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Dichiarazione precompilata 2018, tutto quello che c’è da sapere

Le novità – i nuovi oneri deducibili e detraibili, dalle spese sostenute per la frequenza degli asili nido ai contributi alla ricerca – i vantaggi e le modalità di accesso. Quello che occorre sapere sulla dichiarazione precompilata 2018

Pubblicato il 23 Apr 2018

Andrea Palma

Ufficio Sistemi evolutivi dichiarazioni, Agenzia delle entrate, Direzione Centrale Servizi Fiscali

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Dal 16 aprile 2018 è disponile on line, per 30 milioni di contribuenti, la dichiarazione precompilata 2018 (redditi 2017) predisposta dall’Agenzia delle entrate. Nella giornata di apertura dell’applicazione web si sono registrati circa 400 mila accessi, con un incremento del 40% rispetto allo stesso intervallo di tempo dello scorso anno.

Per il momento, accedendo con le apposite credenziali, è possibile visualizzare i dati della dichiarazione precompilata (modello 730 e Redditi) così come predisposta dall’Agenzia delle entrate con le informazioni relative a redditi, oneri detraibili e deducibili, versamenti, acconti ed eccedenze presenti nell’Anagrafe Tributaria o comunicate dai soggetti obbligati entro i termini previsti dalle norme. I dati a disposizione dell’Agenzia superano quest’anno 925 milioni, con un incremento del 3,5 per cento rispetto allo scorso anno.

A partire dal 2 maggio si potrà modificare e inviare il modello 730 (fino al 23 luglio) e sarà possibile modificare il modello Redditi, che invece potrà essere trasmesso dal 10 maggio al 31 ottobre.

Le novità della dichiarazione precompilata 2018

La dichiarazione precompilata – che rappresenta una vera e propria “rivoluzione” nel rapporto tra l’Amministrazione finanziaria e il cittadino-contribuente, poiché supera il tradizionale sistema di autoliquidazione delle imposte per passare a uno schema col quale i dati che l’Agenzia ha a disposizione vengono utilizzati per offrire un servizio ai cittadini, facendo venire meno la necessità di controllare la dichiarazione se il contribuente l’accetta così come proposta – è giunta al suo quarto anno e si presenta ancora più ricca e dettagliata.

Da quest’anno, infatti, i cittadini possono trovare in dichiarazione nuovi oneri deducibili e detraibili, come le spese sostenute per la frequenza degli asili nido, i contributi versati alle società di mutuo soccorso e, se comunicate in quanto l’invio è facoltativo, le erogazioni liberali effettuate alle Onlus, alle associazioni di promozione sociale, alle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, la promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico e alle fondazioni e associazioni aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica.

Per quanto riguarda le spese per l’asilo nido, l’Inps ha comunicato all’Agenzia i dati dei cosiddetti “bonus nido” erogati nel 2017. Il beneficio non è cumulabile con la detrazione Irpef delle spese per la frequenza dell’asilo nido, perciò con riferimento ai bambini per i quali è stato riconosciuto dall’Inps il “bonus “nido” la spesa comunicata dall’asilo nido non viene riportata nella dichiarazione precompilata né nel foglio informativo.

Per le erogazioni alle Onlus le disposizioni in materia fiscale prevedono che il contribuente possa scegliere se portare la spesa in deduzione dal reddito oppure in detrazione dall’imposta. Considerato che nella maggior parte dei casi risulta più favorevole la deduzione dell’onere, nella dichiarazione precompilata le erogazioni alle Onlus vengono inserite tra gli oneri deducibili e viene fornito uno specifico avviso con cui si segnala al contribuente che, se lo ritiene più favorevole, può modificare la dichiarazione per beneficiare della detrazione dall’imposta.

Le locazioni brevi nella dichiarazione precompilata

Ulteriore novità riguarda i dati relativi alle locazioni brevi, ossia i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni stipulati da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa. Se i contratti di locazione breve sono stati conclusi con l’intervento di soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali on line, i canoni di locazione sono assoggettati ad una ritenuta del 21 per cento se tali soggetti intervengono anche nel pagamento o incassano i canoni o i corrispettivi derivanti dai contratti di locazione breve. Gli intermediari che effettuano la ritenuta certificano le ritenute operate ai locatori mediante il rilascio della Certificazione Unica e la trasmissione della stessa all’Agenzia delle entrate. Pertanto, anche queste informazioni sono a disposizione dell’Agenzia e sono utilizzate per la elaborazione della dichiarazione precompilata. In particolare, il reddito derivante dalle locazioni brevi costituisce reddito fondiario per il proprietario dell’immobile o per il titolare di altro diritto reale e viene riportato nel quadro B della dichiarazione precompilata, mentre per il sublocatore o il comodatario costituisce reddito diverso e viene riportato nel quadro D.

La compilazione assistita o agevolata

Un’altra importante novità riguarda la compilazione della dichiarazione per i cittadini che presentano il 730 o il modello Redditi direttamente all’Agenzia. Dal 2 maggio, infatti, il contribuente che intende modificare la dichiarazione precompilata messa a disposizione dall’Agenzia potrà avvalersi di un servizio di compilazione “assistita” o agevolata dei dati relativi agli oneri detraibili e deducibili. In particolare il cittadino, dopo aver visualizzato nell’applicazione web le informazioni comunicate dai soggetti terzi (ad esempio, gli scontrini della farmacia, gli interessi passivi per il mutuo, il premio per l’assicurazione sulla vita, le spese universitarie o le rette dell’asilo nido per i figli), potrà modificare gli importi comunicati, inserire nuovi documenti di spesa oppure scegliere di non utilizzare alcuni dati perché non corretti o perché non è in possesso dei requisiti per fruire dell’agevolazione fiscale. I dati aggiunti o rettificati verranno poi riportati in via automatica negli appositi righi del quadro E della dichiarazione dei redditi, senza la necessità per il contribuente di individuare il campo da compilare o di verificare l’esistenza di eventuali limiti di detraibilità o deducibilità dell’onere.

In alternativa è sempre possibile ricorrere alla modalità di compilazione “tradizionale”, ossia inserire o rettificare gli importi degli oneri sostenuti direttamente nei relativi campi del quadro E.

I vantaggi della dichiarazione precompilata

Non bisogna poi dimenticare quali sono i vantaggi per il contribuente che si avvale della dichiarazione precompilata: se il 730 precompilato viene accettato, direttamente o tramite il proprio sostituto, senza modifiche, non saranno più sottoposti a controllo i documenti che attestano le spese comunicate all’Agenzia delle Entrate dai soggetti terzi (e, quindi, non si dovranno più esibire le relative ricevute). Se il 730 precompilato viene presentato, con o senza modifiche, tramite un Caf o un professionista abilitato, i controlli su tutti i documenti relative alle spese indicate in dichiarazione saranno effettuati nei confronti del Caf o del professionista.
In entrambi i casi potrà essere effettuata nei confronti del contribuente la verifica dei requisiti soggettivi per usufruire delle detrazioni o deduzioni (per esempio, l’effettiva destinazione ad abitazione principale dell’immobile acquistato, condizione necessaria per beneficiare della detrazione degli interessi passivi del mutuo).

Le modalità di accesso alla dichiarazione precompilata

Qualche informazione, infine, sulle modalità di accesso alla dichiarazione precompilata e sui canali di informazione e assistenza che l’Agenzia ha attivato.

È possibile accedere direttamente on line alla propria dichiarazione precompilata tramite il Sistema pubblico per l’identità digitale (SPID), con le credenziali dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, con il Pin rilasciato dell’Inps e con le credenziali di tipo dispositivo rilasciate dal Sistema Informativo di gestione e amministrazione del personale della pubblica amministrazione (NoiPA). Infine, i contribuenti possono accedere alla dichiarazione precompilata utilizzando la Carta Nazionale dei Servizi. Inoltre, i contribuenti hanno la possibilità di rivolgersi a un Caf o di delegare un professionista.

È possibile ricevere informazioni attraverso il sito internet dedicato, dove sono presenti tutte le indicazioni utili, i passi da seguire fino all’invio, le novità di quest’anno, le date e le scadenze da ricordare, oltre alle risposte alle domande più frequenti. Inoltre, sono disponibili i numeri dell’assistenza telefonica: 848.800.444 da rete fissa, 06 966.689.07 da cellulare e +39 06.966.689.33 per chi chiama dall’estero, operativi dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17 e il sabato dalle 9 alle 13. È prevista anche la possibilità di ricevere informazioni generali attraverso il canale Facebook@AgenziadelleEntrate.

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