la strategia

Intelligenza artificiale, Liuzzi (M5S): “Ecco il vero valore dell’approccio europeo: i nuovi scenari che apre”

Con la proposta di regolamento sull’Intelligenza Artificiale che propone il primo quadro giuridico Ue e internazionale sull’IA, l’Europa si pone come alternativa tra le politiche liberali Usa in cui le big tech impongono il proprio business e, dall’altra, la via cinese legata a un controllo pervasivo. Ecco le prospettive

Pubblicato il 17 Giu 2021

intelligenza artificiale

La recente proposta di regolamento europeo sull’intelligenza artificiale, che si pone come una terza via tra l’approccio liberal statunitense e quello cinese imperniato sul controllo pervasivo, va inquadrata in un disegno più ampio, di forte operosità, da parte della stessa Commissione Europea sui temi legati al digitale.

Regolamento UE su AI, Floridi: “Un traguardo importante, ecco perché e come migliorarlo”

Con la comunicazione quadro “Plasmare il futuro digitale dell’Europa” del febbraio del 2020, la Commissione ha infatti indicato tre obiettivi chiave per lo sviluppo tecnologico nei prossimi anni:

  • la trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni in tutta Europa per migliorare l’interazione tra cittadini, amministrazioni ed erogatori di pubblici servizi;
  • la crescita di un mercato unico che consenta alle imprese di competere in condizioni di parità e assicuri tutela ai consumatori;
  • la costruzione di un ambiente digitale sicuro e affidabile, secondo il principio per cui è riconosciuto come illecito nell’ambiente digitale ciò che è considerato come tale offline;

La strategia della Commissione

Tra le azioni principali prospettate dalla comunicazione quadro, la Commissione ha già presentato alcune proposte normative volte, per un verso, ad accrescere e armonizzare le responsabilità delle piattaforme online e dei fornitori di servizi d’informazione (legge sui dati – cosiddetto digital services act) e per l’altro, a introdurre regole per assicurare ex ante che i mercati caratterizzati da grandi piattaforme che agiscono come “gatekeepers” rimangano equi e contendibili per gli innovatori, le imprese e i nuovi operatori di mercato (digital markets act).

Scorza: “Sulle regole AI l’Europa pone la prima pietra, ma sarà sfida enorme: ecco perché”

Il Libro Bianco sull’intelligenza artificiale

Già con il Libro Bianco sull’intelligenza artificiale (IA), presentato contestualmente alla comunicazione quadro nel febbraio 2020, veniva sottolineata l’esigenza di adottare un approccio coordinato a livello dell’Unione per promuovere lo sviluppo europeo di applicazioni di IA e favorirne l’adozione da parte delle pubbliche amministrazioni e delle imprese, anche piccole e medie. Ma soprattutto emergeva l’esigenza di definire quanto prima un quadro normativo specifico in materia di sicurezza, responsabilità e tutela di diritti fondamentali. Del resto, già nell’aprile 2019, l’High-Level Expert Group on IA della Commissione aveva lavorato e pubblicato le linee guida etiche e di policy per l’IA secondo cui un’IA affidabile doveva basarsi su legalità, eticità e robustezza.

La proposta di regolamento

Nell’ambito della “Strategia europea per l’Intelligenza Artificiale”, la Commissione europea ha pubblicato il 21 aprile la proposta di regolamento sull’approccio europeo all’Intelligenza Artificiale che propone il primo quadro giuridico europeo e internazionale sull’IA.
Una primissima riflessione può essere fatta a partire dallo strumento normativo utilizzato: un regolamento invece che una direttiva. Ciò presuppone che non ci sarà un lavoro singolo di ogni stato, ma una discussione corale e comune in tutti gli stati membri tramite un percorso che probabilmente durerà un paio di anni.

Riprendendo le parole della Vicepresidente della Commissione europea Margrethe Vestager, il regolamento “vuole spianare la strada ad una tecnologia etica in tutto il mondo e rimanere competitiva”, in altre parole normare un settore da 20 miliardi di euro di investimenti ponendosi, sul piano della governance, trainante rispetto a Cina e USA. A differenza delle due superpotenze mondiali, l’Europa fa bene a cercare una sua autonomia proponendo una via che difenda i diritti fondamentali e i valori europei. Citando Oreste Pollicino, “un capitalismo digitale, costituzionalmente temperato, in cui proporzionalità e ragionevolezza siano le stelle polari”[1].

Il ruolo geopolitico della Ue

Effettivamente l’unicità dell’approccio europeo ha il merito di incentrare il dibattito guidandolo verso un percorso alternativo tra, da una parte, le politiche liberali statunitensi in cui le big tech impongono il proprio business e, dall’altra, la via cinese legata ad un controllo pervasivo. È proprio in questo quadro che l’Europa gioca il suo importante ruolo geopolitico, colmando un vuoto normativo sul piano giuridico e legandolo ai diritti fondamentali. Un approccio che rappresenta un livello di maturità già riscontrato con la normativa europea sulla protezione dei dati personali che hanno reso il GDPR il riferimento globale al quale si sono dovuti conformare tutti gli operatori del digitale. Laddove l’Europa fa fatica a inseguire USA e Cina in ambito di industria digitale, si pone invece come guida tramite una visione a 360 gradi sull’IA e punto di equilibro per la tutela dei diritti fondamentali legati all’innovazione.

Venendo quindi al merito del regolamento europeo, da una parte si vogliono liberare le forze imprenditoriali nei settori di utilizzo dell’intelligenza artificiale, dall’altra si pongono dei paletti sull’utilizzo dell’IA basati sulla classificazione del rischio. È proprio in quest’ultimo punto che notiamo la coraggiosa scelta della Commissione europea in cui si promuove il rigore della disciplina in base alla classificazione di rischio diviso in quattro livelli. Spunto di riflessione e dibattito è ovviamente l’ultimo livello, il rischio inaccettabile tramite il quale si vietano pratiche come riconoscimento facciale indiscriminato nei luoghi pubblici (se non con eccezioni di ordine pubblico) e sistemi di social scoring su modello cinese. Non solo: si vieta anche qualsiasi algoritmo che possa avere un impatto sui diritti fondamentali, sulla salute, sull’accesso al lavoro (come la valutazione di un curriculum o l’accesso al mutuo), implicando prima della sua autorizzazione, un esame che ne certifichi il corretto funzionamento.

Tali regole varranno anche per le aziende extraeuropee e chiunque non le rispetterà sarà multato fino a 30 milioni di euro o al 6% del fatturato globale. In sostanza questo regolamento ci dice che l’intelligenza artificiale non può essere abbandonata a sé stessa o a servizio di pratiche industriali, ma va indirizzata e seguita in base ai diritti fondamentali e alla dignità dell’uomo.

Si tratta di una prima bozza che ha la particolarità di inquadrare il tema in maniera molto ambiziosa non solo dal punto di vista esclusivamente tecnologico, ma in un contesto incentrato sull’uomo, mettendo da parte dibattiti futuristici su soggettività legale dell’IA, ma agendo sul presente.

Le criticità più evidenti sono quelle di aver circoscritto con molta precisione alcune pratiche scorrette che nel corso degli anni potranno essere modificate o addirittura ampliarsi in base all’avanzamento della tecnologia, ma anche quella di non aver dato il giusto rilievo a uno degli usi più delicati dell’IA come quello legato al funzionamento di armi, nonostante il tema sia classificato come un rischio da valutare.

Intelligenza artificiale, un approccio che vede l’uomo al centro

Come detto, l’Europa si muove all’interno di un approccio che vede l’uomo al centro. Proprio come avvenuto per la “Proposta di Strategia sull’Intelligenza artificiale” prodotta dal Mise e realizzata dal gruppo di esperti selezionati dal Ministero e pubblicata il 2 luglio 2020 dopo essere stata sottoposta a consultazione pubblica.

Il documento è stato la base per proporre nel settembre 2020 “Una strategia nazionale per l’IA” sottoposta anch’essa a consultazione pubblica il 2 ottobre, conclusasi il 31 dello stesso mese. Il documento elaborato dagli esperti suggerisce di sostenere la diffusione dell’IA nelle imprese italiane tramite misure di sostegno economico, l’attuazione di percorsi di formazione dei lavoratori, ma anche l’inserimento dell’Intelligenza Artificiale tra le materie scolastiche, in modo da accrescere il livello di competenza digitali del nostro Paese. Viene inoltre fornito l’input a creare, all’interno della Pubblica Amministrazione, un centro di coordinamento delle misure relative all’IA e a sostenere la creazione di un istituto italiano sull’Intelligenza artificiale per promuovere l’innovazione e la ricerca in questo settore.

Conclusioni

Lo scorso 3 settembre il Governo Conte aveva individuato la città di Torino come futura sede dell’Istituto per l’intelligenza artificiale – I3A – per coordinare le varie attività di ricerca. Un impegno seppur non formalizzato dal Governo Draghi nel PNRR, ma che sarà presente nei decreti attuativi del Recovery Fund. Infatti, una delle azioni indicate dal Libro Bianco era proprio quella di avere un polo dell’innovazione digitale per Stato membro finanziato con risorse del programma Europa digitale.

In definitiva, l’adozione di strumenti di valutazione del rischio e di misure di tutela dei consumatori, nonché la sistematizzazione dei dati raccolti dal settore della Pubblica Amministrazione, costituiranno la base per elevare il livello di sicurezza e la qualità dei servizi ad alto valore aggiunto.

Il mio auspicio è quello che per attuare questi programmi venga garantita sempre l’occupazione e la tutela sociale, temi che considero cruciali per un progresso consapevole e lungimirante delle nostre economie.

Note

  1. https://www.ilsole24ore.com/art/la-terza-via-europea-un-capitalismo-digitale-ben-temperato-AEFbPyC

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2