Paniere energetico

Transizione energetica, anche la fusione nucleare avrà un ruolo: eccolo

L’energia da fusione nucleare, disponibile entro il 2050 al massimo, andrà a comporre il paniere energetico, in modo da facilitare la transizione ecologica e abbandonare i combustibili fossili. L’Italia è già ben posizionata nel settore. Facciamo il punto

Pubblicato il 28 Ott 2021

Mirella Castigli

ScenariDigitali.info

272411289_fb637411fe_b

Non solo rinnovabili. Anche la fusione nucleare può giocare la partita per salvare il pianeta, soprattutto grazie agli ultimi avanzamenti tecnologici.

Con la nuova legge sul clima, l’UE si è impegnata a diventare climaticamente neutra entro il 2050, ma per raggiungere questo obiettivo occorre superare gli attuali problemi – aleatorietà, discontinuità e stoccaggio in primis – che affliggono le fonti energetiche rinnovabili (eolico e fotovoltaico): le smart grid non bastano.

Is Nuclear Fusion The Answer To Clean Energy?

Is Nuclear Fusion The Answer To Clean Energy?

Guarda questo video su YouTube

Mentre si cerca di risolvere le problematiche legate all’immagazzinamento delle energie rinnovabili, per garantire sostenibilità energetica e bilanciamento fra consumo e generazione, la fusione nucleare rappresenta una valida soluzione complementare, tanto da attirare sempre più importanti investimenti dei privati, preoccupati per gli allarmi degli scienziati sul riscaldamento globale.

E l’Italia è già ben posizionata: anche nel nostro Paese, la fusione nucleare “già oggi ha importanti ricadute economiche”, sottolinea Piero Martin, professore di Fisica sperimentale presso il dipartimento Fisica e Astronomia dell’Università di Padova, esperto di fusione termonucleare controllata.

L’impatto della fusione nucleare sull’economia italiana

“Anche se dobbiamo ancora produrre l’energia da fusione nucleare, l’Italia già oggi registra significative ricadute economiche dagli investimenti in questo campo: infatti il nostro Paese ha già ricevuto commesse pari a 1,3 miliardi di euro”, commenta Piero Martin.

“Questo significa due cose: innanzitutto, grazie ai finanziamenti europei, alla competitività dell’industria italiana e alle competenze, il nostro Paese sa attrarre investimenti in questo campo e, in secondo luogo, la fusione è un volano anche per la nostra economia”.

Ma come può generare Pil una fonte energetica ancora in fase di studi di fattibilità?

Merito del ruolo nel progetto Iter a cui l’Italia partecipa con il Divertor Tokamak Test facility (DTT) del centro di ricerche Enea di Frascati (che fra i soci conta molti partner industriali, ndr)”. Con grande lungimiranza, “il nostro Paese ha investito oltre mezzo miliardo di euro” nel progetto, continua il professor Martin.

Mercalli: “Salvare il pianeta con le tecnologie che già ci sono, ecco come”

Il progetto Iter deriva dall’accordo siglato nel 2006 da sette partner globali (Unione europea, Cina, India, Giappone, Corea del Sud, Russia e Stati Uniti), che hanno formato una cordata che punta a costruire la macchina per la fusione più grande al mondo. Oltre 30 metri di diametro per 25 miliardi di investimento.

Il Divertor Tokamak Test facility (DTT) è nato “per contribuire allo sviluppo di una soluzione affidabile per l’energia e le particelle esauste in un reattore” (come spiega il sito dedicato), e dunque per risolvere i più comuni problemi di una centrale a fusione nucleare. Il progetto è frutto della collaborazione fra Enea, Eni, Create ed altre realtà, fra cui Infn, Consorzio Rfx, Politecnico di Torino eccetera. Il consorzio Rfx è costituito da Car, Enea, Università di Padova, Acciaierie venete.

Si tratta, prosegue Martin, di “un progetto, che studia la fisica avanzata legata alla fusione, ma soprattutto la fattibilità tecnica della fusione nucleare come fonte di energia. Il passaggio successivo sarà poi il coronamento di questi enormi investimenti: la costruzione del primo reattore, per convertire l’energia termonucleare da fusione in energia elettrica; e quindi permettere ai Paesi partecipanti al progetto Iter, Italia compresa, di differenziare il proprio paniere energetico quando finalmente abbandoneremo i combustibili fossili”.

Enormi investimenti che comunque sono “l’equivalente di due giorni di una bolletta elettrica odierna”, dunque: investimenti sostenibili, che hanno già ricadute economiche e che promettono di rendere realizzabile l’agognata transizione ecologica. E, nel frattempo, permettono di costruire gioielli come il potente acceleratore di particelle dell’Università di Padova, l’ateneo che ospitò Galileo e che ora si conferma leader nella ricerca.

Quando il progetto Iter raggiungerà i risultati previsti, verrà attivato il Demonstration Power Plant (Demo), un prototipo di reattore nucleare a fusione progettato dal consorzio europeo Eurofusion che sarà l’erede del reattore sperimentale Iter e dovrà produrre energia elettrica.

Parola d’ordine: differenziare, usando energia pulita e sicura

Ma ovviamente l’impatto sull’economia italiana è solo un tassello di un mosaico ben più vasto e complesso: “perché l’importante è rendere sostenibile e ‘stabile’ il passaggio dai combustibili fossili – il cui uso ha provocato i cambiamenti climatici in atto, ancora da scongiurare – alle fonti rinnovabili, potendo però fare affidamento su un paniere energetico differenziato e comunque green”, senza rischiare discontinuità nella fornitura di energia elettrica.

In queste settimane, per esempio, l’aumento della bolletta energetica è provocata, fra gli altri motivi, anche da una transizione ecologica ancora tutta da definire. Infatti, a causa dei cambiamenti climatici, in Nord Europa la scorsa estate i venti sono stati scarsi e dunque non hanno contribuito a produrre la quantità attesa di energia rinnovabile eolica, costringendo i Paesi a tornare ad acquistare sul mercato più combustibili fossili, il cui prezzo è in ascesa, mettendo anche a rischio la ripresa economica, post pandemia, in Eurozona. Il principale problema delle energie rinnovabili è infatti legato alle enormi difficoltà di stoccaggio energetico: l’energia prodotta con le rinnovabili non si riesce a immagazzinare per fornirla quanto serve.

Dunque, mentre l’industria tecnologica cerca di risolvere questa problematica, non ci resta che differenziare il paniere energetico in era di transizione ecologica. Ma bisogna differenziare, usando energia pulita. E la fusione è una reazione nucleare che alimenta il sole e le stelle, dunque è naturale.

Le energie rinnovabili sono preziosissime, ma nel mondo in cui viviamo serve una fornitura di energia elettrica 24 ore al giorno e sette giorni su sette, senza rischi di black-out. La fusione si propone come l’energia giusta per differenziare e risolvere una parte dei problemi legati alla “de-carbonizzazione”: “Perché offre tre vantaggi: è naturale come il sole, non produce emissioni di CO2, è sicura, infatti non produce scorie ed è illimitata”, spiega il professor Martin che è anche responsabile dell’area Fisica nel DTT Project Board : “La fusione è la fonte di energia inesauribile, pulita e sicura per sostenere la transizione ecologica”.

Nuovi sviluppi tecnologici sulla fusione nucleare

Tutti questi obiettivi sono più raggiungibili grazie agli ultimi sviluppi in materia.

Dagli anni ’90, le startup della fusione sono cresciute, soprattutto in USA, Regno Unito, Francia Canada e hanno raccolto 1,9 miliardi di dollari, secondo studi dell’Authority britannica dell’energia atomica.

Gli investimenti crescono perché la fusione nucleare sta per diventare una tecnologia dirompente.

“L’interessamento e il contributo dei privati è un segnale molto importante e potrebbe perfino accelerare i tempi”, conclude il professor Martin, che ricorda che il punto di partenza è stata la nuova sensibilità ambientale che sta imprimendo un’accelerazione alla riduzione della dipendenza da fonti fossili (oggi usate sia per la mobilità che per produrre energia elettrica, in maniera non sostenibile): “le politiche dei Paesi industriali e in via di sviluppo non possono permettersi di non centrare l’obiettivo del Protocollo di Parigi: bisogna limitare l’aumento della temperatura media globale al di sotto della soglia di 2 °C oltre i livelli pre-industriali, e di contenere tale incremento a 1.5 °C. Ed è qui che entra in gioco la fusione, un tema da trattare con un approccio laico, mentre continuano le ricerche sull’immagazzinamento dell’energia rinnovabile, sulle Smart grid e le persone investono in rinnovabili (eolico e solare, in primis) per generare energia localizzata per uso casalingo”.

“Nessuno ha un piano migliorare per affrontare la tragedia della crisi climatica”, afferma David Kingham, uno dei tre co-fondatori della Tokamak Energy, azienda, fondata nel 2009 con laboratorio fuori Oxford, che ha raccolto 200 milioni di dollari, soprattutto dal mondo privato, con l’obiettivo di riscaldare gli isotopi dell’idrogeno a una temperatura tale da combinare gli atomi in una reazione che rilasci un’enorme quantità di energia. Il prototipo della macchina di Tokamak ha già raggiunto gli 11 milioni di gradi Celsius, ma deve toccare i 100 milioni di gradi Celsius, pari a sette volte la temperatura al cuore del sole: obiettivo atteso per la fine dell’anno. I dipendenti di Tokamak sono decuplicati in sei anni, fino a 180 lavoratori (soprattutto fisici), mentre il lavoro è diventato più sofisticato.

Tokamak, oggi valutata 317 milioni di sterline, intende fare la fusione sfruttando potenti magneti per contenere e comprimere i gas riscaldati, creando una sorta di fulmine in una bottiglia. Il prossimo obiettivo è una fusion machine pilota da un miliardo di dollari, il passaggio intermedio prima di realizzare gli impianti per convertire l’energia della fusione in energia elettrica per l’uso commerciale.

Anche l’italiana ENI, che è maggiore azionista della CFS, partecipata anche dal Mio di Boston, a inizio settembre ha annunciato l’esito positivo del primo test di un supermagnete per contenere la fusione nucleare. CFS stima di realizzare il primo reattore sperimentale entro il 2025, per produrre energia per la rete già nel prossimo decennio. A supportare CFS è anche Breakthrough Energy Ventures (Bev), fondo finanziato da Bill Gates, Jeff Bezos, Richard Branson, Jack Ma e Mukesh Ambani.

Dalle promesse si sta per passare ai fatti. Mark White, direttore del fondo britannico Science & Innovation Sedd, che investì le prime 25 mila sterline ai fondatori di Tokamak, ha dichiarato che l’investimento totale di 400 mila sterline ora vale 7,5 milioni di dollari.

Vinod Khosla, fondatore del venture capital californiano di Menlo Park Khosla Ventures (che sostiene Commonwealth Fusion Sustems, spin-off del Mit), ha spiegato che per rendere la fusione appetibile agli investitori è servito un break up: suddividere l’impresa finale in “milestone” monitorabili via via dagli investitori, per dar la possibilità ai finanziatori di poter verificare il progressivo avanzamento dei lavori, senza rischiare di perdere denaro.

Commonwealth Fusion Sustems, che fra gli investitori conta anche Breakthrough Energy Ventures, ha annunciato un test di successo della versione di un tipo di magnete cruciale per giungere alla fusione.

Conclusioni

La Cop 26 a Glasgow, l’annuale incontro delle Nazioni Unite ora in corso sul cambiamento climatico, punta a fissare gli obiettivi sul clima, a iniziare dal conseguimento di quelli dell’accordo di Parigi, intesa in cui sono anche rientrati gli Stati Uniti guidati dal Presidente Joe Biden.

Per centrare questi obiettivi, la transizione energetica è fondamentale. Differenziare il paniere energetico è l’unico modo per assicurare una transizione di successo, mentre si realizzano sistemi di stoccaggio che consentano la piena integrazione delle energie rinnovabili nella rete. La fusione è una meta lontana, ma a portata di mano.

Ora bisogna convincere gli investitori a passare da finanziamenti a una cifra a investimenti da 50-100 milioni di dollari per un’altra generazione di prototipi. Il ritorno degli investimenti arriverà entro il 2050, tempi lunghi per gli investitori. Ma a spingere sulle startup della fusione e su progetti come il DTT per la fusione made in Italy è necessario un approccio laico e pragmatico alla transizione energetica.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3