l’approfondimento

Zero trust, cos’è e quali sono i principi basilari



Indirizzo copiato

La filosofia di fondo del modello Zero trust è lapidaria: mai fidarsi. Tutto ciò che accede a una risorsa aziendale viene autenticato, autorizzato e crittografato benché ci siano tutti i presupposti per ritenerlo sicuro. Non è un semplice “mai abbassare la guardia”, lo Zero trust ha una propria fisiologia e diverse tecniche di implementazione

Pubblicato il 16 giu 2023

Giuditta Mosca

Giornalista, esperta di tecnologia



zero trust
(Immagine: https://pixabay.com/geralt)

Qualsiasi dispositivo stia cercando di accedere a una risorsa aziendale, per quanto noto, è potenzialmente offensivo. Questo il leitmotiv del modello Zero trust nato, come suggerisce il nome, per non concedere fiducia a qualsiasi dispositivo si affacci ai perimetri aziendali.

Ribalta un vecchio adagio secondo il quale tutto ciò che è dietro a un firewall può essere considerato sicuro e sostiene l’esatto contrario, ovvero che nulla è sicuro per definizione e che quindi ogni dispositivo o richiesta che si affaccia alla rete aziendale debba essere ritenuto degno di verifiche.

Cos’è il modello Zero trust

È una strategia secondo cui l’accesso a una qualsiasi risorsa IT, sia questo effettuato da un utente o da un dispositivo e indipendentemente dal fatto che sia interno o esterno all’azienda, è consentito soltanto se verificato e inteso come necessario.

La logica vuole che niente e nessuno sia ritenuto affidabile se non dopo la verifica dell’identità e delle opportune autorizzazioni. Ciò vale sia per ciò che si trova all’interno della rete aziendale sia per ciò che è situato all’esterno, sia questo un endpoint, un partner o un collaboratore in Smart working.

L’avvento del Cloud, poi, ha contribuito a cambiare il concetto di perimetro aziendale, oggi non più bene definito e, in termini di cyber security, questo è coinciso con la nascita di nuove vulnerabilità.

Architettura Zero trust

Un’architettura Zero trust deve essere trasparente, nel senso che gli utenti non devono fare nulla affinché questa funzioni. Il National Institute of Standards and Technology (Nist) ha pubblicato un paper di riferimento che andrebbe letto da chiunque volesse implementare una struttura Zero trust.

Ci sono diversi modi di creare un’architettura Zero trust tra le quali spiccano la Zero trust architecture, la Zero trust network access (Ztna), la Zero Trust secure web gateway (Swg) e la microsegmentazione, di cui parleremo più avanti.

Al di là delle etichette, un’architettura Zero trust non si erige su una sola tecnologia ma è una miscela di tecniche di protezione che, seppure con differenze tra loro, garantiscono l’applicazione di metodi di autenticazione e autorizzazione al cui termine viene concesso l’accesso all’infrastruttura IT a utenti, software e dispositivi hardware. La procedura si estende successivamente all’analisi delle operazioni effettuate, giacché un uso anomalo viene etichettato come potenzialmente pericolo. Hanno un peso specifico le policy aziendali di diritto di accesso alle risorse, file inclusi, che devono essere tarate su ogni singolo utente e dispositivo affinché l’efficacia delle politiche Zero trust sia garantita.

Principi di base dello Zero trust

Per comprendere meglio quali sono gli aspetti cardine di una qualsiasi architettura Zero trust immaginiamo un assetto IT aziendale molto semplice. Per esempio, un’azienda con una sede principale e diverse succursali per la quale lavorano trecento persone, la metà delle quali lavorano anche in mobilità. L’azienda usa delle tecnologie tipiche dell’Industria 4.0 (dei dispositivi IoT) per la gestione delle scorte di semilavorati che fanno parte del proprio core business.

In questo scenario è possibile individuare un’architettura Zero trust che faccia leva su questi principi:

  • monitoraggio delle infrastrutture interne (tipicamente server e client), risorse cloud, dispositivi esterni (laptop o mobili in dotazione ai collaboratori) e IoT
  • autenticazione multi-fattore (Mfa)
  • segmentazione della rete
  • policy di accesso
  • monitoraggio dei flussi di rete
  • crittografia del traffico dati

In questo modo posso accedere ai server, sia all’intero dell’azienda sia dall’esterno, soltanto gli utenti e i dispositivi autorizzati. Ognuno di questi potrà, terminate le procedure di identificazione, accedere soltanto a quelle applicazioni o file per i quali ha opportuna autorizzazione. Tentativi di accesso a risorse non autorizzate o picchi di traffico anomali vengono immediatamente segnalati. Non da ultimo, i profili utente – ossia le credenziali con le quali i collaboratori accedono ai client di cui sono dotati – hanno i privilegi minimi necessari per usare le applicazioni, questo limita il rischio di esecuzione di codice malevolo.

La segmentazione della rete fa il resto, impedendo quello che viene chiamato movimento laterale, ossia confinando dispositivi e relative attività in un segmento isolato della rete, limitando il rischio che eventuali violazioni o porzioni di codice malevolo si diffondano tra tutte le risorse connesse all’intera rete aziendale.

Principali soluzioni Zero trust

Il mercato è denso di vendor i quali, tuttavia, offrono livelli di servizio che differiscono uno dall’altro, privilegiando soluzioni basate su diversi modelli Zero trust.

Qui ne citiamo alcuni rigorosamente in ordine alfabetico, a partire dalle soluzioni offerte da Akamai le quali, concepite per essere modulari, possono essere integrate tra loro per offrire una protezione ad ampio raggio, oppure scelte in base alla necessità dell’impresa.

Bludis offre invece Perimeter 81, soluzione Cloud che consente il monitoraggio da un’unica console delle funzioni Zero trust improntate su utenti e dispositivi.

Anche Cisco offre una soluzione modulare che ha il pregio di essere particolarmente semplice da implementare e usare, diventano a tratti persino intuitiva.

Approccio diverso nella forma ma non nella sostanza è quello adottato da Eset, che pure non avendo un prodotto nel cui nome appaiono le parole Zero trust, dispone di un ampio bagaglio di servizi i quali, configurati alla bisogna, forniscono soluzioni valide per tutto il mercato enterprise, miscelando tecnologie Edr e Mdr.

Le soluzioni IBM Zero trust, anch’esse modulari, permettono di espandere le logiche Zero trust a tutti i comparti di qualsiasi impresa, con un focus particolare sugli endpoint a cura del servizio MaaS360.

Ivanti pone al centro i dispositivi, la soluzione Everywhere Enterprise protegge gli endpoint ovunque questi si trovino. Anche Ivanti propone l’identificazione delle minacce, il loro trattamento e la risoluzione automatica.

Come utilizzarlo in azienda

Ogni flusso aziendale è prima di ogni altra cosa un esercizio di organizzazione e questo, per esistere, deve partire dalla vista d’insieme del tema che si sta trattando. Fatta salva questa banale considerazione, nel caso specifico, l’approccio alla filosofia Zero trust inizia dalla mappatura dell’intero parco hardware e software da cui emerge la strategia Zero trust da seguire la quale, sostanzialmente, può suggerire se:

  • integrare tecnologie Zero trust nel proprio sistema di analisi e difesa
  • dismettere tecnologie attuali appannaggio di quelle Zero trust

C’è il rischio di sovrapposizione di strumenti di difesa e ciò, oltre a rappresentare un costo ingiustificato, può creare fragilità se non vere e proprie vulnerabilità.

La strategia deve essere assecondata, per esempio allestendo tutte le policy utente o di gruppo necessarie alle politiche Zero Trust per essere efficaci al massimo del potenziale che offrono.

Non da ultimo, a prescindere dal tipo di soluzione adottata, è necessario allestire un piano di escalation con il quale coordinare l’intervento del Soc laddove necessario.

Chi ha creato il metodo Zero trust

Il padre putativo del metodo Zero trust è John Kindervag, esperto di cybersecurity con un passato presso Palo Alto Networks e Forrester Research laddove, nel 2010, ha dato vita al metodo.

Nel 2004, quindi sei anni prima, il Jericho Forum ha lanciato un dibattito sulla deperimetralizzazione incentrato sulla progressiva uscita di utenti e applicazioni dai perimetri delle reti aziendali.

A nostro avviso ha un ruolo fondamentale anche la segmentazione delle reti, che ha cominciato ad attecchire nell’ultimo decennio del secolo scorso e che ha posto al centro tanto le performance delle reti quanto la loro sicurezza.

Microsegmentazione a Zero trust

Suddividere la rete (subnetting) permette di creare perimetri di sicurezza più piccoli che rimangono separati tra loro e quindi dalla rete nel suo insieme.

La microsegmentazione a Zero trust impedisce agli aggressori che riuscissero a penetrare una sottorete (e quindi una porzione della rete) di muoversi indisturbati tra altri segmenti della stessa rete. In altre parole, per fare un paragone maggiormente comprensibile è come se, pure riuscendo a entrare nella stanza di una casa, da questa risulta impossibile raggiungere gli altri locali. Ciò che succede nella stanza in cui sono riusciti a penetrare, rimane confinato a quella stanza, senza potere danneggiare il resto della casa.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4