il punto

Certificazioni cybersecurity: lo stato dell’arte in Italia e Europa

Lo stato di avanzamento delle normative inerenti agli schemi di certificazione cyber sulla base dei più importanti studi di settore e dei regolamenti nazionali ed europei

Pubblicato il 17 Mar 2020

Luisa Franchina

Presidente Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche

Matteo Taraborelli

analista Hermes Bay

cybersecurity governo meloni

L’idea sottesa alla creazione di uno schema di certificazione cyber security di un prodotto ICT è quella di controllare un insieme di requisiti basilari di sicurezza, una singola volta, e per tutti i clienti. È opportuno però specificare che gli schemi di certificazione non sostituiscono la necessità per i clienti di effettuare una propria attività di due-diligence al momento dell’acquisto, ma piuttosto la certificazione è un modo per semplificare tale processo.

Prendendo in esame i più importanti studi di settore, regolamenti nazionali ed europei è possibile analizzare lo stato di avanzamento delle normative inerenti agli schemi di certificazione cyber. Facciamo il punto.

Il Cybersecurity act e i sistemi di certificazione

Il Cybersecurity Act (Regolamento UE 2019/881) dell’Unione Europea del 2019 ha stabilito che, “al fine di garantire il buon funzionamento del mercato interno perseguendo nel contempo un elevato livello di cyber-security, cyber-resilience e fiducia all’interno dell’Unione, è istituito un quadro per l’introduzione di sistemi europei di certificazione della sicurezza informatica”.

Il quadro europeo di certificazione descritto da tale Regolamento prevede “un meccanismo volto a istituire sistemi europei di certificazione della sicurezza cibernetica e ad attestare che i prodotti, servizi e processi ICT valutati nel loro ambito sono conformi a determinati requisiti di sicurezza al fine di proteggere la disponibilità, l’autenticità, l’integrità o la riservatezza dei dati conservati, trasmessi o trattati o le funzioni o i servizi offerti da tali prodotti, servizi e processi o accessibili tramite essi per tutto il loro ciclo di vita”.

Il Cybersecurity Act ha inoltre individuato le priorità strategiche per i futuri sistemi europei di certificazione della cyber security e ha stabilito che un “programma di lavoro progressivo dell’Unione” sarà pubblicato entro il 28 giugno 2020.

Il SOG-IS MRA (Senior Officials Group – Information Systems Securit. Mutual Recognition Agreement), basato sul reciproco riconoscimento dei certificati di sicurezza nazionali per prodotti e sistemi IT basati su Common Criteria e ITSEC, potrebbe essere lo schema di riferimento per il framework europeo.

Fin dal 1995 esiste in Italia una struttura per la certificazione della sicurezza di sistemi/prodotti ICT, ma tale struttura, denominata Schema Nazionale, è utilizzabile esclusivamente nell’ambito della sicurezza nazionale (sistemi/prodotti ICT che trattano informazioni classificate). Con il DPCM del 30 ottobre 2003 è stato istituito un secondo Schema Nazionale il quale, essendo stato previsto per un’applicazione al di fuori del contesto della sicurezza nazionale, è idoneo a fornire servizi di certificazione a tutti i settori della PA che non afferiscono a tale contesto.

Sia lo Schema del 1995, aggiornato con il DPCM dell’11 aprile 2002 (che ha esteso l’obbligatorietà della certificazione ai sistemi/prodotti ICT non militari e ha previsto la possibilità di utilizzare i Common Criteria in aggiunta ai criteri ITSEC), sia lo Schema del 2003 sono stati definiti secondo quanto previsto dalle normative internazionali nell’ambito della certificazione di sistema/prodotto ICT. In particolare, la struttura degli Schemi è fortemente condizionata da alcune caratteristiche degli standard Common Criteria ed ITSEC.

Il processo di certificazione nazionale

Il processo di certificazione nazionale è strutturato in due parti:

  • il processo di valutazione, articolato in tre fasi distinte (preparazione, conduzione, e conclusione)
  • la fase di certificazione.

Una volta che il processo di valutazione di un prodotto è terminato, è possibile esaminare il Rapporto Finale di Valutazione e utilizzare quest’ultimo come base per produrre un Rapporto di Certificazione e il relativo Certificato.

Il Rapporto di Certificazione, in particolare, è un documento che attesta che il Laboratorio per la Valutazione della Sicurezza (LVS) incaricato ha condotto la propria analisi conformemente ai criteri stabiliti, svolgendo tutte le attività di valutazione previste per un determinato livello di garanzia.

È importante tenere presente che le certificazioni emesse sono valide solo per la specifica versione del prodotto riportata nella certificazione, ed esclusivamente per la configurazione certificata.

Sempre a livello nazionale, nel novembre del 2019 è stato approvato anche il Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica, il quale ha confermato il ruolo di primo ordine del Centro di Valutazione e Certificazione Nazionale (CVCN) nell’assicurazione delle garanzie di sicurezza e dell’assenza di vulnerabilità di prodotti, sia hardware che software, destinati a essere impiegati sulle reti, sui sistemi informativi e sui servizi informatici dei soggetti interni al perimetro nazionale.

In aggiunta, attraverso l’utilizzo di poteri speciali, il Governo italiano può imporre specifiche prescrizioni o condizioni in relazione “alla stipula di contratti o accordi aventi ad oggetto l’acquisizione, a qualsiasi titolo, di beni o servizi relativi alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle reti inerenti i servizi” di comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G. Tra queste specifiche prescrizioni e condizioni il Governo può richiedere un determinato livello di certificazione o attuare il potere di veto.

Proprio relativamente alla tecnologia 5G, il provvedimento più recente in ambito europeo è l’EU Toolbox, datato gennaio 2020, con il quale la Commissione Europea è intenzionata a far fronte al rischio di interferenza da parte di un paese terzo o di soggetti sostenuti da governi di paesi terzi attraverso la catena di approvvigionamento del 5G. La Commissione ha invitato tutti i membri a porre condizioni specifiche in tal senso, compresi schemi di certificazione nazionali ed europei. Dal testo dell’EU Toolbox si evince l’intenzione di sviluppare schemi di certificazione comunitari che però attualmente non sono ancora stati posti in essere.

In particolare, il Network Equipment Security Assurance Scheme (NESAS), definito congiuntamente da 3GPP e GSMA, fornisce un quadro di garanzia per facilitare il miglioramento dei livelli di sicurezza in tutto il settore della telefonia mobile. È probabile che NESAS sia destinato ad essere utilizzato insieme ad altri meccanismi per garantire la sicurezza di una rete, in particolare in appoggio ad una serie appropriata di politiche di sicurezza che coprono l’intero ciclo di vita della rete stessa.

Le certificazioni cloud

Oltre alle tecnologie 5G, un altro settore che merita di essere analizzato è quelle delle Certificazioni Cloud.

I servizi di cloud computing, infatti, sono complessi e costruiti a partire da molti componenti ICT diversi (cavi, grandi data center, software, ecc.), e risulta quindi difficile per i singoli clienti controllare tutti i dettagli tecnici. Oltretutto, i cloud hanno alla base l’idea di riuscire ad ottenere molti clienti, ma per questi ultimi sarebbe molto difficile controllarne singolarmente i requisiti di sicurezza.

A tale riguardo, nel 2012 la Commissione Europea ha pubblicato una comunicazione intitolata “Strategia europea per il cloud computing – liberare il potenziale del cloud computing in Europa”. Una delle azioni delineate nella strategia è quella di assistere lo sviluppo di sistemi di certificazione volontari a livello europeo per la creazione di un elenco di tali sistemi. Nella strategia si chiede all’ENISA, l’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione, di sostenere questo studio.

ENISA ha realizzato la Cloud Certification Schemes List (CCSL), attraverso la quale è in grado di offrire una panoramica dei diversi schemi di certificazione esistenti che potrebbero essere rilevanti per i clienti del cloud computing. Il CCSL mostra anche quali sono le caratteristiche principali di ogni schema di certificazione.

Sempre sotto il dominio di ENISA è presente anche il Cloud Certification Schemes Metaframework (CCSM), un tool online che rappresenta un’estensione del CCSL. L’obiettivo di tale meta-framework è quello di fornire una mappatura neutrale di alto livello che prenda contemporaneamente in esame i requisiti di sicurezza della rete e dell’informazione desiderati dal cliente e gli obiettivi di sicurezza degli schemi di certificazione cloud esistenti, in modo tale da facilitare la scelta degli schemi di certificazione più adatti alle necessità del cliente durante la fase di procurement. Infatti, una volta che un cliente ha specificato i propri obiettivi di sicurezza, tale meta-framework permette di individuare quali schemi di certificazione sono in grado di garantirli.

Infine, per completare lo stato dell’arte riguardo alle certificazioni, è opportuno menzionare lo studio IACS Cybersecurity Certification Framework, un rapporto che ha avuto come scopo quello di presentare gli esperimenti del componente IACS (Industrial Automation and Control Systems) Cybersecurity Certification Framework (ICCF) eseguiti nel 2017 dalle squadre nazionali di esercitazione (NET) di diversi Stati membri, in particolare Francia, Polonia e Spagna. Basato su casi reali di utilizzo e simulazioni di attività ICCF, tale rapporto documenta le attuali pratiche di certificazione dei paesi menzionati in precedenza e le opinioni dei membri delle squadre NET in relazione alla certificazione della sicurezza informatica dei prodotti IACS.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati