scenari

2030 digital decade: i valori Ue al centro della trasformazione digitale



Indirizzo copiato

L’Unione Europea prosegue il suo impegno nella trasformazione digitale, con l’ambizione di costruire una società digitale radicata nei valori europei. Il Decennio Digitale Europeo emerge come un quadro completo che guiderà tutte le iniziative digitali, creando un ecosistema dominato dall’e-Government e fornendo le competenze necessarie per sfruttare le nuove tecnologie

Pubblicato il 28 nov 2023

Valentina Grazia Sapuppo

Legal, Privacy & Cybersecurity Advisor



AI appello urgente

L’Unione europea continua a riaffermare il proprio impegno verso le sfide portate dalla trasformazione digitale, perseguendo l’obiettivo di creare una società digitale basata sui valori europei che superi gli ostacoli del digital divide e che crei i presupposti per nuovi posti di lavoro, nuove libertà e nuovi diritti.

Ecco che prende forma il decennio digitale europeo, “un quadro completo che guiderà tutte le azioni relative al digitale”, un ecosistema olistico nel quale predomina l’e-Government, dove tutti, dalle piccole imprese ai cittadini europei, hanno le competenze e gli strumenti necessari per usare la tecnologia e prendere decisioni migliori.

Immagine che contiene testo, biglietto da visita, schermata, CarattereDescrizione generata automaticamente

Fonte

L’ambizione dell’UE è quella di essere digitalmente sovrana in un mondo aperto e interconnesso e di perseguire politiche digitali che consentano alle persone e alle imprese di cogliere un futuro digitale centrato sull’uomo, sostenibile e più prospero.”

Memore della lesson learned succedanea alla pandemia Covid-19, la presidente Ursula von der Leyen ha chiesto a tutta l’Europa di dimostrare una maggiore leadership digitale comune per il 2030, basata su obiettivi come la connettività universale, il rispetto del diritto alla privacy e alla libertà di parola, dichiarando che “l’Europa ha un’opportunità per tutta la vita di costruire meglio. Con il nuovo budget pluriennale e il Recovery and Resilience Facility, abbiamo mobilitato risorse senza precedenti per investire nella transizione digitale. La pandemia ha esposto quanto siano cruciali le tecnologie e le competenze digitali per lavorare, studiare e impegnarsi – e dove dobbiamo migliorare. Dobbiamo ora rendere questo decennio digitale europeo in modo che tutti i cittadini e le imprese possano accedere al meglio che il mondo digitale può offrire. La bussola digitale di oggi ci offre una visione chiara di come arrivarci.”

Nel marzo 2021 la Commissione europea ha proposto la cosiddetta Bussola Digitale 2030, un progetto avente lo scopo di sviluppare i principi digitali e che traduce le forti ambizioni europee che sostanziano il decennio digitale verso il 2030. Tale progetto stabilisce una imponente struttura di governance concorrente tra l’Unione e gli Stati membri, per il tramite di un programma politico paneuropeo, monitorato annualmente dal Digital Economy and Society Index 2023 DESI 2023 d’accordo tra il Parlamento e il Consiglio e progetti multinazionali, il cui core sono i finanziamenti europei e gli investimenti dei singoli Stati dell’UE, cristallizzati nei piani di ripresa e resilienza. Tale progetto è poi stato integrato, nel dicembre 2022, dalla Dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali.

Immagine che contiene testo, cerchio, schermata, diagrammaDescrizione generata automaticamente

Fonte

Il 27 settembre 2023 la Commissione europea ha presentato il primo Report della Decade Digitale Europea nel quale emergono sia l’impegno profuso nella Bussola Digitale 2030 dalle Istituzioni europee, sia la necessità della definizione di ulteriori misure politiche resilienti e competitive, a sostegno delle quali si è dato vita ai Consorzi europei di infrastrutture digitali – EDIC. Dalle competenze digitali alla sostenibilità, passando per l’implementazione delle reti e della connettività per poter consentire una maggiore digitalizzazione delle imprese e delle pubbliche amministrazioni, l’Europa c’è e c’è per i suoi cittadini.

Senza azioni forti e concrete verso il pieno raggiungimento della transizione digitale non sarà possibile raggiungere gli obiettivi digitali entro il 2030.”

Il decennio digitale dell’Europa è il vostro decennio digitale

Il progetto per la costruzione della Decade Digitale Europea è stato presentato nel settembre 2021 con la Comunicazione della Commissione che stabilisce le traiettorie previste a livello di Unione per gli obiettivi digitali, quale guida per la trasformazione digitale dell’Europa a favore del cittadino. L’obiettivo principale perseguito è quello di dare più potere alle imprese e alle persone, per costruire un futuro più sostenibile per l’essere umano.

Sulla scorta della Bussola Digitale 2030, che ha delineato la via da seguire per lo sviluppo dell’economia e delle società digitalizzate, e della cooperazione strutturata tra Istituzioni europee e Stati membri, si continua a lavorare tutti insieme verso gli obiettivi digitali prefissati, costruendo tabelle di marcia strategiche verso il Path to the Digital Decade to deliver the EU’s digital transformation by 2030, al fine di sviluppare competenze, infrastrutture e servizi, in linea con i principi digitali europei, rinforzando sempre di più il quadro di governance europeo.

Immagine che contiene testo, schermataDescrizione generata automaticamente

Fonte

Le proiezioni di tendenza, dette anche traiettorie del decennio digitale, fungono come base per la Commissione europea per monitorare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi, misurati per il tramite dei key performance indicator – KPI, individuati allo scopo di comprendere lo stato di avanzamento dei lavori, conformemente all’articolo 5, paragrafo 3, della Decisione (UE) 2022/2481, e per preparare le tabelle di marcia strategiche nazionali dei singoli Stati membri.

Immagine che contiene testo, schermata, linea, CarattereDescrizione generata automaticamente

Fonte

Dal 2021 alla Comunicazione della Commissione che stabilisce le tendenze previste a livello di Unione per gli obiettivi digitali pubblicata nel settembre 2023, che accompagna il primo Report della decade digitale europea e che descrive “lo scenario di ‘status quo’, basandosi su dati osservati in passato”, emerge che è necessario ancora compiere uno sforzo importante per colmare il gap registrato nello sviluppo delle competenze digitali.

Immagine che contiene testo, linea, schermata, DiagrammaDescrizione generata automaticamente

Fonte

“Nonostante la crescita sostenuta degli ultimi 10 anni, nel 2022 gli specialisti in TIC erano 9,37 milioni, pari al 4,6 % del totale degli occupati e poco meno di 11 milioni al di sotto dell’obiettivo per il 2030. Negli ultimi due anni la tendenza del numero di specialisti in TIC ha registrato un’accelerazione, con una crescita media annua più elevata rispetto al decennio precedente (6,0 % tra il 2020 e il 2022 e 4,2 % tra il 2011 e il 2019). Per conseguire l’obiettivo del decennio digitale, la tendenza positiva degli ultimi due anni dovrebbe essere ulteriormente accelerata. Nel 2022 poco meno del 19% del totale degli specialisti occupati nel settore delle TIC era costituito da donne. Nell’ultimo decennio la percentuale di uomini è rimasta costantemente superiore di circa 60 punti percentuali alla percentuale di donne, quest’ultima compresa tra il 16 % e il 19 % e quella degli uomini tra l’81 % e l’84 %.”

Immagine che contiene testo, linea, Diagramma, schermataDescrizione generata automaticamente

Ma dalla Comunicazione della Commissione emergono altre evidenze circa lo sviluppo delle infrastrutture digitali e della connettività. Infatti, “oltre al potenziamento delle reti di accesso alla fibra, saranno necessari ulteriori investimenti in hardware e software. […] Negli ultimi anni, sulla base dei dati disponibili, sembra sia stato registrato un aumento significativo della copertura 5G, dove il valore dell’UE per tale ICP ha raggiunto l’81,2 % nel 2022. Alcuni Stati membri hanno persino comunicato valori prossimi al 100 % o che raggiungono il 100 %.”

Immagine che contiene testo, linea, schermata, DiagrammaDescrizione generata automaticamente

Alla luce di ciò è chiaro che c’è ancora molto da fare sia per la digitalizzazione delle imprese, per le quali sono stati stanziati 24 miliardi di euro, sia per la digitalizzazione dei servizi pubblici sia per i cittadini e per le imprese, in merito al quale si riscontra un grande divario tra i singoli Stati membri a causa del quale non siamo ancora arrivati a raggiungere l’obiettivo di fornire un sistema transfrontaliero migliore per il quale – si spera – il Regolamento eIDAS dia il supporto necessario.

Immagine che contiene Diagramma, linea, schermata, testoDescrizione generata automaticamente
Immagine che contiene testo, linea, diagramma, ParalleloDescrizione generata automaticamente

Il primo report sullo stato del decennio digitale europeo

Il primo Report sullo stato del Decennio Digitale Europeo fa il punto sui progressi dell’UE verso una trasformazione digitale di successo come stabilito nel programma politico del decennio digitale 2030 e “fornisce uno sguardo completo sui progressi verso il raggiungimento della trasformazione digitale per potenziare un’UE più digitalmente sovrana, resiliente e competitiva. Comprende una valutazione delle prestazioni dell’UE verso gli obiettivi e gli obiettivi dell’Europa per il 2030 concentrandosi su quattro pilastri principali: competenze digitali, infrastrutture digitali, digitalizzazione delle imprese, compreso l’uso dell’intelligenza artificiale (AI) e digitalizzazione dei servizi pubblici. Comprende anche il monitoraggio della Dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali, che riflette l’impegno dell’UE per una trasformazione digitale sicura, sicura e sostenibile, mettendo al centro le persone.”

Come chiarito anche dalla Comunicazione della Commissione, è necessario spingere ancor di più sugli sforzi collettivi, per il tramite dell’accelerazione delle misure politiche e degli investimenti strutturali. Infatti, “il successo del Decennio digitale sarà fondamentale per la futura prosperità dell’UE. La realizzazione del programma del Decennio digitale dell’UE potrebbe sbloccare un valore economico di oltre 2,8 trilioni di euro, pari al 21% dell’economia attuale dell’UE.”

Immagine che contiene testo, schermata, designDescrizione generata automaticamente

Il Report dedica una grande attenzione verso le raccomandazioni per gli Stati membri, confezionati come singoli allegati, tenuto conto anche delle risultanze del monitoraggio aventi ad oggetto lo stato dell’arte dell’attuazione della Dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali per il decennio digitale, firmata il 15 dicembre 2022 dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, insieme alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e al primo ministro ceco Petr Fiala per la presidenza a rotazione del Consiglio.

La situazione dell’Italia

L’Italia ha un potenziale digitale non sfruttato che può contribuire ulteriormente agli sforzi collettivi per raggiungere gli obiettivi del Decennio Digitale dell’UE. Date le dimensioni dell’economia italiana e della sua popolazione, gli sforzi attuali e futuri potranno contribuire in modo significativo. Negli ultimi anni, l’Italia ha compiuto progressi importanti in termini di infrastrutture, ma si colloca al di sotto della media europea per quanto riguarda le competenze e alcuni aspetti della digitalizzazione dei servizi pubblici. Le strategie adottate in materia di cloud, blockchain, IA e, recentemente, di cybersecurity, insieme alle riforme e agli investimenti nell’ambito del piano di Piano di ripresa e resilienza, creano un quadro solido per realizzare una trasformazione digitale sostenibile e inclusiva. L’Italia sta collaborando con gli altri Stati membri per esplorare la possibilità di creare un Consorzio europeo per le infrastrutture digitali – EDIC per la creazione dell’Accademia europea delle competenze di cybersecurity.”

Tenuto conto del fatto che la trasformazione digitale colpisce ogni aspetto della vita delle persone, con la Dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali per il decennio digitale del 2022 si realizza il primo passo verso un’Europa sovrana e competitiva, il cui cuore pulsante è l’essere umano. Ciò emerge anche da quanto dichiarato dalla presidente Ursula von der Leyen, e cioè che la Dichiarazione “riflette il nostro obiettivo condiviso di una trasformazione digitale che metta le persone al primo posto. I diritti proposti nella nostra Dichiarazione sono garantiti per tutti nell’UE, online come offline. E i principi digitali sanciti nella Dichiarazione ci guideranno nel nostro lavoro su tutte le nuove iniziative”.

Immagine che contiene testo, schermata, Carattere, designDescrizione generata automaticamente

Fonte

Inoltre, “i diritti e i principi digitali delineati nella Dichiarazione completeranno i diritti esistenti, come quelli radicati nella Carta dei diritti fondamentali dell’UE e nella legislazione sulla protezione dei dati e sulla privacy. Forniranno un quadro di riferimento per i cittadini sui loro diritti digitali, nonché orientamenti per gli Stati membri dell’UE e per le imprese quando si tratta di nuove tecnologie.”

Immagine che contiene testo, schermata, Carattere, designDescrizione generata automaticamente

Conclusioni

Il Report della Decade Digitale Europea del 2023 è il primo di una serie di report annuali che racconta lo stato dell’arte del progetto europeo avviato dalla Commissione già nel 2021 con la Bussola Digitale Europea. Sono ancora molti i progressi che collettivamente UE e Stati membri devono raggiungere e ancora di più gli investimenti e l’impegno che dovrà essere profuso per colmare le attuali lacune e accelerare la trasformazione digitale in Europa. Grazie al Programma Politico del Decennio Digitale – DDPP, adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio ed entrato in vigore il 9 gennaio 2023, l’Europa è pronta a sviluppare un sistema di e-Governance collaborativo. È chiaro che parte degli investimenti dovrà essere orientata verso lo sviluppo delle competenze digitali di base, nonché verso la digitalizzazione delle imprese e delle infrastrutture, pubbliche e private.

Tali sviluppi certamente consentiranno all’Europa di imporsi ancor di più nel panorama internazionale, tenuto conto che il quadro di azione di riferimento comprende anche i valori portati dalla Dichiarazione di Tallinn del 2017, elemento che fa si che l’intera strategia europea si rivolga anche ai paesi dell’EFTA, tra cui Islanda, Norvegia, Montenegro, Repubblica di Serbia, Svizzera, Turchia, nonché Albania e Macedonia del Nord, paesi che costituiscono il c.d. Benchmark di eGovernment 2023, a cui si aggiungono anche i paesi candidati all’UE come l’Ucraina.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4