di scuola compresa (e, crediamo, soprattutto, l’infanzia);
  • abbia forti elementi di interdisciplinarietà e trasversalità curriculare;
  • spinga l’acceleratore verso il rinnovamento dei processi di apprendimento di docenti, studenti e famiglie, nella vita quotidiana delle scuole, tramite nuove metodologie didattiche, soprattutto quelle legate alle tecnologie disponibili;
  • sia facilmente replicabile in ogni scuola e in ogni situazione.

Cos’è e com’è fatta l’impronta digitale individuale

Per far fronte a tale esigenza, oltre 30 scuole del territorio della Regione Lazio, a partire dal 2016, hanno lavorato insieme per elaborare un curricolo, che permetta agli allievi di ogni età, anche ai piccolissimi dell’infanzia, di costruire la propria impronta digitale. Un’impronta sul web, di cui andare fieri e che non sia motivo di disagio in nessun contesto o in futuro.

Ma cos’è veramente, di cosa si compone la nostra impronta digitale? È quella che ognuno di noi lascia in ogni momento della nostra presenza sulla rete, attraverso le foto che carica nei social media, i commenti che posta, i profili che segue, i “mi piace” che distribuisce qui e là, che rimarranno per sempre, come nostra indelebile traccia sul web.

Chiunque proverà a scoprire qualcosa di più sul nostro conto utilizzando il web, troverà, anche molti anni dopo la pubblicazione, le nostre tracce, che, come pezzi di un puzzle, costruiranno la nostra impronta. Quanto questa impronta digitale corrisponda alla nostra identità reale, dipende tutto da noi, dalla coerenza che guiderà le nostre attività sul web, dalla consapevolezza con cui sapremo scegliere cosa raccontare di noi e cosa no e come decideremo di farlo.

Quanto è importante, dunque, lasciare, sin dai primi passi sul web, tracce digitali di noi stessi che ci raccontino realmente, che non ci mettano in difficoltà, che esaltino la nostra personalità e le nostre competenze? Moltissimo.

Il ruolo della scuola

In questo processo, l’istituzione scolastica ha un ruolo non di poco conto, perché determinate competenze, tra cui quelle digitali, prevedono un processo di apprendimento complesso, trasversale, che si dipana nel corso degli anni e che deve consentire agli studenti di essere prima di tutto consapevoli e poi “fieri della propria impronta digitale”. Quale altra agenzia educativa potrebbe svolgere questo compito se non la scuola?

Da qui il titolo del progetto, che ha dato il via alla progettazione del curricolo digitale “Crea la tua impronta digitale” ed è risultato primo in Italia nell’ambito del bando indetto dal MiUR per un curriculo digitale, nella sezione di riferimento, con l’obiettivo di offrire a dirigenti, docenti e allievi un’ipotesi di curricolo verticale, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado, tenendo conto anche dei diversi tipi di indirizzi presenti nell’istruzione superiore.

L’educazione alla rete, nella scuola

Grazie al curricolo digitale, l’educazione alla “vita nella rete” entra, senza stravolgerla, quanto invece abitandola con intelligenza, nella vita quotidiana delle istituzioni scolastiche, del processo di apprendimento, a partire dalla scuola dell’infanzia fino all’età adulta e oltre, con una alfabetizzazione di base cui si aggiungono le competenze digitali indispensabili, per poter partecipare alla società dell’informazione e della conoscenza, ed esercitare così, in maniera consapevole, i diritti di cittadinanza digitale.

Non si tratta, quindi, di un progetto extracurricolare o finalizzato solo a concorsi e campagne di sensibilizzazione, ma di una proposta che ha piena dignità curriculare, strettamente connessa e intessuta nelle discipline, al pari della comunicazione in madrelingua. Per ogni anno di scuola sono previste attività, diversificate sulla base dell’età degli allievi e del loro rapporto con gli ambienti digitali.

Il curricolo è disponibile, in rete, per tutti e prevede schede articolate sia per competenza digitale che per anno di scuola, che riassumono obiettivi, suggeriscono attività, indicano gli elementi di valutazione delle competenze.

Come si è arrivati alla progettazione del curricolo digitale

Ma come si è arrivati alla redazione del curricolo in collaborazione tra 30 scuole e alla sua sperimentazione in 21 scuole, dall’infanzia alla scuola superiore? Non è facile sintetizzare sei anni di lavoro, tra scuole di cinque province diverse.

Non è esagerato affermare che questo lavoro di coordinamento e collaborazione è già di per sé un elemento peculiare del curricolo digitale realizzato, perché ha generato competenze, stili di lavoro collaborativo, capacità di lavorare in gruppo, inclinazione a sperimentare nuovi strumenti, nuove applicazioni e ha generato un forte miglioramento delle competenze negli istituti scolastici partecipanti alla rete.

Diverse scuole avevano già esperienze di collaborazione fra loro: infatti, partecipano al Polo Formativo del Lazio per le Nuove Tecnologie, con capofila l’Istituto Magistrale “Margherita di Savoia” di Roma.

Il polo formativo vanta tre progetti di formazione, gestiti in collaborazione e rivolti a:

  • docenti (DM821/2013), 21 corsi;
  • team dell’innovazione; (DM762/2014), 106 corsi;
  • animatori digitali (DM435/2015), 27 corsi.

Questa circostanza ha, di certo, facilitato la progettazione collaborativa. Tuttavia, in questo caso, la sfida si è presentata ben più complessa della realizzazione di corsi di formazione condivisi.

Quando la scuola capofila del Polo formativo non è stata più disponibile, è subentrato, in pieno spirito collaborativo, il Liceo Scientifico e Linguistico di Ceccano (Fr), guidato dalla dirigente scolastica Concetta Senese, che si è trovato a raccogliere un’eredità impegnativa, ma di certo fruttuosa.

Il Liceo di Ceccano (Fr) era già uno dei Poli Formativi del PNSD nel Lazio e, nel corso di questi anni, ha gestito molti corsi di formazione, diventando un punto di riferimento soprattutto per l’introduzione delle tecnologie digitali nella didattica, tanto da gestire contemporaneamente ben tre progetti nazionali.

Sin dalle prime battute della progettazione, si è scelto di utilizzare una coordinatrice scientifica del progetto, esterna al mondo scolastico, la dott.ssa Stefania Farsagli, già coordinatrice dei progetti del Polo formativo, esperta di innovazione e nell’organizzazione del lavoro di gruppo e un coordinatore didattico, il prof. Pietro Alviti, esperto nel settore della didattica digitale.

Da un punto di vista organizzativo, le scuole hanno individuato ciascuna un docente referente del bando; creato sottogruppi di progettazione sulla base del livello scolastico; partecipato a numerosi incontri online di coordinamento e verifica del lavoro di progettazione, completamente svolto online e in cloud, vista la dislocazione delle istituzioni della rete nel territorio regionale.

A questi incontri hanno partecipato sia i referenti che i dirigenti scolastici, favorendo una maggiore e più diffusa consapevolezza su attività del progetto, obiettivi e ruoli, ed un miglioramento delle competenze relativamente al lavoro collaborativo e alla comunicazione online. Tutte competenze diventate poi indispensabili, nel corso della pandemia da COVID-19, e già diffuse fra le scuole della rete.

L’organizzazione del lavoro e i riferimenti essenziali

Il lavoro è stato organizzato come una comunità di pratica, che è stata alla base del successo del progetto. Lo scambio di esperienze e la conoscenza reciproca, creatasi in anni di collaborazioni, ha consentito alle scuole della rete di avere un’idea chiara del modello organizzativo alla base della realizzazione del progetto. In particolar modo, sono stati creati cinque sottogruppi di lavoro per tipo di scuola: Infanzia / Primaria: Secondaria I grado; Secondaria II grado.

Il punto di riferimento è stata la competenza digitale, una delle competenze chiave europee.

Competenza digitale significa “padroneggiare certamente le abilità e le tecniche di utilizzo delle nuove tecnologie”, ma soprattutto utilizzarle con “autonomia e responsabilità” nel rispetto degli altri, imparando a prevenire ed evitarne i pericoli.

Per la progettazione del curricolo, il gruppo di lavoro ha fatto riferimento alle Indicazioni nazionali e nuovi scenari e al Piano Nazionale di Scuola Digitale (PNSD) del MiUR. Tuttavia, l’intero curricolo è stato strutturato seguendo l’architettura del DigComp – The Digital Competence Framework for Citizens, nelle sue diverse edizioni.

A conclusione della fase di progettazione, il curricolo digitale è stato sperimentato, al fine di verificare la correttezza degli strumenti presentati, da 36 istituti scolastici, coinvolgendo ben 168 docenti e 3.097 alunni totali (495 alunni della scuola dell’infanzia; 925 alunni della primaria; 667 alunni della scuola secondaria di I grado; 1.010 alunni della scuola secondaria di II grado, alcuni in sperimentazione, alcuni nelle classi di controllo).

Gli obiettivi del Curricolo

Sono stati definiti gli obiettivi del curricolo, articolati per livello scolastico:

Infanzia

  • Utilizzare le nuove tecnologie per giocare, svolgere compiti, acquisire informazioni, con la supervisione dell’insegnante e il coinvolgimento delle famiglie.
  • Utilizzare il computer per attività e giochi matematici, logici, linguistici e per elaborazioni grafiche.

Primaria

  • Utilizzare semplici materiali digitali per l’apprendimento e conoscere, a livello generale, le caratteristiche dei nuovi strumenti di comunicazione.
  • Conoscere le potenzialità e i rischi connessi all’uso delle tecnologie digitali più comuni.
  • Riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia digitale conosciuta per un uso consapevole e adeguato ai diversi contesti.

Secondaria di I grado

  • Partecipare ad interazioni online con finalità diverse in modalità sincrona e asincrona.
  • Lavorare in modo collaborativo attraverso gli strumenti essenziali di social networking.
  • Comprendere i principi che regolano le comunità online
  • Esprimere le proprie idee anche in “discussioni” online.
  • Conoscere e usare le principali convenzioni all’interno di interazioni online.
  • Ricercare e scoprire informazioni e risorse interagendo all’interno di reti sociali.
  • Comprendere le conseguenze di condivisione dei dati online.
  • Usare e produrre feedback, come parte del processo.
  • Usare un linguaggio multimediale appropriato.

Secondaria di II grado

  • Saper ricercare in modi diversi le informazioni e saper distinguere le fonti.
  • Usare in modo consapevole i social per comunicare, condividere e esercitare la cittadinanza attiva.
  • Comprendere i principi che regolano le comunità on line e partecipare spontaneamente a reti di interesse.
  • Esprimere le proprie idee anche in “discussioni” online.
  • Conoscere e usare le principali convenzioni all’interno di interazioni online.
  • Saper utilizzare i media.
  • Conoscere le regole del copyright e saper usare e creare con licenza CC;
  • Comprendere le conseguenze di condivisione dei dati on-line.

Le aree del curricolo

Si è passati, quindi, alla strutturazione degli obiettivi, secondo le aree previste dal DigComp.

Infanzia

  • Informazione e data literacy: comprendere ed analizzare messaggi per rielaborarli in codici diversi.
  • Comunicazione: capire i messaggi degli altri e farsi comprendere.
  • Creazione di contenuti: disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all’esperienza, individualmente e in gruppo con una varietà creativa di strumenti, lasciando “traccia di sé”.
  • Problem solving: utilizzare le proprie conoscenze scientifico tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali (ad esempio visionare immagini, documentari, rappresentazioni multimediali al computer o alla LIM)

Le strategie e attività didattiche innovative per lo sviluppo di competenze sono state progettate con un carattere prevalentemente operativo, al fine di riuscire a stimolare l’espressione attraverso linguaggi diversificati e, in particolare, attraverso il linguaggio corporeo.

Le attività previste sono:

  1. eseguire e leggere la sequenza di un percorso (es: avanti, avanti, destra, avanti, sinistra, avanti, ecc.) sia con il corpo, al computer e su schede;
  2. muoversi con sicurezza in spazi predefiniti (grandi scacchiere);
  3. muovere giocattoli /oggetti sulla scacchiera dando le giuste indicazioni.

Le competenze digitali sono certificate, valutando se l’alunno:

  1. sa rappresentare e denominare lo schema corporeo;
  2. ha interiorizzato i concetti spaziali (sopra-sotto, dentro-fuori);
  3. inizia ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.

Primaria

  • Informazione e data literacy: identificare, organizzare e analizzare le informazioni digitali.
  • Comunicazione e collaborazione: saper condividere risorse attraverso strumenti online; comunicare e collaborare attraverso le tecnologie digitali; esercitare la cittadinanza attraverso le tecnologie digitali.
  • Creazione di contenuti digitali: creare e modificare nuovi contenuti integrandoli; produrre contenuti media e programmare; conoscere e applicare i diritti di proprietà intellettuale e le licenze.
  • Sicurezza: navigare in rete mediati dal docente, al fine di riflettere sui rischi ad essa collegati e per imparare a conoscerne le regole comportamentali (Netiquette); comprendere il significato di identità digitale.
  • Problem-solving: identificare bisogni e le risorse digitali; risolvere problemi concettuali attraverso i mezzi digitali; utilizzare creativamente le tecnologie (ad esempio scegliere il software più adatto per il prodotto che si intende creare tra una gamma proposta dall’insegnante, creare contenuti originali attraverso l’uso di ipertesti e diverse tipologie di contenuti multimediali come immagini, testi, suoni).

Le competenze degli studenti vengono sviluppate attraverso la proposta di esperienze di condivisione volte ad accrescere la partecipazione e la motivazione che utilizzano metodologie come:

  • learning by doing;
  • role playing,
  • problem solving;
  • cooperative learning;
  • peer tutoring;
  • didattica inclusiva;
  • ricerca-azione;
  • didattica per scenari;
  • byod;
  • esplorazione “critica” e utilizzo di risorse online;
  • condivisione di risorse e materiali didattici all’interno della “community”;
  • coinvolgimento in compiti collaborativi, produzione di materiale digitale, lezioni interattive sui diritti della rete;
  • educazione ai media e alle dinamiche sociali online (social network), qualità, integrità e circolazione dell’informazione.

La valutazione e la certificazione delle competenze digitali avviene attraverso la proposta di prove situate e compiti di realtà finalizzati a rilevare:

  • capacità di interazione e adeguatezza dei dispositivi digitali ed applicazioni;
  • capacità di condividere dati, informazioni e contenuti digitali con altri attraverso tecnologie digitali appropriate;
  • rispetto delle norme comportamentali;
  • uso consapevole della rete;
  • gestione della propria identità digitale e protezione della propria reputazione.

Secondaria di I grado

Le aree di riferimento e titoli delle singole competenze per la Scuola Secondaria di I grado possono essere ricondotte tutte direttamente o indirettamente all’Area del DigComp Comunicazione e Collaborazione, perché è proprio in questo ordine di scuola che gli studenti iniziano ad avere spontaneamente una più autonoma identità digitale.

  • Comunicazione e collaborazione: partecipare ad interazioni online di tipo e con finalità diverse in modalità sincrona e asincrona. Conoscere e usare le principali convenzioni all’interno di interazioni online. Usare e produrre feedback, come parte del processo. Usare un linguaggio multimediale appropriato per lo scopo della interazione.
  • Informazione e data literacy: ricercare e scoprire informazioni e risorse interagendo all’interno di reti sociali.
  • Creazione di contenuti digitali: lavorare in modo collaborativo attraverso gli strumenti essenziali di social networking.
  • Sicurezza: gestire gli aspetti essenziali della propria identità digitale. Comprendere i principi che regolano la/le comunità online e partecipa/segue spontaneamente reti di interesse. Esprimere le proprie idee anche in “discussioni” online. Comprendere le conseguenze di condivisione dei dati online.

Le competenze degli studenti vengono sviluppate attraverso la proposta di strategie e attività didattiche innovative quali:

  • corsi e attività inserite nella didattica quotidiana da realizzare e svolgere su piattaforme di supporto alla didattica.
  • condivisione di risorse e materiali didattici all’interno della “community”.
  • formazione di gruppi accomunati da medesimi interessi.
  • partecipazione e allestimento di lezioni laboratoriali e/o esercitazioni collaborative.
  • creazione/gestione di profili e “luoghi” per la socializzazione di idee, attività, contenuti (forum, blog, canale youtube).
  • partecipazione ad attività di social learning/reading (Twletteratura).

La valutazione e la certificazione delle competenze digitali avviene attraverso la proposta di prove situate e compiti di realtà finalizzati a rilevare:

  • uso dei mezzi espressivi offerti dai media;
  • personalizzazione delle interazioni;
  • capacità di decidere dove, con chi connettersi e quale strumento/canale di comunicazione è più adeguato;
  • utilizzo dei media per l’informazione e per l’apprendimento;
  • creazione e gestione di contenuti con strumenti di collaborazione on-line rispettando regole di comunicazione;
  • abilità operative di gestione account, scrittura per il web e per i social;
  • capacità di promuovere eventi e progetti.

Secondaria di II grado

  • Informazione e data literacy: navigare, ricercare e filtrare dati, informazioni e contenuti digitali; valutare dati, informazioni e contenuti digitali; gestire dati, informazioni e contenuti digitali.
  • Comunicazione e collaborazione: interagire con le tecnologie digitali; condividere con le tecnologie digitali; impegnarsi nella cittadinanza con le tecnologie digitali; collaborare attraverso le tecnologie digitali; Netiquette; gestire l’identità digitale.
  • Creazione di contenuti digitali: sviluppare contenuti digitali; integrare e rielaborare contenuti digitali; copyright e licenze; programmazione;
  • Sicurezza: proteggere i dispositivi; proteggere i dati personali e la privacy; tutelare la salute e il benessere; tutelare l’ambiente;
  • Problem solving: risolvere i problemi tecnici; identificare i bisogni e le risposte tecnologiche; utilizzare creativamente le tecnologie digitali; identificare i gap di competenza digitale.

Le competenze degli studenti vengono sviluppate attraverso la proposta di strategie e attività didattiche innovative quali:

  • learning by doing; project work business game; role playing; outdoor training; brainstorming; problem solving; peer tutoring; didattica per scenari; didattica inclusiva; e- learning.

La valutazione e la certificazione delle competenze digitali avviene attraverso la proposta di prove situate e compiti di realtà, finalizzate a rilevare le capacità di:

  • operare per obiettivi individuando conoscenze e strategie utili al loro raggiungimento.
  • lavorare in gruppo con ruoli strutturati;
  • decidere quale strumento/canale di comunicazione sia più adeguato;
  • utilizzare gli strumenti informatici di ricerca di informazioni, rispettando le regole del copyright e della protezione dei dati;
  • creare e gestire contenuti con strumenti di collaborazione online rispettando le regole della comunicazione;
  • possedere le abilità operative relative alla gestione di account, alla scrittura per il web e per i social media.

Come scaricare il curricolo digitale verticale

Il curricolo verticale è disponibile per tutte le scuole che desiderano realizzarlo a questo indirizzo web: https://crealatuaimprontadigitale.it/

Il sito, appositamente elaborato per il progetto, consente a chiunque una duplice navigazione online, per aree e per competenza, mentre l’intero curricolo può essere scaricato in pdf su Curricolo digitale in versione scaricabile.

Il sito web contiene le Linee guida per la realizzazione del curricolo e tutti gli strumenti ad esso collegati e utili al suo immediato utilizzo:

Tali strumenti sono stati utilizzati e testati dalle scuole impegnate nel progetto, nonostante le difficoltà legate al periodo pandemico. Di ognuno di essi sono stati verificati efficacia al fine della realizzazione delle attività in classe, della valutazione e dello sviluppo delle competenze, e semplicità di utilizzo.

Infine, prima della sperimentazione, alle scuole sono state offerte due attività di formazione, una di base relativa alle applicazioni più utilizzate nel curricolo e una specifica, invece, volta alla conoscenza degli elementi del curricolo digitale e dei suoi strumenti, al fine di favorire la buona riuscita della sperimentazione.

Conclusioni

Il curricolo “Crea la tua impronta digitale” rappresenta un progetto di grande importanza nel panorama scolastico italiano, perché consente di:

  • lavorare, già dai primi anni di vita, in maniera efficace e non nociva, alla costruzione della cittadinanza digitale e delle competenze digitali fondamentali, non solo dello studente, ma anche del docente e della famiglia;
  • utilizzare, all’interno degli Istituti scolastici un modello semplice, immediatamente utilizzabile e progressivo, che permetta di mettere a sistema le competenze e le attività dei docenti, nell’ambito dell’innovazione didattica e di utilizzo delle nuove tecnologie, lavorando su tutti i livelli e le classi;
  • creare competenze nuove nei docenti, consentendo ai meno abili di raggiungere livelli di base e ai più abili di sviluppare nuove competenze, entro uno schema di obiettivi complessivo e definito;
  • programmare la formazione dei docenti sulla base di un modello già definito ed immediatamente operativo;
  • utilizzare le tecnologie in classe e nella didattica quotidiana in maniera efficace e divertente nonché trasversale a tutte le discipline.

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Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
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Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
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PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
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PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
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Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
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PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
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Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
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