OCSE e big del web

Digital tax e Italia, ecco la partita per il nuovo Governo

L’Italia ha la possibilità di ritagliarsi un ruolo di spicco nella partita che potrebbe giocarsi a Bruxelles sulla digital tax, evitando però fughe in avanti e soluzioni affrettate che risulterebbero controproducenti e intempestive. Ecco cosa c’è in ballo

Pubblicato il 10 Set 2019

Filippo Pierozzi

analista politiche digitali

digital-tax

Il nuovo Governo avrà l’opportunità e l’onere di contribuire con una posizione chiara sul tema della cosiddetta digital tax, che possa fare dell’Italia un attore chiave nelle discussioni globali e così da fare anche chiarezza sulle implicazioni che un eventuale implementazione o abbandono potrebbe avere a livello nazionale.

Il prossimo banco di prova a livello internazionale sarà già il prossimo 17 ottobre quando a Washington si riuniranno i ministri delle Finanze per il G20: in quella sede sarà presentata la proposta dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).

“Il processo multilaterale è in corso” e il recente G7 di Biarritz ha impresso la giusta spinta politica, ha affermato Pascal Saint-Amans, a capo del Centre for Tax Policy and Administration dell’OCSE.

Il naufragio della proposta Ue: verso una soluzione globale?

“Attualmente i decisori politici stentano a trovare soluzioni in grado di assicurare una tassazione equa ed efficace che stia al passo con l’accelerazione della trasformazione digitale dell’economia, considerato che le norme vigenti sulla tassazione delle imprese sono obsolete e non tengono conto di questa evoluzione”: sintetizzava così la questione il preambolo della proposta di Direttiva europea datata marzo 2018 e caduta nel novero delle risposte ipotetiche alla tassazione dei ‘colossi del web’ dopo la bocciatura ricevuta dagli Stati membri in sede di Consiglio lo scorso 12 marzo.

Il mancato accordo a livello europeo è risultato in un’intensificazione delle iniziative nazionali per regolare la tassazione dei servizi digitali e, nell’ottica di una soluzione di respiro globale, ha spostato l’arena del dibattito politico e tecnico da Bruxelles al G7 e all’OECD (OCSE).

Le osservazioni sul contesto nazionale rese da Elio Catania, Presidente di Confindustria digitale, nel dicembre 2018 restano valide anche per il panorama europeo, con la recente approvazione di una tassazione dei servizi digitali in Francia e con l’approvazione di un progetto di legge analogo nel Regno Unito (il cui esito e’ legato a doppio filo alle più ampie sfide politiche ed economiche che l’esecutivo guidato da Boris Johnson dovrà affrontare nei prossimi mesi).

Lanciarsi in fughe in avanti, secondo Catania, è inefficace e controproducente e soltanto un coordinamento internazionale delle politiche tributarie e regolamentari può arginare l’”ipertrofica asimmetria tra giurisdizioni fiscali nazionali all’interno dell’UE [e] evitare fenomeni di doppia imposizione”.

Ancora Catania, dalle pagine del Sole24Ore, sottolineava come “partecipare alla costruzione delle misure che saranno effettivamente messe in campo è, quindi, una questione strategica per il nostro Paese, che non può essere confinata al lavoro dei tecnici”. Senza addentrarsi nelle tecnicalità e nelle mancate disposizioni attuative della tassazione dei servizi digitali in Italia, di seguito due spunti sulla posta in gioco per l’Italia alla luce dello stato dell’arte del dibattito sulla tassazione dei servizi digitali.

Un ruolo costruttivo dell’Italia nel dibattito europeo

Il ministro dell’economia Giovanni Tria in un’audizione di fronte alle commissioni Bilancio di Camera e Senato aveva osservato che “per quanto riguarda i provvedimenti di attuazione della web tax, eravamo in attesa di decisioni a livello europeo per avere provvedimenti concordati, poi si è rimandata questa azione”. La dilazione allude al mancato accordo raggiunto in sede di Consiglio nello marzo scorso. Resta, tuttavia, da chiedersi se tale postura attendista non possa rivelarsi controproducente nel lungo termine in un contesto europeo connotato da un forte attivismo politico in merito alla tassazione digitale. La mancata approvazione delle due direttive europee finalizzate ad adeguare le norme fiscali all’economia digitale deve, infatti, essere attribuita alla strenua opposizione di Irlanda, Danimarca, Svezia e Finlandia che dell’opposizione frontale ad una proposta che tassi i ricavi e non i profitti hanno fatto la loro bandiera.

Senza necessariamente ricadere nel manicheismo tra panacea comune e comunitaria alle asimmetrie tra tassazione dei giganti digitali e industrie tradizionali (una Direttiva europea presenterebbe con ogni probabilità divergenze in fase di implementazione a livello nazionale) e misura suicida e anti-innovazione, l’Italia ha la possibilità di ritagliarsi un ruolo di spicco nella partita che potrebbe giocarsi a Bruxelles. Condizionale d’obbligo, ma prospettiva reale. Sebbene il dibattito si sia spostato sull’auspicata soluzione globale all’OCSE, il Presidente eletto dell Commissione Europea Ursula von der Leyen ha scritto a chiare lettere nel suo programma che, qualora non si giunga ad una soluzione condivisa entro la fine del 2020, l’Unione Europea agirà da sola. Prospettiva recentemente ribadita anche dal Commissario alla Concorrenza Vestager.

Una maggiore visibilità politica per la questione

L’Italia – assente a qualunque dibattito pubblico sul tema – si era affrettata a riscrivere la web tax con la legge di bilancio 2019 recependo quasi alla lettera le indicazioni della proposta di direttiva varata dalla Commissione Europea. Tale atteggiamento, all’apparenza virtuoso nei confronti del legislatore europeo, cela però l’incapacità o mancata volontà di formulare proposte concrete e alternative a quelle della Commissione Europea. Prescindendo dalla desiderabilità o meno di una web tax a livello nazionale, un dibattito a livello politico ancor prima che tecnico si rende necessario per chiarire quali potrebbero essere i punti fermi che l’Italia porterà ai tavoli del G7/ Ocse – dove finora ha seguito la linea della Francia – e, qualora la discussione dovesse riaprirsi, a Bruxelles.

La proposta che è al momento sul tavolo dell’Ocse è basata su due pilastri.

Il primo è basato sul concetto chiave che gli utenti contribuiscano alla creazione del valore delle società: i profitti dovrebbero quindi essere tassati nei paesi in cui si trovano gli utenti. Il secondo istituirebbe un’aliquota globale minima tesa a disincentivare il trasferimento degli utili da parte delle società.

Se da un lato il secondo pilastro, spostando la base imponibile a vantaggio dei Paesi con un grande mercato potrebbe penalizzare l’Italia, dall’altro una minimum tax – in particolar modo se si confronta l’Italia con i paesi nordeuropei – non avrebbe ricadute maggiori su un paese ad alta fiscalità come il nostro.

Appiattirsi dietro alle posizioni dei maggiori attori a livello globale significherebbe ignorare le conseguenze che le diverse soluzioni potrebbero avere per il mercato interno e per la competitività internazionale dell’Italia. Se l’aspro confronto tra Parigi e Washington – risolto solo il parte dall’intesa trovata al G7 tra Macron e Trump secondo la quale la Francia si impegnerà a rimborsare alle multinazionali statunitensi la differenza tra il 3% previsto dalla Digital Tax francese e ciò che verrà sancito in sede OECD – può valere da monito alle conseguenze e ricadute che azioni isolate a livello nazionale possono avere, non vi sono pericoli impliciti ma solo benefici nell’avviare una seria riflessione sul tema.

La posta in gioco per il nuovo Governo

Il nascente governo avrà l’opportunità di presentarsi come un partner affidabile e un soggetto costruttivo nella costruzione di un omogeneo sistema internazionale di tassazione. Un documento interno della Commissione trapelato nei giorni scorsi sottolineava la cruciale importanza di una concordanza di visioni tra Paesi membri su quale posizione portare avanti all’OECD per una soluzione globale.

Fughe in avanti e soluzioni affrettate dettate da esigenze di bilancio nel varare i decreti attuativi o, ancor peggio, tese a garantirsi degli elettori e delle associazioni di categoria sarebbero controproducenti e intempestive.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4