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Cashback di Stato 2022: cos’è, come funziona con app IO (e altre app) e avere il rimborso

Tutto quello che devi sapere su cashback e che fare per avere i rimborsi sui pagamenti elettronici fatti nei negozi fisici, evitando errori. Ecco il “manuale operativo” per poter accedere. Con App IO e con app alternative come Poste, Satispay, Nexi, Hype e altri

Pubblicato il 18 Mar 2022

Davide Bedini

commercialista

Gianluca Lega

Commercialista

cashback

Il cashback di Stato è tornato tra noi dopo la sospensione del 2021: da gennaio 2022 fino a giugno 2022 sono partiti di nuovo i primi rimborsi sui conti correnti degli utenti.

Si possono avere fino a 150 euro di rimborso sugli acquisti fatti a dicembre nei negozi, professionisti, artigiani con pagamento elettronico.

 

Indice degli argomenti

Cos’è il bonus Cashback, e come ottenere rimborso sugli acquisti nei negozi

Il Cashback di Stato, avviato dal Governo Conte e ora ripreso da Draghi per il 2022, è una misura che stabilisce un rimborso del 10%, a favore dei consumatori e con bonifico successivo, su acquisti fatti con modalità elettronica nei negozi fisici (con alcuni limiti ed eccezioni che vedremo di seguito).

  • A dicembre 2020 c’era stato il cashback di Natale – fino 150 euro ottenibili in un solo mese.
  • Altrettanti 150 euro sono ottenibili ogni sei mesi da gennaio 2021 fino a giugno 2022, ma con una sospensione da luglio 2021 a dicembre 2021.
  • Più un supercashback di 1500 euro ogni sei mesi per i 100mila italiani che fanno il maggior numero di acquisti in questo modo (idem sospeso luglio-dicembre 2021 e ripreso a gennaio).

Ciò che si auspica è una vera rivoluzione nei pagamenti, in grado di portare il livello di evasione fiscale del nostro Paese a livelli accettabili, disincentivando i pagamenti in contanti a favore dei pagamenti elettronici (siamo 23esimi in Europa per pagamenti senza contante).

Dal punto di vista normativo, tutto è regolato dal 28 novembre con il decreto attuativo del Mef mentre il 4 dicembre è uscito il relativo provvedimento.

Così parte questa misura che riunisce sotto lo stesso tetto, per la prima volta, lotta all’evasione fiscale, incentivi agli acquisti e tecnologia.

Quali sono i pagamenti accettati e di cosa (beni, servizi via pos)

Accettati solo i pagamenti elettronici – purché con strumento registrato su app del cashback di Governo – in luoghi fisici, quindi su pos, purché l’esercente ne abbia uno degli acquirer autorizzati. Quasi tutti lo sono.

Le categorie sono varie: negozi, parrucchieri, idraulici, carrozzieri, ricariche telefoniche, medici… Non solo beni ma anche servizi quindi. Si può pagare così ad esempio persino l’Imu, bollette o bollo auto.

Attenzione, esclusi gli acquisti fatti come esercizio d’impresa, carte di credito aziendali. Devono essere acquisti a titolo personale (non aziendali). Esclusi i prelievi ATM.

Pagamenti online e cashback

Esclusi i pagamenti online nella contabilizzazione. Possiamo però usare gift card (Amazon ecc) comprate in negozi fisici come escamotage per fare valere gli acquisti online con il cashback.

Come funziona il cashback di Governo e come ottenere il rimborso con app IO (e non solo)

Il cashback è volontario. L’utente deve quindi attivarsi per poterlo avere.

Bisogna usare un’app abilitata al servizio. Solo App Io è universale a questo scopo. Altre, di specifici soggetti privati, riguardano solo i relativi pagamenti.

Le condizioni per accedere sono le seguenti.

1. Come scaricare e attivare App Io

Come si usa SPID per accedere a IO? #IOsonoSemplice

Come si usa SPID per accedere a IO? #IOsonoSemplice

Guarda questo video su YouTube

  • Scaricare l’app IO su cellulare. Per poter effettuare l’accesso a questa applicazione è necessario avere un codice SPID oppure una carta d’identità elettronica (con il suo codice PIN e poi usare per l’accesso l’app CIEID). Per ottenere il codice SPID è necessario avere un documento di identità valido, la tessera sanitaria, la mail ed un numero di cellulare. Successivamente sarà sufficiente andare sul sito spid.gov.it, inserire i propri dati anagrafici, creare le proprie credenziali di accesso ed effettuare il riconoscimento negli uffici preposti od online tramite webcam;
  • Una volta ottenuto il codice SPID o il PIN della carta d’identità elettronica si potrà eseguire l’accesso;
  • Dopo aver effettuato l’accesso saranno disponibili 3 menù principali (oltre a quello del proprio profilo):
  1. I messaggi, provenienti dalla stessa app o dalle pubbliche amministrazioni;
  2. I pagamenti, dove si può pagare con il qr code qualsiasi avviso cartaceo (bollette, multe);
  3. L’elenco dei servizi filtrati per area geografica (ACI, Comuni).

2. Come attivare cashback di Stato su APP IO

  • Nell’app, al lancio della misura, troviamo la voce cashback dove attivare la misura. Se l’abbiamo scaricata prima del 7 dicembre, bisogna aggiornare l’app.
  • Scegliamo “attiva cashback”, spuntiamo tutte le domande, tra cui dichiariamo di voler usare cashback solo per spese personali e non professionali. “Clic su Dichiaro”.
  • Qui inseriamo il nostro IBAN, attenzione a non sbagliarlo o ci saranno problemi col bonifico.

3. Come aggiungere un sistema di pagamento

  • Ci chiede poi di caricare sistemi di pagamento, scegliendo quali, carte, bancomat, postepay o bancoposta.
  • Inseriamo i dettagli della carta. Per il bancomat l’app trova da sé il nostro con una ricerca (che possiamo accelerare scrivendo il nome della banca); poi confermiamo il bancomat
  • Attenzione: i pagamenti saranno conteggiati solo a partire dalle 00.01 del giorno successivo a quello in cui è stata attivata quella modalità di pagamento
  • Anche successivamente ci basterà cliccare sulla voce cashback nel portafoglio e poi su aggiungi (di fianco a metodo di pagamento) per aggiungerne altri.
  • Accertiamoci in ogni caso che il metodo di pagamento sia attivato nella sezione cashback. Non basta sia presente nel portafogli.
  • Sarà anche possibile inserire come metodo di pagamento app e strumento di pagamento digitali, per chi vuole pagare mobile con Google, Apple, ad esempio.

4. La carta non è accettata? Ecco perché e cosa fare

Se la carta non è accettata è perché l’utente non ha chiesto alla banca di abilitarla ai pagamenti online. È necessario perché permette di verificare se i dati della carta inseriti sono corretti: la verifica avviene tramite una transazione di qualche centesimo di euro che verrà successivamente stornata.

Di solito capita con le carte che hanno doppio circuito, bancomat e Maestro o V-Pay. L’utente deve abilitare il secondo, quello internazionale (Maestro o V-Pay), ai pagamenti online (spesso non lo è di default su queste carte).

5. Posso aggiungere per il cashback la carta di un’altra persona sul mio smartphone?

Il caso: un genitore anziano non ha uno smartphone compatibile con app io perché troppo vecchio o non ne abbia affatto uno. Allora vorrebbe che registrassimo le sue carte sul nostro smartphone. Purtroppo però non è possibile registrare al cashback di Stato sul nostro IO carte di altre persone. Ci deve essere infatti una coincidenza tra nome utente IO (com’è identificato via Spid e Cie e relativo codice fiscale) e nome intestatario della carta.

Le app di issuer (come banche) possono avere regole diverse, quindi potrebbe essere possibile in quel caso registrare sul proprio smartphone e sull’app di quella banca carte altrui. Bisogna però che la relativa app sia configurata per identificare l’intestatario di quella carta.

6. Non ho un conto corrente, come aderire a cashback di Governo?

Non è necessario comunque avere un conto corrente a tutti gli effetti. Bisogna solo avere uno strumento di pagamento elettronico. Per ovviare al requisito IBAN, dove ottenere il rimborso, si possono anche semplicemente usare carte-conto dotate appunto di IBAN. Con un solo strumento – certo da ricaricare anche in contanti dal tabaccaio o ricevitoria – possiamo così fare i pagamenti per il cashback di Governo e ricevere il rimborso.

7. Come vedere i dati delle transazioni fatte e rimborso maturato

Alla fine del processo, l’app ci darà anche i dati sul numero di transazioni fatte (per arrivare alla soglia minima di 10 a dicembre o 50 nei semestri successivi) e la posizione nella classifica per arrivare ai primi 100mila che hanno diritto al super cashback.

C’è anche la quantità di soldi maturati con il rimborso.

App Io mostra anche le transazioni fatte con altre app usate per registrare carte al cashback.

8. È il momento di pagare per il cashback di Stato

Infine, con l’app IO collegata ai nostri dati, sarà sufficiente pagare nei negozi (o da professioni/artigiani con pos) con gli strumenti di moneta elettronica che noi stessi abbiamo inserito e collegato all’app. Ogni pagamento verrà registrato nel sistema associandolo al codice e alla carta registrata.

L’app io dice che ci possono volere fino a cinque giorni (in precedenza PagoPa diceva fino a 72 ore, ora è in media 72 ore) per fare apparire il conteggio su app io, ma ogni pagamento sarà considerato, ai fini del programma, nel momento in cui è stato effettuato.

Tutti gli errori cashback che ci fanno perdere il rimborso

9. Pagare con cashback bollo, multe e assicurazione auto

Il Governo conferma che è possibile pagare con cashback anche bollo, multe e assicurazione auto.

Ma non online, bensì tramite pos e quindi agenzie convenzionate, tabaccherie eccetera.

10. Cashback con le carte dei supermercati

Da fine marzo Fidaty oro di Esselunga, Più Conad Card di Conad e la Supercard di Coop sono abilitate al cashback. Una buona notizia perché prima nessuna carta di pagamento delle catene della distribuzione (supermercati, ipermercati o discount) funzionava con il cashback. Sono carte che l’utente ha interesse a usare poiché danno diritto a punti fedeltà e sconti

Cashback, il ritorno nel 2022: ecco perché serve all’Italia e come migliorare la misura

Quando il cashback non funziona: problemi di app IO e limiti generali

È stato un debutto problematico per il gran numero di accessi, per il cashback. Ma altri errori e limiti perdurano.

Ma non tutti gli esercenti sono abilitati al cashback

PagoPa segnala nel 2021 che il 10 per cento esercenti non hanno un dispositivo Pos che supporta l’iniziativa e il 100% di copertura sarà raggiunta solo nei “prossimi mesi”.
“Infatti, affinché una tua transazione possa essere acquisita ai fini del programma, è necessario che l’Esercente abbia concluso un accordo con un “Acquirer Convenzionato” (io.italia.it/cashback/acquirer).

L’attuale sito governativo riporta queste informazioni e che conviene accertarsi, prima dell’acquisto, se l’esercente aderisce al cashback.

Pagamenti non contabilizzati

Alcuni cittadini e utenti anche esperti (come Mila Fiordalisi sulle pagine del Corcom, che dirige) riportano che ci sono pagamenti non contabilizzati da IO e di conseguenza dal cashback; nonostante la banca e l’app riportino come correttamente registrata la carta o il bancomat al cashback e l’esercente utilizzato abbia strumenti compatibili con l’iniziativa.

Le carte che non funzionavano su app io per cashback: maestro e altri circuiti internazionali

Dall’11-12 dicembre funzionano anche le carte di debito non bancomat, come Maestro e V-Pay. Devono però essere abilitati al pagamento online (l’utente deve farne richiesta alla banca).

Ancora il 10 dicembre Palazzo Chigi aveva comunicato che le carte dei circuiti internazionali (Maestro e Ing Direct, tra gli altri, da una prova che abbiamo fatto) non si riuscivano a caricare su app IO e di conseguenza non sono utilizzabili in alcun modo per il cashback. Questo dipendeva da “problemi sull’infrastruttura SIA che gestisce l’autorizzazione di queste carte e sta lavorando a una soluzione definitiva in grado di supportare gli ingenti carichi”, si legge nella nota governativa.

Attenzione al pagamento contactless con bancomat

Per le carte con doppio circuito (caso tipico: bancomat e Maestro) l’utente, al momento del pagamento, deve accertarsi che il pos abbia selezionato il circuito abilitato su App IO (o su altro metodo). Se ha abilitato solo il bancomat e paga via circuito internazionale (Maestro o V-Pay) non ottiene il cashback. Se il pagamento è contactless c’è il rischio che in automatico il pos utilizzi il circuito internazionale.

Di conseguenza, con le carte bancomat che hanno doppio circuito, è bene che l’utente abiliti entrambi (anche Maestro o V-Pay) oppure che stia attento a usare solo il bancomat (evitando il contactless). Il secondo circuito va attivato come con le carte di credito, inserendo i dati a mano.

Una nuova versione di app IO consente di attivare entrambi i circuiti tramite l’opzione di attivazione del bancomat. L’app si accorgerà che la carta ha anche un circuito internazionale e lo abiliterà.

App Io non funzionava il 7 e 8 dicembre

Sono stati proprio i limiti di SIA, il 7 e l’8 dicembre, cioè al debutto del cashback, a rendere quasi inutilizzabile l’app IO, che non permetteva quindi in molti casi di caricare i sistemi di pagamento. Non è un dettaglio perché senza sistemi di pagamento non sono conteggiati i relativi pagamenti e si ha tempo fino al 31 dicembre per ottenere i 150 euro del cashback di Natale. Ogni giorno perso conta, insomma.

Tanto più che sono validi solo i pagamenti fatti dopo la mezzanotte del giorno in cui si carica quel sistema di pagamento su app IO.

PagoPA si è scusata, spiegando i problemi con l’alto numero di accessi che hanno investito i sistemi di connessione delle banche all’app (e quindi SIA). Nella serata dell’8 i problemi hanno cominciato a risolversi.

Lotteria degli scontrini, come fare per vincere i premi: la guida completa

Cos’è e come avviene il rimborso cashback 2022

Per quanto riguarda i tempi di rimborso, invece, possiamo fare riferimento a quanto segue.

PeriodoNumero minimo transazioniValore massimo spesa singola ammissibile al cashbackValore massimo spese nel periodoRimborso massimo
8-31 dicembre 2020, sperimentale (cashback di Natale)10150 euro1.500 euro15 euro a transazione, 150 euro nel periodo
1 gennaio-30 giugno 202150150 euro1.500 euro15 euro a transazione, 150 euro nel periodo
1 luglio-31 dicembre 202150150 euro1.500 euro15 euro a transazione, 150 euro nel periodo
1 gennaio-30 giugno 202250150 euro1.500 euro15 euro a transazione, 150 euro nel periodo
Gennaio-giugno 2021 e gennaio-giugno 2022 “Supercashback”Vincono i 100 mila utenti con più acquisti1.500 euro a semestre

Regole e limiti

Nello specifico, verrà effettuato un rimborso pari al 10% degli acquisti (con esclusione delle transazioni online) fissando un tetto massimo di rimborso di 15 euro per ogni operazione, per arrivare così a un massimo di 150 euro.

  • Il primo rimborso, quello relativo a dicembre, come già anticipato, scatterà dopo 10 pagamenti effettuati con modalità elettronica. Il denaro verrà erogato da Consap sul proprio IBAN entro il 28 febbraio 2021.
  • Poi, con il lancio ufficiale del cashback di Stato, a partire dal primo gennaio 2021, il rimborso sarà erogato ogni sei mesi direttamente sul proprio conto corrente, per un tetto massimo di 150 euro, pari a 1500 euro di spesa sostenuta e un minimo di 50 transazioni.
  • Il bonifico è due mesi dopo la fine del semestre a cui si riferisce.

I periodi: cashback di Natale e cashback 2022

Riassumento, stati previsti, dal governo, due momenti attuativi:

  • il primo a dicembre 2020 (con partenza l’8/12 e fine 31 dicembre), come periodo di sperimentazione preliminare ma anche come periodo propizio a rilanciare i consumi di Natale.
  • Il secondo dal 1 gennaio 2021, come lancio ufficiale del cashback di Stato. Sospeso solo da luglio a dicembre 2021.

Nella fattispecie, per il mese di dicembre 2020 è previsto un rimborso del 10% per le spese cashless, con un tetto di rimborso massimo fissato a 150 euro e il divieto di frazionare i pagamenti per aumentare le transazioni.

Lo potrà ottenere chi farà almeno 10 acquisti tracciabili entro la fine del mese e il rimborso arriverà direttamente via bonifico sul conto corrente. Lo shopping online non è compreso nell’incentivo, per cui i pagamenti potranno essere effettuati solo nei negozi fisici e nei centri commerciali. Non ci sono limitazioni sui beni acquistabili.

I fondi disponibili

Il Governo ha stanziato per il cashback 2,2 milioni di euro per il 2020, 1,750 miliardi di euro per l’anno 2021 e di 3 miliardi di euro per l’anno 2022.

Se i fondi non bastano, meno rimborsi

Il decreto Mef ventila la possibilità che i fondi stanziati non possano coprire i rimborsi, i quali nel caso saranno “ridotti proporzionalmente”.

I numeri del cashback

Al 30 dicembre si sono registrati 5,7 milioni di cittadini dall’app IO e da altri canali, ma solo 3,6 milioni hanno ottenuto il rimborso. Più di 9,6 milioni di strumenti di pagamento attivati, di cui 7,5 milioni sull’app IO. Circa 222 milioni erogati di rimborso.

Il dato a marzo 2021 è diventato 8,5 milioni registrati con 7 milioni di utenti attivi.

I furbetti del super cashback e le contromisure del Governo

A febbraio è emerso che molti utenti hanno scalato la classifica del super cashback facendo microtransazioni ripetute nello stesso negozio e pompe di benzina. Chiedendo ad esempio di spezzettare l’importo in molte transazioni.

I proprietari di pos lo possono fare con pagamenti verso sé stessi.

Ad oggi questa pratica non è vietata, ma il Mef con PagoPa intende vigilare su questo fenomeno e – a quanto fatto sapere alla stampa – potrebbe escludere i “furbetti” dalla classifica. Sarebbe anche allo studio una modifica del regolamento per vietare la possibilità di fare più acquisti cashback nello stesso negozio lo stesso giorno (com’era previsto in una prima versione del provvedimento).

Transazioni annullate ai furbetti del cashback, l’avviso agli utenti

Come previsto, a giugno è cominciato ad arrivare un messaggio di avviso a coloro che sono stati colti ad avere transazioni anomale (di piccolissimo importo in poco tempo, tipicamente). Il messaggio chiede loro di inviare giustificativi di quelle transazioni entro sette giorni. Pena l’annullamento delle stesse e quindi la perdita di posizioni nella classifica super cashback.

Reclamo per cashback, ecco il modulo se mancano rimborsi

Date le numerose proteste (quasi mille in un mese) per i rimborsi non riconosciuti, è stata attivata una piattaforma con un modulo per reclamare.

Al sito https://reclamicashback.consap.it/reclamiprivate/faces/login.jsf;jsessionid=f176560b70ccf9f4cc9792e45320.$%7Bcom.sun.aas.instanceName.

Bisogna registrarsi e allegare scansione carta di identità e degli scontrini pos che non ritroviamo conteggiati per il cashback. In 30 giorni avremo una risposta.

Si noti che PagoPa continua a considerare non validi i pagamenti su carte o circuiti non registrati o su acquirer pos non accreditati al cashback. Reclamare in questi casi non dovrebbe avere effetti.

Dal decreto Rilancio al decreto attuativo cashback del MEF

Già nella legge di bilancio 2020 si era pensato ad un meccanismo apposito, poi rinviato a causa della pandemia. Il tema è stato ripreso dal Decreto agosto (D.L. 140/2020), che all’articolo 73 tratta il “Rifinanziamento del cashback”, come modifica alla legge del 27 dicembre 2019 n.160.

Il citato decreto, nello specifico, legifera quanto segue: “Il Ministro dell’economia e  delle  finanze,  sentito  il Garante per la protezione  dei  dati  personali,  emana  uno  o  più decreti al fine di stabilire le condizioni e le modalità  attuative delle disposizioni di cui ai commi 288, 289-bis e 289-ter, incluse le forme di adesione volontaria  e  i  criteri  per  l’attribuzione  del rimborso, anche in  relazione  ai  volumi  ed  alla  frequenza  degli acquisti, gli strumenti  di  pagamento  elettronici  e  le  attività rilevanti ai fini dell’attribuzione del rimborso,  nei  limiti  dello stanziamento di cui al comma 290, fermo restando quanto previsto  dai commi 289-bis e 289-ter.”

L’art. 73 prosegue confermando lo stanziamento di 2,2 mln di euro per l’anno 2020 (rispetto a quanto già stabilito dalla legge di bilancio 2019) e l’incremento del fondo per il 2021 di un ammontare pari a 1.750 mln di euro.

Decreto attuativo Mef, come funziona il cashback

Conseguentemente, si è dovuto attendere il decreto attuativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale è stato pubblicato di recente nella Gazzetta Ufficiale come decreto n.156 del 24 novembre 2020. 

Quest’ultimo ha stabilito, tra le altre, le seguenti definizioni, qui riportate per dare contezza dell’intento preciso del legislatore:

  • Il soggetto “esercente” è colui che svolge attività di vendita di beni o di prestazione dei servizi presso il quale sono effettuati acquisti mediante l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici e tramite un acquirer convenzionato;
  • Il soggetto “aderente” è una persona fisica maggiorenne, residente nel territorio dello Stato, che partecipa al programma;
  • Il soggetto “acquirer convenzionato” è identificato come soggetto che ha concluso un accordo con l’esercente per l’utilizzo di dispositivi di accettazione e che ha sottoscritto altresì un accordo con la PagoPa S.P.A.;
  • L’identificativo unico dell’esercente (o merchantID) è il numero che identifica in modo univoco l’esercente all’interno del sistema dei pagamenti elettronici;
  • L’”issuer convenzionato” è identificato come il soggetto che abbia concluso un accordo con il pagatore per la fornitura di uno strumento di pagamento elettronico e che abbia sottoscritto una convenzione con la PagoPA S.p.A. ovvero il soggetto che abbia sottoscritto con la PagoPA S.p.A. una convenzione per potere mettere a disposizione dei propri clienti, in alternativa all’APP IO, un sistema per l’adesione al programma;
  • Il “cashback” è identificato come il sistema, predisposto e gestito dalla società PagoPa S.P.A., che definisce la graduatoria e trasmette le informazioni rilevanti all’App IO e ai sistemi messi a disposizione degli issuer convenzionati, e ai fini del rimborso alla Consap-Concessionaria servizi assicurativi pubblici S.P.A.;
  • L’app IO, è predisposta e gestita da PagoPa S.P.A. .

Dopo aver analizzato la normativa di riferimento è ora possibile comprendere il meccanismo del cashback e la sua implementazione.

Ciò di cui trattiamo è un meccanismo che prevede un rimborso, in misura pari al 10% della spesa sostenuta, per i soggetti che utilizzeranno mezzi di pagamento elettronici invece dei contanti.

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