La riflessione

Decreto sblocca cantieri, Industria 4.0 è la risposta ai problemi delle infrastrutture

Industria 4.0 potrebbe essere la soluzione ai problemi relativi alle infrastrutture. Il decreto Sblocca cantieri sembra abbracciare questa prospettiva, nell’ottica di unire le anime del procurement più classico a quella della digitalizzazione: il Paese però risulta indietro rispetto alle possibilità offerte dall’innovazione

Pubblicato il 12 Apr 2019

Federica Maria Rita Livelli

Business Continuity & Risk Management Consultant, BCI Cyber Resilience Group, Clusit, ENIA

appalti

Un connubio tra l’ambito del procurement e il paradigma di Industria 4.0: questa la natura intrinseca del decreto Sblocca cantieri. Un’anima che fa sperare nella spinta di un settore, quello delle infrastrutture e in generale dei lavori pubblici, che sembra essere impermeabile più di altri all’ICT, nonostante la digitalizzazione porterebbe vantaggi.

L’atteso provvedimento, dal titolo “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici e misure per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali”, contribuirà a riavviare i vari settori che, in questi ultimi anni, hanno particolarmente sofferto (come i settori dell’edilizia, dei trasporti, il settore viario e degli edifici pubblici, ma anche il patrimonio culturale). Finalmente si potrà procedere nelle opere di costruzione di nuove, non più procrastinabili, infrastrutture e della urgente manutenzione delle principali esistenti, cercando di supportarle con l’applicazione del piano Industria 4.0. Un tema su cui riflettere.

Infrastrutture e Industria 4.0

Si tratta di utilizzare processi di innovazione che impiegano soluzioni tecnologiche e le reti informatiche, consentendo un miglioramento delle performance nella gestione del servizio: basti pensare allo smart metering e alle smart grids. Oggi, più che mai, è necessaria la conoscenza e il censimento delle infrastrutture attraverso investimenti in nuove tecnologie, atte a misurarne e mapparne lo stato, soprattutto nell’ottica di uno sviluppo industriale del settore, operazione che sta alla base della pianificazione degli investimenti ed è propedeutica alla loro razionalizzazione e ad una loro gestione efficiente. Si rende necessario un piano strategico nazionale per l’adozione delle tecnologie digitali che deve fungere da grande volano del cambiamento tecnologico e della crescita del nostro Paese.

Infrastrutture come i ponti e reti stradali, balzate alla cronaca negli ultimi mesi, necessitano più che mai di un intervento urgente. Secondo le normative vigenti, per esempio, i ponti devono essere in grado di reggere ca. 2 volte e mezzo la portata autorizzata, ma dobbiamo anche tenere in considerazione che i cedimenti strutturali si verificano dopo ca. 10-20 anni, anticipati da segnali premonitori molto evidenti (ricordiamoci che l’età media dei nostri ponti si aggira intorno ai 40 anni). Quando un ponte crolla, non resta che cercarne la causa nel decadimento del cemento armato, oppure nella mancata prevenzione a causa degli ingenti costi di manutenzione che hanno rallentato gli interventi nella prospettiva – ritenuta più economica – di costruire un nuovo ponte secondo parametri più rispondenti al traffico intenso di mezzi pesanti. Non di meno “sofferenti” sono le varie vie di comunicazione stradali o ferroviarie, continuamente colpite a causa di dissesti idrogeologici.

Innegabile che l’assenza di vigilanza e di investimenti e, soprattutto la mancanza di un censimento attendibile – in grado, per quanto riguarda i ponti presenti sulla nostra rete viaria, di risalire ai gestori di queste infrastrutture – rende tutto più drammaticamente difficile. Siamo nell’era della tecnologia “spinta”, attorniati da Intelligenza artificiale e Internet delle cose; abbiamo avviato, a livello Paese, piani di investimento Industria 4.0 e stiamo intraprendendo la grande corsa all’installazione di reti 5G, ma non siamo stati ancora in grado di utilizzare al meglio programmi informatici di cui disponiamo e che, non solo permetterebbero di catalogare le strutture, ma anche di fornire le caratteristiche e gli esiti delle ispezioni. Invertendo questo atteggiamento, si riuscirebbe a gestire le priorità, ma risulta che, attualmente, solo ca. 50 Enti in Italia vi si attengono (senza considerare che ogni 5 anni il costo di risanamento raddoppia).

La necessità di una soluzione multidisciplinare

Siamo di fronte ad una sorta di “teatro dell’assurdo”: ci sono fondi Europei che non vengono spesi per incorretta progettazione e rendicontazione e stanziamenti governativi che non vengono impiegati a causa di iter burocratici cavillosi e di tempistiche lunghissime. Non si genera valore aggiunto, non si stimola l’indotto e i nostri collegamenti logistici restano fermi ad almeno 30 anni fa, mentre tutto il mondo è enormemente più connesso e veloce. È necessario sviluppare una piattaforma multidisciplinare per la fornitura alle imprese di tecnologie e know-how, finalizzati al monitoraggio e alla gestione delle infrastrutture e dei rischi ad esse connessi, in modo tale da ovviare alla mancanza di prevenzione e all’assenza di progetti che impiegano sistemi ICT (dai sensori ai microprocessori) sia in fase di progettazione sia come supplemento di sicurezza.

È sotto gli occhi di tutti che le strade, gli edifici e qualsiasi tipo di infrastrutture civili edili, direttamente o indirettamente gestiti dalla Pubblica Amministrazione/Stato rappresentano, quindi, uno dei settori più arretrati nell’introduzione di strumenti ICT, che potrebbero contribuire enormemente alla gestione delle infrastrutture esistenti. L’assenza di un catasto informatico, completo ed efficiente, è solo la punta dell’iceberg che rivela come il nostro Paese non sia in grado di monitorare il patrimonio infrastrutturale sulla base di tecniche oggi largamente disponibili e già impiegate in molti altri settori, in grado di fornire una sorveglianza continua e una conoscenza storica certificata degli impianti a rischio.

Possibili soluzioni tecnologiche

In Germania, ad esempio, l’Istituto di ricerca federale sulle autostrade (BundesanstaltfürStraßenwesen – BAST) e il Ministero dei trasporti e dell’infrastruttura digitale (BMVI) hanno lanciato insieme, fin dal 2011, il programma di ricerca “Intelligente Brücken” (Ponti intelligenti), che mira all’impiego delle tecnologie dell’informazione in tempo reale come supplemento alle ispezioni di ponti e viadotti. Spesso le crepe che si rilevano sulle infrastrutture sono il campanello d’allarme per la sicurezza dei ponti e lo 0,3 mm di spessore è il massimo consentito per garantire l’integrità della infrastruttura stessa; di conseguenza è molto importante identificare tempestivamente le crepe della struttura del ponte e fornire informazioni fondamentali a chi si occupa degli aspetti strutturali di manutenzione.

L’utilizzo di droni potrebbe rappresentare una soluzione efficace, rendendo possibile sia un monitoraggio rapido e a basso costo, sia la ricostruzione dell’’evoluzione della struttura, in un’ottica di resilienza e continuità e di gestione del rischio. Esistono, inoltre, diversi tipi di sensori che, sfruttando le tecnologie wireless, possono fornire informazioni sull’integrità strutturale oppure sulle deformazioni delle strutture oppure gli accelerometri che misurano le vibrazioni.

Ad esempio, chip di identificazione a radiofrequenza messi a punto dalla Facoltà di Ingegneria civile ed ambientale del Georgia Institute di Atlanta sono estremamente interessanti. Trattasi di sensori wireless applicabili su substrati polimerici flessibili che non necessitano di alcuna alimentazione. L’unico componente elettronico nel sensore è un chip di identificazione a radiofrequenza molto economico (tecnologia RFID) e resistente agli agenti atmosferici. In questo modo, i micro sensori, costituiti da un piccolo pezzo di rame montato su un substrato polimerico, più un 1 millimetro di chip RFID, potranno venire rapidamente apposti sulle varie strutture, promettendo durevolezza nel tempo. Finché l’elemento strutturale, a cui è applicato il sensore, rimane completamente stabile, la sua frequenza rimane invariata; mentre una leggera deformazione nella struttura è in grado di alterare la frequenza di risposta del sensore: in questo modo, si auspicano gli scienziati, sarà possibile monitorare molte infrastrutture che versano in stato critico, evitando incidenti pericolosi!

Anche i sensori dei cellulari, sempre in un’ottica di prevenzione, resilienza e gestione del rischio, possono aiutarci nella prevenzione. Di fatto ANAs, dallo scorso ottobre li sta sfruttando, al fine di migliorare il controllo delle infrastrutture stradali, grazie ad una partnership con il MIT di Boston, utilizzando i dati provenienti dai sensori presenti nei dispositivi mobili e nelle centraline delle automobili di nuova generazione.

Efficacia di test e prevenzione

I primi test sono stati avviati sulla Roma-Fiumicino e sul Grande Raccordo Anulare. In questo modo sarà possibile avere un sistema che, utilizzando dati diffusi e immediatamente disponibili, fornisce ulteriori informazioni sul comportamento delle opere durante il loro funzionamento in esercizio, ad integrazione dell’ampia catena di controlli per la vigilanza della rete. Inoltre se si procedesse alla costituzione di una banca dati pubblica relativa alle vibrazioni dei ponti e delle varie strutture, unita alla potenzialità dei sistemi di big data analysis, si potrebbe ottenere un monitoraggio di ponti e viadotti, strade, ecc. attraverso l’utilizzo di un software centralizzato, a basso costo, di fatto attivo su tutta la rete nazionale fin dal primo giorno di utilizzo, proprio in conformità ai principi di resilienza e gestione del rischio per una sempre maggiore continuità operativa, come “desiderata” per un Paese “smart”.

Dobbiamo anche ricordarci di quanto sia importante la prevenzione dei dissesti idrogeologici e quanto questi possano impattare sulle strutture viarie e sugli edifici. Abbiamo aziende italiane, riconosciute internazionalemente, operanti nel settore dei sistemi di monitoraggio meteorologico, idrologico e ambientale, quali Siap+MicrosSrl, recentemente acquisita dal gruppo Franco-Taiwanese formato da OSMOS, specialista riconosciuto nei sistemi di monitoraggio strutturale SHM (StructuralHealth Monitoring) e da Sanlien Technology Corp, con sede a Taiwan, fornitore di servizi di misura specialistici nell’ambito dell’ingegneria civile.

Questo gruppo Italo-Francese-Taiwanese progetta e produce sensori innovativi basati su una tecnologia a fibra ottica unica, Optical Strand, che consente il monitoraggio, la rilevazione e la misurazione di deformazioni e potenziali punti deboli di vari tipi di edifici, infrastrutture e attrezzature industriali. Inoltre il gruppo sviluppa anche con ingegneri, matematici e scienziati propri algoritmi per l’analisi e l’interpretazione dei dati consentendo di visualizzare, analizzare e interpretare le deformazioni delle infrastrutture. Il nuovo software SAFE Traffic di OSMOS combinato con i sensori Optical Strands fornisce, inoltre, sia il monitoraggio dello stato strutturale di ponti e cavalcavia ed edifici, reti stradali e ferroviarie, gallerie, monumenti storici e patrimonio, sia la misura delle varie sollecitazioni a cui sono sottoposte queste strutture.

Conclusioni

Pertanto mi domando, perché non sviluppare la partnership tra il settore pubblico e quello privato per creare un nuovo Paese, costruendo infrastrutture resilienti, gestendo il rischio e garantendo la continuità operativa, attraverso la promozione dell’innovazione e un’industrializzazione equa, responsabile e sostenibile? Serve un progetto a lungo termine, vanno sostenute le aziende nel loro processo di digitalizzazione; è fondamentale rendere più efficiente e digitale la pubblica amministrazione che nelle infrastrutture è il primo cliente delle nostre aziende.

Insomma, un cammino irto, ma possibile anche potenziando la ricerca scientifica e utilizzando le capacità tecnologiche di quelle aziende italiane eccellenti che dovrebbero essere maggiormente coinvolte dal nostro Governo in questo processo di prevenzione per riportare il nostro Paese alla crescita!

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati