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Agenda Digitale di Roma, Marzano: “Così diventiamo laboratorio di innovazione”

L’Agenda Digitale di Roma Capitale è il documento di indirizzo programmatico sulla “Trasformazione Digitale” dell’Amministrazione Capitolina, un documento dinamico, in periodico aggiornamento, che rappresenta anche uno strumento di pianificazione, riportando, per ognuna delle azioni previste, le rispettive tempistiche di progetto e i relativi indicatori

Pubblicato il 01 Mar 2017

Flavia Marzano

Digital Transformation Consultant

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Con l’approvazione dell’Agenda Digitale anche Roma ha il suo primo piano strategico per lo sviluppo dei servizi digitali per cittadini e aziende, sulla base di quanto già definito nelle linee programmatiche 2016-2021 per il Governo di Roma Capitale.

L’Agenda Digitale di Roma Capitale si muove pienamente nel quadro delle strategie regionali, nazionali ed europee. Ha, infatti, come riferimento il terzo piano nazionale Open Government, la Strategia per la Crescita Digitale e la Strategia per la Banda Ultralarga e richiama i contenuti dell’Agenda Digitale della Regione Lazio, oltre che i Programmi Operativi Nazionali (PON Città Metropolitane e PON Governance e Capacità Istituzionale).

Il processo partecipativo

L’Agenda Digitale è il frutto di una riflessione ampia e per quanto possibile condivisa con tutti gli stakeholder: personale di Roma Capitale, pubbliche amministrazioni, cittadini, city-user, associazioni, imprese, professionisti, scuole, mondo dell’università e della ricerca.

Tra il mese di ottobre 2016 e quello di gennaio 2017 abbiamo realizzato un percorso partecipato che ha preso come riferimento le linee guida e le azioni prioritarie su stavamo lavorando, e si è sviluppato sia attraverso incontri in presenza sia attraverso la Rete, con il coinvolgimento di più di 300 soggetti (persone, consiglieri, associazioni). In particolare, l’Ideario online per l’Agenda Digitale di Roma Capitale è stato lo strumento a disposizione dei cittadini per proporre, commentare, condividere e valutare idee in riferimento alle diverse aree tematiche.

L’architettura e il modello

L’architettura di riferimento è basata su quella definita a livello nazionale da AgID nel Modello Strategico di evoluzione dell’IT delle PA (con i diversi livelli: infrastrutture fisiche, immateriali nazionali e dell’amministrazione, ecosistemi) e ha come modello di riferimento per l’accesso la Casa Digitale del Cittadino. Qui il cittadino accede nel proprio ambiente digitale, tramite SPID, e ha subito a disposizione le comunicazioni dell’amministrazione che lo riguardano, lo stato e il flusso di lavorazione delle proprie pratiche (incluse le segnalazioni e i reclami inoltrati), i servizi di cui necessita, gli eventi di partecipazione in cui è coinvolto.

In questo senso la “Casa digitale del cittadino” è il frutto di una costruzione organica che si basa su alcuni dei principali progetti in corso di sviluppo e inclusi in questa Agenda Digitale di Roma Capitale, e che sono elementi costitutivi della Casa digitale, come ad esempio:

  • il Portale Istituzionale, che include già la logica di ambiente unico per l’accesso ai servizi, attraverso SPID e quindi con la possibilità di accedere a servizi anche di altre amministrazioni;
  • il Nodo dei Pagamenti, aderente al Sistema dei pagamenti elettronici “PagoPA”;
  • il fascicolo del contribuente.

La Casa Digitale è quindi un programma quadro che si realizza progressivamente, rendendo sempre più semplice l’interazione tra cittadino, impresa e amministrazione.

Gli obiettivi strategici e le aree di intervento

Abbiamo individuato cinque obiettivi strategici:

1.     garantire trasparenza e accessibilità alle informazioni e ai dati sulle attività dell’amministrazione, in modo da garantire al cittadino la possibilità di conoscere, controllare e valutare l’operato della giunta e della macchina capitolina, perché si ritiene che questo sia alla base del patto sociale e precondizione per la partecipazione e la collaborazione attiva della cittadinanza;

2.     ampliare ed arricchire l’offerta di servizi pubblici digitali per cittadini e imprese, aumentandone e migliorandone la fruizione, progettandoli in un’ottica centrata sull’utente secondo il modello dell’architettura IT nazionale e nel quadro più generale dell’area metropolitana;

3.     migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi dell’amministrazione, realizzando un percorso di concreta trasformazione digitale, e di superamento del paradigma analogico, attraverso la loro razionalizzazione, reingegnerizzazione e digitalizzazione;

4.    favorire le condizioni per la crescita sociale, attraverso lo sviluppo di competenze digitali e di diffusione della cultura digitale fra i cittadini e le organizzazioni, in modo da permettere la partecipazione attiva e informata alle attività di Roma Capitale, oltre che generare un’accresciuta domanda capace a sua volta di stimolare offerta innovativa e qualificata, innescando un circolo virtuoso;

5.     rendere Roma laboratorio nazionale ed europeo di innovazione, attraverso un ruolo di primo piano nei programmi nazionali, il coinvolgimento di esperti nazionali, delle università e dei centri di ricerca, la facilitazione di sperimentazioni e scambi di esperienze con le altre realtà nazionali e internazionali, la presenza attiva in progetti di ricerca e partnership internazionali.

Questi obiettivi sono perseguiti attraverso azioni che si articolano in quattro macroaree d’intervento, che riguardano rispettivamente l’Open Government, le competenze digitali, i servizi digitali e i relativi processi e le infrastrutture per la connettività.

Le aree di intervento

Nell’area Open Government si inseriscono gli interventi relativi alla regolamentazione della partecipazione dei portatori d’interesse ai processi decisionali, all’anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, agli interventi anticorruzione e trasparenza in conformità con le direttive dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC), alla piena trasparenza per quanto riguarda le attività dell’amministrazione, alla fruibilità e al riuso degli Open Data per la creazione di servizi al cittadino, all’istituzione di un Forum Cittadino per l’Innovazione e di un Forum degli Innovatori del personale di Roma Capitale, oltre a interventi specifici per favorire la partecipazione dei cittadini, inclusa la proposta di un regolamento dei beni comuni e il lancio di iniziative di crowdfunding civico.

Il potenziamento delle competenze digitali dei cittadini e dei dipendenti comunali è un intervento fondamentale, precondizione per far sì che quanto si realizza sul fronte dei servizi digitali e della partecipazione sia un valore riconosciuto e di cui possono beneficiare tutta la popolazione.

Tra le iniziative che abbiamo definito la principale è certamente quella dei Punti Roma Facile (di cui sono attivi due punti sperimentali) per i quali abbiamo un obiettivo di copertura su tutti i Municipi entro l’estate, con già cinque nuove aperture programmate tra marzo e aprile. Non a caso la prima delibera dell’Assessorato aveva come oggetto la loro istituzione.

Altri interventi pianificati sono relativi all’apertura delle Piazze dell’innovazione, e a uno specifico programma di sviluppo delle competenze digitali all’interno dell’Amministrazione.

Tra le iniziative nell’ambito dei servizi digitali e dei processi, rientrano la reingegnerizzazione dei processi dell’amministrazione, finalizzata anche all’integrazione con le infrastrutture immateriali nazionali (quali il Sistema Pubblico di Identità Digitale, il Nodo PagoPA, la Carta di Identità Elettronica, l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente) e all’evoluzione delle infrastrutture immateriali specifiche, quali la creazione di una piattaforma unica di segnalazione per il cittadino, il Sistema Informativo Territoriale, il Sistema di Gestione Elettronica Documentale, la digitalizzazione dei sistemi di riscossione e la definizione di una piattaforma di e-Procurement.

Sono previste inoltre evoluzioni di sistemi applicativi su ambiti tematici, quali il Sistema integrato Rischi Emergenze di Protezione Civile, la dematerializzazione di pratiche edilizie, il sistema informativo del patrimonio storico, archeologico e architettonico, la digitalizzazione di pratiche del commercio e delle attività produttive e il Sistema Informativo Scolastico Metropolitano.

Dal punto di vista dei servizi infrastrutturali, è prevista la razionalizzazione dei Data Center in

ottica cloud. Sono previste anche iniziative specifiche per il coordinamento e la collaborazione tra i Comuni dell’Area Metropolitana, già in atto nell’ambito del PON Metro, tra cui la creazione di una piattaforma di community dedicata.

Per l’area connettività di rete, sono previste azioni per la mappatura completa della copertura Wi-Fi con identificazione delle aree non coperte aventi maggiore priorità, per definire e avviare i relativi interventi, insieme a quelli di sviluppo delle infrastrutture di rete a banda ultralarga, armonizzati con il programma previsto su base regionale.

Dalla strategia all’attuazione

Una sfida specifica è però quella dell’attuazione delle azioni pianificate. In particolare, abbiamo voluto assicurare alcuni elementi fondamentali per l’execution:

  • la governance – abbiamo definito una modalità di governo dell’Agenda Digitale di Roma Capitale e previsto un ciclo annuale di verifica e miglioramento;
  • la misurabilità – sono definiti indicatori di impatto e di risultato, oltre che di carattere generale, utili a valutare il miglioramento di alcuni elementi fondamentali del benessere equo sostenibile sulla base delle iniziative previste dall’Agenda Digitale di Roma Capitale;
  • la gestione trasversale dei programmi e gli obiettivi – stiamo predisponendo quanto necessario per la definizione e la gestione di progetti trasversali ai dipartimenti, inclusa la definizione di obiettivi di risultato per le strutture coinvolte, così da scardinare uno dei principali ostacoli all’innovazione – la logica dei silos organizzativi.

Così Roma cambia, e riparte

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