la guida

Investimenti sostenibili 4.0: guida ai vantaggi della transizione digitale



Indirizzo copiato

Transizione tecnologica sì, ma con un occhio aperto sulla sostenibilità. Questa la filosofia di fondo degli Investimenti sostenibili 4.0 in un ecosistema fertile di apposite tecnologie e votato alla trasparenza che, inoltre, diventa strumento utile ad attirare investitori e stakeholder

Pubblicato il 5 set 2023

Giuditta Mosca

Giornalista, esperta di tecnologia



Investimenti digitalizzazione
(Immagine: https://pixabay.com/geralt)

La digitalizzazione del Paese, un cantiere a cielo aperto destinato a rimanere tale perché non c’è fine alla transizione digitale, deve tenere debito conto anche delle conseguenze che ha sull’ambiente e sulla sostenibilità in generale. In sintesi questa è la definizione del termine Investimenti sostenibili 4.0.

A tale proposito il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha predisposto agevolazioni così come previsto dal decreto ministeriale del 10 febbraio 2022.

Cosa si intende per investimenti sostenibili 4.0

Restando nei limiti dell’agevolazione in sé, Investimenti sostenibili 4.0 è una misura in favore delle imprese che investono in tecnologie innovative e che, quindi, perseguono la via della trasformazione tecnologica e digitale anche nell’ottica di abbracciare un più alto grado di sostenibilità ovvero, in particolare:

  • favorendo la transizione verso l’economia circolare
  • migliorando la sostenibilità energetica dell’impresa.

A tale proposito il fondo supporta l’acquisto di macchinari innovativi ed è dotato di 808.875.519,57 euro (inclusa il maggiore finanziamento di 131 milioni deciso il 28 giugno 2022) ed è così suddiviso:

  • 381.207.123,57 euro per le regioni centrali e settentrionali
  • 427.668.396,00 euro per le regioni del Sud

Esauriti i riferimenti alla questione normativa – che riguarda esclusivamente il manifatturiero e le aziende che forniscono servizi ad altre aziende – occorre entrare in profondità nelle significanti degli Investimenti sostenibili 4.0 i quali, a prescindere, portano vantaggi a qualsiasi impresa.

I vantaggi delle aziende che adottano investimenti sostenibili 4.0

Al di là degli incentivi, adottare gli Investimenti sostenibili 4.0 porta a risultati che possono essere suddivisi in cinque macro categorie, ossia:

  • valore aggiunto e fidelizzazione
  • efficienza dei processi
  • aumento della produzione
  • investimenti
  • formazione professionale

Sono aspetti che si influenzano in modo vicendevole.

Il valore aggiunto e la fidelizzazione dei clienti

I clienti sorridono alle imprese sostenibili. I temi ambientali sono ampliamenti condivisi e gli acquirenti si dicono disposti a sopportare costi maggiori per comprare prodotti e servizi improntati sulla sostenibilità.

L’incremento delle vendite facilita l’assorbimento dei costi sostenuti dalle imprese e avvia un circolo virtuoso nel quale le aziende stesse si smarcano dalla concorrenza meno attenta alle ricadute ambientali dei propri cicli produttivi.

Efficienza dei processi

Un’azienda che sposa la sostenibilità si impegna a fare attenzione a tutta la filiera produttiva, con accento sull’approvvigionamento energetico che, nella fattispecie, premia le fonti rinnovabili e i macchinari meno energivori. Non da ultimo, il focus si sposa anche sulla possibilità di ridurre sprechi, scarti ed errori di produzione con beneficio sul costo industriale e quindi sul prezzo di vendita che diventa più concorrenziale.

Aumento della produzione

Il mercato premia le imprese sostenibili e questo ha ricadute positive sulla produzione, che riceve una spinta verso l’alto. La sostenibilità rientra a pieno titolo tra le strategie aziendali e, non da ultimo, permette alle imprese di effettuare nuove assunzioni. Le tecnologie 4.0 rendono tra le altre cose più rapida la produzione e questa, per essere supportata, necessita di manodopera.

Investimenti

A maggiore reputazione corrisponde, in linea teorica, maggiore interesse da parte degli investitori, attirati dal potenziale delle imprese che scelgono la sostenibilità. A ciò si aggiunge la possibilità di dare valore a tutta la catena della sostenibilità, considerando che gli Investimenti sostenibili 4.0 puntano all’evoluzione del manifatturiero nel suo insieme e che, il settore secondario, è parte fondante dell’economia italiana, contribuendo a formare il 25% del Pil.

Formazione professionale

L’innovazione cambia la morfologia delle competenze professionali e della cultura aziendale. Le imprese non hanno soltanto bisogno di maggiore manodopera ma di manodopera con skill adeguate ai nuovi paradigmi. La gestione delle politiche innovative e di quelle della sostenibilità può essere complessa e il ruolo dei collaboratori cambia, diventa più focalizzato sugli obiettivi e sulle politiche d’impresa e ciò, anche se in modo soltanto potenziale, può essere terreno fertile per sviluppare un senso di appartenenza tra i dipendenti.

Settori e industrie ideali per investimenti sostenibili 4.0

Sempre uscendo dai margini degli incentivi governativi, non c’è settore escluso dalla sostenibilità, fosse solo per l’efficientamento energetico, peraltro coadiuvato e sostenuto anche dalle politiche sullo Smart working, sulle quali si è concentrato anche l’Osservatorio del Politecnico di Milano.

In parole pratiche, benché gli incentivi per gli Investimenti sostenibili 4.0 guardano soprattutto all’industria e alle aziende dei servizi B2B, innovazione sostenibilità vanno a braccetto con qualsiasi settore e comparto economico, come peraltro ben dimostra un report aggiornato al 2022 pubblicato da Il Sole 24 Ore e limitato alle imprese quotate in borsa.

Le tecnologie 4.0 che supportano gli investimenti sostenibili

Ritornando al cuore degli incentivi, ribadendo che gli investimenti sono limitati allo svolgimento delle attività del manifatturiero e dei soggetti economici che forniscono servizi alle imprese, rientrano nei canoni della misura queste voci di spesa:

  • impianti, macchinari e attrezzature
  • opere murarie legate strettamente agli investimenti in nuove tecnologie. Per tali opere le spese ammissibili sono il 40% del totale
  • software e licenze per il corretto uso degli impianti, dei macchinari e delle attrezzature
  • i costi per il conseguimento delle certificazioni per la gestione ambientale o per l’efficienza energetica

A queste spese si aggiungono quelle per le consulenze per l’efficientamento energetico che sono riconosciute in ragione del 3%, a patto che non siano costi ritenuti obbligatori per legge.

Criteri di valutazione per individuare aziende idonee agli investimenti sostenibili 4.0

Per rientrare nei canoni delle agevolazioni vigono diversi criteri di valutazione afferenti a sfere diverse. Nell’ordine, è opportuno sapere che i programmi di investimento ammissibili devono:

  • prevedere l’uso di tecnologie relative al piano Transizione 4.0
  • essere economicamente congrui rispetto ai costi riconosciuti dal programma
  • essere improntati all’aumento delle capacità produttive e alla diversificazione
  • essere funzionali alla creazione di prodotti nuovi, relativi alla modifica sostanziale delle linee produttive oppure alla creazione di nuove isole di produzione
  • essere messi in atto da unità produttive dislocate sul territorio italiano
  • rimanere nelle soglie e nei parametri delle spese riconosciute, ossia al Sud le spese devono essere comprese tra i 500mila euro e i 3 milioni di euro e, in ogni caso, non possono eccedere l’80% del fatturato dell’ultimo bilancio depositato. Al Centro-nord vale quest’ultimo parametro ma la forchetta degli investimenti complessivi è di almeno un milione di euro fino a tre milioni di euro.
  • essere avviati dopo avere presentato la domanda per accedere agli incentivi e devono essere terminati al più tardi entro un anno dalla concessione dei medesimi.

A questi requisiti se ne aggiungono altri di ordine puramente amministrativo. Tra questi figurano le necessità delle aziende postulanti di:

  • essere costituite e registrate al Registro delle imprese, nel quale devono risultare attive
  • essere in regime di contabilità ordinaria (servono almeno due bilanci approvati e depositati) e non essere sottoposte a procedure concorsuali
  • non avere contenziosi con le autorità che sovrintendono le norme edilizie, urbanistiche o ambientali, oppure con quelle autorità che sorvegliano la corretta applicazione delle norme del lavoro e quelle sulla prevenzione degli infortuni
  • essere in regola con gli obblighi contributivi e, eventualmente, avere già restituito eventuali agevolazioni revocate in precedenza.

Questi ultimi, sono parametri che vertono anche verso la trasparenza.

L’importanza della trasparenza nelle aziende con investimenti sostenibili 4.0

Tra i criteri della sostenibilità in senso ampio, figura storicamente anche la trasparenza. Gli obiettivi intrinseci del togliere il velo sono molteplici e rispondono a logiche diverse, alcune interne all’azienda e altre esterne.

Non si tratta soltanto di logiche etiche, la trasparenza coadiuva la produttività perché tende a eliminare ogni ostacolo verso l’efficienza la quale, oltre a trasmettere l’immagine di un’azienda florida, è essenziale per la competitività e quindi per la sopravvivenza stessa dell’azienda.

La trasparenza si applica a diversi ambiti, ossia:

  • alla comunicazione degli obiettivi e delle strategie aziendali
  • alla diffusione della cultura dell’azienda
  • alla gestione dei progetti, dei flussi, dei processi e delle metriche
  • all’allocazione e alla gestione di budget
  • ai rapporti con tutti gli stakeholder, fisco incluso.

La trasparenza, richiesta dallo Stato nella formulazione dei requisiti per accedere agli incentivi, è richiesta anche dal mercato. Fidelizza, trasmette solidità e affidabilità.

Impatti sociali ed economici degli investimenti sostenibili 4.0

Anche in questo caso ci si può limitare a una lettura di superficie, perché si tratta di un tema molto vasto e variegato.

In primis, gli Investimenti sostenibili 4.0 portano con loro la consapevolezza della necessità di ridurre gli sprechi (e quindi i costi) con maggiore focus sulle materie prime meno abbondanti.

A questa spinta si aggiunge quella del mercato che tende a premiare le imprese la cui reputazione è specchiata anche nell’ambito della sostenibilità.

Non da ultimo ci sono degli interventi finanziari e normativi – come nel caso degli incentivi – che tendono ad appoggiare le imprese sostenibili.

Quindi, per sommi capi, si può sostenere che gli impatti sociali ed economici sono afferenti:

  • alla riduzione dei consumi
  • alla riduzione degli sprechi
  • alla riduzione dei costi produttivi
  • alla riduzione dell’impronta inquinante
  • al rispetto delle leggi
  • alla possibilità di cimentarsi nei segmenti di mercato che premiano la sostenibilità grazie anche alla reputazione e all’affidabilità dell’i presa stessa
  • all’accesso a misure di incentivi e alla finanza sostenibile.

Non va dimenticato, infine, che la trasparenza di cui abbiamo parlato poco sopra è un vantaggio tanto per le imprese quanto per la collettività.

Prospettive future per gli investimenti sostenibili 4.0 nelle aziende

Difficile leggere il futuro ma ormai la strada appare tracciata. Le tecnologie guardano sempre più all’impiego di risorse ambientali e alle ricadute negative dell’impiego che se ne fa.

Sul fronte opposto, ovvero quello dei mercati sui quali le imprese operano, tutti gli stakeholder sono concordi nel sostenere – seppure in modi e in misure diverse – le imprese che guardano alla sostenibilità.

Non deve sorprendere la possibilità secondo la quale le norme, siano queste nazionali o sovranazionali, saranno sempre più stringenti ed esigenti, evolvendo a loro volta verso una sempre maggiore e spiccata necessità di sostenibilità delle imprese.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4