l'analisi

5G, l’approccio Ue per i rischi sicurezza e protezione dei dati

L’approccio strategico dell’Europa al 5G non si limita alla pianificazione transfrontaliera dell’adozione dei servizi ma include anche la garanzia di elevanti standard di cyber sicurezza delle reti. Quali sono i rischi e gli aspetti da tenere nella massima considerazione

Pubblicato il 10 Lug 2020

Francesca Santoro

Manager data protection services e Cultore della materia Informatica Giuridica Università degli studi di Milano

5g_wireless

Il dispiegamento della quinta generazione delle tecnologie di rete (5G) presenta anche diverse criticità sul fronte della cyber security, soprattutto nell’ambito della protezione dati.
Come in ogni nuova trasformazione digitale, gli Stati membri e le Autorità europee e nazionali stanno pertanto identificando le misure più adeguate per affrontare questi rischi inerenti alla tecnologia 5G e alle sue molteplici applicazioni.

Ma a che maturità è arrivato il lavoro europeo di identificazione dei rischi per la sicurezza in ambito 5G? Facciamo il punto.

L’approccio strategico dell’Europa

Per disporre, su tutto il territorio dell’UE delle infrastrutture di connettività necessarie per la sua trasformazione digitale dal 2020, la Commissione Europea ha adottato già da tempo un piano d’azione per il 5G

Sin dal 2016 la Commissione Europea evidenziava in una delle sue Comunicazioni (COM [2016] 588), la necessità di adottare un approccio coordinato dell’UE e una pianificazione a livello transfrontaliero, con l’obiettivo di garantire che ogni Stato membro fosse in grado di designare almeno una città principale come “abilitata al 5G” entro la fine del 2020 e che tutte le aree urbane e i principali assi di trasporto terrestre disponessero di copertura 5G ininterrotta entro il 2025.

Una volta lanciate in modo permanente e non più sperimentale, le reti 5G costituiranno la struttura portante di una vasta gamma di servizi essenziali per il funzionamento del mercato interno e per il mantenimento e la gestione di funzioni economiche e sociali vitali, quali l’energia, i trasporti, i servizi bancari e sanitari e i sistemi di controllo industriale. Ma non solo. Anche l’organizzazione dei processi democratici, quali ad esempio le elezioni, si potrà basare sempre di più sulle infrastrutture digitali e sulle reti 5G.

Poiché molti servizi essenziali dipenderanno dalle reti 5G, le conseguenze di malfunzionamenti o attacchi sarebbero particolarmente gravi. Pertanto l’approccio coordinato dell’UE non si limita alla pianificazione transfrontaliera dell’adozione del 5G ma anche include la garanzia di elevanti standard di cyber sicurezza delle reti 5G, che tutti gli Stati membri dovranno assicurare in modo uniforme.

Attuali sperimentazioni 5G

Molte città stanno accogliendo la sfida della sperimentazione del 5G, tra quelle italiane Milano fa senz’altro da capofila, e mettendo in moto progetti e nuove partnership in diversi ambiti della vita quotidiana.

Vediamone alcuni.

Per quanto riguarda la mobilità, grazie alle caratteristiche della rete 5G si potranno garantire maggiore fluidità e sincronismo nello scambio video in tempo reale tra i veicoli. Questo consentirà una estensione del raggio visivo del guidatore in casi di visibilità parziale o oscurata e grazie allo scambio dati in tempo reale di prevenire incidenti, in particolare durante le fasi di sorpasso.

In ambito sanitario, i futuri sistemi di telechirurgia robotica, che consentiranno a un chirurgo di operare da remoto il paziente assistito dalla sua equipe in sala, non potranno prescindere dal 5G che è in grado di garantire bassa latenza per il controllo del laser e delle pinze robotiche, una banda larga per la trasmissione delle immagini ad altissima risoluzione e una elevata affidabilità per la trasmissione dei dati connessi all’operazione.

Altro esempio di scenario applicativo riguarda la sfera della sicurezza pubblica e gestione delle emergenze e calamità. In tale ambito si potrà trarre beneficio dal 5G grazie al potenziamento dell’uso, già prolifico, dei droni. Come noto i droni rappresenteranno un nuovo strumento che faciliterà anche attività di controllo del territorio di aree inaccessibili all’uomo, come in caso di necessità di primo soccorso in situazioni di elevato pericolo o per monitorare zone colpite da calamità naturali o eventi disastrosi. La tecnologia 5G consentirà di trasmettere flussi video ad altissima risoluzione utili all’analisi delle situazioni di interesse, permettendo di pilotare i droni da remoto in modalità Beyond Visual Line Of Sight (BVLOS), al di là quindi della linea visiva umana per operare in sicurezza in contesti di pericolo.

Ma anche sul fronte dell’intrattenimento, si potrà beneficiare delle potenzialità del 5G. In particolare, si pensi alla realtà virtuale grazie alla quale possibile partecipare a spettacoli ed eventi dal vivo ma sfruttando visori di VR, telecamere a 360 gradi, video in Ultra HD ed Edge Computing che basandosi sulla rete 5G, potranno integrarsi tra loro per consegnare allo spettatore un’esperienza di visione personalizzata.

I rischi per la protezione e sicurezza dei dati

Se pensiamo anche solo a questi pochi esempi, si percepisce immediatamente come eventuali vulnerabilità e/o incidenti di cibersicurezza riguardanti le reti 5G avrebbero degli effetti rilevanti le cui ripercussioni a cascata, in alcuni casi, potrebbero incidere non solo all’interno di una città o di uno Stato ma sull’Unione Europea nel suo complesso.
Per questo motivo l’Europa ha sollecitato gli Stati membri a prevedere misure che siano adeguate ma anche uniformi, in modo da garantire un elevato livello comune di cyber security delle reti 5G.

Nel garantire la sicurezza delle reti 5G è fondamentale tenere in considerazione non solo potenziali vulnerabilità e minacce dell’infrastruttura ma anche i potenziali rischi a livello di protezione dei dati personali degli individui e della loro vita privata.
Sarà infatti necessario garantire in tutti gli scenari basati sul 5G, la sicurezza del trattamento dei dati personali, anche nelle comunicazioni elettroniche. In particolare, alla luce del GDPR tutti i trattamenti e flussi di dati personali degli utenti finali delle tecnologie 5G, dovranno essere operati in modo da garantirne la massima sicurezza, anche al fine di prevenire l’accesso non autorizzato sia ai dati personali che ai dispositivi connessi o l’utilizzo non autorizzato degli stessi.

L’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza (ENISA), a fine 2019, aveva già realizzato una mappatura del panorama delle minacce per le reti 5G, nell’ottica di identificare le migliori pratiche che a livello nazionale dovrebbero essere adottate.

Ma è solo lo scorso gennaio 2020 che il Gruppo di Cooperazione NIS ha messo a disposizione di tutti gli Stati un pacchetto di strumenti dell’UE comprendente misure di attenuazione dei rischi del 5G ad oggi identificati.
Per gli Stati membri il 2020 sarà, pertanto, un anno importante per iniziare ad utilizzare appieno il pacchetto di strumenti di sicurezza del 5G elaborato a livello Europeo.

Sarà in ogni caso ogni Stato a decidere, in base alle circostanze nazionali e alle caratteristiche delle sperimentazioni in corso, se una particolare misura identificata nel pacchetto è adeguata o se è necessario valutare, come anche raccomandato dal gruppo di cooperazione NIS, ulteriori misure chiave a livello locale per affrontare i rischi individuati.

La Relazione di valutazione dei rischi coordinata a livello dell’UE , evidenzia una serie di aspetti di particolare importanza.

In primo luogo, i cambiamenti tecnologici introdotti dal 5G offriranno agli hacker una più ampia superficie complessiva di attacco e un numero maggiore di potenziali punti di ingresso. Inoltre le nuove caratteristiche tecnologiche legate al 5G attribuiranno maggiore importanza alla dipendenza degli operatori di rete mobile dai fornitori terzi e al loro ruolo nella catena di approvvigionamento e, dunque il profilo di rischio individuale dei fornitori diventerà particolarmente importante.

In secondo luogo, se alcune delle sperimentazioni previste in ambito 5G si concretizzeranno, le reti 5G finiranno per essere una parte importante della catena di approvvigionamento di molte applicazioni informatiche critiche e, in quanto tali, oltre alla adozione di misure di protezione dei dati personali, gli Stati dovranno orientarsi anche alla adozione di misure che assicurino l’integrità e la disponibilità di tali reti per questioni di sicurezza nazionale.

Premesse queste considerazioni, tra le principali categorie di rischi su cui porre l’attenzione dovrebbero considerarsi in via preliminare:

– il rischio di una configurazione errata delle reti o la mancanza di adeguati controlli degli accessi;
– rischi relativi alla catena di approvvigionamento del 5G che potrebbero concretizzarsi, ad esempio, in una scarsa qualità dei prodotti hardware o software, erogati da singoli fornitori verso cui si abbia una dipendenza in termini di approvvigionamento;
– sfruttamento di potenziali vulnerabilità di dispositivi degli utenti finali (si pensi ai molteplici scenario di Internet of Things) o delle reti 5G da parte di singoli criminali informatici al fine di colpire gli utenti finali o da parte della criminalità organizzata o terroristica al fine di colpire uno Stato nel suo complesso in caso di interdipendenze tra le reti 5G e altri sistemi o infrastrutture critiche.

La recente opinion dell’Autorità Garante per la protezione dei dati Spagnola

A maggio 2020 l’Autorità Garante per la protezione dei dati spagnola (AEPD) ha emesso un proprio importante orientamento sulle tecnologie 5G in termini di rischi privacy.

Il documento emesso dall’Autorità ha l’importante obiettivo di offrire un quadro delle innovazioni presentate dalla tecnologia 5G e di eseguire una prima analisi dei rischi per la privacy inerenti a questa tecnologia. Il documento di orientamento, è indirizzato a produttori e fornitori, a operatori di servizi, società di telecomunicazioni e sviluppatori di applicazioni che realizzeranno i business model 5G al fine di evidenziare le implicazioni per la privacy dei prodotti e servizi oggetto di disegno e sviluppo.

Questo documento è dunque molto importante in evidenzia l’urgenza di applicare un approccio di Privacy By Design e by default (art. 25 GDPR), garantendo quindi una protezione dei dati fin dalla fase di progettazione e per impostazione predefinita, già nell’ambito di tutte le sperimentazioni 5G in corso.

Va premesso come l’Autorità stessa abbia chiarito che la maggior parte dei rischi per la protezione dei dati personali connessi al 5G non sono nuovi, ma erano emersi anche in riferimento alle precedenti generazioni di telefonia mobile. Tuttavia, l’Autorità pone l’accento sul fatto che potrebbe verificarsi un aumento esponenziale di tali rischi se l’implementazione del 5G dovesse, come auspicabile, raggiungere le aspettative di successo di implementazione previste.

Le misure di mitigazione dei rischi per i diritti e le libertà degli interessati dovrebbero essere attentamente valutate, in particolare con riferimento ai seguenti aspetti:

Geolocalizzazione dell’utente: il 5G renderà molto più precisa la posizione geografica dell’utente basata sulla rete.

Profilazione e decisioni automatizzate: l’aumento della quantità e delle categorie di dati che circoleranno attraverso la rete moltiplicheranno la quantità di dispositivi che ciascun utente potrà collegare tramite 5G (si pensi allo scenario IoT), consentendo una sempre più puntuale profilazione delle persone e l’erogazione di servizi in tempo reale basati su IA che potranno implicare processi decisionali automatizzati sulle persone mediante la elaborazione di dati personali (cnfr. Art. 22 del GDPR).

Aumento esponenziale degli scenari di minaccia: le minacce per la protezione dei dati personali da attacchi informatici di natura volontaria sono maggiori, in quanto è aumentata significativamente la superfice di attacco data da una maggiore connettività, interoperabilità, numero di punti di ingresso e dei punti di gestione della rete e dei dati.

Potenziale perdita di controllo da parte dell’interessato: in base al modello di elaborazione dei dati delle tecnologie 5G, i dati si sposteranno in tempo reale nei punti in cui sono maggiormente necessari o dove la loro elaborazione è più efficiente e ciò potrebbe comportare una degradazione del livello di controllo e di possibilità di esercizio dei diritti da parte deli interessati.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati