cambiamenti climatici

Raffreddare le città: la triplice sfida della governance urbana, tecnologica e climatica

Le città producono circa due terzi delle emissioni totali di gas serra ed è nelle città che si verificheranno i maggiori impatti dei cambiamenti climatici e si creeranno i danni più gravi. Ecco perché occupano una posizione chiave nella transizione climatica e nella sfida del raffreddamento sostenibile

Pubblicato il 21 Lug 2022

Achille Pierre Paliotta

Ricercatore INAPP

smart city digital

Le ondate di calore registratesi nel Belpaese, a partire dal mese di maggio, pongono un serio problema che è divenuto vieppiù rilevante, di giorno in giorno, anche a livello globale soprattutto nelle grandi città e nei paesi economicamente meno sviluppati. Se si allarga lo sguardo, dalla penisola a una prospettiva più ampia, si vede bene come ambedue questi problemi interessano tutto il globo terracqueo.

Clima, il mondo a un bivio: chiudiamo l’era dei combustibili fossili o sarà catastrofe

L’effetto “isola di calore” nelle città

Tali ondate di calore vengono definite come un periodo di clima insolitamente caldo che in genere dura due o più giorni con temperature che sono al di sopra delle medie storiche per una determinata area. A ciò si aggiunga che le città sono sempre più surriscaldate in quanto connotate dall’effetto “isola di calore” (urban heat island, UHI). Il fenomeno UHI è causato sostanzialmente dall’alterazione antropica dell’ambiente naturale, quale lo sviluppo di edifici e superfici impermeabili, i quali determinano una maggiore capacità termica che intrappola più energia e radiazione con conseguente aumento della temperatura. L’effetto congiunto dei due fenomeni potrebbe portare una media città a riscaldarsi fino a più 4°C entro il 2100. Anche con un 1,5°C di riscaldamento, si potrebbero avere 2,3 miliardi di persone vulnerabili a forti ondate di calore. Ciò riguarderà, ancor di più, le grandi città dei paesi più poveri. Tale situazione non si può non tradurre, di conseguenza, che in un aumento della domanda di energia per i sistemi di raffreddamento degli ambienti.

In un prossimo rapporto intitolato “Chilling Prospects. Tracking Sustainable Cooling for All 2022”, di cui sono uscite già alcune anticipazioni online, viene messo in evidenza come, in questo stesso anno, in 54 paesi e regioni di 22 paesi con elevate temperature, 1,2 miliardi di poveri, abitanti nei centri urbani e nelle zone rurali, sono ad alto rischio perché non hanno accesso a tecnologie adeguate di raffreddamento. Ciò rappresenta un marcato incremento di oltre 28 milioni di persone, rispetto al 2021, e ciò è principalmente dovuto all’aumento del numero dei poveri abitanti nei centri urbani. In generale, la popolazione a reddito medio-basso, esposta a un rischio medio di elevate temperature è passata da 2,37 miliardi nel 2021 a 2,47 miliardi nel 2022, con un aumento di 109,3 milioni tra i 54 paesi considerati ad alto impatto.

La Cool Coalition per un raffreddamento sostenibile del clima

Per affrontare tale tematica globale si è formata, a seguito del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UN Environment Programme, UNEP), la Cool Coalition la quale ha il fine di accelerare un programma di raffreddamento sostenibile del clima, attraverso uno sforzo unificato di governi, imprese, mondo scientifico e società civile. La coalizione adotta un approccio intersettoriale al raffreddamento, che comprende il cambiamento dei comportamenti, la progettazione degli edifici, l’efficienza energetica, le energie rinnovabili e lo stoccaggio dell’energia termica.

Questo perché, il raffreddamento è fondamentale per la nostra alimentazione, la salute, la prosperità e l’ambiente. Lo stesso processo di digitalizzazione, in fase di avanzata realizzazione nonché l’essere connessi in rete, si basa sul raffreddamento dei data center. Tale catena del raffreddamento può essere fornita in modo passivo (attraverso la progettazione di edifici specificamente progettati) o attivo (attraverso l’aria condizionata e la refrigerazione) o una combinazione di entrambi. Le applicazioni tecniche spaziano dal raffreddamento degli edifici e dei veicoli, al raffreddamento dei processi industriali, alle catene del freddo per alimenti e medicinali. Del resto, un raffreddamento accessibile, efficiente e rispettoso del clima per tutti è alla base di tutti gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDG).

Nel giugno 2022 la Coal Coalition ha pubblicato un rapporto dal quale si evince che, oggigiorno, quasi 3,5 miliardi di persone devono affrontare numerosi ostacoli per avere accesso a tecnologie di raffreddamento accessibili ed efficienti. A solo titolo esemplificativo, dei 2,8 miliardi di persone che vivono nelle zone più calde del mondo – più esposte a temperature potenzialmente letali per almeno 20 giorni all’anno – solo l’8% ha accesso al raffreddamento degli ambienti in cui vive.

Una guida per aiutare le città del mondo ad affrontare il riscaldamento

L’UNEP ha pubblicato a novembre scorso una guida dettagliata per aiutare le città del mondo ad affrontare il riscaldamento, che si verifica nelle aree urbane a un tasso doppio rispetto alla media globale. Nella guida viene descritto come le città si stiano riscaldando rapidamente a causa dell’effetto UHI causata da una combinazione di ridotta copertura verde, dalle proprietà termiche dei materiali comunemente usati nelle superfici urbane e dal calore antropico disperso a seguito delle attività umane.

I principali risultati desumibili da tale guida sono i seguenti:

  • La domanda di raffreddamento degli ambienti è in aumento e si prevede che essi triplicheranno dal 2016 al 2050 poiché milioni di famiglie, nei paesi in via di sviluppo, acquisteranno condizionatori d’aria nei prossimi decenni;
  • Gli impatti del calore urbano non sono distribuiti uniformemente in quanto i quartieri abitati prevalentemente da persone a basso reddito sono di solito quelli più vulnerabili alle ondate di calore e ciò si somma al più difficoltoso accesso a tecnologie di raffreddamento;
  • I vantaggi del raffreddamento urbano sostenibile sono di vasta portata, tra cui il miglioramento della salute, la riduzione del fabbisogno energetico, la riduzione delle emissioni e i vantaggi economici correlati a tutti questi aspetti;
  • Le strategie di raffreddamento possono essere ottimizzate grazie all’attuale tecnologia per operare in modo più efficiente, vale a dire ridurre il calore su scala urbana ottimizzando le esigenze di raffreddamento degli ambienti. A questo riguardo, tra gli esempi che si possono qui riportare vi sono le pompe di calore geotermiche (ground-source heat pumps, GSHP) e i nuovi condizionatori ad alta efficienza energetica.

Le pompe di calore geotermiche GSHP e la riduzione dei gas serra

Le pompe di calore geotermiche GSHP sono un tipo di sistema che utilizza il terreno come fonte o pozzo di calore per il riscaldamento e il raffreddamento: estraggono il calore dal terreno per riscaldare gli edifici in inverno e pompano nuovamente il calore dagli ambienti nel terreno per raffreddarli in estate. In estate, il fluido vettore viene trasportato freddo all’interno degli edifici, dove assorbe il calore dallo spazio interno e si riscalda, mentre l’ambiente si raffredda. Il contrario avviene durante gli inverni, quando lo stesso espelle calore nella stanza mentre si raffredda. Per scambiare calore con il terreno, si utilizzano tipicamente degli scambiatori costituiti da tubi di polietilene ad alta densità con un fluido vettore (tipicamente una soluzione di acqua e antigelo) che circola all’interno degli stessi. Le GSHP risultano essere da quattro a cinque volte più efficienti dei sistemi a combustibili fossili e l’energia non è intermittente come nel caso dell’eolico e del solare. Esse possono essere configurate in reti che collegano gli edifici di una strada, spostando così l’energia su richiesta o accumulandola quando non è necessaria. Avanzamenti tecnici hanno, nel corso degli anni, migliorato le prestazioni delle GSHP quali, a solo titolo esemplificativo, il test di risposta termica utilizzato per determinare le caratteristiche termiche del suolo e il liquido vettore utilizzato con una migliore conducibilità termica.

Uno studio di fattibilità del Massachusetts ha stimato che la conversione dei quartieri attualmente serviti dal gas naturale alle pompe GSHP in rete potrebbe ridurre le emissioni di gas serra prodotte dal riscaldamento, dal raffreddamento e dall’acqua calda sanitaria di oltre il 90% entro il 2050.

Condizionatori ad elevata efficienza energetica

Per quel che riguarda i condizionatori ad elevata efficienza energetica si stanno effettuando sperimentazioni per individuare nuove tecnologie di raffreddamento sostenibili. Tra essi, sistemi ibridi di compressione del vapore con nuovi tipi di refrigeranti, altamente efficienti, mediante i quali è previsto un impatto climatico inferiore dell’80%, rispetto ai modelli tipici attualmente in commercio. L’opzione tecnologica sarà cruciale in quanto, se non si dovesse riuscire a intervenire in tempo, gli attuali condizionatori ad aria, da soli, potrebbero aggiungere circa 132 gigatoni di emissioni cumulative di biossido di carbonio, avvicinandosi alle emissioni cumulative previste per gli Stati Uniti entro il 2050. Ma i nuovi modelli di condizionatori d’aria, qualora adottati in maniera massiva, avrebbero il potenziale per mitigare il riscaldamento globale, entro il 2100, fino a mezzo grado Celsius colmando, al contempo, il critico e ineguale divario di accesso al raffreddamento degli ambienti.

Conclusioni

In conclusione, è ampiamente riconosciuto che le città occupano una posizione chiave nella transizione al cambiamento climatico, oltre a quello tecnologico. Secondo le stime attuali, le città producono circa due terzi delle emissioni totali di gas serra, a livello globale, e rappresentano una percentuale simile del consumo totale di energia. Allo stesso tempo, è nelle città che si verificheranno i maggiori impatti dei cambiamenti climatici e si prevede che all’interno delle stesse si creeranno i danni più gravi.

Inoltre, l’urbanizzazione futura non farà che accrescere l’importanza delle città nell’ambito della transizione ecologica. Esiste, dunque, un enorme potenziale di risposte tecnologiche efficaci ai cambiamenti climatici nelle città ma questo richiede una serie di profondi cambiamenti istituzionali, comportamentali, tecnologici e fisici. In questo senso, vi è sempre più la consapevolezza che le città attuali sono divenute l’arena strategica dove la governance urbana, la transizione digitale e quella ecologica sono necessariamente intrecciate.

Transizione ecologica e digitale: ecco perché devono viaggiare di pari passo

È pur vero, d’altronde, che tale consapevolezza, al momento attuale, appare non sempre pienamente attuata e molti programmi urbani si configurano come azioni progettuali di implementazione di aree verdi, non sempre strategicamente orientate. Se intese solo in questo senso limitato, senza contestualizzarle in un quadro più ampio e tecnologicamente orientato, le stesse aree verdi non potranno che avere un basso impatto a livello di transizione ecologica e, pertanto, essere poco utili alla mitigazione delle elevate temperature e dell’effetto UHI: è stato calcolato, difatti, da alcuni ricercatori, che per ottenere un calo di 1°C delle temperature urbane sarebbe necessaria una copertura arborea di almeno il 16%. È indubbio, infine, che per raggiungere tali ingenti risultati un ruolo chiave sarà svolto dalla classe politica, dalle risorse disponibili, da un forte sviluppo delle tecnologie verdi sostenibili e da una coesa partnership pubblico-privato, solo per dire il meno.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4