IL quadro

Industria 4.0, i prossimi passi su incentivi, lavoro e formazione

Nella prossima Legge di Bilancio ci saranno incentivi alla formazione 4.0, ma lo sforzo deve essere efficace nell’avvicinare mondo dell’istruzione alle imprese, e avere un orizzonte di lungo periodo: il nodo ancora irrisolto dei competence center; riflessioni sul rinnovo dell’iperammortamento.

Pubblicato il 25 Set 2017

industry_606064244

Bene gli incentivi all’innovazione, necessari per far ripartire gli investimenti delle imprese e innovare gli impianti. Ma per far decollare l’Industria 4,0 italiana non bastano queste misure: bisogna spingere anche sugli altri due capitoli, strettamente legati fra loro, del lavoro e della formazione.

Gli esperti concordano su questo, in vista delle prossime misure che il Governo ha già in parte annunciato in vista della prossima Legge di Stabilità. Il punto fondamentale, segnala Emilio Paolucci, vicerettore per il Trasferimento Tecnologico del Politecnico di Torino, è che «prodotti, processi, e persone, devono cambiare contemporaneamente. Non si può introdurre in fabbrica una nuova macchina e non saperla far funzionare». Molto simile la posizione di Mauro Lombardi, docente dell’università di Firenze: «con gli incentivi è stata fatta un’operazione importante, ma parziale. Ora bisogna fare due cose: rinnovare almeno in parte questi incentivi, mirandoli un pochino di più, e incentivare la formazione». Cerchiamo di approfondire, con l’aiuto di chi tutti i giorni si occupa di formazione 4.0 e rapporti fra mondo accademico e industria, in che modo la politica può intervenire per stimolare questi processi.

Iniziamo subito sottolineando cosa bolle in pentola: il governo ha annunciato che gli incentivi verranno prorogati, riferendosi in particolare al superammortamento (attualmente al 140%), all’iperammortamento per gli investimenti in digitale (al 250%), e al credito d’imposta ricerca e sviluppo.

In vista c’è anche un pacchetto di misure sul Lavoro 4.0, che certamente prevederà incentivi alla formazione on the job, all’interno dei posti di lavoro. Nel frattempo, però, un pezzo importante del Piano Industria 4.0 inserito nella Legge di Stabilità 2017, quello relativo ai competence center, ancora non parte.

Partiamo dal capitolo investimenti, ovvero dalla parte del piano che al momento ha dato i risultati più concreti. Gli ultimi dati ISTAT sulla produzione industriale segnalano una crescita del 4,4%, il ministero dello Sviluppo economico Carlo Calenda segnala in particolare il +5.9% dell’indice riferito ai beni strumentali e il +8% di macchinari e attrezzature. Le elaborazioni del ministero dello Sviluppo Economico sulla base dei dati preliminari ISTAT vedono un aumento del  9% degli investimenti fissi lordi in macchinari (incentivati dai due ammortamenti e dalla Nuova Sabatini). Sono gli ennesimi dati che dimostrano come, in effetti, gli incentivi fiscali stiano funzionando. Ma, segnala Lombardi, «una parte di questi investimenti probabilmente non riguarda veri progetti di ristrutturazione in chiave Industria 4.0. Un processo di ristrutturazione aziendale non si improvvisa in quattro mesi».

Quindi, il dato è sicuramente positivo, ma bisogna proseguire nello sforzo di costruire un team, che riprogetta processi e prodotti. «E la cosa importante è che non solo di incentivi hardware, ma anche il software, inteso come capitale umano». Esempio: c’è un database della Crui (conferenza rettori università italiane) su tutti i corsi Industria 4.0. Ci sono varie forme anche per incentivarli, ad esempio in Toscana ci sono i voucher formativi.

«Ma non c’è una strategia ben fissata, con soggetti istituzionali e universitari. Andrebbero organizzati dei corsi interfacoltà e interdipartimento, fra economia, ingegneria, e informatica, mirati sulla formazione del capitale umano a vari livelli. Da non sottovalutare anche la formazione imprenditoriale». Le imprese si trovano di fronte a un salto culturale non indifferente, quindi anche imprenditori e manager, pur avendo sensibilità, devono ripensare tutto. Quindi, va bene rafforzare gli incentivi esistenti, e introdurne di nuovi per la formazione individuale. Ma occorrono anche «strategie condivise fra soggetti in grado di organizzare questi corsi».

Lombardi propone anche un’idea specifica: «siamo in un’epoca di big data, c’è una grande quantità di dispositivi computazionali. Non sarebbe male organizzare da subito un database serio sui progetti di innovazione Industria 4.0, utilizzando gli archivi regionali sui progetti finanziati da UE, coordinando e acquisendo informazioni sui database delle associazioni imprenditoriali. Uno sforzo fondamentale per capire l’entità, la qualità dei progetti, le traiettorie di sviluppo.

Paolucci avanza una proposta simile: «ci aspettiamo politiche sulle convergenze di tecnologie verso il mondo delle imprese». E poi, bisogna investire sulle persone, a maggior ragione in un Paese che (ultimi dati Ocse) ha la metà dei laureati degli altri paesi. Il docente di Ingegneria gestionale del Politecnico di Torino insiste particolarmente sull’importanza di portare avanti contemporaneamente insieme le tre cose (incentivi imprese, convergenza tecnologia fra università e imprese, scolarizzazione). E qui, le università possono giocare un ruolo fondamentale, perché rappresentano «il punto di contatto fra questi mondi: per mettere insieme tecnologie complesse, come la fotonica, l’additive manufacturing, l’internet delle cose, noi come università abbiamo le competenze. L’idea dei competence center è quella di creare dei luoghi in cui far convergere le tecnologie, facilitando il processo di digitalizzazione su larga scala.

Il problema, però, è che i competence center non partono. «Se ci mettiamo anni per programmare cose di un mondo che va ad altissima velocità, restiamo indietro» rincara la dose Lombardi, che prosegue: «nell’accademia italiana si aprono discussioni quasi infinite, ma dobbiamo renderci conto che se c’è un’accelerazione nella dinamica tecnologica, bisogna organizzare tutto altrettanto velocemente».

In materia di competence center, qualche nuova indicazione c’è (e non è positiva). Si attendeva il decreto attuativo prima dell’estate, o al massimo alla ripresa post-vacanze, invece lo stesso ministro Calenda ammette che c’è un ritardo. «L’obiettivo era di creare 4 o 5 poli di eccellenza. Oggi la questione è alla Corte dei Conti, ma dovremmo riuscire a pubblicare il bando entro novembre». Per quanto riguarda il numero dei competence center, secondo le anticipazioni raccolte nei mesi scorsi da Agendadigitale.eu, il bando non dovrebbe prevedere un numero predefinito, che dipenderà dalle proposte delle università partecipanti in relazione alle risorse disponibili. Non è chiarissimo il motivo per cui se il decreto è già alla Corte dei Conti il bando non arriverà prima di novembre. E’ anche vero che i due provvedimenti sono separati: prima deve entrare in vigore il decreto, e poi potrà essere pubblicato il bando. La tempistica indicata da Calenda, però, fa ritenere che ci siano ancora dei nodi da sciogliere. Fra l’altro, segnaliamo che nella presentazione sullo stato di attuazione del piano e sulle linee guida 2018, il Governo mette come indicazione per il bando competence center addirittura fine anno.

Nel frattempo, a Torino sul progetto competence center «stiamo già lavorando, a prescindere dalle tempistiche del bando – segnala Paolucci -. Stiamo cercando di capire come lavorare con le imprese, identificando le tecnologie su cui lavorare, facendo investimenti iniziali per costruire alcuni blocchi del competence center». Per mettere a punto un piano preciso «aspettiamo di conoscere il bando». Torino comunque intende puntare sulle «capacità nell’additive manufacturing, nella fotonica (laser, fibra ottica, iot, sensoristica). Abbiamo una serie di competenze che hanno un’applicazione industriale, quindi un ruolo nella fabbrica del futuro, e programmi di formazione specifici su questo. Il problema è come metterli insieme».

Alla base di tutto, ci dev’essere una vision su Industria 4.0. Paolucci insiste su un punto in particolare: «una rivoluzione industriale è un cambiamento profondo. La seconda rivoluzione industriale (elettricità) ha richiesto 30-40 anni per vedere gli effetti in termini di produttività. Le rivoluzione precedenti, però, erano monotecnologia. Questa, invece, è più complessa». Dal 2000 a oggi ci sono già stati cambiamenti epocali. Il controllo dei mezzi di produzione è guidato dall’accesso all’informazione (è quello che succede con Uber per le macchine, i portali per il turismo, siti come Airbnb, Amazon per commercio). E questa trasformazione (modo di produrre, vendere e consumare i servizi) ha visto l’Italia rimanere indietro. Ora, Industria 4.0 arriva in fabbrica. Cosa succederà? Le tecnologie stanno convergendo, cambia la produzione anche in settori tradizionali, e si arricchisce non solo di nuove tecnologie, ma anche della possibilità di personalizzare prodotti, aumentarne la complessità e la varietà. C’è un nuovo modo di raccogliere informazioni su come è fatto il prodotto, di produrre un ricambio su richiesta in modo molto rapido». Tecnologie e internet vanno in fabbrica, questo cambia il lavoro, la qualità dei prodotti, le competenze.

Concludiamo partendo da una considerazione di Lombardi che riguarda i dati ISTAT: gli investimenti si sono al momento concentrati soprattutto su trasporti e beni strumentali. «Sono preoccupato per il tessile, la pelletteria, l’abbigliamento. Sono i settori che avrebbero più bisogno di politiche nuove, non solo a livello di incentivi, ma anche di strategie formative».

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati