ECCELLENZE ITALIANE

La scuola apre alla “didattica aumentata”, la best practice IC Pontecagnano S. Antonio

Aule ripensate in ottica digitale, dotazione di tecnologie avanzate, sapiente uso dei fondi, formazione continua. Sono i punti di forza della strategia adottata dall’istituto della provincia di Salerno che punta a farsi “laboratorio permanente” promuovendo un modello innovativo e socialmente inclusivo. Ecco i passaggi

Pubblicato il 10 Mag 2019

Anna Troiano

docente collaboratore vicario, Staff dell’IC Pontecagnano S. Antonio

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La scuola digitale procede a passo spedito in alcune realtà italiane. In particolare all’IC Pontecagnano Sant’Antonio (provincia di Salerno) progettualità, iniziative e reti messe in campo negli anni stanno riuscendo nell’obiettivo di alimentare una sinergia di azioni tale da delineare e consolidare un sistema scuola quale “comunità connessa”. Ovvero una “comunità” intesa come spazio educativo aperto e disponibile ad accogliere grandi e piccoli con proposte formative aggreganti, varie, coinvolgenti ed inclusive. E “connessa”, cioè in sintonia con le istanze reali provenienti dal territorio ed aperta al mondo, alla molteplicità dei linguaggi, delle culture, delle reti e delle relazioni.

Dalla scuola “disconnessa” del nostro immaginario, delimitata da cancelli vecchi e arrugginiti, organizzata in corridoi interminabili e anonimi, interrotti, di tanto in tanto, dalle porte verdi di aule allineate secondo uno schema che ritorna ovunque, ad una scuola viva, colorata e attiva, soprattutto in costante connessione con la realtà quotidiana, aperta alla pluralità e alla diversità come ricchezze e che crea e realizza senso di comunità, accogliendo e includendo non è sicuramente un’impresa a breve termine, nemmeno semplice. Da dove si comincia?

Come nasce il modello di scuola digitale a Pontecagnano

L’I.C. Pontecagnano Sant’Antonio ha avviato, sperimentato e portato avanti negli anni un progetto di cambiamento di ampio respiro, teso a realizzare l’innovazione scolastica, improntato ad una nuova visione e dimensione dei luoghi deputati istituzionalmente all’istruzione. Tutto ciò a partire da un ripensamento radicale degli spazi fisici, dell’impostazione didattica dei metodi di insegnamento e apprendimento e degli approcci metodologici, delle tecnologie da integrare negli scenari di apprendimento.

Grazie al piano di rinnovamento messo in campo e declinato in obiettivi chiari e condivisi da tutti, la scuola- comunità connessa è diventata un laboratorio permanente, aperto a tutto e a tutti, che coniuga in modo creativo e attivo il potenziale digitale con l’innovazione di metodi e pratiche didattico- educative. Tutto ciò al fine di realizzare il cambiamento richiesto dall’evoluzione sociale e garantire a tutti uguali opportunità educative e formative. Questo il sito dell’istituto: https://www.icpontecagnanosantantonio.edu.it/

La sfida del cambiamento

La sfida del cambiamento è stata così progettata:

  1. rivisitare gli spazi fisici- rinnovare gli arredi (funzionali agli scopi), potenziare l’infrastruttura tecnologica;
  2. modificare l’approccio didattico- rendere l’alunno protagonista dell’apprendimento, attraverso un uso consapevole, creativo e non passivo delle nuove tecnologie;
  3. formazione continua dei docenti- innovazione metodologica, sviluppo delle competenze digitali per la gestione di ambienti di apprendimento innovativi e per l’utilizzo di applicazioni per la didattica;
  4. sperimentare nuove prassi- applicare metodologie formative idonee a realizzare una didattica attiva e coinvolgente.

Lo staff digitale dell’istituto rappresenta un vero volano di innovazione e creatività, un team di risorse umane e professionali in grado di generare e coordinare progetti e percorsi innovativi in contesti di apprendimento diversi, basati su metodologie laboratoriali con una particolare attenzione all’organizzazione didattica, agli aspetti comunicativi, relazionali ed educativi.

Ridisegnare la scuola: le classi 3.0

Nell’ottica di questa strategia complessiva di innovazione, l’introduzione delle tecnologie e delle risorse digitali nello spazio didattico delle classi è stata considerata una leva fondamentale per costruire ambienti di apprendimento attivi e inclusivi, che ha richiesto una ridefinizione degli spazi fisici al fine di renderli funzionali alla nuova idea dei processi da attivare. Così è stato gradualmente realizzato e completato l’allestimento di ambienti per l’apprendimento tecnologicamente attrezzati, in particolare, di ambienti didattici interattivi, la valorizzazione di spazi e dotazioni già presenti, l’implementazione di spazi creativi per l’apprendimento, resi fruibili e accessibili dal maggior numero di alunni le attrezzature tecnologiche e non, i laboratori, le biblioteche e le palestre. Inoltre, la scuola è stata attenta a reperire altre fonti di finanziamento oltre quelle statali, grazie a una pianificazione progettuale aperta all’intero territorio.

In ciascuno dei cinque plessi di scuola primaria e nella scuola secondaria di I grado sono state attivate diverse aule 3.0: ambienti dotati di attrezzature digitali avanzate, display interattivi, tablet per gli alunni e arredi mobili. Tutto ciò per favorire una didattica innovativa in chiave digitale e laboratoriale. Allo stesso modo, i 4 plessi di scuola dell’infanzia sono dotati di kit LIM + notebook ed in qualche caso di pavimenti interattivi.

Formazione leva strategica della scuola digitale

La formazione, intesa come pratica metodologica sistemica della comunità scuola, ha rappresentato la chiave di volta per l’innovazione di metodi e pratiche didattiche. Pertanto è rivolta alle varie componenti del sistema – scuola: docenti, studenti, genitori, personale Ata. Tale progettualità, di ampio respiro e coinvolgimento, è costituita da micro percorsi che intrecciandosi tra loro in una connessione reciproca, ha come obiettivo unitario e prioritario il rinnovamento, l’innovazione e il migliore rendimento scolastico di tutti in ottica inclusiva.

I docenti sono stati opportunamente formati per gestire e guidare i ragazzi nelle interazioni didattiche caratteristiche dei nuovi ambienti/classi virtuali. L’esperienza e le buone pratiche interne documentate dagli stessi docenti d’Istituto attestano che il ricorso alla tecnologia favorisce un cambiamento nei modelli tradizionali di insegnamento. Strumenti e dispositivi quali le Lim oppure le bacheche interattive multitouch di cui la scuola dispone si sono rivelati preziosi alleati per la didattica in ogni area disciplinare e come strumenti compensativi di supporto per alunni con disabilità specifiche.

Particolare attenzione viene rivolta al campo della sperimentazione e dell’innovazione didattica. Dal 2014 l’Istituto ha avviato diverse sperimentazioni, partecipando a progetti regionali, nazionali ed europei, tutte volte a verificare e mettere a punto sul campo, attraverso la metodologia della ricerca-azione, modelli innovativi, creativi, fruibili e riusabili dalla comunità dei docenti.

Le iniziative più significative hanno riguardato:

  • Progetto di sperimentazione metodologia CLIL- MIUR: B1. Progetto “E-CLIL-Ricerca azione/primo ciclo” – Scuol@lab e-clil. Scuola capofila IC Pontecagnano S. Antonio;
  • Progetto di sperimentazione di CL@SSI 3.0. scuola primaria e Secondaria di primo grado
  • Progetto di sperimentazione Flipped Classroom (scuola Secondaria di primo grado);
  • Progetto di sperimentazione “La didattica aumentata dalle tecnologie”  realizzato in rete con l’Università Bicocca di Milano.
  • Progetto di sperimentazione Pnsd-Miur- Curricoli digitali “Generazione diritti@scuoladigitale, realizzato in una rete di scuole, università ed enti di formazione regionali

Ecco come funziona la “didattica aumentata” 

Con tale azione, in linea con quanto già promosso dal Miur attraverso il PNSD, ci si propone di modificare gli ambienti di apprendimento attraverso un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana. Dal 2016 e gradualmente per ciascun anno scolastico, in base alle disponibilità di fondi specifici per le attrezzature, molte classi di scuola primaria e secondaria di primo grado sono state attrezzate e trasformate in Cl@ssi 3.0: in tali rinnovati ambienti, alunni e docenti realizzano la didattica digitale “aumentata” poiché dispongono di dispositivi tecnologici e device multimediali avanzati, sia ad uso individuale che collettivo, mentre gli arredi sono scelti in modo da essere funzionali alle metodologie di tipo cooperative, collaborative e inclusive.

Le aule sono tutte dotate di apparati per la connessione ad Internet e attraverso specifici finanziamenti FESR, la rete wireless d’istituto è stata ulteriormente potenziata. Nello stesso tempo sono state già organizzate negli anni passati e previste per quelli futuri delle specifiche azioni formative per il personale docente dell’istituto. Si prevede di implementare di anno in anno tale sperimentazione sino a comprendere tutte le classi dell’Istituto.

La robotica e l’atelier creativo

In modo particolare, l’istituto ha puntato a potenziare la robotica educativa e le attività tipiche dei fab-lab, sviluppando il nuovo orizzonte delle stampanti 3D (strumenti digitali per innovare l’insegnamento di materie tecniche, artistiche e scientifiche) rispettivamente per la scuola secondaria di primo grado e per i plessi di scuola primaria. Nel 2017, con appositi fondi MIUR- PNSD, è stato allestito un atelier creativo, un open space dove praticare attività di robotica educativa e sperimentare le nuove tecnologie in un clima didattico cooperativo aperto, dove si parla il linguaggio della progettazione e della realizzazione digitale, della sperimentazione e della creatività per sviluppare le competenze di cittadinanza.

La dotazione tecnologica dell’atelier consta di varie tipologie di robot tra cui l’umanoide NAO. L’Atelier di Robotica ha consentito di creare un ambiente d’apprendimento destrutturato dal classico setting d’aula dove anche ragazzi con bisogni educativi speciali sperimentano l’inclusione e acquisiscono competenze. In tal senso, la robotica educativa rappresenta uno strumento che opera sul versante del potenziamento delle abilità e sul versante emotivo relazionale. I ragazzi della secondaria di I grado, annualmente, partecipano a competizioni nazionali e regionali o provinciali di robotica.

L’istituto, inoltre, ha partecipato al progetto “Biblioteche scolastiche innovative” del MIUR inerente le azioni del Piano scuola digitale. Con tale progetto sono state implementate le azioni relative alle diverse biblioteche create nei vari plessi di cui la scuola è costituita.

Le tecnologie facilitano l’approccio cooperativo

L’attuazione del processo di rinnovamento ha consentito di creare nel tempo occasioni ed opportunità di crescita professionale continua, attraverso l’organizzazione di corsi di formazione in collaborazione con le università italiane, come la Bicocca di Milano, su metodologie innovative e didattica aumentata dalle tecnologie, rivolti all’intera comunità connessa: alunni, docenti, personale ata, genitori, cittadini e l’attivazione, nei periodi di sospensione didattica, di appositi percorsi formativi per i ragazzi e/o gli adulti del territorio. In tale scenario, le attività si fondano su di un approccio laboratoriale e cooperativo, quale pratica didattica dell'”apprendere insieme facendo”, in cui, soprattutto, i partecipanti sono i protagonisti attivi del proprio processo di apprendimento, gli attori principali della scena educativa.

È questo il caso del progetto regionale “Scuola viva” – Por Campania Fesr 2014-2020 – Obiettivo specifico 12, autorizzato dalla regione per il 3° anno consecutivo e rivolto agli allievi della Scuola primaria e secondaria di I grado dell’istituto, agli alunni degli altri istituti scolastici e ai giovani fino a 25 anni del territorio allo scopo di rafforzare la relazione tra scuola, territorio, imprese e cittadini. Grazie al progetto Scuola viva i plessi scolastici si trasformano in luoghi di incontro, di democrazia, di accrescimento culturale, favorendo l’integrazione e il travaso nella didattica tradizionale di esperienze positive acquisite attraverso attività extracurriculari con il coinvolgimento di famiglie, associazioni ed enti istituzionali e culturali. Il progetto consente di tenere aperta la scuola oltre l’orario scolastico con l’attivazione di laboratori tematici di sport, musica, danza, teatro, inglese, lettura animata e scrittura creativa, educazione alla legalità, all’arte e alla poesia e campus estivi.

Nell’ambito del Progetto “Generazione diritti@scuoladigitale” è stata creata la rete interprovinciale “Curricoli digitali”. La collaborazione prevede la costruzione di un curricolo digitale, all’interno di uno spazio comune di riflessione da cui prenderanno avvio una molteplicità di proposte educative sui temi dei diritti in Internet.

Educare ai Diritti in internet predisponendo la progettazione e l’elaborazione partecipata di un curricolo verticale per competenze da sperimentare e mettere a disposizione di tutte le scuole”: questo rappresenta l’obiettivo principale del progetto di rete; nello stesso tempo le modalità contemplate dal progetto costituiscono l’aspetto maggiormente coinvolgente in quanto consentirà di calare la sperimentazione nella concreta prassi scolastica, sostenuta da appositi corsi di formazione rivolti ai docenti e finalizzati a fornire loro gli strumenti affinché tale “insegnamento” sia gestito in modo competente, rispettando la sua duplice natura disciplinare e interdisciplinare.

Quando la scuola digitale sa cogliere i vantaggi dei fondi

L’istituto ha saputo cogliere tutte le opportunità offerte dai PON – FSE, realizzando, a partire dal 2017, diverse tipologie di moduli formativi nell’ambito del PON Inclusione, Competenze di base e Patrimonio paesaggistico e culturale. Grazie ai diversi avvisi PON-FESR la scuola ha potuto acquisire i fondi necessari per allestire i nuovi ambienti digitali e implementare di anno in anno la dotazione infrastrutturale delle tecnologie per la didattica.

Infine, la comunità scolastica ha partecipato a due progetti transnazionali Erasmus+, volti a favorire lo scambio di buone pratiche tra i paesi partner europei e di recente, ha inviato una nuova candidatura come capofila di un ulteriore progetto KA2.

Il ruolo delle tecnologie

Le tecnologie costituiscono il supporto indispensabile per garantire l’impianto laboratoriale e cooperativo nelle prassi didattiche quotidiane. Le potenzialità delle app cloud based, dei dispositivi interattivi e delle tecnologie robotiche avanzate consentono un rinnovamento di metodi e pratiche didattiche attraverso strumenti alternativi alle prassi tradizionali.

La complessità di un istituto comprensivo costituito da dieci sedi staccate rappresenta un vincolo oggettivo per la realizzazione delle attività progettuali e di raccordo tra i plessi che si cerca di superare con un continuo lavoro organizzativo ed anche attraverso l’utilizzo dei moderni strumenti di comunicazione/condivisione offerti dalle tecnologie cloud based (drive d’istituto, Telegram, ecc).

In una scuola così connessa, aperta e viva prendono vita azioni sistemiche volte a consentire a tutti, alunni, docenti, genitori, il pieno esercizio di una cittadinanza attiva. Attraverso spazi comuni di riflessione e formazione – in contesti laboratoriali e cooperativi – si punta a far evolvere consapevolezza e competenze per realizzare un modello innovativo che capitalizzi le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali.

Ecco alcune immagini della nostra scuola digitale 

https://spark.adobe.com/page/YPGRd1tWkPXxY/

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