istituzioni e internet

Governance del digitale: le lezioni del caso Brasile

Il web è la spina dorsale della trasformazione digitale, la sua governance però è ancora argomento di disaccordo tra enti di diritto pubblico e privato. Il caso del Brasile può rischiarare la via del dialogo e della partecipazione imparziale tra le diverse autorità coinvolte

Pubblicato il 29 Dic 2022

Lorenzo Quadrini

Legal Counsel - Privacy presso Aris

web digitale internet

Il periodo storico attuale, che parte dalla fine degli anni 80, si caratterizza, tra le tante cose, anche e soprattutto per la forte spinta alla digitalizzazione voluta a volte dalle istituzioni pubbliche, a volte dalla semplice innovazione tecnologica e dal mercato.

Legge privacy in Brasile, così il Gdpr fa scuola fuori dalla Ue

Il caso particolare del Brasile

Internet, in particolare, è stato uno dei motivi principali, non l’unico, di questa spinta verso la trasformazione digitale dei servizi e delle infrastrutture, rappresentando oggi un elemento imprescindibile per qualsiasi individuo e organizzazione.

L’importanza del web, però, è stata contraddistinta, soprattutto nelle prime fasi, da una generale mancanza di regolamentazioni, sotto quasi tutti i punti di vista (infrastrutture, norme di comportamento, regole contrattuali, standard di mercato, eccetera), tanto da divenire oggi uno degli argomenti principali di legiferazione all’interno dei Paesi occidentali e non.

Il Brasile, al contrario, ha da sempre evidenziato un approccio molto più costruttivo ed ordinato, senza incorrere per questo nel tanto temuto rischio di imbrigliare il mondo digitale sotto il giogo degli interessi nazionali o di altri gruppi di potere.

Chiaramente il confronto tra l’eurozona o altri Stati risulterebbe impari, soprattutto se analizzati i singoli numeri inerenti alle caratteristiche più importanti dell’infrastruttura web che una nazione dovrebbe assicurare ai propri cittadini e alle proprie imprese.

Visti però i grossi problemi che notoriamente affliggono il Brasile in termini di burocrazia e di trasparenza (tanto che nell’ultimo decennio si è notato un peggioramento sensibile dell’indice di percezione della corruzione, secondo Transparency International), l’approccio alla gestione della rete internet rappresenta senza ombra di dubbio un’eccellenza, con elementi di grande interesse anche per Paesi dotati di infrastrutture più solide e rodate.

La governance brasiliana

Il modello di governance adottato dal Brasile parte dalla scelta di concepire internet, già a partire dal 1995, come un “servizio a valore aggiunto”, sostanzialmente slegando la rete dalle normative e dalla regolamentazione operata dagli organi preposti al controllo delle infrastrutture telefoniche.

Sempre nel 1995, visto il significativo incremento di utenti rispetto agli anni passati – durante i quali la rete brasiliana era appannaggio principalmente dei settori di accademia e ricerca – è stato creato il Comitato di gestione di internet in Brasile (Cgi.br). Tale comitato non aveva ancora una caratterizzazione governativa e non aveva nemmeno capacità sanzionatorie o repressive.

La mission del Cgi era quella di incentivare un uso corretto della rete, armonizzandone gli aspetti spigolosi e cercando di aumentare al contempo l’utenza media. Si fa notare che il monitoraggio del Comitato, pur senza strumenti coercitivi o poteri governativi, già all’epoca era concentrato sull’analisi delle frodi a mezzo internet e sulla corretta distribuzione dei domini nazionali, nell’ottica di un utilizzo non soltanto libero ma anche equo della rete.

Nel 2003 il Cgi è stato riformulato, seguendo il concetto di governance multi-stakeholder: l’organo si impronta in maniera evidente verso l’ascolto di istanze pluraliste ed eterogenee, nel tentativo di creare sinergia tra le diverse necessità con il fine di ottenere il miglior risultato per imprese, utenti e istituzioni.

Un primo, evidente vantaggio di questa impostazione è stato quello di sviluppare una gestione della rete fortemente permeata dal dibattito pubblico e dalla discussione creativa, con conseguente sviluppo di un ambiente digitale attento anche all’inclusività, alla diffusione delle infrastrutture, alla sicurezza delle informazioni, alla privacy.

Le sinergie per lo sviluppo digitale

Sebbene passato sotto l’egida politica proprio a partire dal 2003, il Cgi è riuscito a mantenere la sua connotazione multi-stakeholder, anche grazie all’affiancamento del Nic.br, organo di diritto privato creato per permettere al Cgi di intervenire attivamente nell’amministrazione e nella realizzazione delle iniziative di quest’ultimo.

Attraverso la raccolta delle risorse economiche autonome del Cgi, quindi, il Nic si manifesta quale braccio operativo, inserendosi in maniera attiva nello sviluppo delle infrastrutture digitali brasiliane. In un contesto di forte sperequazione economica, nonché di enormi differenze sociali, l’attività di questi due organismi ha incentivato uno sviluppo consapevole della rete fisica di connessione, ed un altrettanto consapevole sviluppo dell’ambiente digitale, maggiormente attento a quelle istanze di sicurezza, correttezza e protezione di cui si parlava in apertura di questo articolo.

Il punto più importante, però, rimane il modello di governance multi-stakeholder: è proprio grazie a questo approccio plurisettoriale che i due organismi, pur se di fatto politici, hanno mantenuto un focus attento alla tutela di tutte le diverse esigenze, senza piegare il processo decisionale e creativo alla mercè di un particolare nucleo di interessi.

La cultura digitale

In poche parole, la presenza di un organismo incentivante il dialogo ed il dibattito, nonché aperto alla convivenza di esigenze apparentemente diverse le une dalle altre, ha comportato una maggiore cultura digitale, un impulso orientato verso l’approfondimento, la creazione di linee guida e l’ascolto attivo di tutti i player del mercato.

Il risultato finale è stato quello di influenzare, magari indirettamente, le politiche legislative e normative brasiliane. Oggi il Brasile conta l’81% della propria popolazione come utente attivo su internet, un risultato non indifferente se comparato alle difficili situazioni economiche di fasce della cittadinanza.

Governance, modelli e differenze

Quali sono le conclusioni e le riflessioni che questo breve excursus sulla rete digitale brasiliana suggerisce, soprattutto in merito alla situazione italiana ed europea? Indubbiamente l’eurozona è avvantaggiata da una serie di infrastrutture e politiche sociali più avanzate del Brasile, e quindi pronte a quel passaggio digitale delle diverse realtà pubbliche e private.

Allo stesso modo, però, si può notare una certa frammentarietà delle politiche di innovazione digitale, non tanto per una mancanza di volontà sinergica, da sempre agognata dalle istituzioni e dagli organismi, quanto per una mancanza di dialogo attivo. L’approccio multi-stakeholder brasiliano, per esempio, potrebbe essere di fondamentale importanza per sciogliere alcuni nodi (basti pensare all’attualissimo impasse che vede l’Europa e gli Usa su strade diametralmente opposte in materia di detenzione e trattamento dei dati personali), i quali si stanno rivelando più ostici del previsto

Apple comincia a adeguarsi al DMA, ma ci sono ancora molte incognite

Anche i recenti interventi normativi dell’Ue (come il Digital service act e il Digital markets act) avrebbero potuto giovare di un approccio attento alle esigenze di tutti i giocatori presenti nel mercato digitale, pur dovendo mantenere il focus di protezione e garantismo che contraddistingue questo tipo di novelle.

Chiaramente non basta potere cambiare tipo di governance per risolvere tutti i problemi e tutte le sfide che la digitalizzazione ed il mondo virtuale portano con loro ma rimane il fatto che, un ambiente di dibattito e dialogo, risultano oggi fondamentali per iniziare a regolamentare la realtà digitale: uno spazio come internet, capace di influenzare scelte, dinamiche di mercato, attività pubbliche e private, deve essere attenzionato e regolamentato, con il contributo di tutti gli operatori.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2