Il GDPR a Scuola, per rilanciarne il ruolo educativo nell’era digitale: ecco come

Anche il GDPR è percepito come un pesante adempimento burocratico, al quale far fronte con soluzioni standardizzate. La scuola, tuttavia, potrebbe affrontare il problema non solo dal punto di vista amministrativo-burocratico e cogliere l’occasione per rilanciare il suo ruolo educativo. Ecco qualche esempio

Pubblicato il 26 Apr 2018

Antonio Fini

dirigente scolastico

scuola_349402895

Anche il mondo della scuola, con una certa apprensione soprattutto da parte di dirigenti scolastici e DSGA, sta attendendo il 25 maggio prossimo. Data fatidica, nella quale entrerà in vigore il Regolamento generale europeo della privacy. La sigla GDPR sta diventando familiare, anche se in molti si stanno ancora interrogando sulle conseguenze: cosa comporterà il GDPR, in termini di adempimenti?

https://lh3.googleusercontent.com/JbANJB25cZsZEmZflKjkT8wujzwhQLGp8wl3QNkFjA1PIPZkCaPqH7WSggNfonxQ0PQzCRb7ajo7UTHNwXW_06xWJ31QkV3tA2FbCHb_PVtNarwHMajoCE4zwSwHdIV5BpdRWKoY_sk

Inutile fingere: nella Pubblica Amministrazione (scuola inclusa) le norme si affastellano sistematicamente, da anni, producendo soprattutto una quantità crescente di atti, documenti, moduli, procedure. In estrema sintesi, gli aspetti burocratici tendono a prevalere.

Il GDPR, la scuola e la “logica dell’adempimento”

È la cosiddetta “logica dell’adempimento”, secondo la quale non sono tanto importanti il processo o il contenuto, ma è indispensabile (sufficiente?) dimostrare di avere le “carte in regola”.

A giudicare dagli annunci pubblicitari che si trovano in rete, anche grazie ai famigerati algoritmi dei social network, si direbbe che il GDPR sia già percepito come un pesante adempimento burocratico, al quale far fronte con soluzioni standardizzate, ove possibile.

Ad esempio, per la figura del Responsabile della Protezione dei dati (RPD, DPO nella versione inglese), si configurano già possibili incarichi esterni, così come già accade per la sicurezza, con il RSPP. Un’altra sigla, da aggiungere alle tante (troppe!) già in uso?

Il GDPR a scuola può essere un’opportunità

Nella scuola, tuttavia, si potrebbe affrontare il problema non solo dal punto di vista amministrativo-burocratico. La doppia natura delle istituzioni scolastiche (pubbliche amministrazioni e comunità educative) potrebbe questa volta tramutarsi in un’occasione.

Partendo dalle questioni amministrative, si dovrebbe intanto riflettere sulla quantità e qualità dei dati personali che le scuole sono tenute, per compiti istituzionali, a trattare e ad archiviare ma anche ad altri che si trovano a detenere, sui processi di trattamento e le modalità anche tecniche di archiviazione e comunicazione.

Sul lato educativo, le recenti vicende legate alle violazioni perpetrate attraverso i social network rimandano direttamente, da un lato, alla regolamentazione delle attività di tali servizi ma anche al tema delle competenze digitali.

Partecipare volontariamente ad un giochino proposto attraverso un social network è per molti un momento di svago innocente, ma quanti sono consapevoli di quali e quanti dati personali possono essere divulgati (a chi?) attraverso tale azione?

Ci sono poi i numerosi casi di vita quotidiana, nelle scuole, nei quali talvolta si osservano atteggiamenti “estremi”: la circolare emessa da un dirigente scolastico per vietare la “foto di classe” è un esempio, prontamente ripreso dai media e dai commentatori di fenomeni di costume.

Sembra un po’ una “terra di nessuno”, nella quale si oscilla pericolosamente tra rigore eccessivo e noncuranza: come valutare, ad esempio, i non pochi casi nei quali insegnanti pubblicano sui social foto o video degli alunni, anche se per fini lodevoli come la documentazione e la condivisione di buone pratiche didattiche?

Il ruolo della scuola nel “benessere digitale”

Sul versante delle competenze digitali, va detto che i framework internazionali oggi più accreditati, proposti in ambito europeo (DigComp, attualmente in fase di traduzione italiana da parte di Agid, DigCompEdu, la versione “education” di cui abbiamo già trattato su questa testata) valorizzano un ambito più ampio rispetto alla sola privacy, denominato digital wellbeing, il “benessere” digitale che include inevitabilmente la capacità di salvaguardare i propri dati personali propri e rispettare le regole nel trattare quelli altrui.

Dove, come si “imparano” queste regole? Dove, come si acquisiscono tali competenze? L’educazione di un bambino, poi ragazzo e giovane, oggi, include aspetti che non sempre sono trattati in modo esaustivo in famiglia: la scuola dunque ha il dovere di occuparsene, anche per una ragione di equità sociale.

Quanto ha influito l’evoluzione tecnologica, nel ridefinire accettabilità di alcune pratiche?

Un esempio “scolastico”: l’affissione dei risultati finali, i cosiddetti “quadri”. Tradizionalmente affissi all’albo “fisico”, nell’atrio della scuola o attaccati al cancello di ingresso, hanno una visibilità di un certo tipo, limitata anche se potenzialmente amplificata dalle fotografie facilmente ottenibili con un comune smartphone. Cosa accade se l’albo si trasferisce sul web? È lecito/desiderabile/sensato pubblicare online ciò che è pensato sì come comunicazione trasparente ma diretta ad un pubblico limitato?

A questi e altri dubbi, in realtà, aveva già più volte risposto l’Autorità Garante per la Privacy, con due successivi documenti dedicati alla scuola (l’ultima edizione è del 2016).

La protezione dei dati personali nel curriculo

C’è poi la questione dell’uso di piattaforme digitali destinate all’uso didattico: GSuite Education (Google) e Microsoft 365 (Microsoft) offrono da anni servizi specifici per le istituzioni educative (scuole e università), con condizioni d’uso diverse e molto più rispettose della riservatezza dei dati. Il trattamento dei dati personali su questo tipo di sistemi è (giustamente) da tempo nel mirino di autorità nazionali ed europee. L’argomento principale era il trasferimento dei dati su server al di fuori dell’Unione Europea, con conseguenti dubbi sulla giurisdizione, in caso di contenzioso. Dopo il fallimento del primo accordo, basato su una decisione della Commissione Europea (Safe Harbor), dichiarato incompatibile con il diritto europeo da parte della Corte di Giustizia dell’UE nel 2015, dal 2016 è in vigore la nuova intesa, denominata Privacy Shield, che il Garante della Privacy ha dichiarato essere compatibile, al momento, con il GDPR.

Tornando alle questioni più strettamente educative, l’opportunità sta nell’idea di considerare la protezione dei dati personali all’interno del curricolo, in modo esplicito (attraverso iniziative di formazione) ma anche implicito, mediante l’instaurarsi di comportamenti e atteggiamenti, in forma progressiva, compatibilmente con l’età degli studenti.

La maestra che riprende un’attività in classe, adottando alcuni accorgimenti di ripresa, per evitare inquadrature che mostrino i volti degli alunni, a tutti gli effetti sta insegnando il valore della protezione dell’immagine personale, a maggior ragione se condivide e spiega le sue scelte alla classe, composta magari da bambini che da lì a poco entreranno in possesso del loro primo dispositivo mobile (secondo Save the Children, l’età media del “primo smartphone” è di 11 anni).

I ragazzi e la privacy

Quando abbiamo a che fare con adolescenti, i significati della privacy cambiano: danah boyd (volutamente minuscolo, una scelta “estetica” dell’autrice!), una delle più affermate studiose internazionali di educazione ai media, nel suo libro “It’s complicatedLa vita sociale degli adolescenti sul web”, sostiene che i nostri ragazzi abbiano una loro peculiare idea di privacy:

“Quando gli adolescenti – e se è per questo la maggior parte degli adulti – cercano la privacy, lo fanno in relazione a chi ha potere su di loro. Al contrario dei sostenitori della privacy e degli adulti con più coscienza politica, in genere non si preoccupano per i governi e le multinazionali. Cercano invece di evitare la sorveglianza di genitori, insegnanti e altre figure autoritarie vicine alla loro vita”.

Adolescenti che sembrano non curarsi tanto della diffusione (potenzialmente planetaria) di una loro fotografia, ma che si defilano con una certa determinazione dal mondo degli adulti. La “fuga” dei giovani da Facebook, ad esempio, secondo alcuni osservatori (inclusa la stessa boyd) è motivata proprio da questa perenne ricerca di “luoghi” (una volta prevalentemente fisici, ora soprattutto virtuali) diversi da quelli frequentati dagli adulti.

Sono gli stessi ragazzi, tuttavia, che dovranno inevitabilmente prendere consapevolezza di una digital footprint, che acquista sempre più importanza nella vita reale di ciascuno.

Essere consapevoli della natura onlife (termine coniato dal filosofo Luciano Floridi. Si veda “La quarta rivoluzione”) delle nostre esistenze è qualcosa che ancora forse si dà per scontato, a scuola (anche se, fortunatamente, lo stereotipo dei “nativi digitali” sembra avviato al ridimensionamento) ma che deve trovare, al contrario, spazio e rilevanza all’interno dei curricoli.

Il problema, si può facilmente intuire, è sempre lo stesso: può la scuola farsi carico di tutte queste “educazioni”? Anche volendo farlo, vi sono le competenze necessarie?

La formazione dei docenti, tema centrale

Il tema della formazione dei docenti rimane dunque centrale: insegnare, oggi, è un’attività a largo spettro, che difficilmente può risolversi, come qualcuno anche auspica, nella mera trasmissione di contenuti e di saperi. Sebbene rimangano fondamentali, non sono sufficienti per la formazione del cittadino odierno.

Iniziative come Generazioni Connesse (incluso il recente sillabo dell’Educazione civica digitale) possono aiutare le scuole ad affrontare questi temi. Sarebbe importante che ciò si realizzasse all’interno dei curricoli e non, come ancora spesso accade, soprattutto sotto forma di “progetti”. Ben vengano gli interventi di esperti esterni (l’annuale conferenza con la Polizia Postale, ad esempio, è ormai un “must” in moltissime scuole) ma è dentro le discipline, magari attraverso una didattica rinnovata, che si dovrebbero includere anche le questioni legate al digitale.

Un esempio, tornando alla questione privacy e al citato libro di Floridi: l’autore dedica un intero capitolo all’argomento, trattandolo da un punto di vista decisamente innovativo, attraverso il concetto di “frizione informazionale”. Potrebbe essere interessante, all’interno di un curricolo di filosofia?

In conclusione, sta sempre a noi scegliere: gli imprevisti possono sempre tramutarsi in buone possibilità; anche un adempimento complesso come il GDPR può essere l’occasione per rilanciare il ruolo educativo delle nostre istituzioni scolastiche.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati