sulla proposta di Azione

Limitare l’accesso ai social agli under-15? “Ecco perché è una battaglia inutile”



Indirizzo copiato

Una proposta di Azione mira a restringere l’accesso ai social ai minori di 15 anni senza consenso esplicito dei genitori e di vietarlo ai minori di 13. Ma si tratta di una strada realmente percorribile? Il problema è stato inquadrato correttamente?

Pubblicato il 13 giu 2023

Federico Fuga

Ingegnere elettronico, esperto di sistemi embedded



ragazzi smartphone scuola

Recentemente è tornata a far parlare di sé la proposta di Azione di limitare l’accesso ai social ai minori di 15 anni senza consenso esplicito dei genitori e persino di vietarlo ai minori di 13.

Devo fare una premessa importante: ho una figlia interessata da questa legge, la quale per il momento e per un ancora indeterminato futuro, non ha disponibilità di device proprio né accesso ai social. Occupandomi professionalmente, tra le altre cose, di informatica forense, ho coscienza dei pericoli della rete per i minori, forse anche troppa a dir la verità, e pertanto non mi si può tacciare certo di essere eccessivamente tollerante su questo tema.

Un corretto inquadramento del problema

Innanzitutto, partiamo dal problema, e chiediamoci se esso sia stato correttamente inquadrato.

Nella proposta, pubblicizzata su Twitter e di cui alcuni promotori si sono gentilmente prestati a rispondere ad alcune domande degli utenti, viene menzionato come esempio Instagram. È doveroso chiedersi se sia opportuno prendere come esempio le abitudini degli adulti e applicarle ai minori. La risposta è no, i minori hanno abitudini relazionali online e strumenti completamente diversi.

Diverse statistiche indicano come i social network tradizionali (Facebook, Instagram, TikTok, Twitter, eccetera) sono per lo più ripartiti in cluster d’età, e che minori e “appena maggiorenni” hanno una predilezione per TikTok ad esempio, mentre Facebook per la generazione Z è considerato un social “da vecchi”.

Cosa fanno davvero i minori sui social

Ciò che queste statistiche però si perdono, è che i minori preferiscono di gran lunga attività sociali più dirette, ossia chat e giochi online. E tali “luoghi virtuali” sono anche quelli meno controllati e dove si annidano le attività più pericolose, ove girano i contenuti più disturbanti, equivoci, inadatti. E tali luoghi ove l’interazione è sincrona, il controllo è sostanzialmente impossibile, trattandosi di un consumo immediato.

Quindi il problema dell’accesso ai social andrebbe in verità maggiormente contestualizzato, identificando con tale termine una categoria di applicazioni e piattaforme molto più ampia, comprendente in particolare le chat e i giochi online. E tali piattaforme sono molto, molto più numerose delle cosiddette “piattaforme social” cui la proposta di legge è indirizzata, comprendendo, tra l’altro, anche piccoli server privati che viaggiano ben al di sotto della “quota radar”. Server per i quali, magari, la modalità di accesso viaggia per passa parola e che non aderirebbero al nuovo protocollo proposto, né ad altri simili, perché troppo piccoli e localizzati in regioni del mondo magari al di fuori della giurisdizione europea.

La fattibilità tecnica della proposta

Passiamo ora alla proposta e alla fattibilità tecnica.

La proposta, così come descritta dai promotori, riguarda il controllo sia dell’età che dell’autorizzazione preventiva da parte di un genitore. Insomma, qualcosa di simile al controllo dell’età per la vendita degli alcolici e tabacchi.

Ora, il controllo della vendita di alcol e tabacchi funziona benino a livello del mondo fisico in quanto esiste sia un sistema di autenticazione abbastanza robusto, ossia quello del documento con foto, sia una evidente delimitazione fisica della giurisdizione del controllo: per acquistare alcolici un utente si deve fisicamente recare in un negozio che è localizzato in un punto specifico del territorio.

Resta il cosiddetto problema del proxy: nulla vieta, e difatti così puntualmente avviene, che un utente che non avrebbe diritto a usufruire del servizio per limite d’età, utilizzi un proxy, ossia un’altra persona autorizzata come intermediario per l’acquisto in sua vece. Tolta questa eventualità, rimane il problema dell’autenticazione in quei contesti in cui non è evidentemente possibile, per limiti tecnici, verificare l’identità tramite documento. È il problema dell’uso del documento in prestito: una macchina automatica non può verificare che chi inserisce il documento sia il suo possessore. In questo caso il documento semplicemente perde la sua funzione di identificare chi lo utilizza.

Il problema della giurisdizione

Inoltre, online c’è il problema della giurisdizione. Sebbene sia possibile tramite georeferenziazione discriminare la parte di territorio da cui proviene la richiesta di accesso al servizio, non è possibile stabilire che tale luogo sia il luogo in cui effettivamente risiede l’utente. Significa che posso imporre che le richieste provenienti dal territorio italiano o europeo passino attraverso il sistema di autorizzazione, ma se l’utente utilizza un sistema di triangolazione, ad esempio una VPN o un server proxy locato al di fuori di tale territorio, ad esso tale autorizzazione non viene applicata.

Per capire la vastità del problema, si deve tener presente che neppure le piattaforme di streaming o di acquisto online sono in grado di impedire perfettamente che un contenuto non disponibile per gli utenti di una certa regione non venga servito attraverso VPN, o addirittura, che un utente non possa acquistare l’abbonamento a prezzo scontatissimo semplicemente acquistando da una zona del mondo in cui i prezzi, al netto del cambio, sono notevolmente più favorevoli. Pensate per esempio ai prezzi degli abbonamenti in lire turche.

I rilievi privacy

Poi c’è il rilievo privacy. Si è detto che da una parte, il sistema richiederà l’autenticazione solo al primo accesso, dall’altra che il procedimento si baserà su un sistema Zero Knowledge Proof, un sistema cioè che impedirà al terzo certificatore di sapere quale social ha richiesto l’autorizzazione, e al social di avere alcuna informazione, se non la conferma della maggiore età e del consenso genitoriale. Il che è in palese contraddizione con l’affermazione relativa al primo accesso, in quanto in questo modo l’autorizzazione del genitore sarebbe irrevocabile e altresì il social non sarebbe in grado di capire quando l’età dell’utente è cambiata.

Qualora anche la verifica fosse fatta solo al primo accesso, resta il problema del proxy: cosa impedirebbe ad un minore che volesse accedere ai social contro la volontà del proprio genitore, di acquistare un account già aperto e autorizzato, o persino “da maggiorenne”, da qualcun altro, magari attraverso canali poco chiari, esponendosi a ricatti o a compravendite non necessariamente monetarie, o all’installazione di applicazioni malware?

L’accesso di utenti stranieri dal territorio italiano

Non bastasse il problema della giurisdizione, ci sono punti ancora da dirimere. Posto che la verifica all’apertura dell’account è debolissima, come gestiremmo l’accesso di utenti stranieri dal territorio italiano? Obblighiamo loro ad aprirsi un account SPID?

Per quanto riguarda le piattaforme, esse dovranno adeguarsi al nuovo sistema, geolocalizzare gli accessi e applicare il nuovo paradigma di accesso. Ma solo i social o anche tutte le migliaia di server, pubblici e privati, che offrono attività sociali come chat e gioco online? E col fediverso, con la frammentazione dei server e delle responsabilità?

Conclusioni

Al di là dei dettagli tecnici, che sono in fase di discussione, dicono i promotori, fa sollevare un sopracciglio che la proposta di legge menzioni genericamente degli “strumenti tecnici”, quando tali strumenti sono palesemente, per limiti oggettivi del problema, inadeguati. Il punto è, secondo me, che in politica è difficile digerire un “non si può fare”, difficile rassegnarsi che un certo problema, piccolo o grande che sia, possa non avere una soluzione tecnica efficace. Ma è dovere degli ingegneri dirlo chiaramente, e questo è uno di questi casi.

PS: personalmente credo che il problema non sia tecnico. Ho iniziato a parlare a mia figlia dei pericoli della rete a 6 anni. A 11 usa i miei device sotto il mio stretto controllo. Sa che ho il dovere di controllarla e che lo faccio per proteggerla. Ho cercato di instaurare un rapporto di fiducia con lei e di educarla. Non so se funzionerà, me lo auguro, ma, da tecnico, è l’unico strumento efficace che ho.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4