È innegabile la necessità di un Piano nazionale per la banda ultra-larga anche perché, come abbiamo già segnalato la connettività è un tema su cui l’Italia è molto in ritardo (come dimostrano tutti gli indicatori internazionali) e quindi non può che essere una delle priorità del Paese.
In questo senso il documento strategico sulla banda ultra-larga approvato dal Consiglio dei Ministri rappresenta un passo davvero essenziale. Come associazione SGI segnaliamo tuttavia che, per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Agenda Europea, sono necessari sia un coordinamento pubblico attento e continuo in tutti i livelli di azione, generale e territoriale, che una partecipazione ambiziosa e illuminata del settore privato.
Anche questa volta abbiamo avanzato in sede di consultazione alcuni suggerimenti, e abbiamo apprezzato il loro recepimento così come l’inserimento nella “Strategia crescita digitale” di linee d’azione sulle aree strategiche del Turismo e dell’Agricoltura.
Siamo convinti che sia essenziale rafforzare ulteriormente gli interventi sull’innovazione delle PMI e sulle competenze digitali, correttamente richiamate come elementi fondamentali nella definizione degli obiettivi strategici.
Infine, un ultimo suggerimento: non è evidente se sia stata fatta un’analisi dei dati disaggregandoli per genere, mi sembra però che nelle policy e nel quadro di interventi non ci siano ragionamenti di questo tipo. E questo rende difficile mirare gli interventi futuri.