servizi pubblici digitali

PAdigitale2026, i bandi occasione unica di trasformazione: le azioni per cambiare volto agli enti

Il momento della trasformazione digitale è ora. Ma per gli enti locali questo è un cambiamento organizzativo e di mentalità, non un cambiamento mero dell’ICT o di strumenti. E va fatto in maniera coordinata tra amministratori, segretari, dirigenti, funzionari, dipendenti tutti. Ecco come far bene

Pubblicato il 16 Mag 2022

Andrea Tironi

Project Manager - Digital Transformation

startup ddl concorrenza

Distratti dalla sola parte “fondi erogati” degli avvisi di padigitale2026.gov.it, si rischia di perdere di vista il vero senso dell’operazione in corso.

Sì, perché la chiave di utilizzo dei fondi sulla digitalizzazione di padigitale2026.gov.it si trova non nel massimizzare i soldi avanzati facendo il minimo necessario, quanto nel realizzare il più possibile con i fondi che vengono erogati superando le richieste dei bandi, creando un livello di digitalizzazione adeguato uniforme su tutto il territorio italiano.

Bandi infrastrutture digitali, quante preoccupazioni: serve una visione strategica

Altrimenti alla fine del percorso saremo ricchi economicamente ma poveri digitalmente.

Proviamo quindi a capire come declinare in pratica quanto appena scritto, bando per bando, con delle azioni puntuali che però diano vita ad un tutt’uno organico. Si tratta di una prima ipotesi di lavoro, per cercare di lavorare ad un livello diverso di ragionamento.

I bandi come “movimento organico di trasformazione”

Il tutto va inquadrato valutando il sistema informativo dell’ente locale, in un’ottica omnicomprensiva, come da questa immagine presa in prestito da Sergio Sette.

In rosso si vede quanto è finanziato dagli avvisi, in grigio la zona di backend più difficile da “attaccare” e che varia per tipologia di amministrazione locale.

I bandi devono essere quindi visti, anche per “aggredire” la parte grigia, non singolarmente ma come un “movimento organico di trasformazione” atto a finanziare un progetto più ampio che riguarda l’assetto di tutto il sistema informativo dell’ente. Questa trasformazione deve/dovrebbe avere come scopo l’efficientamento dell’attività interna (e quindi automazione e quindi integrazione) e la messa a disposizione dei servizi online (esterna). Le due cose non possono viaggiare separate perché se anche tiriamo a lucido il frontend ma poi la pratica sparisce nel backend, l’esperienza utente è apparentemente migliorata ma praticamente uguale. È come avere una Ferrari con sotto il motore di una cinquecento degli anni ‘70: bella fuori ma da 100 km/h dentro di picco e in discesa.

I principi

Partiamo dalla necessità di mettere al centro:

  • dati
  • processi
  • cittadini e imprese

I dati sono la base di ogni organizzazione, pubblica o privata della nostra epoca. Sono anche le base dei nostri gemelli virtuali, che sono in numero molto maggiore rispetto alla nostra identità fisica.

I processi sono quelle sequenze di azioni e modi di procedere in relazione ad un determinato fine, sia esso ricevere un permesso di occupazione suolo pubblico o una prestazione sanitaria.

I cittadini e ricordiamo sempre bene, le imprese, sono quei soggetti che fruiscono dei dati e processi (=servizi) della pubblica amministrazione, per cui la PA dovrebbe essere facilitatore e abilitatore, e non solo giudice e burocrate.

Vediamo ora, seguendo questi principi di fondo, come possiamo lavorare al meglio sui bandi in essere.

Le azioni per l’avviso Identità Digitali (SPID CiE) 

Per quanto riguarda l’avviso Identità Digitali, le azioni che abbiamo individuato sono:

  • fare un censimento di tutti i servizi resi disponibili dall’amministrazione in digitale (touchpoint)
  • attivare l’accesso a SPID e CIE su tutti i servizi censiti
  • attivare il protocollo OpenID Connect sia per SPID che per CIE su tutti i servizi di cui al punto 2 (anche quei servizi per cui avevamo SPID e CIE in SAML2)
  • attivare “Entra con eIDAS” per tutti i servizi censiti al punto 1. “Entra con eIDAS” permette ai cittadini di stati stranieri di accedere ai servizi italiani grazie alla loro identità digitale straniera. Es. un cittadino francese che abbia lo “SPIDFrancese” può mediante il tastino “Entra con eIDAS” entrare nel servizio con il suo “SPIDFrancese”
  • eliminare tutti gli altri tipi di accessi (eliminare quindi gli accessi con utente e password)

L’attivazione di SPIE e CIE può essere effettuata in due modi dall’ente:

  • direttamente: è l’ente che si accredita sia presso AGID (per SPID) che presso Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (per CIE) ed esegue le procedure necessarie
  • tramite aggregatore: l’ente si accredita mediante un aggregatore (es. il fornitore del servizio mensa sui cui l’ente vuole inserire i tasti “Entra con CIE” e “Entra con SPID”) in modo che sia il fornitore ad attivarsi presso AGID e IPZS e l’ente si accoda con altri enti semplificando la sua attività

Le azioni per l’avviso Pagamenti Digitali (pagoPA)

Per quanto riguarda l’avviso Pagamenti Digitali, le azioni che abbiamo individuato sono:

  • se si rinuncia al Fondo Innovazione, prendere i servizi individuati con tale percorso/lavoro e togliere quelli dichiarati nel 20%, tenendo il resto dei servizi (sia quelli attivi che quelli non attivi)
  • completare il censimento dei servizi a cui corrisponde un pagamento digitale rivedendo la tassonomia indicata da PagoPA s.p.a. e aggiungendo ai servizi di cui al punto 1 i servizi che possono essere sfuggiti, sono stati aggiunti nel frattempo, hanno cambiato competenza (es. prima erano dell’unione ora del comune), altro
  • attivare tutti i servizi di cui al punto 1 e 2 mediante il sistema pagoPA, sia quelli gestiti dall’ente che quelli mediante riscossore. Attivarli in prima analisi vuol dire censirli con la corretta tassonomia sul portale ente dato all’ente dal proprio Partner Tecnologico (PT). Per lo scopo del bando, quindi fare 1 pagamento di test (pagamenti reale con importo fittizio anche solo di 0.01 euro)
  • a completamento, acquistare le integrazioni necessarie alla rendicontazione con tutti i software in uso che prevedono pagamenti (es. tari, multe, mensa …) e alla riconciliazione contabile verso il software della contabilità e finanziaria. Questo allo scopo di automatizzare tutti i passaggi possibili e semplificare la vita di tutti gli operatori dell’ente.

Le azioni per l’avviso Comunicazione digitale (App IO) 

Per quanto riguarda l’avviso Comunicazione Digitale, le azioni che abbiamo individuato sono:

  • attivare su dashboard di IO tutti i servizi di invio messaggi corrispondenti ai servizi di pagamento individuati con il sistema pagoPA. È infatti logico che dato un servizio di pagamento, si possa mandare per lo stesso servizio un messaggio su IO per chiedere al cittadino il pagamento stesso. Questo permette di attivare già un buon numero di servizi.
  • attivare su dashboard tutti i servizi di invio informazioni disponibili (questi solitamente sono reperibili mediante la propria software house. Es. promemoria di scadenza CIE).
  • inviare realmente i messaggi sui servizi attivati, mediante l’acquisto delle integrazioni (automatizzazioni) che portano all’invio allo stacco di una pratica di pagamento, oppure al verificarsi di un evento (scadenza CIE entro 10 giorni).

Le azioni per l’avviso migrazione al Cloud

Per quanto riguarda l’avviso Cloud, le azioni che abbiamo individuato sono:

  • miglioramento connettività dell’ente. Se l’ente ha una connettività scadente può investire in questa direzione. Oppure ridondare la connettività, visto che la migrazione in cloud richiede una connettività “solida” dal punto di vista funzionale e di continuità di servizi. I bandi 5G e 1 Giga attivi, oltre che lo storico BUL, dovrebbero nel tempo aver migliorato (BUL) e migliorare (5G e 1 Giga) la situazione di tutto il territorio italiano (sebbene sia chiaro che l’avviso Cloud è oggi, non quando sarà disponibile la connettività fibra (o relativa capacità)per tutti, quindi oggi è necessario fare con quanto si ha). Spesso il limite tecnologico non è la quantità di banda disponibile o la relativa tecnologia, ma il fatto che le applicazioni non sono effettivamente “cloud” o realizzate in ottica “cloud”.
  • l’obiettivo finale dovrebbe/potrebbe essere la riduzione dei datacenter dagli 11.000 esistenti a poche (una?) migliaia. Quindi, l’obiettivo sarebbe rimuovere il server dal sottoscala (o dall’armadio o dal primo posto dove c’era una presa di corrente e rete) o perlomeno svuotarlo dei dati contenuti ritenuti importanti e lasciarvi solo i servizi di rete (autenticazione, dns, dhcp, aggiornamenti). In cloud prioritariamente andrebbero portare le seguenti basi dati (e relativi servizi come indicato nella Classificazione ACN resa disponibile come primo passo dal bando Cloud)
    • software di core
    • software minori e-mail
    • fileserver
    • e-mail

Queste basi dati corrispondono al 99% dei dati dell’ente.

  1. Rimangono esclusi i servizi di infrastruttura:
    • autenticazione
    • dhcp
    • dns
    • antivirus
    • backup
    • wsus (aggiornamenti)

Altri servizi che si possono valutare, ma probabilmente in un secondo momento

  1. centralino
  2. timbratore
  3. videosorveglianza…

Alcuni di questi sono tecnologicamente più facili da portare in cloud, ma dal basso contenuto informativo.

Le azioni per l’avviso “Esperienza del Cittadino nei servizi pubblici” 

Per quanto riguarda l’avviso Servizi Pubblici, le azioni che abbiamo individuato sono:

  • sito comunale: il sito comunale va rivisto secondo le indicazioni date dal bando in modo da creare uniformità. Con le disponibilità in essere sarebbe utile rivedere anche tutti i siti resi disponibili dall’ente (portale mensa, portale multe, portale pagamenti, polifunzionale …) in modo da rendere uniforme l’esperienza cittadino, a meno di passare al punto 2
  • servizi digitali: qui probabilmente c’è la versa sfida che interpretiamo come: migrare i servizi dell’ente esterni al sito dell’ente, dentro il sito dell’ente che diventa così il punto di accesso a tutti i servizi per cittadino e e imprese, per l’utenza.

I due obiettivi sopra indicati non sono semplici, soprattutto il secondo, e comportano il supporto di un partner tecnologico che sappia guidare l’ente in un cambiamento del suo modo di lavorare. Anche perchè ragionare nel punto 2 solo di front end (quindi di sito) e non ragionare di integrazione con il back end (software di lavoro dentro gli enti) è limitante.

Va infatti creato un continuum tra cambiamento del frontend e mediante integrazioni (parola ricorrente) del backend, la cui fusione a livello di processi (come indicato all’inizio dell’articolo) può e deve portare a:

  • creare l’effettivo sistema operativo/informativo dell’ente mediante un progetto organico
  • realizzare una continuità tra
    • arrivo della pratica da parte di cittadino o impresa
    • lavorazione
    • restituzione del lavorato
  • permettere la fascicolazione della pratica (ovvero il cittadino o impresa può entrando nel portale dell’ente vedere lo stato della sua pratica, dove è ferma, perchè ferma, monitorare i tempi di flusso)
  • integrare in questo percorso le piattaforme abilitanti: pagopa per un eventuale pagamento, IO per le notifiche di stato, SPID e CIE per l’accesso, PDN (in futuro) per eventuali notifiche di documenti
  • automatizzare il tutto il più possibile mediante INTEGRAZIONI e INTEROPERABILITA’ (adesso i fondi ci sono per farla)

Conclusioni

Il momento della trasformazione digitale è ora. Gli enti locali sono passati da dover fare trasformazione digitale a invarianza di bilancio (2018), a vedere un minimo di aiuti economici per l’integrazione con ANPR (2019-2020), al Fondo Innovazione come ulteriore supporto economico (2021) ad avere (oggi) tutte le risorse che servono (2022, PNRR, padigitale2026).

Si tratta di provare a fare le azioni di cui sopra (e forse altre) non solo per corrispondere ai bandi, ma per cambiare il volto del comune a livello di sistema operativo digitale, automatizzando laddove possibile le attività e erogando davvero servizi digitali. Perché se i servizi digitali oggi vanno “spinti” verso i cittadini (le imprese già li richiedono di più), tra non molto le nuove generazioni li chiederanno.

Questo è un cambiamento organizzativo e di mentalità, non un cambiamento mero dell’ICT o di strumenti. E va fatto in maniera coordinata tra amministratori, segretari, dirigenti, funzionari, dipendenti tutti.

In tutto questo le PAL possono fare la loro parte come indicato all’inizio dell’articolo: non pensando solo a fare il necessario per prendere i soldi, ma fare tutto il possibile per ricevere i fondi cambiando l’ente.

D’altro canto, le PAC devono a loro volta semplificare la vita delle PAL, perché i servizi digitali richiedono TANTA interoperabilità di banche dati, e prima ancora interoperabilità umana. Quindi abbattere i silos umani per poi abbattere i silos digitali. Ma questa è un’altra storia.

Ricordiamo, infine, che le azioni indicate in questo articolo non sono solo quelle necessarie a prendere i bandi, ma comprendono anche azioni utili a cambiare davvero l’ente a livello digitale utilizzando al meglio i fondi erogati.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati