gli strumenti

Formazione a distanza, quale soluzione scegliere: ecco i migliori LMS open source sul mercato



Indirizzo copiato

La formazione a distanza (FAD) è uno strumento utile alle aziende che necessitano di formare dipendenti e stakeholder in genere: sul mercato ci sono diverse piattaforme LMS che possono soddisfare le esigenze di tutte le aziende, vediamo le principali

Aggiornato il 11 ago 2023

Giuditta Mosca

Giornalista, esperta di tecnologia



Sul mercato ci sono diverse piattaforme LMS che possono soddisfare le esigenze di tutte le aziende, vediamo le principali

La formazione a distanza o FAD esiste dai primi decenni del secolo XX, nata sfruttando dapprima i circuiti postali tradizionali per poi essere diffusa via radio, tv e vhs.

L’era digitale ha permesso di migliorarne la portata e l’efficacia, per esempio riunendo in cd-rom contenuti multimediali che hanno dato smalto agli aspetti didattici.

Internet ha reso la FAD più capillare e facile da divulgare, con la nascita di un mercato fatto di piattaforme e applicazioni per permettere a chiunque di creare corsi da erogare online. Queste piattaforme abilitanti, chiamate Learning management system (LMS), sono sia proprietarie sia Open source.

Ma prima di addentrarci nell’esposizione della panoramica delle principali soluzioni di software LMS open source disponibili, ricordiamo che per attivare corsi a distanza (sia in modalità sincrona sia asincrona) è necessario affidarsi a un progettista FAD. Questo professionista è necessario poiché contribuirà a valutare l’efficacia e l’efficienza di una piattaforma di e-learning.

LMS Open source per la FAD

Quello delle piattaforme LMS Open source è un mercato vasto e offre tante soluzioni. I punti cardine e inalienabili devono essere:

  • La scalabilità della piattaforma
  • La personalizzazione dei corsi
  • La gestione degli utenti, anche in gruppi
  • L’accesso alle statistiche

Chi vuole pubblicare corsi su una piattaforma terza, deve sincerarsi che questa offra la possibilità di coinvolgere un numero crescente di utenti. Cosa che, di norma, è sempre possibile. La discriminante è il prezzo, perché Open source non è sempre sinonimo di gratuito.

Allo stesso modo occorre avere piena indipendenza nel caricare i contenuti, assegnandoli a moduli didatti concepiti ad hoc, senza conformare il proprio archetipo didattico ai diktat imposti dalla piattaforma.

Riuscire a gestire gli utenti, ossia i discenti, potendoli raggruppare in categorie, è un vantaggio imprescindibile. Consente di indirizzare contenuti formativi a una platea selezionata e di potere risalire con immediata facilità allo storico dei corsi sostenuti da ciascuna persona. A ciò si accorpano le statistiche, affinché chi organizza la formazione possa sapere chi ne ha usufruito, per quanto tempo, quali moduli ha consultato e su quali ancora deve soffermarsi. Proponiamo qui alcune piattaforme Open source che rispondono a questi requisiti.

Caratteristiche tecniche principali di un LMS

  1. Gestione delle risorse – Un LMS offre la possibilità di organizzare e gestire le risorse di apprendimento, come documenti, video, presentazioni, quiz, ecc. in modo strutturato e accessibile.
  2. Gestione dei discenti, docenti e amministratori – Un LMS consente di gestire gli utenti registrati, in modalità gerarchica: studenti, docenti, amministratori, permettendo di accedere al sistema, gestire il proprio profilo e interagire con gli altri utenti.
  3. Sistema di corsi – Un LMS fornisce uno spazio per la creazione e la gestione dei corsi. Gli insegnanti possono creare e organizzare i materiali del corso, assegnare attività agli studenti, monitorare il progresso e valutare le prestazioni.
  4. Strumenti di comunicazione – Un LMS offre solitamente strumenti di comunicazione integrati, come forum di discussione, chat, messaggistica interna, che favoriscono la collaborazione e la comunicazione tra docenti e studenti attraverso le interazioni create con il tutor.
  5. Valutazione e feedback – Un LMS consente di creare e somministrare quiz e test online, assegnare compiti e progetti, valutare le prestazioni degli studenti e fornire feedback.
  6. Standard di e-learning – Supporto agli standard di e-learning come SCORM (Sharable Content Object Reference Model) e xAPI (Experience API), che consentono l’interoperabilità tra diversi contenuti e sistemi di apprendimento.
  7. Integrazioni e plug-in – Un LMS può integrarsi con altre piattaforme e strumenti, come sistemi di gestione delle risorse umane (HRMS), sistemi di videoconferenza, strumenti di analisi dei dati, consentendo un’esperienza di apprendimento più completa e integrata.
  8. Analisi e reportistica – Integrazione con funzionalità di reportistica che consentono di monitorare il coinvolgimento degli studenti, i progressi di apprendimento, le prestazioni degli utenti e generare report dettagliati sull’efficacia dell’apprendimento.
  9. Accessibilità – Un LMS dovrebbe essere accessibile a tutti gli utenti, inclusi quelli con disabilità visive, uditive o motorie. Pertanto, dovrebbe supportare funzionalità come la compatibilità con screen reader, la possibilità di regolare la dimensione del testo, ecc.

Ora vediamo i principali LMS sul mercato.

LMS autonomi con Joomla! e Wordpress

Usando Joomla! o Wordpress, in principio completamente gratuiti, si possono creare delle piattaforme Learning management system mediante le quali predisporre e distribuire contenuti formativi.

Benché distribuiti gratuitamente, sia Wordpress sia Joomla! necessitano di essere installati su server accessibili via internet e mantenuti nel tempo.

Il costo di queste attività è difficilmente stimabile, perché varia a seconda delle necessità di chi implementa simili soluzioni. Va da sé che occorrono figure professionali per aggiornare le piattaforme create, mantenerle in sicurezza e, laddove necessario, apportare modifiche utili ad adeguarle alle necessità aziendali, laddove i plugin a disposizione non dovessero essere sufficienti.

Queste piattaforme necessitano di plugin complementari che hanno un prezzo che in genere è di poche decine di dollari e che rispondono a esigenze comuni ma escludono quindi quelle peculiari. Le risorse da impiegare per implementare e mantenere una soluzione LMS in-house possono indurre a scegliere piattaforme già esistenti.

Wordpress ha a disposizione moltissimi plugin per la formazione a distanza da selezionare attraverso la ricerca nel campo search.

Joomla! invece, propone le extension e sotto la categoria extension specific è possibile trovare moduli per trasformare il CMS in LMS.

Lms Moodle

Tra i più diffusi LMS c’è  Moodle, il cui acronimo sta per Modular Object-Oriented Dynamic Learning Environment, è una piattaforma gratuita, amministrata e migliorata da una community di cui fanno parte anche insegnanti e discenti.

Ha un alto grado di personalizzazione, permette di integrare funzioni aggiuntive ed è un LMS con una forte vocazione alla multimedialità e una spiccata propensione alla collaborazione tra partecipanti ai corsi formativi che prende forma grazie a chat e forum di discussione.

Può essere installato on premise gratuitamente su web server con Php e un database relazionale oppure, pagando, si può sfruttare la struttura cloud creata da Moodle che può essere provata per 45 giorni a titolo gratuito prima di sottoscrivere un abbonamento. I costi partono da 110 euro l’anno per 50 utenti fino a 1.520 euro l’anno per 1.000 utenti.

Moodle: pro e contro

Moodle è un Lms flessibile e scalabile che supporta sia l’apprendimento sincrono che asincrono. È inoltre possibile integrare Moodle con altre piattaforme e strumenti di apprendimento online, consentendo un’esperienza di apprendimento ancora più completa e personalizzata.

Vantaggi

  • Flessibilità e personalizzazione. Moodle offre una vasta gamma di funzionalità e strumenti che possono essere personalizzati per creare corsi online adatti alle esigenze specifiche degli studenti. È possibile modificare l’aspetto, le funzionalità e i flussi di lavoro di Moodle per adattarli alle esigenze dell’organizzazione.
  • Comunità di supporto. Moodle ha una grande comunità di utenti e sviluppatori che offrono supporto e risorse per aiutare gli utenti a sfruttare al massimo la piattaforma. È possibile accedere a forum di discussione, documentazione e risorse online per ottenere supporto e condividere esperienze con altri utenti di Moodle.
  • Ampia gamma di funzionalità. Moodle offre una vasta gamma di funzionalità per la gestione dei corsi, la creazione di contenuti, la valutazione degli studenti, la comunicazione e la collaborazione. È possibile creare quiz, discussioni, assegnazioni, caricare file, condividere risorse e molto altro ancora.
  • Tracciamento e valutazione delle prestazioni. Moodle consente di tracciare e registrare le attività degli studenti, come il completamento dei moduli, i punteggi dei quiz e il tempo trascorso sulle attività. Questi dati possono essere utilizzati per monitorare le prestazioni dei discenti e generare report dettagliati sull’apprendimento.
  • Accessibilità e compatibilità. Moodle è progettato per essere accessibile e compatibile con diversi dispositivi e browser. I discenti possono accedere ai contenuti del corso da qualsiasi dispositivo connesso a Internet.
  • Aggiornamenti regolari. La comunità di sviluppatori di Moodle rilascia regolarmente nuove versioni e aggiornamenti per migliorare la piattaforma, correggere bug e fornire nuove funzionalità. Ciò assicura che Moodle rimanga aggiornato e all’avanguardia.

Svantaggi

  • Complessità dell’installazione e configurazione. Moodle può essere difficile da impostare e configurare correttamente, soprattutto per gli utenti meno esperti di tecnologia. Richiede una curva di apprendimento significativa e potrebbe essere necessario l’aiuto di esperti o di aziende specializzate per ottenere una configurazione ottimale.
  • Costi aggiuntivi. Sebbene Moodle sia open source e gratuito, alcune funzionalità avanzate o servizi di personalizzazione potrebbero richiedere costi aggiuntivi. Ciò include la formazione del personale, l’acquisto di plugin o l’assistenza di aziende specializzate.
  • Dipendenza dal personale IT. Per gestire e mantenere Moodle in modo efficace, potrebbe essere necessario un dipartimento IT dedicato o un informatico qualificato. Ciò comporta costi aggiuntivi per gli stipendi e la formazione del personale.
  • Supporto tecnico. Anche se Moodle ha una comunità di supporto attiva, potrebbe essere difficile ottenere assistenza immediata e personalizzata in caso di problemi o domande specifiche. Potrebbe essere necessario fare affidamento su risorse online o su consulenti esterni per risolvere eventuali problemi.
  • Scalabilità limitata. Sebbene Moodle sia in grado di gestire un numero elevato di studenti e corsi, potrebbe presentare limitazioni in termini di scalabilità per istituzioni o organizzazioni con un grande numero di utenti. È importante valutare attentamente la capacità di Moodle di gestire carichi di lavoro più pesanti.
  • Interfaccia utente non sempre intuitiva. Alcuni utenti potrebbero trovare l’interfaccia di Moodle meno intuitiva rispetto ad altre piattaforme LMS. Potrebbe richiedere un po’ di tempo per abituarsi all’interfaccia e alle funzionalità di Moodle.

Learning system management Forma.lms

Forma.lms è un’altra soluzione Open source installabile su un qualsiasi web server (quindi Windows, MacOS, Unix, Sun o Linux) con Php e un database.

Parallelamente esiste la possibilità di utilizzare l’infrastruttura messa a disposizione da Forma.lms in una formula SaaS (Software as a Service) accessibile a pagamento secondo politiche commerciali orientate all’uso dei diversi moduli.

Forma lms: pro e contro

Forma.lms offre una vasta gamma di funzionalità, tra cui la creazione di contenuti didattici, la gestione degli utenti, il tracciamento delle attività degli studenti e la generazione di report. È una soluzione flessibile e personalizzabile, adatta sia per le aziende che per le istituzioni educative.

Vantaggi

  • Interfaccia utente intuitiva. Forma.lms ha un’interfaccia utente moderna e intuitiva, che facilita la navigazione e l’utilizzo della piattaforma sia per gli amministratori sia per gli utenti.
  • Funzionalità avanzate. Forma.lms offre una vasta gamma di funzionalità, tra cui la creazione di contenuti didattici interattivi, la gestione degli utenti, il tracciamento delle attività degli studenti e la generazione di report dettagliati.
  • Scalabilità. Forma.lms può essere facilmente adattato alle esigenze di organizzazioni di diverse dimensioni e settori. Può gestire un gran numero di utenti e corsi senza compromettere le prestazioni.
  • Comunità di supporto attiva. Forma.lms ha una comunità di utenti attiva che fornisce supporto tecnico e condivide risorse e best practice.

Svantaggi

  • Personalizzazione complessa. Sebbene Forma.lms sia altamente personalizzabile, la configurazione avanzata e la personalizzazione potrebbero richiedere competenze tecniche specifiche. Questo potrebbe rappresentare una sfida per gli utenti meno esperti.
  • Supporto tecnico limitato. A differenza di soluzioni commerciali, il supporto tecnico per Forma.lms potrebbe essere limitato o dipendere principalmente dalla comunità di utenti. Questo potrebbe comportare tempi di risposta più lunghi o una minore disponibilità di assistenza.
  • Mancanza di alcune funzionalità avanzate. Rispetto ad altri LMS, Forma.lms potrebbe mancare di alcune funzionalità avanzate come la gamification integrata o l’integrazione con sistemi di apprendimento esterni.
  • Aggiornamenti e manutenzione. Essendo un sistema open source, gli aggiornamenti e la manutenzione di Forma.lms potrebbero richiedere una maggiore attenzione e impegno da parte dell’organizzazione per garantire la sicurezza e le prestazioni ottimali.
  • Mancanza di una vasta gamma di plugin. Forma.lms potrebbe avere una selezione più limitata di plugin e integrazioni di terze parti.

Lms Ilias

Ilias è un’altra soluzione gratuita interessante che, però, prevede l’installazione soltanto on premise con a bordo Apache, Php e un database relazionale. A corredo del motore principale, la community ha creato e continua a creare plugin per espanderne le funzionalità.

Alcune caratteristiche di ILIAS includono, l’adozione dello SCORM 1.2 e SCORM 2004, la possibilità di creare contenuti didattici interattivi, la gestione degli utenti e dei gruppi, il tracciamento delle attività degli studenti, la valutazione e la generazione di report dettagliati. ILIAS supporta anche diverse modalità di apprendimento, come l’apprendimento collaborativo, l’apprendimento basato su scenari e l’apprendimento mobile.

LMS Ilias: pro e contro

Alcune caratteristiche di ILIAS includono la possibilità di creare contenuti didattici interattivi, la gestione degli utenti e dei gruppi, il tracciamento delle attività degli studenti, la valutazione e la generazione di report dettagliati. ILIAS supporta anche diverse modalità di apprendimento, come l’apprendimento collaborativo, l’apprendimento basato su scenari e l’apprendimento mobile.

Lms Ilias: pro

  • Ampia gamma di funzionalità. ILIAS offre una vasta gamma di funzionalità per creare, gestire e distribuire corsi online, tra cui la creazione di contenuti interattivi, la gestione degli utenti, la valutazione e la generazione di report dettagliati.
  • Personalizzazione. ILIAS è altamente personalizzabile e offre la possibilità di adattare l’interfaccia e le funzionalità alle esigenze specifiche dell’organizzazione.
  • Supporto per diverse modalità di apprendimento. ILIAS supporta diverse modalità di apprendimento, come l’apprendimento collaborativo, l’apprendimento basato su scenari e l’apprendimento mobile, consentendo agli utenti di accedere ai contenuti e partecipare alle attività di apprendimento da qualsiasi dispositivo.
  • Comunità di supporto attiva. ILIAS ha una comunità di utenti attiva che fornisce supporto tecnico, condivisione di risorse e plugin aggiuntivi. Ciò può essere utile per ottenere assistenza e condividere esperienze con altri utenti.
  • Sicurezza e privacy. ILIAS offre funzionalità di sicurezza avanzate per proteggere i dati degli utenti e garantire la privacy. Ciò è particolarmente importante per organizzazioni che gestiscono dati sensibili o personali.

Svantaggi

  • Complessità iniziale. L’installazione e la configurazione iniziale di ILIAS possono richiedere competenze tecniche specifiche, rendendo il processo più complesso per gli utenti meno esperti.
  • Curva di apprendimento. L’interfaccia e le funzionalità di ILIAS potrebbero richiedere un po’ di tempo per essere apprese e utilizzate in modo efficace, soprattutto per gli utenti meno familiari con i sistemi di gestione dell’apprendimento.
  • Aggiornamenti e manutenzione. Come per molti LMS open source, gli aggiornamenti e la manutenzione di ILIAS possono richiedere una maggiore attenzione e impegno da parte dell’organizzazione per garantire la sicurezza e le prestazioni ottimali.
  • Limitata selezione di plugin. Rispetto ad altri LMS commerciali, la selezione di plugin e integrazioni di terze parti disponibili per ILIAS potrebbe essere più limitata.
  • Supporto tecnico limitato: Il supporto tecnico per ILIAS potrebbe essere limitato o dipendere principalmente dalla comunità di utenti. Ciò potrebbe comportare tempi di risposta più lunghi o una minore disponibilità di assistenza rispetto a soluzioni a pagamento.

LMS Opigno basato su Drupal

Opigno è una piattaforma basata su Drupal usata da molte organizzazioni, tra le quali figurano giganti come Nestlé, Pfizer e Renault. E’ un LMS pensato appositamente per la formazione aziendale perché, oltre a rispondere in modo universale alle esigenze tipiche della formazione a distanza, permette anche l’integrazione di una quantità di altri software e strumenti utilizzati in ambito professionale.

Con Opigno, è possibile creare e gestire facilmente corsi online, test, sondaggi e certificati per studenti o dipendenti. Supporta anche i principali standard e formati di e-learning, come SCORM, Tin Can API o H5P, per garantire la compatibilità e l’interoperabilità con altri sistemi e contenuti.

Opigno: pro e contro

Opigno permette agli utenti di creare e gestire corsi online, quiz, certificati e report. e supporta anche funzioni di social learning come forum, chat e gruppi.

Vantaggi

Opigno è flessibile e scalabile, il che significa che può gestire diversi tipi di contenuti e scenari di apprendimento. Gli utenti possono creare corsi con diversi formati, come video, audio, testo o elementi interattivi. Gli utenti possono anche creare diversi percorsi di apprendimento e monitorare i progressi degli studenti.

  • Opigno è compatibile con altri moduli e temi di Drupal, il che significa che gli utenti possono estendere le funzionalità e l’aspetto del software. E’ possibile integrare Opigno con altri strumenti e piattaforme esterne, come Moodle, Zoom o Google Classroom.
  • Opigno è conforme agli standard di settore, come SCORM, Tin Can API e LTI. Ciò significa che gli utenti possono importare ed esportare contenuti didattici da altre fonti e sistemi e garantire che i loro contenuti siano accessibili e interoperabili.

Svantaggi

  • Gli utenti potrebbero dover assumere uno sviluppatore o un servizio di hosting che li aiuti nella configurazione e nella risoluzione dei problemi del software.
  • Gli utenti possono anche riscontrare alcuni bug o errori nel software. Per ottenere aiuto, gli utenti devono affidarsi ai forum della comunità o alla documentazione, poiché non esiste un team o un servizio di assistenza ufficiale.
  • Opigno può presentare alcuni problemi di compatibilità con altri software o dispositivi e scoprire che alcuni contenuti o funzionalità non sono compatibili con diversi browser.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4