norme ue

Regolamento DORA sulla resilienza digitale: cosa cambia per gli operatori finanziari

Il Digital Operational Resilience Act mira ad armonizzare i principali requisiti di resilienza operativa digitale nel settore finanziario attraverso l’attuazione da parte delle imprese di misure di governance, cyber/ICT risk management e incident reporting. I pilastri del regolamento, l’impatto sulle imprese, prossimi step

Pubblicato il 17 Nov 2022

Giorgia Carneri

Data Protection Specialist, DLA Piper

Maria Chiara Meneghetti

Avvocato esperto di data protection, DLA Piper

resilient-4899283_1920 (1)

Il 10 novembre 2022, dopo l’approvazione della Direttiva NIS2, il Parlamento UE ha adottato in prima lettura anche il Regolamento DORA (Digital Operational Resilience Act), che ha l’ambizioso obiettivo di consolidare e armonizzare a livello europeo i principali requisiti di resilienza operativa digitale nel settore finanziario.

Il Regolamento si inserisce in un più ampio pacchetto europeo di misure strategiche per il Fintech (che include una proposta di regolamento sui mercati delle cripto-attività, MiCA, e una sulla tecnologia di registro distribuito, DLT) e vuole assicurare che le imprese del settore siano in grado di affrontare attacchi informatici e perturbazioni operative, attraverso l’implementazione di misure di governance, cyber/ICT risk management e incident reporting.

Obiettivi, ambito e termine per l’applicazione del Regolamento DORA

Negli ultimi dieci anni, l’utilizzo di tecnologie dell’informazione e comunicazione (ICT) ha rivoluzionato il settore finanziario e acquisito un ruolo centrale nella sua operatività quotidiana. La trasformazione digitale non è però stata accompagnata da un’adeguata consapevolezza e gestione dei rischi informatici a cui il settore diventa sempre più esposto. Le previsioni in materia di sicurezza informatica sono rimaste finora sparse in diversi atti dell’UE, non sempre tra loro coerenti e differenziate a livello nazionale.

Perché un regolamento

La crescita e gravità degli attacchi cyber, il pericolo di conseguenze sistemiche e le lacune del quadro normativo esistente hanno portato al concepimento del Regolamento DORA, che si prefigge di regolare in maniera uniforme la “resilienza operativa” nel settore finanziario in UE. L’obiettivo è quindi imporre l’adozione di requisiti standardizzati, necessari a garantire che le entità finanziarie che operano in Europa siano poste nelle condizioni di prevenire, resistere e reagire alle minacce informatiche di cui potrebbero essere bersaglio. A tal fine, il Regolamento introduce un corpus armonizzato di misure tecnico-organizzative volte ad abilitare e sostenere il potenziale innovativo della finanza digitale mitigando, al contempo, i rischi che derivano dall’innovazione tecnologica.

A chi si applica il Regolamento DORA

La portata del Regolamento DORA è molto ampia e impatterà quasi tutti gli operatori del settore finanziario. Si applicherà infatti non solo a enti finanziari di stampo “tradizionale” (per esempio, banche, imprese di investimento e assicurazioni), ma anche ai “nuovi attori” del mercato quali aziende di servizi di cripto-asset e fornitori critici di servizi ICT (e.g. fornitori di servizi cloud).

Quando sarà operativo

Gli operatori interessati potranno beneficiare di un grace period di 24 mesi a partire dalla data di entrata in vigore del Regolamento DORA per attuare tutti gli adempimenti necessari da un punto di vista tecnico-organizzativo per conformarsi alla normativa in oggetto.

Fintech, i principali rischi cyber e tre rimedi tecnologici

I pilastri del Regolamento DORA

Il Regolamento può essere sintetizzato in tre pilastri principali.

Governance e organizzazione interna (Art. 5)

Le entità finanziarie dovranno dotarsi di una governance interna e di un quadro di controllo tali da garantire una gestione efficace e prudente di tutti i rischi ICT, al fine di raggiungere un elevato livello di resilienza operativa digitale. In particolare, occorrerà attribuire una serie definita di compiti all’organo di gestione dell’ente finanziario, che rimane il principale responsabile della gestione complessiva dei rischi ICT.

Risk management (Artt. 6-16)

Le entità finanziarie dovranno disporre di un quadro di gestione del rischio ICT solido, completo e ben documentato come parte del loro sistema complessivo di gestione del rischio. Tra le altre cose, gli operatori dovranno avere cura di:

  • utilizzare strumenti e sistemi di ICT resilienti, tali da ridurre al minimo l’impatto dei relativi rischi;
  • identificare prontamente tutte le fonti di rischio e implementare meccanismi in grado di rilevare attività anomale;
  • adottare procedure interne e misure di protezione e prevenzione.

Il Regolamento introduce alcune semplificazioni per imprese esentate dagli obblighi rafforzati (es. piccole imprese di investimento non interconnesse), che non escludono però l’implementazione di basilari misure di mappature e gestione del rischio ICT.

Incident management e reporting (Artt. 17-23)

Numerose sono le previsioni introdotte in materia di gestione degli incidenti legati ai servizi ICT. Infatti, le entità finanziare dovranno:

  • prevedere e implementare politiche di continuità operativa e sistemi e piani di ripristino in caso di disastro relativo alle ICT;
  • dotarsi di capacità e personale idonei a rilevare vulnerabilità, minacce, incidenti e attacchi informatici e valutare le possibili conseguenze sulla loro resilienza operativa digitale;
  • prevedere piani di comunicazione nei confronti dei vari stakeholder.

Per quanto concerne, invece, la segnalazione degli incidenti connessi, le entità finanziarie dovranno stabilire e attuare un processo di gestione per monitorare e registrare gli incidenti connessi alle ICT, per classificarli e determinarne l’impatto e segnalarli, tramite una relazione, alle autorità competenti se ritenuti gravi.

Fornitori terzi di servizi ICT (Artt. 28-44)

Al fine di mitigare i rischi derivanti dalla dipendenza delle entità finanziarie da fornitori terzi di servizi, è previsto il conferimento alle autorità di vigilanza finanziaria di specifici poteri di sorveglianza.

Pertanto, oltre a prevedere un quadro di sorveglianza a livello europeo per i fornitori terzi di servizi ICT critici, saranno armonizzati gli aspetti contrattuali chiave (stipula, esecuzione, fase post-contrattuale) per garantire che le società finanziarie monitorino i rischi di terzi. Inoltre, al fine di garantire l’adeguato monitoraggio dei fornitori di servizi tecnologici che assolvono una funzione critica per il funzionamento del settore finanziario, per ciascun fornitore terzo di servizi ICT critico sarà definita una autorità di sorveglianza “capofila”.

Principali conseguenze per gli operatori e prossimi passi

È importante tenere presente che, per l’applicazione dei requisiti sopra riportati, il Regolamento DORA rimanda al principio di proporzionalità (Art. 4) e quindi, secondo una logica ormai consolidata e presente in numerose altre normative (prima fra tutte, ad esempio, il GDPR), rimette al singolo soggetto, l’onere di valutare e dimostrare il corretto livello dei requisiti che devono essere implementati.

Come prepararsi al Regolamento DORA

È molto probabile che le grandi imprese applichino già molti dei requisiti di gestione del rischio ICT previsti dal Regolamento.

Sarà comunque fondamentale per tutte le entità finanziarie adottare un approccio proattivo e consapevole, attraverso lo svolgimento di attività preparatorie che consentano di determinare l’effettivo impatto di DORA sulla propria organizzazione e di non trovarsi quindi impreparate al momento della sua applicazione. Tra queste, in particolare, sarà opportuno per gli operatori:

  • Gap analysis dell’ICT risk management framework: revisionare la struttura di governance interna e le misure di gestione dei rischi e incidenti ICT già adottate, per verificare la consapevolezza aziendale rispetto al nuovo impianto normativo e valutare se le risorse, le strategie e i piani di risposta e di ripristino in essere rispondano adeguatamente ai requisiti normativi. In caso contrario, occorrerà prevedere piani di aggiornamento e adeguamento.
  • Revisione dei meccanismi di incident reporting: valutare le capacità e la reattività dell’azienda in ambito di reportistica, e di conseguenza implementare da zero o adeguare le esistenti procedure di segnalazione degli incidenti, al fine di garantire un allineamento con i nuovi requisiti normativi.
  • Valutazione dei fornitori critici di servizi ICT: mappare i contratti con i fornitori terzi di ICT, valutandone la criticità rispetto all’operatività del business, revisionando e documentando le loro vulnerabilità per permettere la pianificazione di adeguate strategia di contenimento del rischio.

A loro volta, i fornitori di servizi ICT dovranno valutare la propria appartenenza alla categoria dei fornitori definiti “critici” e, in caso positivo, analizzare le azioni da intraprendere per soddisfare le nuove esigenze di supervisione da parte delle Autorità europee di Vigilanza (ABE, EIOPA, ESMA).

Infine, sarà importante per tutti gli operatori del mercato monitorare le posizioni e le indicazioni che saranno adottate dalle Autorità europee di Vigilanza, tra cui, in particolare, la definizione dei criteri in base ai quali determinate imprese saranno tenute a effettuare c.d. “threat led penetration test” almeno una volta ogni tre anni.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3