Identità digitali

Spid e Cie accelerano, ma senza imprese non si va lontano: le mosse di Agid

AgID – insieme agli Idp, imprese e esperti – è al lavoro su una bozza della convenzione che definirà in che modo i soggetti aggregatori di Spid privati offriranno alle imprese i propri servizi. Ecco le osservazioni dei soggetti interessati per arrivare a un documento efficace

Pubblicato il 07 Lug 2020

Luca Bertoletti

Club TI Milano

Ornella Fouillouze

Vice Presidente Club TI Milano e coordinatore gruppo sanità

Gianluca Marcellino

Alliance e partner manager

Convenzione per gli aggregatori di servizi privati SPID cie identità digitale.

In mancanza di una adozione massiccia da parte delle imprese, SPID e CIE rischiano di restare due delle tante chiavi digitali del cittadino, più garantite ma molto meno diffuse di quelle che usiamo tutti i giorni.

Per SPID, in particolare, saranno i soggetti aggregatori di servizi SPID privati a colmare la lacuna principale che ha tenuto lontane le imprese finora: creeranno un mercato regolato ma aperto, dove acquistare i servizi di autenticazione e firma con SPID, e in futuro quelli che via via nasceranno, come si fa per qualsiasi servizio informatico: negoziandone la fornitura con imprese specializzate in concorrenza tra loro.

Proprio sugli aggregatori di servizi privati ha cominciato a lavorare AgID a maggio, preparando una bozza della convenzione che definirà come questi soggetti offriranno alle imprese i propri servizi.

Ora la sta rivedendo con gli IdP, e per la prima volta con imprese, coinvolte anche dal nostro Club TI Milano, e esperti indipendenti, compresi noi che scriviamo e altri con i quali ci siamo coordinati nel gruppo di lavoro aperto #ClubTI4SPID. Tutti questi soggetti hanno proposto le proprie osservazioni, che speriamo portino a una nuova versione della convenzione entro qualche settimana.

In questa revisione abbiamo evidenziato due esigenze chiave del rapporto tra imprese fornitrici e acquirenti dei servizi SPID:

  • la tutela della riservatezza commerciale fra IdP, soggetto aggregatore e impresa cliente (“soggetto aggregato”)
  • il bilanciamento dei controlli sui livelli di servizio e sull’uso delle informazioni personali

La tutela della riservatezza commerciale

Come per qualsiasi servizio informatico, compresi quelli che tutti usiamo centinaia di volte al giorno sui nostri smartphone, un servizio pubblico di autenticazione come SPID raccoglie informazioni importanti su quante persone usano ciascun servizio digitale, con che frequenza e in quali orari – e naturalmente l’identità stessa di queste persone.

Nel settore pubblico, l’aggregatore di servizi che fornisce il servizio di autenticazione (ad esempio una regione o una centrale servizi informatici) e la pubblica amministrazione che lo usa (un’altra organizzazione che non desidera sviluppare capacità tecnologiche autonome) hanno uno stesso obiettivo. Naturale quindi che collaborino anziché concorrere, e che condividano queste informazioni, nel rispetto della riservatezza dei cittadini utenti finali. Lo stesso GDPR prevede che quando l’uso dei dati personali è obbligatorio per legge, come spesso accade per le attività delle pubbliche amministrazioni non occorre richiedere il consenso del cittadino. Sono quindi superflui vincoli e controlli particolari sull’aggregatore pubblico.

Tra imprese, queste informazioni riguardano i cittadini clienti del soggetto aggregato, che in altri contesti può essere concorrente dell’aggregatore o dell’IdP, con questi stessi cittadini come clienti potenziali. Nasce quindi l’esigenza di limitare l’uso che l’aggregatore può fare di queste informazioni di grande valore commerciale. Il GDPR già impone che l’aggregato ottenga il consenso dell’utente finale, e l’aggregatore quello di entrambi. Qui è importante definire nella convenzione spazi opportuni e regole semplici perché:

  • da una parte l’aggregatore possa proporre all’aggregato e, solo per suo tramite, agli utenti finali, servizi aggiuntivi che usino i dati di questi utenti, con il loro permesso, per offrire nuove opportunità a loro, all’aggregato e magari ad altri partner
  • dall’altra, l’aggregato possa limitare l’uso che l’aggregatore fa dei dati degli utenti finali così come può fare in qualsiasi altro contratto di servizi informatici.

Il bilanciamento dei controlli

SPID è un’identità tutelata e quindi adatta al rapporto confidenziale e trasparente tra cittadini e erogatori di servizi.

Per garantire queste tutele SPID impone al suo ecosistema, a partire dagli IdP, impegni specifici, oggetto di controlli rigorosi, su:

  • qualità del servizio che erogano, e soprattutto
  • uso che possono fare delle informazioni relative a ciascun cittadino autenticato (in particolare, gli IdP non possono usarle affatto)

È proprio questo che rende SPID una scelta rispettosa della privacy, e quindi offre alle imprese che la adottano l’occasione di un gesto di rispetto e considerazione per i propri clienti oltre i vantaggi che vengono dall’identificazione certa dell’utente con un unico cittadino.

Anche per mantenere questo livello di tutela per il cittadino, oltre che per mantenere la riservatezza commerciale descritta più sopra, è utile definire per gli aggregatori controlli sulla qualità del servizio e l’uso delle informazioni, in qualche modo intermedi tra quelli particolarmente restrittivi imposti agli IdP e quelli imposti a qualsiasi impresa dalle regole sulla privacy.

Oggi, senza aggregatori di servizi privati, un service provider pubblico o privato firma una convenzione con AgID nella quale accetta limitazioni e controlli. Domani, quando sarà un soggetto aggregatore a gestire i servizi SPID per conto delle imprese aggregate, gestendo invece degli aggregati anche gli obblighi verso AgID e i controlli relativi, quali obblighi avrà senso imporre agli aggregatori e quali eventualmente agli stessi soggetti aggregati?

La questione è complessa. In attesa di svilupparla con AgID, crediamo utile limitare al minimo i controlli tra imprese che erogano e consumano servizi SPID, cioè tra aggregatori e aggregati.

Le imprese, infatti, già si tutelano reciprocamente nei contratti che stipulano, l’una rispetto alle inadempienze dell’altra. Per gestire il rischio di interruzione del servizio, per esempio, si possono prevedere penali, o accettare un servizio meno affidabile ma più conveniente.

Meglio quindi che AgID scelga con attenzione un insieme minimo di controlli che per motivi di tutela del mercato e della concorrenza vadano imposti alle parti e sottratti alla libera negoziazione. Crediamo e speriamo che questi saranno molto, molto pochi.

Prossimi passi nell’ecosistema SPID e CIE

In attesa dell’iniziativa che il ministero per l’innovazione, AgID e gli IdP annunceranno presto, e della promulgazione della convenzione per gli aggregatori di servizi SPID privati:

  • Aumenta il numero dei service provider privati SPID, che ora sono undici. Sono un prototipo prezioso del mercato che verrà, utile per esempio proprio per interventi come lo sviluppo della convenzione per gli aggregatori di servizi privati.
    Come #ClubTI4SPID Lavoreremo per aggiornare la fotografia che ne avevamo fatto quando erano sette.
  • Alcuni di questi stanno già cominciando ad integrare anche CIE, com’è naturale visto che i meccanismi tecnici per farlo e la logica di funzionamento sono molto simili.
    Stiamo seguendo l’esperienza di uno di loro in #ClubTI4SPID, ne trarremo conclusioni che condivideremo anche su queste pagine e aiuteranno altre imprese a fare lo stesso.
  • con lo sviluppo crescente di SPID e CIE diventa sempre meno significativo contare quanti profili hanno e più importante capire quanto lavorano questi profili.
    Abbiamo rinnovato ad AgID l’invito di novembre scorso a cominciare a comunicare pubblicamente almeno alcune informazioni aggregate iniziali sull’attività dei cittadini con SPID e con CIE.
  • Numerose imprese, in particolare identity provider SPID e altri trusted service provider, stanno realizzando modi diversi per sottoscrivere documenti tramite SPID.

Sembra lontana invece l’introduzione per SPID o per CIE degli Attribute Authority. Si tratta delle organizzazioni che oggi custodiscono attributi fondamentali per il ruolo di un cittadino nella società, come ad esempio la sua abilitazione a eseguire operazioni particolari (dalla certificazione di impianti all’esecuzione e alla valutazione di esami sanitari, alla ‘semplice’ guida di un veicolo – la patente!)
Osserveremo questo sviluppo con particolare attenzione perché gli attribute authority permetteranno di integrare in processi digitali aperti e innovativi proprio queste verifiche e la sottoscrizione dei documenti relativi; promettono quindi di avere sulla digitalizzazione del paese un impatto pari a quello delle firme con SPID, dei soggetti aggregatori privati e … della pandemia.

L’invito alle imprese che offrono servizi digitali

Sulla base di questi risultati e di queste opportunità, rinnoviamo insieme ad AgID il nostro invito pubblico alle imprese perché adottino SPID e semplifichino per altre imprese la sua adozione, assumendo a seconda dei propri obiettivi il ruolo di:

  • soggetto aggregatore di servizi SPID privati, che aiuti le imprese proprie clienti a usare SPID, o
  • service provider privato, in proprio o, più semplicemente, tramite un soggetto aggregatore

Segnala il tuo interesse direttamente ad AgID all’indirizzo protocollo@pec.agid.gov.it.

Se vuoi coordinarti con alcune altre imprese che lo stanno già facendo, scrivi anche a Club TI Milano: clubtimilano@pec.it.

Per seguire gli sviluppi dell’iniziativa, aderisci al gruppo LinkedIn di Club TI Milano.

Per partecipare al nostro lavoro sui soggetti aggregatori privati, iscriviti al Club.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2