EmpowerCare P4I

Sanità in crisi, ecco la strategia per ripartire (ed evitare il disastro)

Raddoppiano le sfide per le strutture ospedaliere italiane in Fase 2. Riorganizzazione delle attività ordinarie e riprogrammazione di quelle tenute in standby facilitate dall’adozione di strumenti basati sulle nuove tecnologie. Ecco i 4 step fondamentali

Pubblicato il 12 Giu 2020

Claudio Franzoni

Partner Practice Healthcare Innovation, P4I

Martina Leoni

Senior Consultant P4I

Marco Paparella

Partner Healthcare Innovation P4I

Mariachiara Violante

Consultant “Healthcare Innovation” P4I

sanità digitale

L’emergenza Covid-19 ha messo in primo piano l’urgenza di pensare ad un nuovo modello assistenziale, sempre più vicino ai cittadini/pazienti, che poggi le sue fondamenta su nuovi servizi abilitati delle tecnologie digitali. La Fase 2 rende ancora più strategica la svolta, permettendo così alla Sanità grazie al digitale di rimettersi al passo superando gli ostacoli. Da molti allarmi che stanno arrivando in questi giorni, infatti, si conferma la Sanità italiana è rimasta ingolfata a causa della crisi covid-19.

Sanità sotto pressione in Fase 1

Come abbiamo già trattato in precedenti articoli, durante la cosiddetta “Fase 1” dell’emergenza, il nostro sistema sanitario ha dovuto concentrare tutte le sue forze e risorse per il contenimento della pandemia, rimandando le prestazioni differibili per ridurre i rischi di contagio e gli spostamenti dei pazienti. Significa meno esami – ne sono statati 12 milioni radiologici durante il lockdown, meno prevenzione (le diagnosi di tumore arrivano più tardi e più gravi), rinvio di interventi (mezzo milione). Pierluigi Marini, presidente dell’Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi) e primario al San Camillo di Roma ha lanciato l’allarme: si rischiano più morti (in cardiologia, oncologia) per questo blocco che per il coronavirus.

Con l’inizio della “Fase 2” e un graduale allentamento delle misure di distanziamento sociale, tutte le strutture sanitarie (sia gli ospedali che le strutture territoriali), devono ora affrontare due grandi nuove sfide: da un lato, devono riorganizzarsi per riprendere le attività “ordinarie”, sospese durante la fase acuta della pandemia, cercando di garantire sempre la massima sicurezza dei cittadini all’interno delle strutture; dall’altro, devono riprogrammare e recuperare le attività che erano state rimandate nella prima fase per garantire a tutti l’accesso e il diritto alle cure.

Ripresa delle attività “ordinarie”

La ripresa di tutte le tipologie di attività, sospese durante la Fase 1 dell’emergenza, comporta un grande afflusso di cittadini all’interno delle strutture sanitarie e, perché siano rispettate le regole di distanziamento e sia garantita la sicurezza sanitaria, è necessario un ripensamento dei processi di accoglienza tradizionali. Oggi è possibile grazie ai diversi strumenti digitali disponibili (già adottati da alcune strutture prima del COVID), che possono essere usati come facilitatori sia per mantenere il distanziamento sociale, ma anche per superare quelle barriere, da sempre esistite, come la distanza per il raggiungimento della struttura scelta per effettuare una prenotazione e una determinata prestazione e la lunghezza dei tempi delle attività amministrative da effettuare prima delle effettive prestazioni. L’obiettivo è infatti ridurre, quanto più possibile, il tempo di permanenza dei pazienti all’interno delle strutture sanitarie ed evitare gli affollamenti che prima dell’emergenza caratterizzavano la maggior parte delle aree di prenotazione ed accettazione e delle sale di attesa degli ambulatori.

Il primo intervento per ridurre gli accessi alle strutture è rendere disponibili strumenti per la prenotazione e il pagamento online, promuovendoli affinché diventino il canale principale per effettuare queste operazioni. Prima della pandemia, i pazienti preferivano effettuare le prenotazioni ed i pagamenti delle prestazioni recandosi fisicamente presso le strutture sanitarie.

Il canale fisico, quindi, era quello predominante: secondo i dati della Ricerca 2019 dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano, la prenotazione ed il pagamento online erano effettuati rispettivamente dall’11% e dal 7% dei cittadini. Le tecnologie per queste attività sono ormai mature, molte aziende e Regioni hanno già adottato soluzioni che permettono di effettuare tali operazioni online, rendendole disponibili anche attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE). Sul mercato ormai esistono diverse soluzioni che, con semplici passaggi, permettono di prenotare e pagare le prestazioni, direttamente dal proprio PC o dal proprio smartphone.

Poco diffusa la self-accettazione

Il secondo intervento riguarda le attività di accettazione amministrativa delle prestazioni: anche su questo fronte, prima della pandemia, le operazioni di accoglienza in struttura venivano eseguite principalmente presso gli sportelli fisici. Sempre secondo i dati dell’Osservatorio, solo 1 azienda sanitaria su 5 mette a disposizione un servizio di self accettazione per evitare le code presso la struttura e solo il 5% delle aziende offre un servizio digitale per l’orientamento e la navigazione degli utenti all’interno della struttura.

Anche per queste attività il supporto digitale può essere completo e diversificato: è infatti possibile far scaricare una applicazione sullo smartphone dei pazienti, oppure installare nelle strutture dei totem digitali che permettono di effettuare l’accettazione in autonomia, così come esistono diversi sistemi per la prenotazione del posto in coda per effettuare le operazioni di accettazione e pagamento presso le strutture.

Sono già molte le aziende sanitarie che in questo periodo offrono questa tipologia di servizi per evitare un sovraffollamento all’interno delle proprie strutture: giusto a titolo di esempio, la Fondazione Poliambulanza di Brescia, operante in uno dei territori più colpiti dall’emergenza sanitaria, offre un servizio online per la prenotazione del posto in coda agli sportelli. Come funziona? Basta che il paziente indichi l’orario in cui vuole arrivare in struttura e, poco prima della prestazione, riceverà un’e-mail con il suo numero in coda e l’orario in cui verrà chiamato. In questo modo si può evitare l’affollamento delle sale di attesa e ridurre il tempo di permanenza delle persone in ospedale.

Questo intervento può essere integrato, dove necessario, ad un sistema di controllo degli ingressi nella struttura, consentendo l’accesso attraverso varchi elettronici ai soli pazienti “attesi” (quelli che hanno una prenotazione per una prestazione), limitandone il tempo di permanenza e bloccando i flussi qualora le presenze fossero superiori alla capacità consentita.

Strumenti per il ritiro dei referti

Il terzo intervento riguarda le attività di ritiro dei referti: la fotografia pre-Covid, citando ancora i dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano, indicava come circa due terzi dei cittadini si recasse personalmente nelle strutture per ritirare i propri documenti sanitari, nonostante molte aziende sanitarie avessero già messo a disposizione servizi per il download online di tali documenti e molte regioni offrano questo servizio tramite il FSE. Nell’attuale situazione di minimizzazione degli spostamenti dei cittadini è assolutamente necessario lavorare per invertire questo trend, facendo in modo che tutti i cittadini siano incentivati ad utilizzare e preferire il canale online, invece di quello fisico.

L’utilizzo di piattaforme per effettuare le attività di accoglienza online, dalla prenotazione al ritiro dei referti, è fondamentale per affrontare questa seconda fase dell’emergenza, perché garantirebbe non solo una riduzione degli accessi nelle strutture (e quindi un minore affollamento all’interno delle aree dedicate a queste attività), ma anche un alleggerimento del carico di attività amministrative di front-office (grazie all’ottimizzazione dei relativi processi) che le strutture sanitarie devono svolgere.

White Paper - Smart Health: guida alle nuove frontiere digitali della sanità

Riprogettazione dei processi

Perché i progetti di digitalizzazione dell’accoglienza siano di successo non è però sufficiente la sola tecnologia, ma è necessario un progetto ampio che includa interventi organizzativi e sui processi: i) un’analisi approfondita dei processi attuali e di definizione dei nuovi processi supportati da soluzioni digitali; ii) la definizione dei requisiti organizzativi e tecnologici del nuovo servizio; iii) la definizione dell’architettura complessiva del servizio; iv) una ricognizione di mercato per la scelta delle soluzioni tecnologiche che meglio rispondono ai requisiti individuati; v) l’alfabetizzazione o, come si dice spesso, l’empowerment dei pazienti affinché siano capaci e consapevoli nell’utilizzo delle nuove tecnologie.

Riprogrammazione delle attività sospese

Insieme alla ripartenza delle attività “ordinarie”, le aziende sanitarie si trovano a dover riprogrammare tutte le attività che nella prima fase di emergenza sono state sospese, per garantire nuovamente a tutti i pazienti equo accesso alle cure, soprattutto alle fasce più deboli della popolazione come bambini, anziani, cronici e fragili. Gran parte delle strutture sanitarie ha infatti rallentato, se non addirittura bloccato, per quasi due mesi le attività non urgenti (visite ambulatoriali, esami, ricoveri programmati), che richiedono quindi ora una riorganizzazione operativa importante affinché siano recuperate con tempi adeguati, senza ampliare e dilatare ulteriormente le liste di attesa, che già in periodi ordinari erano abbastanza lunghe, garantendo allo stesso tempo il rispetto delle nuove disposizioni che regolano questa seconda fase dell’emergenza.

Ma come affrontare questa riorganizzazione raggiungendo gli obiettivi individuati precedentemente? La risposta è un percorso strutturato, sintetizzabile in quattro step.

I quattro step della ripartenza

Il primo passo è effettuare una valutazione di quali attività sono state sospese e una loro stratificazione lungo almeno due direzioni: la priorità assistenziale e il luogo di erogazione.

Lungo la prima direzione andranno individuati dei criteri di priorità con cui riprendere le attività, in funzione dei parametri clinico-sanitari dei pazienti e delle effettive condizioni operative aziendali (disponibilità di personale, attrezzatura sanitarie, dispositivi medici, posti letto, ecc.).

Lungo la seconda direzione, andranno identificati quei servizi che sarà tassativo offrire “fisicamente” presso gli ospedali, rispetto a quelli che possono essere offerti in modalità alternativa: sul territorio, a domicilio del paziente e soprattutto incentivando il più possibile il ricorso agli strumenti di telemedicina, fra cui la video-visita di cui abbiamo trattato nel precedente articolo “Continuità della cura: con la “Connected Care” diventa semplice ed efficace”.

Il secondo passo consiste nell’identificare in quale sequenza riaprire i servizi temporaneamente sospesi o ritardati ed in quale modalità erogarli (in ospedale, a domicilio del paziente tramite la presenza di personale sanitario o con servizi di telemedicina) in funzione dell’analisi di alcune variabili: stima delle risorse necessarie, quantificazione di quelle disponibili e analisi dei principali problemi operativi che andranno affrontati ed ottimizzati.

Il terzo passo consiste nell’identificare i principali cambiamenti da apportare alle procedure operative oggi in corso; ad esempio, rispetto alla gestione e protezione dei materiali critici, all’utilizzo di supporti digitali, eventuali deroghe alle norme, ecc.

Infine, l’ultimo passo prevede di stabilire le modalità di coordinamento con le altre aziende del territorio, per ottimizzare le risorse ed i livelli di assistenza offerti a livello sovra-aziendale (tendenzialmente regionale).

Accesso in sicurezza alle cure per tutti

Grazie a questo percorso analitico, tutte le aziende sanitarie potranno essere nelle condizioni ottimali per ripartire e recuperare le attività sospese in tempi rapidi, garantendo l’accesso (in sicurezza) alle cure a tutti i cittadini.

L’emergenza Covid-19 ha richiesto e sta ancora richiedendo un grande sforzo al nostro Sistema Sanitario, che con grande tenacia sta affrontando ogni giorno nuove sfide, come quelle descritte e affrontate in questo articolo. Proprio per questo è nata l’iniziativa “EmpowerCare” della practice Healthcare Innovation di P4I: supportare ed affiancare con metodo e competenza gli attori della sanità nella risoluzione delle criticità che la pandemia ha fatto emergere, grazie a idee e soluzioni pronte per la loro adozione.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati