servizi pubblici digitali

La verifica dei documenti per l’identità digitale non è sicura, ecco perché



Indirizzo copiato

Le identità elettroniche SPID e CIE sono diventate un elemento essenziale della nostra vita quotidiana. Tuttavia, emergono dubbi sulla sicurezza e l’aggiornamento del sistema pubblico che gestisce il rilascio di queste identità. Serve un sistema efficace per verificare in tempo reale l’autenticità dei documenti presentati

Pubblicato il 9 nov 2023

Eugenio Prosperetti

Avvocato esperto trasformazione digitale, docente informatica giuridica facoltà Giurisprudenza LUISS



A,Programmer,Is,Browsing,The,Internet,In,Smart,Phone,To

Le identità elettroniche SPID e, in misura minore CIE sono ormai ampiamente diffuse tra la popolazione e che l’identità elettronica è un dato acquisito nell’esperienza quotidiana dei più. A maggior ragione lo è la firma digitale, nelle sue varie declinazioni: secondo i dati Agid, al 2023 vi sono in Italia circa 30.209.106 certificati di firma attivi di cui l’83% basato su firma remota.

La sola firma remota è utilizzata per oltre 3 miliardi di operazioni di firma l’anno, cui si sommano i dati delle firme con token o smart card – non monitorabili perché la firma avviene localmente e senza intervento del certificatore.

È dunque opportuno chiedersi se il sistema pubblico che sta alla base dei rilasci di SPID e delle firme sia al passo con i tempi, sicuro e resiliente.

Le piattaforme messe a disposizione dallo Stato

Parliamo delle piattaforme che lo Stato mette a disposizione dei certificatori, identity provider e di altri soggetti che acquisiscono documenti di identità per verificarne l’autenticità e il legittimo uso.

Se, infatti, non è possibile una verifica elettronica del legittimo uso del documento, identity provider e certificatori che – per forza di cose – fanno affidamento su di esso, devono basarsi sul controllo materiale del medesimo, potenzialmente fallibile data la sofisticazione delle tecniche di falsificazione.

Le banche dati pubbliche che consentono di verificare i documenti di identità sono principalmente due: SCIPAFI – gestita dalla Consap per conto del Ministero dell’Economia e CrimNet, operato dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale; la prima ha lo scopo di verificare l’esistenza in vita e i dati.

Il Sistema Centralizzato Informatico per la Prevenzione Amministrativa del Furto d’Identità (Scipafi)

SCIPAFI nasce per consentire la verifica dei documenti nelle pratiche di rilascio SIM telefoniche e finanziamento.

Il suo utilizzo è stato poi esteso ai rilasci di firme digitali e identità elettroniche SPID.

Le identità CIE, essendo emesse dallo Stato, vengono invece ovviamente verificate direttamente sui sistemi del Ministero dell’Interno, non accessibili ad operatori privati.

Ora, vista la importanza centrale nel garantire il livello di fiducia assicurato da identità e firme, ci sarebbe da aspettarsi che i privati che hanno l’onere di verificare l’identità dei loro utenti, avessero a disposizione un sistema in grado di effettuare la verifica dei documenti e dell’identità del richiedente nella maniera più puntuale e precisa possibile.

Analizzando invece la realtà dei fatti, si scopre che il sistema SCIPAFI ha molte limitazioni e vi sono casi in cui non si rivela affatto efficace.

Vediamo dunque di cosa si tratta: il Sistema Centralizzato Informatico per la Prevenzione Amministrativa del Furto d’Identità, noto più semplicemente con il nome di Scipafi o Sistema pubblico di prevenzione, la cui titolarità è attribuita al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), è stato istituito dal decreto legislativo n. 141 del 13 agosto 2010, in attuazione della Direttiva Europea 2004/48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori, mentre la realizzazione e la gestione sono affidate a Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici), con rapporto disciplinato da apposita Convenzione del 22 luglio 2013.

Lo scopo di Scipafi

Esso ha lo scopo di consentire alle aziende aderenti di verificare in tempo reale la corrispondenza dei dati identificativi e di reddito forniti dalle persone fisiche all’atto di una richiesta di servizi bancari, finanziari, assicurativi o di un pagamento differito con quelli contenuti nelle banche dati detenute da organismi pubblici e privati -ad oggi Agenzia delle Entrate, Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Ministero dell’Interno, Ragioneria Generale dello Stato, Inps, Inail.

I soggetti che possono aderire

Ad oggi, i soggetti che possono aderire sono Banche e intermediari finanziari, Fornitori di servizi di comunicazione elettronica, Fornitori di servizi fiduciari qualificati e i gestori di PEC (Posta Elettronica Certificata), Soggetti autorizzati a svolgere le attività di vendita a clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, Fornitori di servizi interattivi o di accesso condizionato, Imprese di assicurazione, Gestori di sistemi di informazioni creditizie e altre imprese che offrono servizi assimilabili alla prevenzione, sul piano amministrativo, delle frodi.

I problemi del sistema

Dunque, quale è la criticità del sistema cui si accennava prima?

Il fatto è che Scipafi – a dispetto delle finalità per cui nasce – ad oggi, per motivi non chiari e che si presumono inerenti al funzionamento della convenzione CONSAP-MEF, dunque per problemi amministrativi e burocratici, non consente più di verificare le carte di identità e CIE in maniera efficace.

In sostanza, l’unico dato che il sistema riporta con esattezza è se una determinata carta d’identità o CIE esiste, in base al numero/scadenza; non è però in grado di controllare se corrisponda l’intestazione e non vi è alcuna possibilità di verificare la fotografia dell’utente agli atti del Ministero dell’Interno.

Cosa ancora peggiore, il sistema – che è stato provato da chi scrive – riporta esito positivo dei controlli su carte d’identità e CIE inserendo dati fittizi su un numero di carta d’identità realmente esistente. Non dichiara che il controllo è fallito o non è stato effettuato, dando l’impressione all’utente che non abbia contezza della mancanza di cui sopra, che il controllo sia stato effettuato.

Per controllare con qualche efficacia la carta d’identità su SCIPAFI, di fatto, l’unico modo è quello di inserire nel medesimo controllo il numero della carta d’identità e della tessera sanitaria; in tal modo il sistema è in grado di riferire se la tessera sanitaria si riferisce o meno alla medesima persona titolare della carta d’identità controllata e, di conseguenza, chi voglia passare questo tipo di controllo ha la maggiore difficoltà di dover falsificare due documenti.

Il sistema CrimNet

Il sistema CrimNet ha invece un diverso scopo: confermare che il documento che viene verificato non sia stato denunciato come rubato o smarrito e, per di più, gli archivi del sistema disponibili ai privati sono “volutamente” (ma non si capisce quale sia la logica) non aggiornati in tempo reale rispetto a quelli delle Forze di Polizia, sicché un furto o smarrimento avvenuto negli ultimi giorni non sarebbe rilevato utilizzando il sistema. Nemmeno questo sistema consente di verificare se l’intestatario di una carta di identità corrisponde: se una carta di identità falsamente intestata a un nome diverso ha il numero di una carta d’identità esistente e non denunciata come smarrita o rubata (o denunciata come tale da pochi giorni) il controllo passerebbe.

E’ noto che la carta di identità cartacea è facilmente falsificabile sostituendo la fototessera, mentre circolano negli ambienti della sicurezza informatica notizie in base alle quali anche la CIE sarebbe ora oggetto di falsificazioni, non facilmente verificabili se non attraverso la lettura NFC del chip installato sulla carta.

Questi allarmanti dati non possono che evidenziare la urgente ed indifferibile necessità che sia messo a disposizione di chi fornisce servizi fiduciari o di comunicazione/energia o credito al consumo, un sistema efficace per accorgersi in tempo reale che i documenti presentati non sono veri e non sono stati alterati.

Quali contromisure per risolvere le attuali criticità

Data la efficacia transfrontaliera degli strumenti di identità elettronica e firma sarebbe inoltre necessario che un tale sistema avesse valenza europea. Un documento di identità non italiano, allo stato, non può in alcun modo essere verificato al rilascio di firme/identità.

Il problema pare anche essere che il Garante Privacy ha sinora ripetutamente espresso pareri negativi[1] relativamente all’aggiornamento dei sistemi di verifica in questione, in particolare per la preoccupazione relativa all’eccessivo trattamento di dati personali e, per quanto riguarda la disponibilità delle fotografie dei documenti, dati biometrici.

E’ tuttavia indifferibile la rivalutazione del problema, rendendo disponibile, quanto meno per i servizi fiduciari, di identità elettronica e PEC, un sistema più efficace che, ad esempio, consenta di verificare la fotografia e i dati “ufficiali” rispetto al documento presentato e istituire liste di attenzione comuni tra le categorie sopra citate, nelle quali si possano evidenziare documenti che siano stati presentati per l’ottenimento di firme/identità e non siano risultati regolari al controllo o utenti che abbiano richiesto firme ed identità plurime.

Sarebbe inoltre necessario introdurre per via regolatoria obblighi di verifica della tessera sanitaria (non accettando surrogati, quali i certificati di codice fiscale) e di registrazione – anche in presenza – di video identificativo oltre che, per quanto riguarda la CIE, di verifica NFC del contenuto del chip. Attualmente non vi sono tali obblighi anche se alcuni prestatori di servizi fiduciari e di identità li hanno introdotti autonomamente, faticando però non poco a farli digerire al Garante Privacy.

Diversamente, potrebbe non essere possibile, in caso di rilasci a fronte di documenti falsi, addossare ai prestatori di servizi fiduciari e dell’identità specifiche responsabilità per non aver potuto verificare con certezza documenti all’apparenza regolari.

Note


[1] Ad esempio si veda https://www.digital4.biz/legal/furti-d-identita-e-trattamento-di-dati-biometrici-la-posizione-del-garante-privacy/

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4