LO SCENARIO

GDPR, il fiasco degli ordini professionali. Ecco come correggere il tiro

Criteri deboli nella designazione del Dpo, approccio burocratico all’adeguamento, scarsa consapevolezza del board fra gli errori più comuni nella compliance. Che potrebbero costare cari in termini di sicurezza dei dati degli iscritti. Vediamo le worst practice e i possibili rimedi

Pubblicato il 21 Apr 2020

Maribel Maini

Consulente Privacy per PMI ed Associazioni - DPO

Gian Luca Zingoni

Avvocato e Data Protection Officer - GDPR Specialist

GDPR

A quasi due anni dall’entrata in vigore del GDPR, il bilancio del percorso di compliance per gli ordini professionali italiani è negativo. Si prefigura la messa a rischio della tutela dei dati personali degli iscritti agli albi, ma anche degli utenti dei vari servizi offerti. Stato dell’arte e ostacoli da rimuovere.

Il nodo dei nodi: la scelta del DPO

Verificando a vario titolo alcune realtà professionali, abbiamo avuto modo di riscontrare che alcuni Ordini si sono fatti trovare impreparati all’entrata in vigore del GDPR – nonostante il preavviso avuto sin dal 2016 – ed hanno svolto adempimenti minimi, hanno effettuato le nomine di Responsabili Protezione Dati internamente, spesso a Consiglieri improvvisati e con pochissime conoscenze sui compiti e sulle responsabilità. Tali nomine inoltre, sempre in alcuni casi, sono state fatte senza alcun criterio o forma di selezione ed in alcuni casi sono stati scelti professionisti con già diversi incarichi che ad oggi difficilmente sono riusciti a gestire per tempo e distanza.

Ancora oggi si trovano realtà con pochi adempimenti svolti (il più delle volte con documentazione copiata da qualche circolare, da qualche manuale con allegato formulario); chi ha avuto la forza o la volontà di spendere per comprare un software o una consulenza, è riuscito almeno ad avere un pacchetto adeguato di documenti ed un registro informatico; troppo spesso però si riscontra che gli strumenti acquisiti e presenti, non sono stati compresi o non sono utilizzati nelle loro piena potenzialità dagli incaricati e soprattutto sono percepiti come fastidiosi adempimenti figli di una crescente burocrazia, non ne è quindi percepita la finalità, il fondamento giuridico e quindi l’importanza.

In buona sostanza, chi si appresta a sostituire un Responsabile della Protezione Dati della prima fase, cosa si ritroverà da verificare? Pensiamo ad esempio ai nuovi eletti che vengono nominati internamente RPD, perché ritenuti esperti sulla materia solo considerando un’eventuale presenza ad corso formativo di qualche ora, e che per compensi simbolici o assolutamente esigui, si trovano a dover riscontrare che quello che dovrebbe essere già presente, non è stato fatto; pensiamo anche a quei colleghi che si propongono oggi professionalmente nel ruolo di consulenti e di responsabili (a costi oggi onesti e non sproporzionati, per un impegno che svolgeranno sicuramente con la massima diligenza e professionalità), che si aspettano che i propri predecessori abbiano lasciato almeno una relazione, che abbiano almeno formato gli incaricati e che abbiano nella prima importante fase attuativa sensibilizzato su questa importante materia almeno il Presidente ed i membri del Consiglio, ma che invece – dopo quasi due anni – si trovano tutto da fare, anzi da ricostruire, perché non aver fatto niente o poco è meglio di aver fatto in modo errato, ma il risultato finale è il medesimo, ovvero aver svilito l’importanza e la percezione di una materia sempre più attuale e che è e sarà a nostro avviso sempre più importante.

Ordini professionali, adempimento GDPR “passivo”

Ma veniamo a cosa ci si aspetterebbe di trovare: sicuramente delle informative non generiche, ma attinenti agli effettivi trattamenti effettuati, elenchi di responsabili esterni aggiornati e correttamente nominati, un’attenta analisi del sistema informatico e dei programmi gestionali utilizzati, almeno una relazione annuale dello stato di quanto fatto e quanto programmati da fare, un registro dei trattamenti informatico aggiornato e non cartaceo che non sia la stampa di un programma ma che abbia un attinenza con la materia professionale gestita e trattata dall’Ordine (non è a nostro avviso più accettabile trovare sempre le stesse descrizioni nonostante cambino le materie trattate dai titolari diversi), un’analisi dei rischi per i dati trattati, se necessaria una valutazione di impatto se si presentano rischi elevati per i diritti e le libertà degli interessati (e se si utilizzano nuove tecnologie).

Oggi quindi tra le maggiori difficoltà che si incontrano – a prescindere dagli errori commessi e dalle dimenticanze più o meno gravi – rimangono le difficoltà di comprensione dell’importanza di queste norme, degli adempimenti di sicurezza da porre in essere e delle regole da applicare che dovranno essere suggerite con forza per la salvaguardia di tutti i soggetti interessati ai vari trattamenti dei dati.

Il DPO considerato “ostacolo” e non “risorsa”

Dispiace dover riscontrare che il ruolo del Responsabile della Protezione dei Dati personali non sia stato ancora compreso e che non venga sfruttato per le potenzialità che avrebbe. Troppo spesso accade infatti che questa figura venga nominata e non venga considerata come un vero e proprio consulente, come una risorsa: non viene infatti coinvolta nelle scelte organizzative, non viene coinvolta in caso di “incidente” tecnico, viene spesso lasciato in disparte perché “percepito” come un ostacolo all’attività e funzionalità del Consiglio dell’Ordine stesso.

Ovvio, la collaborazione nasce dalla fiducia reciproca e nel rapporto che il consulente deve instaurare con gli organi dirigenziali dell’Ordine, ma anche con i singoli incaricati; per raggiungere ottimi risultati in termini di complementarietà con la materia del trattamento e protezione dei dati, sarà quindi a nostro avviso essenziale che l’RPD venga portato a piena conoscenza della storia e dell’organizzazione interna dell’Ordine con il quale sta lavorando.

Il Responsabile della Protezione dei Dati, come consulente dovrà a nostro avviso osservare le dinamiche organizzative interne delle segreterie e, senza alcun giudizio iniziale, ascoltare ed osservare come viene svolto il loro lavoro quotidiano, la routine organizzativa che si tramanda da segretaria a segretaria e da Consiglio vecchio a Consiglio nuovo.

Ordini professionali, come rimettersi sulla giusta strada

Oggi un consulente esperto su questa materia che si trova ad accettare incarichi in situazioni da gestire in diffidenza o da ricostruire, sa che prima di iniziare il proprio lavoro dovrà convincere con aiuti / pareri e relazioni orali e scritte il Consiglio, dovrà spingere affinché non ci sia solo un adeguamento “documentale” a sterili adempimenti formali ma soprattutto un adeguamento “mentale”: del personale dipendente in primis e contemporaneamente dei consiglieri in carica, solo nel momento in cui la normativa sarà compresa ed accettata, sarà effettivamente garantita la trasparenza, l’uso corretto delle nuove tecnologie e quindi la protezione dei dati.

Spesso i Consigli sottovalutano anche le scelte tecniche e tecnologiche da adottare; su queste scelte oggi dovrebbe essere sempre coinvolto il consulente incaricato per poter valutare insieme quali siano i requisiti tecnici più sicuri per svolgere i servizi necessari da gestire o da esternalizzare sempre nell’ottica di garantire la sicurezza dei trattamenti dei dati personali degli interessati.

Si riscontra che negli Ordini professionali spesso non vengano percepiti i rischi ed i potenziali danni che possono essere subiti dagli iscritti: non vengono percepiti i rischi legati alla gestione dei dati degli albi professionali, dei dati previdenziali, dei dati di giustizia interna, alla gestione delle caselle di posta ordinaria e posta certificata.

Da questa analisi si evidenzia che in questo specifico settore, che sarebbe dovuto essere a nostro avviso più attento, molti errori sono stati compiuti e molte cose possono e devono essere ancora migliorate, ma ciò potrà accadere solo alzando il livello della professionalità e della cultura delle materia da entrambe le parti.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3