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Legge di bilancio 2023, cosa prevede la manovra: ecco le misure per imprese e famiglia

Una manovra da circa 35 miliardi di euro che comprende sostegni alle imprese e alle famiglie: ecco tutte le misure della Legge di bilancio 2023

Aggiornato il 16 Gen 2023

Maurizio Carmignani

Founder & CEO - Management Consultant, Trainer & Startup Advisor

legge di bilancio 2023

Contrasto al caro energia, incentivi per le assunzioni, sostegni a imprese e famiglie: questi sono i principali temi della Legge di bilancio 2023, la manovra del Governo che vale circa 35 miliardi di euro. Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di bilancio per l’anno prossimo, il bilancio pluriennale per il triennio 2023-25 e l’aggiornamento del Documento programmatico di bilancio (DPB). Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il testo il 21 novembre e la Commissione Europea, nonostante alcune riserve, ha dato parere sostanzialmente positivo al documento il 14 dicembre, il 23 dicembre la Camera ha approvato la manovra, sei giorni dopo è arrivato l’ok definitivo dal Senato. Vediamo le principali misure al vaglio.

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Legge di bilancio 2023, l’iter di approvazione

Il 25 novembre Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato il Documento programmatico di bilancio per il 2023 (DPB) inviato alla Commissione europea e al Parlamento italiano. Il testo della manovra, della legge di bilancio, composto da 155 articoli, è arrivato alla Camera il 28 novembre. Si è così avviato l’iter di approvazione conclusosi il 29 dicembre con l’approvazione da parte del Senato. I provvedimenti partono dal riferimento del quadro programmatico già definito nell’integrazione alla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2022 e le misure contenute nella manovra di bilancio ammontano a quasi 35 miliardi di euro.

Come nella Nota di aggiornamento ritroviamo nella legge di bilancio i 21 miliardi di deficit aggiuntivo, dal 3,4% del pil previsto al 4,5% definitivo. Quasi tutto l’extra deficit sarà utilizzato per far fronte al caro energia, con l’intento di aiutare di più chi è stato maggiormente colpito dall’aumento dei costi.

La reazione dei mercati

In generale la manovra sembra ispirata da criteri di prudenza e di equilibrata valutazione dello scenario macroeconomico, con una previsione di crescita allo 0,6%. Il deficit primario, il deficit al netto degli interessi, si riduce di oltre un punto di pil rispetto al 2022, 4,5% anziché il 5,6% del preconsuntivo 2022. I mercati sembrano aver apprezzato l’impianto generale della manovra.

Il disegno complessivo sembra in parte ricalcare i principi del precedente governo, operando in sostanziale continuità, aprendo a interventi di bandiera che non modificano sostanzialmente il perimetro nel quale il nuovo governo si è mosso per varare la sua prima finanziaria.

Quanto vale la manovra di Governo

Come scritto la manovra vale complessivamente 35 miliardi, 21 miliardi saranno coperti da extra deficit, tagli per circa 7 miliardi e entrate suppletive per circa 6,3 miliardi. Tra le voci nuove di finanziamento della manovra più rilevanti c’è la norma sugli extra profitti, sul versante tagli spicca il recupero delle risorse destinate al reddito di cittadinanza e in misura inferiore al superbonus.

Prima di addentrarci nel dettaglio delle misure più rilevanti, segnaliamo tre punti.

  • Il primo riguarda il caro bollette, gli aiuti coprono solo il primo trimestre 2023. Se la situazione non dovesse normalizzarsi bisognerà intervenire nuovamente.
  • Il secondo riguarda l’inflazione, se dovesse mantenersi su questi livelli, renderebbe gli stanziamenti sui comparti scuola e sanità probabilmente non sufficienti.
  • Il terzo, riguarda l’attuazione. Un gruppo di norme, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, flat tax incrementale, quota 103, l’innalzamento del tetto all’uso del contante, il taglio del cuneo fiscale, sono entrate in vigore dal primo gennaio.

Un altro gruppo di norme, che riguardano stanziamenti per 4,6 miliardi (11,3 complessivamente fino al 2025), dovrà essere attuato. Per riuscirci serviranno 119 provvedimenti. In questo perimetro troviamo soprattutto le norme necessarie a concretizzare operativamente una trentina di fondi tra quelli nuovi e il rifinanziamento di quelli esistenti, oltre alle misure per gli incentivi a rimanere in servizio a chi ha maturato la quota 103 per andare in pensione.

Il parere della Commissione Europea

La Commissione UE ha reso noto il 14 dicembre il proprio parere sul Documento programmatico di bilancio (DPB). Il DPB, secondo quanto dichiarato dalla Commissione Europea, recepisce e rispetta le indicazioni e le raccomandazioni dell’UE per il 2023.

Inoltre, è stata sottolineata l’importanza di aver previsto misure per il caro energia soprattutto a favore delle famiglie e le imprese più fragili. Ci sono stati dei rilievi specificatamente alle norme che riguardavano il contrasto all’evasione fiscale e alla facilitazione della crescita del volume dei pagamenti digitali, questi, in parte o in toto, sono stati recepiti nell’ultima versione della legge approvata a fine dicembre in Senato.

Legge di bilancio 2023 pensioni

Viene confermato quanto precedentemente chiamato Quota 103: 62 anni di età e 41 di contributi, rinominata “pensione anticipata flessibile”. Il valore della pensione così ottenuta non potrà superare cinque volte il valore delle pensioni minime, fino al raggiungimento dell’età pensionabile. Si confermano gli incentivi per chi decide di continuare a lavorare pur avendo maturato i requisiti per l’anticipo. Per la cosiddetta “Quota 103” si ipotizza una platea potenziale di 41.000 soggetti.

Le pensioni minime vengono innalzate, esclusivamente per il 2023, a 600 euro mensili solo per gli over 75. Le minime per gli under 75 si fermano a 570 euro. Vengono adeguate al 100% dell’inflazione le pensioni fino a 4 volte il minimo, dell’85% le pensioni fino a 5 volte il minimo. Gli assegni più consistenti, oltre 5 volte la pensione minima, verranno adeguati del 53% fino a 6 volte, oltre 6 fino a 8 del 47%, oltre 8 fino a 10 del 37%, oltre 10 del 32%.

Legge di bilancio 2023 opzione donna

Nell’ultima versione si prevede per il 2023 la possibilità dell’anticipo pensionistico con un’età di 60 anni e almeno 35 anni di contributi. L’età anagrafica potrà essere ridotta di un anno per ogni figlio ma nel limite di 2 anni. La possibile riduzione riguarda però solo tre categorie di lavoratrici: caregiver, invalide almeno al 74% licenziate o dipendenti di aziende con tavolo di crisi.

Sanità nella Manovra di Governo

Nella legge di bilancio vengono destinati alla Sanità due miliardi aggiuntivi per anno per i prossimi due anni, 2023 e 2024. Per il 2023 un miliardo e mezzo sarà utilizzato per il caro energia, 600 milioni invece sono destinati a coprire i costi legati alla pandemia per l’acquisto di vaccini e famarci anti covid.

PNRR, cosa prevede la Manovra

È previsto un incremento del 10% dei fondi assegnati agli enti locali finanziati con il Pnrr in relazione alle gare delle opere pubbliche che saranno avviate nel 2023. Tutto ciò per fronteggiare gli aumenti dovuti all’inflazione e al caro energia. Su questo specifico punto la bozza non ci sembra chiarissima.

Transizione 4.0

Viene posticipata da giugno a settembre 2023 la scadenza per la consegna dei beni materiali 4.0 che rientrano tra quelli con la più alta aliquota Iva, se, al 31 dicembre 2022, risulta versato un acconto almeno pari al 20%. Dati i ritardi ancora in essere nelle catene di approvvigionamento dei materiali, è possibile ipotizzare che il periodo di tolleranza possa essere esteso di ulteriori tre mesi.

Flat Tax 2023 

Viene estesa la Flat Tax al 15% alle partite Iva con ricavi tra 65 e 85mila euro all’anno.

Legge di bilancio sigarette

Le accise sulle sigarette salgono che equivalgono a circa 70 centesimi per pacchetto e vengono detassate le mance per i camerieri. Sono prorogate per il prossimo anno le garanzie sui mutui prima casa per i giovani under 36 con un Isee che non supera 40 mila euro.

Legge di bilancio 2023 pace fiscale

Sul fronte tregua fiscale sono state definite otto modalità di regolarizzazione:

  1. definizione agevolata sui controlli automatizzati delle dichiarazioni;
  2. regolarizzazione di irregolarità formali;
  3. ravvedimento speciale delle violazioni tributarie;
  4. definizione agevolata dei procedimenti di accertamento;
  5. definizione agevolata e conciliazione agevolata delle controversie tributarie;
  6. rinuncia ai giudizi in Cassazione;
  7. nella versione finale lo stralcio delle cartelle sotto 1000 euro affidate alla Agenzia Riscossione fino al 31 dicembre 2015, per i crediti di competenza degli enti locali e degli enti di previdenza privati, saranno annullati solo se verrà adottata una delibera entro il 31 gennaio 2023;
  8. rateizzazione e riduzione sanzioni per cartelle 2019-20-21. Tutte misure definite dal Governo“di dialogo” e di “buon senso” nel rapporto cittadino – stato.

Inoltre, il Governo ha confermato lo stop all’adeguamento delle multe alla variazione Istat per il prossimo biennio l’adeguamento delle multe alla variazione Istat.

Tetto contanti 2023 e uso del POS

Viene confermato l’aumento al tetto dell’uso del contante, che passa da 1.000,00 a 5.000,00 euro.

Resta la doppia sanzione sui mancati pagamenti con il POS, fissa da 30 euro + il 4% del valore della transazione. Nasce, in seguito al tentativo di creare una soglia, sotto la quale non fossero previste sanzioni, un percorso di confronto il cui scopo è raggiungere l’obiettivo di limare o eliminare i costi per gli esercenti per le transazioni fino a 30 euro.

Card spesa, che cos’è

Viene istituito un Fondo presso il Ministero dell’Agricoltura con l’obiettivo di aiutare soggetti con un ISEE non superiore a 15mila euro a comprare beni alimentare di prima necessità. Il Ministero dell’Agricoltura, unitamente al MEF, dovrà definire attraverso un decreto attuativo criteri e modalità per l’individuazione dei beneficiari.

Fondo per il reddito alimentare

Viene istituito un Fondo presso il Ministero del Lavoro per il reddito alimentare. La dotazione ammonta per il 2023 a1,5 milioni, 2 milioni all’anno dal 2024. L’obiettivo è finanziare la distribuzione a soggetti in condizioni di povertà pacchi alimentari realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare. La gestione delle domande e dei flussi di distribuzione avverrà tramite app.

Reddito di cittadinanza

La durata massima del reddito di cittadinanza si riduce a 7 mesi, sono esclusi dalla riduzione nuclei familiari con persone disabili, minori o persone con più di 60 anni. Il reddito viene revocato se il beneficiario non accetta una offerta congrua.

Iva ridotta per assorbenti e prodotti infanzia

Iva ridotta al 5% su assorbenti e prodotti per l’infanzia: pannolini, cibo e seggiolini per l’automobile.

Lavoro occasionale

Viene innalzata la soglia di reddito annuale entro la quale si è considerati lavoratori occasionali, si passa da cinque a diecimila euro. E questo varrà anche per il lavoro stagionale in agricoltura, a patto che non vengano superati i 45 giorni di lavoro in un anno solare.

Cuneo Fiscale

Viene alzato il tetto delle retribuzioni, da 20 a 25 mila euro, che possono beneficiare della riduzione del cuneo fiscale del 3%. Per le retribuzioni fino a 35 mila euro, il taglio sarà minore, pari al 2%.

Incentivi per creare occupazione

Il tetto dall’esenzione al versamento dei contributi previdenziali sale da 6 a 8 mila euro per chi assume a tempo indeterminato persone al di sotto dei 36 anni di età, percettori di reddito di cittadinanza e donne che si trovano in una serie di condizioni, età, territorio di residenza, periodo di disoccupazione, che arrecano oggettivo svantaggio.

Famiglia e questione di genere

Vengono inserite risorse, pari a 15 milioni, per il piano strategico contro la violenza sulle donne e potenziata la dotazione del Fondo per le misure antri tratta.

Come cambia l’assegno unico

Riguardo all’assegno unico, aumenta del 50% l’importo per i figli con età inferiore a uno se si hanno almeno tre figli. Viene incrementato di 50 euro, passando da 100 a 150, il contributo suppletivo per le famiglie con almeno quattro figli.

Congedo parentale

Passa dal 30% della retribuzione all’80% della retribuzione, per la durata di un mese, l’indennità corrisposta ai lavoratori dipendenti. La maggiorazione vale per il padre o la madre e va fruita entro i primi 6 anni di vita del figlio.

Articolo originariamente pubblicato il 22 Dic 2022

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