Digital retail

e-Commerce, dopo il boom arriva il consolidamento: ecco tutte le opportunità

Da trend inarrestabile a bolla: è facile fraintendere i segnali di rallentamento dell’e-commerce dopo l’exploit durante i lockdown. In realtà il mercato continua a crescere, con ampi margini di penetrazione sulle vendite retail: le previsioni e dove investire in questa nuova fase

Pubblicato il 26 Set 2022

Roberto Liscia

Presidente Netcomm

Ecommerce in piena accelerazione: le nuove tendenze in dieci punti

Tra il 2019 e il 2021, il valore del mercato e-Commerce in Italia è passato da 31,4 a 40,2 miliardi di euro: + 28% in soli due anni, in linea con il moltiplicarsi degli acquirenti online, che sono aumentati del 37% rispetto al pre-pandemia. Un ulteriore dato fornisce una misura di questa crescita: è l’indice di penetrazione dell’e-Commerce, ossia la quota degli acquisti online sul totale Retail, che è passato dall’7% nel 2019 all’11% nel 2021.

Vendite online, le nuove norme: cosa cambia per i consumatori

Si è trattato a tutti gli effetti di un “boom”, in un momento in cui il mercato sembrava iniziare a saturarsi. La crisi sanitaria e i prolungati lockdown hanno garantito una continuità nei servizi ai cittadini, e perciò hanno avvicinato molte più persone agli acquisti online, anche quelle fasce di età che, fino ad allora, erano rimaste solo a guardare il fenomeno. In questa fase di forte espansione delle vendite online, le imprese che hanno saputo (e potuto) investire nel settore fin da subito – soprattutto quelle che avevano già aperto almeno un canale di vendita digitale – hanno di certo tratto ampi profitti.

Questo ha generato in molti l’illusione che bastasse semplicemente “cavalcare l’onda”, senza considerare la necessità di un’adeguata preparazione e che ogni boom porta con sé una fase di consolidamento, in cui la chiave per prolungare i benefici del trend è innovare e diversificare. Probabilmente, gli stessi, rimasti delusi dai primi segnali di rallentamento di questa crescita, si sono poi uniti alla schiera di coloro che fin da subito avevano parlato dell’eCommerce nei termini di una “bolla”.

E-commerce ancora in crescita: i dati

I dati più recenti, però, raccontano una storia diversa. Anche se con un ritmo meno serrato, l’eCommerce oggi continua a crescere, nonostante la revoca delle chiusure e la possibilità per i consumatori di tornare a visitare i negozi fisici: secondo le ultime rilevazioni dell’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano, questo mercato oggi vale circa 46 miliardi di euro (+14% rispetto al 2021).

Senza contare che la penetrazione dell’online sul totale delle vendite retail in Italia è ancora minima, soprattutto se confrontata con quella mondiale, che a fine 2021 si attestava al 20% e, secondo le previsioni, dovrebbe salire al 25% entro il 2025. In Italia l’eCommerce è ancora un settore in espansione, e non si può quindi parlare di un arresto del comparto e nemmeno di una saturazione del mercato.

Questi dati non sono gli unici che inducono a pensare che il nostro Paese si trovi in una fase di importante sviluppo trainato dalla crescita dell’e-Commerce. La diffusione degli acquisti online promuove una “rete del valore” nell’economia italiana, perché porta con sé la necessità di sviluppare servizi a supporto dell’eCommerce e dell’esperienza di acquisto dei clienti: logistica, packaging, servizi di pagamento e customer care sono solo alcuni dei settori coinvolti. In sostanza, si tratta di un vero e proprio ecosistema costituito dalla rete di business partner che “abilitano” il settore del commercio elettronico, attraverso relazioni di collaborazione e/o outsourcing.

Le opportunità del digital retail: lo studio Netcomm-Ambrosetti

Uno studio di Netcomm in collaborazione con The European House – Ambrosetti ha infatti indagato le opportunità che il digital retail genera in termini di occupazione e crescita del fatturato delle aziende nel nostro Paese, nonché di trasformazione digitale. Solo nel 2019, l’intera rete del valore del digital retail generava circa 55 miliardi di euro di fatturato, con un peso del 19,2% sulla crescita di fatturato del totale delle attività economiche italiane. Tutto questo, insieme a ricadute dirette e tangibili sull’occupazione: sempre nel 2019 questa rete ha dato lavoro a oltre 290 mila persone e a circa 680 mila imprese, pari a più di un terzo del totale delle imprese di capitali in Italia.

È tuttavia evidente che ci troviamo di fronte a una nuova fase dell’eCommerce. Da un lato, assistiamo a una stabilizzazione delle vendite online, anche per effetto della guerra in Ucraina, con la conseguente uscita di scena della Russia dal mercato digitale globale – le vendite sul mercato russo costituivano il 6% dell’export online delle imprese italiane. Dall’altro, le abitudini dei consumatori sembrano essere irreversibilmente cambiate: l’acquisto online è diventato un fenomeno di massa, coinvolgendo più di un italiano su due, e il customer journey si svolge in maniera sempre più ibrida, risultando molto più articolato di un tempo. Questo ha forti ripercussioni sulle imprese che devono far fronte alle esigenze dei consumatori che chiedono un’esperienza di acquisto sicura e personalizzata.

Conclusioni

Al fine di garantire al consumatore un’esperienza di acquisto soddisfacente, tutte queste dinamiche portano alla necessità di aumentare i servizi e di adottare un approccio sempre più multicanale, stringendo partnership strategiche che vanno quindi ad arricchire quella rete del valore di cui si è parlato.

Le nuove tecnologie stanno inoltre giocando un ruolo chiave in questo contesto. Come lo smartphone ha abilitato la diffusione delle vendite online, oggi molti servizi fanno affidamento sull’intelligenza artificiale e sulle nuove tecnologie, a cominciare dal riconoscimento facciale e dal fingerprinting, che rendono i pagamenti sempre più sicuri. Ci sono poi gli algoritmi di machine learning applicati al packaging per ottimizzarlo, anche nell’eventualità di un suo riutilizzo in caso di reso del prodotto, fino ad arrivare alle più recenti modalità di acquisto come il Live Streaming Commerce, che si appoggia alle nuove possibilità aperte dalle piattaforme social.

Tutto questo ci permette quindi di escludere che ci troviamo davanti a una fase di declino del settore, anzi: il digital retail è ancora in una fase fertile, in cui si stanno aprendo orizzonti e opportunità da saper cogliere. Su cosa scommettere allora per il futuro? Sullo sviluppo di nuove tecnologie come il metaverso e su modelli di consumo sempre più ibridi, che renderanno fisico e digitale sempre più interconnessi.

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