POLICY

La tecnologia anti-sismica che l’Italia si rifiuta di usare: fibra, big data, bim

Diagnostica, cultura della prevenzione, modernizzazione dei back office dei Comuni, building information modeling. Sono le strade che il Paese può intraprendere da subito per scongiurare i rischi maggiori. Ma serve una svolta sul piano politico burocratico

Pubblicato il 30 Ago 2019

Giovanni Vetritto

Direttore Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri

terremoto-amatrice17-400x267-161014124828

Le nuove tecnologie possono rivestire una concreta rilevanza per la sicurezza antisismica dell’Italia. Ma è incredibile quanta poca consapevolezza ancora ci sia al riguardo. Non solo nella cosiddetta opinione pubblica, ma perfino tra policy makers e decisori pubblici, politici e burocratici. Vediamo lo scenario e gli ambiti che possono essere affrontati.

I dati sono noti ed agghiaccianti. L’Italia è il Paese europeo sottoposto al più grave stress geologico ed esposto al maggiore rischio sismico. Anche nella cosiddetta “zona 4”, quella in cui il grado di rischio è minore, il pericolo è comunque significativo. E lo sappiamo per dolorosa esperienza: chi di noi considerava Mirandola e quel pezzo di Emilia area sismicamente delicata?

Pensiamo allora di che rischio si parli quando ci spostiamo nella cosiddetta “zona 1”, quella a rischio maggiore, una diagonale che parte dalla Sicilia, tagliando Messina dopo essere partita da Catania, risale la dorsale appenninica influenzando moltissimi comuni in Campania e Calabria, taglia verso est per stemperarsi in Pianura Padana, ma solo per tornare pericolosissima nel Triveneto e alle pendici del Carso.

Terremoti in Italia, i rischi maggiori

Per dirla brutalmente, tre milioni di Italiani vanno a letto ogni sera forse nemmeno del tutto consapevoli di potersi alzare di notte e trovarsi nel deserto di Accumuli o Amatrice. O peggio, purtroppo, a seconda del grado di vetustà dell’edificio in cui abitano.

Tre milioni di cittadini dislocati in 705 Comuni di 25 Province in 11 Regioni, solo 7 dei quali con carattere urbano in senso europeo (ovvero con più di 50.000 abitanti); un milione di loro abita in 595 Comuni sotto i 5.000 abitanti, ovvero piccolissime strutture amministrative prive di vere professionalità tecniche negli uffici, decente gestione delle funzioni catastali e di assetto territoriale.

Problema drammatico, si dice, ma non problema di innovazione. Questione di muri, dicono i più, di intonaci, di cemento armato senza cemento, di costruzioni fatte a risparmio, perfino, nel Paese del malocchio e della superstizione, fatalità, volere perverso di una leopardiana Natura matrigna che si accanisce contro le genti d’Appenino.

Tecnologia al servizio delle calamità naturali

E invece no. Proprio no. Che l’Italia da decenni viva ricorrenti tragedie sismiche senza maturare una ragionevole cultura della prevenzione è già di per sé fatto grave e nemmeno troppo spiegabile. Che poi addirittura, nei casi non frequentissimi nei quali si applica a programmi più o meno vasti, più o meno strategici, più o meno estemporanei, di messa in sicurezza del patrimonio immobiliare, il Paese lo faccia raccontandosi perversamente di essere negli anni ’70 del ‘900 lascia addirittura sbalorditi.

La verità che sembriamo non voler vedere è che questa fragilità naturale, questo continuo ricatto del terrore ha oggi per chi deve fronteggiarlo un alleato un tempo inesistente, che è proprio la tecnologia. Con buona pace della retorica del “virtuale”, sono tangibili e concretissimi i supporti che le nuove tecnologie offrono oggi per fronteggiare la naturale rischiosità dell’Italia.

I 4 ambiti su cui la tecnologia può intervenire

Ci sono almeno quattro aspetti generali di policy che nel tempo che viviamo possono essere affrontati in maniera totalmente diversa dal passato.

In primo luogo la diagnostica; le tecniche di rilevazione dei dati possono beneficiare oggi di tecnologie combinate tra terra e cielo: sensori a terra e monitoraggio satellitare dall’alto consentono oggi, con investimenti non giganteschi, conoscenza e calcolo delle informazioni un tempo impossibili. E la scienza sta per produrre un ulteriore balzo in avanti: diversi centri di ricerca si stanno avvicinando al risultato, solo pochi anni fa letteralmente impensabile, di avere un monitoraggio dei movimenti e dei mutamenti al suolo senza nemmeno più bisogno dei sensori, in quanto sarà la stessa fibra ottica, che attraverso il piano di banda ultralarga si sta posando in questi anni, a poter fungere da sensore restituendo informazioni precisissime attraverso lo stress che le scosse sismiche anche più piccole e impercettibili le imprimeranno.

L’utilizzo predittivo di tutte queste informazioni, poi, troverà nell’intelligenza artificiale, nel machine learning e nel calcolo dei big data strumenti ancora una volta inimmaginabili solo pochi anni fa, per tentare di fronteggiare ciò che tuttora è praticamente impossibile da pronosticare. Ma che certamente, almeno a livello di misure precauzionali, non lo resterà ancora a lungo.

Vi è poi un secondo aspetto messo in evidenza dal Rapporto al Governo della Commissione di esperti nominata dopo il terribile sciame sismico del 2016-2017: l’altissima mortalità che osserviamo in Italia a fronte di scosse anche non di grossissima portata è dovuta a una diffusa sottovalutazione del rischio reale, da una inconsapevolezza dei cittadini, da uno scarto netto tra pericolo reale e pericolo percepito, e in una conseguente inazione dei proprietari degli edifici, del sistema delle costruzioni nel suo complesso.

Anche da questo punto di vista, nella “società dell’informazione” che si va costruendo (con tutti i limiti che vedono l’Italia ancora molto indietro secondo l’indice DESI) diverrà sempre più semplice e gestibile una diffusione capillare delle conoscenze, una presa di coscienza che porti, senza inutili allarmismi e isterie collettive, alla diffusione di una seria cultura della prevenzione che minimizzi il rischio dato dalla natura. E ancora una volta parliamo di qualcosa che l’immateriale rende possibile, con limitati investimenti, già oggi, non chissà quando.

Back office dei Comuni: dov’è l’innovazione?

Venendo al terzo aspetto dell’innovazione che può contribuire a un efficace contrasto al rischio sismico, è evidente quanto una seria informatizzazione dei back office catastali dei Comuni, connessi “a due vie” alla banca dati del Catasto nazionale, possa contribuire a individuare rischi, priorità di intervento, proficuità degli investimenti, rapidità ed efficacia di uno sforzo collettivo di resilienza antisismica.

Negli 8.000 Comuni Italiani, e segnatamente nei quasi 6.000 Comuni sotto i 5.000 abitanti, questa modernizzazione dei back end è inesistente, né dal centro si notano sforzi per far fare a questa cruciale funzione territoriale il salto di qualità che la tecnologia già oggi, anzi già da anni, rende possibile e anche poco costosa.

Esistono comunità di innovazione procedurale e tecnologica delle pubbliche amministrazioni territoriali che hanno sviluppato, ed oggi fanno crescere in logica cooperativa, sistemi integrati di gestione dei dati tributari e catastali che sono aperti, open source, in distribuzione gratuita e sviluppo condiviso: ne è un esempio la comunità di pratica del GIT, nata attorno ad ANCI Lombardia e ad Umbria Digitale ai tempi del Programma Elisa del Dipartimento Affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri (anno 2006!). Ma né quello stesso Dipartimento, né il PON Governance dei Fondi Strutturali Europei, né l’AGID hanno mai ritenuto di mettere uno sforzo di diffusione di questi strumenti, tanto utili rispetto a un problema tragico come quello in argomento, al centro delle loro policy.

Quarto ed ultimo elemento, di certo più tangibile, è legato alla modernizzazione che le nuove tecnologie, da tempo applicate alle scienze cosiddette “dure”, consentono in termini di materiali, di tecniche, perfino di modalità di gestione delle procedure: basti pensare all’utilizzo estensivo, in tutta Europa, del cosiddetto BIM (building information modeling), che, inopinatamente, le ultime Linee guida sulle costruzioni, emanate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nel 2018, nemmeno nominano.

Insomma, a voler far traguardare alla modernità anche le più hard tra le funzioni pubbliche, come quelle della resilienza antisismica, ce n’è più che abbastanza, e non da oggi. Che non si faccia, è il segno di una allergia al digitale e all’innovazione che è la vera palla al piede del Paese, che del Paese pare essere l’unico vero lessico comune di troppe classi dirigenti “estrattive” (per citare Daron Acemoğlu).

Usiamo la loro stessa retorica stantia, parliamo la loro lingua e diciamoglielo una buona volta: “Virtuale sarà lei”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4