analisi

Sanità 4.0: i digital twin per gestire le aziende sanitarie come realtà cyber-fisiche

Il gemello digitale, in inglese Digital twin, permette di aggregare fisico e virtuale con grandi vantaggi anche per la sanità. Anche i dati che mette a disposizione possono avere un uso trasversale

Pubblicato il 12 Gen 2023

Angelo Croatti

Azienda USL della Romagna

Sara Montagna

Università degli Studi di Urbino Carlo Bo

Alessandro Ricci

Alma Mater Studiorum Università di Bologna

(Foto: ©Giuditta Mosca)

Il concetto di Digital twin (gemello digitale) è stato introdotto in ambito industriale nei primi anni 2000 e recentemente, grazie allo sviluppo di tecnologie e tecniche abilitanti come Internet of Things (IoT) e Intelligenza artificiale (IA), si sta rapidamente diffondendo in vari settori, fra cui la sanità digitale.

In questo ambito, al di là di specifiche applicazioni, i Digital twin possono fungere da paradigma di riferimento con cui inquadrare, in modo organico e uniforme, l’integrazione tra mondo fisico e mondo digitale al centro della visione di Sanità 4.0.

Cos’è il modello “digital twin” e come migliora sviluppo e prodotti

Digital twin, tre passi fondamentali

Il primo è relativo alla motivazione di fondo per mettere in campo i Digital twin, che parte dal mondo fisico. Ogni organizzazione sanitaria possiede degli asset fisici strategici che siano entità fisiche (macchine, edifici, persone, o processi) che si sviluppano nel mondo fisico, o che siano parte di dinamiche che vedono l’interazione di più entità, anche di domini diversi. Le tecnologie cosiddette 4.0, tra cui Internet delle cose e Cloud computing, permettono oggi di poter monitorare, tracciare ed eventualmente controllare questi asset in tempo reale da remoto, sfruttando la rete. Il gemello digitale si configura come una rappresentazione o, meglio, un modello software di un certo asset fisico, ad esso accoppiato e sincronizzato, rendendone accessibile nel digitale stato ed eventi in real time, oppure secondo il modello di tempo ritenuto opportuno.

Valgono due considerazioni in merito. La prima è che il gemello digitale non è necessariamente una replica in senso letterale, è definito sulla base di un modello che cattura gli aspetti ritenuti salienti e rilevanti per gli scopi per cui è utilizzato. La seconda è che si potrebbero avere più gemelli digitali per lo stesso asset fisico, ognuno dei quali deputato a catturare aspetti a granularità diversa e scopi differenti.

Oltre a fornire la possibilità di osservare stato ed eventi, il gemello digitale può incapsulare un modello dell’asset fisico capace di catturare anche aspetti del suo comportamento. Attraverso questo modello è possibile effettuare simulazioni allo scopo di ottenere previsioni sullo stato futuro dell’asset o “esperimenti sintetici in silico” per rispondere alle cosiddette What if question (cosa accadrebbe se…?).

L’avanzamento e l’applicazione massiccia di tecniche di AI ha portato poi a includere in ciascun digital twin anche un insieme di algoritmi cognitivi per l’analisi di tutte le informazioni raccolte sull’asset fisico a scopi diagnostici, analitici e predittivi. Tutti i risultati di queste analisi possono essere utilizzati per agire in modo opportuno sul corrispondente asset fisico attraverso le specifiche interfacce che il modello digitale può mettere a disposizione, facendo quello che viene chiamato decision making e chiudendo il ciclo di interazione bidirezionale con il mondo fisico.

Il secondo passo consiste nel pensare che le informazioni che può fornire un digital twin possano essere utili non solo per un’applicazione specifica, ma – in ottica più aperta e generale – per scopi eterogenei e funzioni diverse all’interno di un’organizzazione, che possono mutare e ampliarsi nel tempo.

Questo porta a concepire una visione di Digital twin-as-a-service intendendo che, nel caso più generale, un Digital twin all’interno di un’organizzazione può essere pensato come servizio con la propria API sul quale si appoggiano più applicazioni specifiche. Ovvero, verso una visione architetturale di integrazione e interoperabilità, per cui l’interfaccia del gemello digitale, come servizio software, sia basata su standard esistenti, sia a livello di rappresentazione del dato come, per esempio, Fast Healthcare Interoperability Resources (FHIR), sia a livello architetturale (per esempio HISA, ISO 12987).

Il terzo e ultimo passo consiste nel considerare la complessità dei contesti fisici di cui stiamo parlando, in cui tipicamente gli asset fisici strategici non sono monadi ma elementi in relazione tra loro, relazioni che possono essere dinamiche e dare origine ad interazioni di tipo diverso.

Queste relazioni possono essere opportunamente catturate a livello di gemelli digitali, facendo in modo che le informazioni che sono parte di un gemello digitale includano anche i collegamenti – eventualmente dinamici – ad altri gemelli digitali, collegamenti che rappresentano le relazioni che sussistono fra i corrispondenti asset fisici. La visione complessiva vede il dispiegamento di ecosistemi di digital twin connessi, che riflettono nel digitale la struttura e la dinamica dei corrispondenti asset nel mondo fisico. Questi ecosistemi possono essere stratificati, ovvero essere articolati su più livelli in modo analogo a come un’organizzazione complessa si articola in molteplici livelli sia sul piano strutturale, sia sul piano de processi.

Per le aziende sanitarie locali (Ausl) e le aziende ospedaliere (Aosp), diversi sono gli ambiti concreti nei quali l’introduzione del paradigma Digital twin, secondo l’approccio delineato nei tre passi discussi in precedenza, può offrire un significativo vantaggio in termini di governance dei processi di cura e di supporto alla pratica clinica e alle procedure sanitarie.

Gli ambiti di applicazione

Vediamo ora ad alcuni scenari eterogenei nei quali l’introduzione dei gemelli digitali permetterebbe di amplificare molto l’attuale grado di informatizzazione e digitalizzazione di specifici contesti clinici e sociosanitari, rafforzando e indirizzando il processo di transizione digitale che è, oggigiorno, obiettivo di qualunque organizzazione sanitaria pubblica.

In altre parole, in tali ambiti i gemelli digitali potrebbero fungere da leva a supporto di una trasformazione della sanità, da “assistenziale” a “proattiva”. Un primo ambito di applicazione può riguardare la pianificazione, il supporto e il monitoraggio dei percorsi chirurgici. La gestione dei percorsi operatori, siano essi relativi al regime elettivo di urgenza o di emergenza, si configura infatti tra le attività a maggior impatto economico per l’intera organizzazione sanitaria.

Inoltre, si tratta di un processo clinico che impatta non solo sull’organizzazione dei blocchi operatori, ma anche sui vari reparti clinici, sui magazzini di distribuzione dei dispositivi medici (impiantatili e di consumo) e sulla distribuzione farmaceutica interna.

Mappare l’intero processo e gli asset coinvolti (paziente, operatori sanitari, dispositivi medici) attraverso gemelli digitali avrebbe un impatto considerevole nell’ottimizzazione di tempi e risorse: ciascun gemello digitale coinvolto offrirebbe un punto di accesso digitale a tutti gli asset fisici, con un’interfaccia che consentirebbe di gestirne la correlazione e la cooperazione nell’ambito del processo in maniera efficace e semi-automatica.

Tra i vari benefici ottenibili, primo tra tutti, un governo puntuale del monitoraggio dei tempi operatori come, per esempio, l’uscita dal reparto, l’induzione dell’anestesia, l’inizio dell’incisione, la sutura, eccetera. Sono pure di beneficio le funzionalità di notifica e allarmi legate alle importanti azioni di pianificazione delle agende di sala, oggi a cura dei coordinatori dei blocchi e solo in specifici casi gestiti in modo informatizzato. A ciò si aggiunge la compilazione dei verbali operatori che segue il tracciamento delle azioni svolte sul paziente lungo tutto il percorso, la cui garanzia di correttezza risulterebbe amplificata.

Inoltre, il gemello digitale di ciascun intervento chirurgico in corso offrirebbe anche un’interfaccia digitale di azione sul processo fisico con funzionalità legate, per esempio, alla gestione della sala operatoria: gestione automatica dell’illuminazione legata alle varie fasi chirurgiche, richiesta di dispositivi medici o materiale farmaceutico aggiuntivo in relazione al tracciato dell’evolversi dell’intervento, e molto altro.

L’integrazione dei gemelli digitali degli asset del percorso operatorio di ciascun paziente, in specifici ambiti ospedalieri con i sistemi informativi amministrativo-gestionali, permetterebbe di potenziare efficacemente il governo di tutte le procedure previste dalla normativa di natura medico-legale nonché di rendicontazione dei costi.

Sempre in relazione al contesto ospedaliero, un secondo ambito di applicazione del paradigma Digital twin può riguardare la mappatura e il supporto alla gestione delle patologie tempo-dipendenti (in particolare, traumi maggiori, infarti e ictus). In questi contesti, infatti, il tracciamento semi-automatico di tutte le azioni effettuate dal personale sanitario per il trattamento contribuirebbe in maniera considerevole all’outcome clinico che è proprio di patologie come queste.

La telemedicina decolla solo con l’interoperabilità: il ruolo delle Aziende Sanitarie per orientare l’offerta

Oltre il paziente

Un ecosistema di gemelli digitali, in questi casi, potrebbe riguardare oltre al paziente, anche i dispositivi biomedicali coinvolti come i monitor per parametri vitali, i respiratori, le pompe a infusione continua, le barelle-bilancia, e altro. Gioverebbe anche agli operatori sanitari e medici che compongono il team clinico chiamato a gestire l’evento sanitario legato al presentarsi di una patologia tempo-dipendente in un paziente.

Il grafo interconnesso dei gemelli digitali coinvolti garantirebbe un coordinamento efficiente dell’intero processo il quale, in genere, coinvolge più reparti ospedalieri, tra i quali il pronto soccorso e la diagnostica per immagini, oltre a tutti i servizi extra-ospedalieri della prima fase del soccorso.

Allo stesso modo, il grafo garantirebbe un supporto al monitoraggio remoto da centrali operative dedicate grazie alla rappresentazione nel digitale dell’evolvere in tempo reale dello stato degli asset fisici e offrirebbe un’interfaccia digitale per la predisposizione e l’utilizzo in tempo reale di tutte le informazioni utili alla richiesta di consulenze cliniche, per esempio in tele-consulto.

Infine, in un tale scenario assistenziale, giocherebbe un ruolo di particolare rilevanza l’adozione di algoritmi di previsione e/o di intelligenza artificiale – supportati dalle informazioni presenti nel gemello digitale – al fine di anticipare e coadiuvare decisioni cliniche, o suggerire la necessità di procedure e processi a seguire la gestione emergenziale della patologia tempo-dipendente. Tra questi può essere annoverata la pianificazione anticipata della logistica del ricovero in terapia intensiva e, più in generale, si tratta di processi che potrebbero essere così previsti con anticipo e quindi adottati con maggiore cognizione di causa per l’intera organizzazione inter-ospedaliera.

Pianificazione territoriale

Un terzo, e differente, ambito di applicazione può essere rintracciato nel governo sociosanitario dei servizi legati al territorio, dalle Case della salute (e della Comunità), ai servizi delle Centrali operative territoriali (Cot) e ai trasporti sanitari secondari, fino alle realtà assistenziali riconducibili a tutti i servizi sociosanitari pubblici e privati, così come previsti dal decreto del ministero della Salute 77/2022.

In questo contesto, il governo e il monitoraggio degli asset (persone, mezzi, strumenti e prestazioni sanitarie) diffusi nell’ambito di uno specifico territorio è di particolare interesse per i distretti sanitari al fine di garantire ai cittadini un’appropriata assistenza in relazione alle risorse disponibili.

La modellazione di tutti gli elementi coinvolti nei vari processi clinico-assistenziali secondo gemelli digitali rivoluzionerebbe il governo e il monitoraggio dei distretti sanitari, offrendo strumenti in grado di agevolare la pianificazione, nonché per la previsione di eventi non ancora verificatisi ma ipotizzabili in relazione alla storia clinica di alcune categorie di cittadini, dell’accesso alle informazioni provenienti da dispositivi intelligenti dedicati all’home-care e da un efficace impiego delle risorse condivise, quali mezzi sanitari, dispositivi di protesica e personale socioassistenziale.

Di grande impatto in questo ambito di applicazione dei gemelli digitali anche il loro impiego come sorgente di dati, per l’alimentazione di basi di conoscenza condivise intra-territori a supporto del monitoraggio dell’andamento di specifiche patologie croniche o sporadiche, per l’individuazione di possibili situazioni di emergenza collettiva, per esempio le zone di maggiore diffusione dell’influenza.

Per concludere, dare corpo a questa visione organica non significa stravolgere i sistemi informativi sanitari ma, al contrario, vedere i Digital twin come un ulteriore livello il quale, opportunamente integrato ai sistemi e alle tecnologie esistenti e ai relativi standard, permetterebbe di avere una visione organica con la quale gestire le aziende sanitarie come realtà cyber-fisiche integrate.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3